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    Cina, PMI manifatturiero scende ancora a maggio

    (Teleborsa) – L’economia cinese rallenta a maggio 2023, secondo i dati dei PMI pubblicati oggi da Pechino.Secondo i dati forniti dal National Bureau of Statistics, il PMI manifatturiero è sceso a 48,8 punti dai 49,2 del mese precedente e risulta inferiore ai 51,4 attesi, restando sotto la soglia chiave dei 50 punti sotto la quale l’attività si contrae. Si tratta del secondo calo consecutivo.Il PMI non manifatturiero è sceso a 54,5 punti dai 56,4 del mese precedente, e risulta inferiore alle aspettative di 54,9.Ciò ha portato l’attività complessiva delle imprese cinesi, rappresentata dal PMI composito, scendere a 52,9 punti a maggio da 54,4 del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, fiducia consumatori maggio sale a 36 punti

    (Teleborsa) – Migliora leggermente il sentiment dei consumatori giapponesi a maggio 2023. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a 36 punti, dai 35,4 di aprile. Il dato è tuttavia inferiore alle aspettative degli analisti, che avevano previsto un aumento del sentiment a 36,1 punti.All’andamento dell’indice hanno contribuito le attese sui redditi (-0,2 punti), sulla situazione occupazionale (+0,8 punti) e le intenzioni di spesa (+1,1 punti). L’indice resta dunque ancora al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale aprile -0,4 m/m -0,3% a/a

    (Teleborsa) – Diminuisce, contro attese per un aumento, la produzione delle fabbriche giapponesi ad aprile 2023. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento mensile dello 0,4% dopo il +1,1% registrato a marzo. Le stime degli analisti erano per un aumento dello 0,5%.Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -0,3% ad aprile. La decrescita mensile della produzione è accompagnata dal calo delle consegne (-0,4% su mese) mentre le scorte salgono dello 0,3%. La ratio delle scorte è pari a -0,5%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite al dettaglio aprile +5% a/a

    (Teleborsa) – Crescono meno delle attese le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite ad aprile 2023 sono salite del 5% su base annuale dopo il +6,9% di marzo. Le stime degli analisti erano per una crescita del 5,8%.Su base mensile e adjusted le vendite sono diminuite dell’1,2% dopo il +0,3% registrato il mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +0,1% su anno e un +0,3% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento dell’1,4% tendenziale e sono diminuite dello 0,2% su mese.(Foto: Photo by Alex Knight on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Debito USA, la legge per evitare il default si avvicina al voto in Aula

    (Teleborsa) – Il voto sul debito USA è ancora parzialmente in bilico, anche se la scorsa notte ha fatto un importante passo avanti verso l’approvazione. Il disegno di legge bipartisan per aumentare il tetto del debito ha superato un primo importante test in Commissione, dove è passato con 7 voti favorevoli e 6 contrari e due dei nove Repubblicani che si sono astenuti. Ora la legge potrà passare all’Aula dove si prevede che venga votata questa notte (le 20.30 a Washinton).Il disegno di legge è frutto dell’accordo siglato nei giorni scorsi dal leader della Camera Kevin McCarthy e dal Presidente americano Joe Biden, che punta a congelare la spesa federale per due anni, in cambio del sostegno dei Repubblicani all’innalzamento del tetto del debito il prossimo anno e fino al 2025. A sostenere l’approvazione del disegno di legge, in Commissione, è stato il voto del repubblicano Thomas Massie del Kentucky, dopo che si era temuto un flop, poiché una frangia estrema di 20 repubblicani conservatori aveva annunciato ieri che si sarebbe opposta all’accordo ed aveva accusato McCarthy di aver ceduto al volere della Casa Bianca in cambio di modifiche di facciata e non sostanziali come era stato promesso. Poco prima che il comitato approvasse il disegno di legge, il Congressional Budget Office (CBO) ha rilasciato il suo parere sull’impatto che il disegno di legge avrà sul debito e sui deficit federale, stimando che sarà in grado di ridurre il deficit di bilancio di circa 1,5 trilioni nel prossimo decennio. La valutazione del CBO, in linea con le attese di entrambe le parti, potrebbe dunque spianare ulteriormente la strada all’approvazione finale in Aula. Il disegno di legge dovrà ora essere approvato dalla Camera, a maggioranza repubblicana, e dal Senato, controllato dai Democratici, entro lunedì 5 giugno, data in cui il Tesoro ha previsto che scatterebbe l’insolvenza degli Stati Uniti e quindi si andrebbe in default. Frattanto, la frangia più estrema del partito Repubblicano prosegue la campagna di contrasto alla legge sui social ed un gruppo più conservatore ha annunciato che voterà contro in Aula. Sulle incertezze per il voto in Aula, Wall Street in questi giorni sta mostrando un andamento piuttosto incerto e sta condizionando anche la performance delle altre borse mondiali. LEGGI TUTTO

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    ASPI ospita il BIF Event SDG18 Zero Corruption: un contributo italiano al tema

    (Teleborsa) – Dopo l’adesione al Manifesto Zerø Corruption, promosso dal Comitato Anticorruzione del Business dell’OCSE e presentato per la prima volta in Italia nel corso del BIF National Event dello scorso novembre, il Business Integrity Forum di Transparency International Italia ha proposto oggi, presso la sede Tecne SPA, società di ingegneria del Gruppo Autostrade per l’Italia, un evento dedicato a delineare il percorso verso un nuovo Sustainable Development Goal (SDG) anticorruzione per l’Agenda UN 2030.Il BIF Event SDG18 Zerø Corruption, ha proposto una panoramica sull’impatto degli Obiettivi di Sostenibilità nei diversi ambiti della società civile, offrendo uno spazio per parlare di come condurre l lotta alla corruzione nel mondo e di quali siano i meccanismi di interlocuzione con le Nazioni Unite e di revisione degli SDGs per l’Agenda UN 2030. L’iniziativa – spiega Aspi in una nota – segue quel percorso scaturito dal Comitato Anticorruzione del Business dell’OCSE – presieduto da Nicola Allocca, direttore Risk, Compliance and Quality di Autostrade per l’Italia – e lanciato a Parigi sul finire del 2022, muovendo dalla consapevolezza che la corruzione sottrae ogni anno ingenti risorse altrimenti destinabili a servizi sociali, educazione, cultura, supporto economico, sociale, politico, in tutti i Paesi del Mondo.Il BIF Event di Transparency International Italia intende percorrere una prima ricognizione delle azioni da mettere in campo, grazie alle rilevazioni di qualificati stakeholder: il Board di Transparency International Secretariat, gli esponenti delle realtà economiche che danno vita al Business Integrity Forum, i rappresentanti della Pubblica amministrazione, del Terzo settore e dell’Università che daranno il proprio contributo in un confronto aperto, volto a identificare punti forza e criticità che potrebbero connotare il percorso verso un nuovo SDG18 anticorruzione per l’Agenda UN 2030.”Tendere a Zerø Corruption significa implementare azioni indirizzate verso una sempre più diffusa cultura dell’integrità, della trasparenza e della sostenibilità – ha dichiarato Iole Anna Savini, presidente di Transparency International Italia –. L’iniziativa di Transparency International Italia, insieme con il Comitato Anticorruzione del Business dell’OCSE, vuole essere un contributo all’apertura di un dibattito che possa rafforzare la sensibilizzazione all’integrità dei cittadini italiani e della comunità internazionale.””Come Aspi – ha detto la presidente di Autostrade per l’Italia Elisabetta Oliveri – sentiamo la responsabilità di contribuire al contrasto alla corruzione, guidati dall’idea di un business responsabile. In quest’ottica, proseguiamo con impegno il percorso di trasformazione intrapreso, puntando all’assoluta efficienza, sicurezza e trasparenza. Il programma ‘Next to Legality’ è parte integrante di tutti i processi del Gruppo: partiamo dal presupposto che la trasparenza e l’integrità siano elementi ineludibili per un’azienda davvero efficiente. Solo con questo approccio è possibile realizzare il nostro impegnativo piano industriale, affrontando la grande sfida della mobilità sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    Meloni incontra i sindacati: da pensioni a riforma fiscale, i temi sul tavolo

    (Teleborsa) – Incontro a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni ed i ministri con i sindacati per “impostare il lavoro” su riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, pensioni, sicurezza sul lavoro e produttività. L’obiettivo è poi l’avvio o la prosecuzione di tavoli specifici con i ministeri interessati. Per i sindacati partecipano Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal, con i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri, Paolo Capone e Angelo Raffaele Margiotta.”L’appuntamento di oggi rientra nel cammino di confronto e dialogo” che il governo “ha deciso di instaurare con le parti sociali, un confronto necessario e opportuno per darci una organizzazione più cadenzata del lavoro e per un dialogo strutturato e spero proficuo, nel rispetto delle priorità che il Paese ha e che il governo ha deciso di darsi e delle rispettive posizioni”. Così, secondo quanto si apprende, la premier ai sindacati. “Sono convinta che dal dialogo e dal confronto, anche quando le posizioni sono distanti, possa venire un vantaggio quando, come oggi, le persone sono particolarmente competenti”.”Voglio istituire a Palazzo Chigi un osservatorio governativo sul tema del potere d’acquisto: salari, monitoraggio dei prezzi e della politica dei prezzi, controllo dell’attuazione e degli effetti dei provvedimenti che noi abbiamo introdotto e che magari non hanno dato i risultati previsti, come per esempio la riduzione dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia”, ha detto, sempre secondo quanto si apprende la presidente del Consiglio. “Questo è il tema più rilevante, dal quale si dipartono anche gli altri. Cercherò di essere presente in prima persona perché si possa sbrogliare insieme il bandolo di questa matassa”.Sul PNRR: “è una delle questioni principali, una grande occasione. Le risorse devono arrivare a terra per essere spese nelle cose più strategiche. Il dibattito non deve essere ideologico, ma pragmatico”. Capitolo pensioni. “Si lavorerà sul rafforzamento del sistema previdenziale, con particolare riguardo alle pensioni future. Dobbiamo garantire la tenuta del sistema ed evitare il manifestarsi di una bomba sociale nei prossimi decenni”,ha detto la premier al tavolo con i sindacati.Riforma fiscale: “immaginiamo di inserire anche per i lavoratori dipendenti una serie di deduzioni, tra le quali quella sui trasporti. Inoltre, vogliamo rendere strutturale il tema dei fringe benefit e la detassazione del contributo del datore di lavoro per i lavoratori ai quali nasca un figlio. La denatalità è un’altra grande questione economica, che se non affrontata per tempo renderà molto meno efficaci tutti gli altri provvedimenti. È inutile pensare a come ottimizzare il sistema previdenziale, se abbiamo sempre meno persone in età lavorativa”. Così, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni ai sindacati.”L’obiettivo della delega fiscale – spiega ancora Meloni- è la riforma complessiva del sistema, con una riduzione progressiva delle aliquote Irpef per abbassare la pressione fiscale. Questo significa, nella nostra idea, ampliare sensibilmente lo scaglione più basso per ricomprendervi molti più lavoratori”. “Il presidente del consiglio ha illustrato una serie di temi su cui vuole aprire un confronto che definisce strutturato. Noi abbiamo dato disponibilità al confronto, veniamo da una mobilitazione importante che ha chiesto su alcuni temi trattati oggi di cambiare le scelte del Governo. Abbiamo apprezzato la disponibilità a un confronto strutturato. Nel merito però non abbiamo discusso”. Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. “Per noi la prima risposta da dare riguarda i salari che hanno perso il 10% – ha aggiunto – abbiamo ricordato che c’è il tema della precarietà e che siamo insoddisfatti sul tema della sicurezza sul lavoro. Continuano a morire troppe persone. E inoltre ci sono i temi del fisco e delle pensioni”.”Da un lato consideriamo importante questa convocazione, che c’è stata grazie alla nostra mobilitazione, ma ad oggi non ci sono risultati. Per quello che ci riguarda bisogna proseguire la mobilitazione nel Paese”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. “Abbiamo già deciso insieme a tante associazioni che il 24 giugno ci sarà una manifestazione nazionale a Roma sulla sanità e sulla sicurezza sul lavoro, che è un tema centrale – ha aggiunto – decideremo tutto quello che è necessario senza escludere nessuna iniziativa””È stato un incontro importante, che premia gli sforzi di due mesi di mobilitazione in cui abbiamo chiesto di riallacciare il filo del dialogo sociale”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, al termine del confronto con il Governo. “Oggi l’interlocuzione riparte – ha detto – il Governo ci ha comunicato che incardinerà nelle prossime ore un percorso di dialogo con tavoli tematici su pensioni, politica dei redditi, salute e sicurezza, sanità, occupazione, di accelerazione degli investimenti. Sbarra ha aggiunto che “questo è il momento di un confronto serrato e responsabile, intransigente nel merito e lontano da ogni forma di populismo. La Cisl sarà ad ognuno di questi incontri per negoziare concreti avanzamenti per i lavoratori e i pensionati. Poi, come è ovvio, valuteremo senza sconti i frutti del confronto e sapremo regolarci di conseguenza. Sono mesi decisivi per il futuro Paese”. LEGGI TUTTO

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    Terna e Regione Lazio: incontro su piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale 2023-2032

    (Teleborsa) – Si è tenuto oggi a Roma, presso la sede della Regione Lazio, l’incontro tra Terna e la Regione per presentare il nuovo Piano di Sviluppo della rete di trasmissione nazionale 2023-2032. Hanno partecipato Pasquale Ciacciarelli, Assessore all’Urbanistica, Politiche abitative, Case popolari, Politiche del Mare, Elena Palazzo, Assessore all’Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica, Sostenibilità, e Manuela Rinaldi, Assessore ai Lavori pubblici, Politiche di Ricostruzione, Viabilità, Infrastrutture. Per Terna, presenti Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie Sviluppo Rete e Dispacciamento, Enrico Maria Carlini, Responsabile Pianificazione del Sistema Elettrico e Autorizzazioni, e Francesco Marzullo, Responsabile Pianificazione Integrata della Rete e Governance Piani.L’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale ha pianificato per i prossimi dieci anni investimenti in regione per oltre 1,6 miliardi di euro. Gli interventi infrastrutturali consentiranno di ammodernare la rete esistente, incrementandone il livello di efficienza, sicurezza e sostenibilità. Uno dei principali progetti pianificati da Terna in regione è il Piano di riassetto della rete elettrica dell’area metropolitana di Roma. Le opere di sviluppo, per un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro, prevedono il riassetto del quadrante Nord-Ovest e Sud-Ovest della Capitale.In aggiunta, Terna prevede la realizzazione della Stazione Elettrica Castel di Leva, dell’elettrodotto a 220 kV “Piazza Dante – S. Paolo – Castel di Leva” e il riassetto dell’area della Magliana, mentre è già in fase di realizzazione la linea a 150 kV “Flaminia-Laurentina”. Gli interventi, finalizzati a migliorare la continuità e la qualità del servizio di trasmissione dell’energia nella Capitale, consentiranno di demolire complessivamente oltre 120 km di linee aeree a fronte della realizzazione di circa 45 km di nuovi collegamenti, di cui oltre la metà in cavo completamente interrato. Le attività dell’azienda nell’area metropolitana sono oggetto di due Protocolli di intesa firmati con la Regione Lazio e il Comune di Roma, di cui il più recente è stato firmato nel marzo 2021. E’ stato inoltre autorizzato un intervento di Terna che collegherà alla rete di trasmissione nazionale l’impianto di consumo nel Centro Ricerche di Frascati (in provincia di Roma) funzionale alla realizzazione del Divertor Tokamak Test, una macchina sperimentale finalizzata alla produzione di energia rinnovabile, sicura ed inesauribile. Verranno realizzati tre nuovi elettrodotti a 150 kV in cavo interrato, per un totale di circa 40 km, che collegheranno una nuova stazione di smistamento elettrico all’interno del Centro di Enea con la stazione di Roma Est nel Comune di Gallicano.Tra gli altri interventi autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica anche il riassetto della rete ad alta tensione dell’area Sud di Roma: sarà realizzato un collegamento in cavo interrato di oltre 17 km tra la Stazione Elettrica di Roma Sud e la Cabina Primaria di Ciampino; al termine dei lavori, saranno demoliti 9 km, per un totale di 52 sostegni, dell’esistente linea tra i Comuni di Ciampino e Albano Laziale.Infine, tra le principali novità del Piano presentato dall’azienda che riguardano il Lazio, rientrano il collegamento a 500 kV in corrente continua Milano-Montalto di Castro (in provincia di Viterbo), che permetterà di bilanciare i transiti tra il Lazio e la Toscana trasferendo in sicurezza il surplus di energia del Centro verso le regioni del Nord, e la Dorsale Ionica -Tirrenica, che collegherà la Sicilia ionica al Lazio, interessando l’area della provincia di Latina. Montalto di Castro sarà interessata anche dal collegamento sottomarino di 1000 MW di potenza Sa.Pe.I 2, che collegherà la Sardegna alla penisola, favorendo lo sviluppo delle energie rinnovabili.Tali opere, oltre alle nuove realizzazioni, prevedono il riutilizzo di asset esistenti, così da ridurre l’impatto sul territorio.Terna, con oltre 1900 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce nel Lazio circa 4900 km di linee in alta e altissima tensione e 56 stazioni elettriche. LEGGI TUTTO