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    WINDTRE BUSINESS e Call2Net: “Data Center green per un futuro più sostenibile”

    (Teleborsa) – WINDTRE BUSINESS ha avviato una partnership con Call2Net, società specializzata in soluzioni innovative nella customer interaction. In particolare, la realtà consulenziale ha affidato al brand B2B di WINDTRE i propri sistemi informatici per supportare l’outsourcing dei call center delle sue aziende clienti. Attraverso i servizi WINDTRE BUSINESS di connettività, di security, di fonia in VoIP e Data Center, infatti, Call2Net beneficia di una soluzione integrata per gestire il proprio core business con un unico interlocutore, che semplifica la gestione e la manutenzione dei sistemi aziendali.Il servizio è fornito a Call2Net attraverso l’infrastruttura gestita da WINDTRE BUSINESS nel Data Center di Siziano, che utilizza 100% energia rinnovabile ed è certificato ISO14001 (Environmental Management) e ISO50001(Energy Management). La struttura, inoltre, è in linea con l’European Code of Conduct on Data Centre Energy Efficiency e utilizza soluzioni brevettate per i sistemi di gestione di energia e di raffreddamento, che consentono di raggiungere i livelli medi annuali di PUE (Power Usage Effectiveness) pari a 1.35, tra i più bassi del settore. È presente anche team interno dedicato al monitoraggio dei livelli di emissione dei gas serra.La partnership con Call2Net conferma la strategia di WINDTRE BUSINESS di offrire servizi completi e integrati, che comprendono sia le soluzioni di telecomunicazioni sia le infrastrutture IT, per rispondere efficacemente alle esigenze delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. Inoltre, WINDTRE BUSINESS si distingue per la scelta di partner che soddisfano i requisiti “green” e costituiscono eccellenze dal punto di vista ambientale.”Negli ultimi anni l’interesse verso i servizi tecnologici – sottolinea Michele Lucantonio, responsabile B2B Direct Sales di WINDTRE – è cresciuto di pari passo con la necessità di ridurre l’impatto ambientale, anche nell’industria dei data center. In questa direzione, WINDTRE ha adottato una strategia che associa un ruolo di primo piano nel settore delle telecomunicazioni e nella fornitura di servizi evoluti per le aziende e le pubbliche amministrazioni, con l’adozione di best practice nell’ambito della sostenibilità. Un approccio che conferma il nostro impegno per un migliore utilizzo dell’energia e per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti. WINDTRE, infatti, ha già ridotto le proprie emissioni di CO2 del 25% rispetto al 2020 e del 40% rispetto al 2017, con l’obiettivo di azzerarle entro il 2030″.”In Call2Net – dichiara Maurizio Baldini, chief information officer di Call2Net – siamo fieri della collaborazione strategica con il datacenter di Siziano di WINDTRE BUSINESS, sia per il suo focus sulla transizione digitale sia per la fornitura di servizi tecnologici sostenibili. Grazie a questa partnership, stiamo realizzando una significativa riduzione dell’impatto ambientale dei nostri processi IT, perseguendo l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un futuro digitale eco-friendly. L’implementazione di soluzioni all’avanguardia ci consente di ottimizzare le nostre operazioni, aumentare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di carbonio. Inoltre, stiamo beneficiando di una maggiore affidabilità e sicurezza delle nostre infrastrutture tecnologiche: un ulteriore valore aggiunto per i nostri clienti”. LEGGI TUTTO

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    Germania, tona a crescere l’export in aprile

    (Teleborsa) – Si amplia il surplus della bilancia commerciale tedesca, riportando nel mese di aprile, un attivo corretto dagli effetti del calendario pari a 18,4 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 14,9 miliardi di marzo (dato rivisto da 16,7 miliardi). Il dato supera anche le stime degli analisti che erano per un avanzo a 16 miliardi.Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le esportazioni sono cresciute dell’1,2% su base mensile, dopo il calo del 64% di marzo e rispetto al -2,5% atteso dal mercato. Le importazioni hanno registrato un decremento dell’1,7% (-5,5% a marzo) e contro il -1,1% del consensus. LEGGI TUTTO

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    Decreto PA verso la fiducia: opposizioni pronte a dare battaglia

    (Teleborsa) – Il decreto PA sbarca alla Camera e promette di infiammare lo scontro politico in particolare in scia agli emendamenti che limitano i controlli della Corte dei Conti sulle spese del PNRR. Il governo però vuole fare in fretta e, al momento, non è escluso un ricorso alla fiducia per archiviare le polemiche e poi tirare dritto verso l’approvazione del testo al Senato. Ma a Montecitorio Pd ed M5s si preparano a dare battaglia. Soprattutto se verrà tagliata la discussione in Aula. Intanto, dopo le tensioni con la Commissione europea sui controlli della Corte dei Conti, a Palazzo Chigi è tempo di tregua. Il sottosegretario al Mef Federico Freni “derubrica” quanto avvenuto: “non è un incidente con la Commissione europea, ma con un qualsiasi funzionario”. “Un passaggio irrilevante”, “un suono di disturbo”, aggiunge, che non intaccherebbe la trattativa con la Commissione sul Piano di ripresa e resilienza. Il deputato della Lega torna quindi sul merito della questione. “Il controllo concomitante sul Pnrr – dice – è un’assoluta anomalia italiana, una sorta di cogestione che per quanto mi riguarda ha poco senso”.La polemica, però, resta viva. Sulla Corte dei Conti, interviene anche il procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo. “La rivendicazione di un primato dei poteri discrezionali della Pa”, dichiara, è “tanto più credibile se alla richiesta di arretramento dei controlli esterni si accompagna un deciso rafforzamento delle linee di controllo interne, ma non mi pare che di ciò ci sia traccia significativa”. Per Melillo, bisogna impiegare al più presto le risorse del Pnrr, ma bisogna “farlo bene, evitando che esse si disperdano nei mille rivoli degli abusi e della corruzione”, o peggio, “che finiscano nelle mani della criminalità mafiosa”. Parole che rinfocolano gli animi delle opposizioni, ad esclusione del Terzo Polo, in vista del voto in Aula. LEGGI TUTTO

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    Brennero, Mit: Salvini firmerà procedura di infrazione contro Austria

    (Teleborsa) – Il Ministero delle Infrastrutture ha fatto sapere in una nota che “il vicepremier e ministro Matteo Salvini formalizzerà la procedura di infrazione nei confronti dell’Austria per i divieti al Brennero”. “La decisione è maturata oggi, al termine del Consiglio Trasporti in Lussemburgo: l’Italia ha esposto tutte le sue ragioni, sostenuta con forza dalla Germania e poi da altri Paesi come Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Olanda, Bulgaria”, ha sottolineato la nota. LEGGI TUTTO

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    BCE, in calo il numero di uffici bancari nell’UE

    (Teleborsa) – Ulteriore calo del numero di uffici bancari nell’UE, con una media del 5,39% tra gli Stati membri. Diminuzioni sono state osservate in 25 dei 27 paesi, che vanno da -0,98% a -21,54%. Il numero totale di uffici nell’UE era di 132.871 alla fine del 2022, di cui l’82,8% nell’area dell’euro.A registrarlo la Banca centrale europea (BCE) che ha aggiornato il suo set di dati degli indicatori finanziari strutturali per il settore bancario nell’Unione europea (UE) per la fine del 2022. Questo set di dati annuale comprende statistiche sul numero di uffici e dipendenti degli enti creditizi dell’UE, dati sulla concentrazione del settore bancario in ciascuno Stato membro dell’UE e sui dati sulle istituzioni a controllo estero operanti nell’UE.Nel corso del 2022, il numero dei dipendenti degli enti creditizi è diminuito in 18 Stati membri dell’UE, con un calo medio dell’1,25% in tutti i paesi. Questo calo del numero di impiegati di banca è una tendenza osservata nella maggior parte dei paesi dal 2008.I dati indicano inoltre che il grado di concentrazione del settore bancario (misurato dalla quota di attività detenute dalle cinque maggiori banche) continua a variare considerevolmente tra gli Stati membri dell’UE. A livello nazionale la quota del totale attivo dei cinque maggiori istituti di credito variava dal 31,16% (Lussemburgo) al 95,72% (Grecia) alla fine del 2022, mentre la media UE era del 68,27%. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 4,5 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 26 maggio 2023, sono aumentati di 4,5 milioni di barili a 459,7 MBG, contro attese per un decremento di 1,1 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 1 milione a 106,7 MBG, contro attese per un decremento di 0,1 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 0,2 milioni a quota 216,1 MBG (era atteso un decremento di 0,4 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono diminuite di 2,5 milioni a 355,4 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +110 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 26 maggio 2023 sono risultati in crescita di 110 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sotto del consensus (+113 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 96 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.446 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 29,5% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.889) e in crescita del 16,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.097 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero maggio appena sotto le attese

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana peggiora a maggio, mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 46,9 punti dai 47,1 del mese precedente, risultando peggiore delle attese degli analisti che stimavano un calo fino a 47 punti.L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scivola a 42,6 punti da 45,7, mentre quella sull’occupazione aumenta a 51,4 da 50,1 e la componente relativa ai prezzi scende a 44,2 da 53,2 punti. LEGGI TUTTO