More stories

  • in

    Tecnopolo-DAMA: da ex manifattura a modello di rigenerazione urbana e sostenibilità internazionale

    (Teleborsa) – Oggi il Tecnopolo DAMA (Data Manifattura Emilia-Romagna) celebra un traguardo d’eccellenza nella rigenerazione urbana sostenibile: la certificazione LEED Platinum v4 BD+C per gli edifici che ospitano il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF) e il data center “Leonardo” del consorzio CINECA-INFN. A conferire ufficialmente le targhe è stato Fabrizio Capaccioli, presidente di GBC Italia.Il Tecnopolo DAMA nasce dalla riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi – progettata originariamente da Pierluigi Nervi – e si estende su una superficie di oltre 140mila m². L’evento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna – proprietaria dell’area e promotrice del processo di rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi – è stato co-organizzato da GBC Italia insieme al suo Chapter Emilia-Romagna e da Airis srl, società di ingegneria bolognese specializzata in sostenibilità ambientale e certificazione degli edifici secondo protocolli energetico-ambientali.Un hub urbano internazionale fondato sulla sostenibilitàDAMA si presenta oggi come un vero e proprio hub internazionale per la ricerca e l’innovazione. Il progetto ha integrato fin dall’inizio i più alti standard di sostenibilità ambientale, rispondendo ai criteri LEED grazie a un approccio progettuale sistemico: efficienza energetica, impianti rinnovabili, gestione sostenibile del cantiere e qualità ambientale interna. Tra le tecnologie adottate: climatizzazione geotermica, raffrescamento avanzato per i data center, pannelli fotovoltaici e ventilazione meccanica controllata. Elementi chiave che hanno permesso il raggiungimento dei crediti LEED in entrambe le strutture certificate.Due edifici, due eccellenze: ECMWF e CINECAL’edificio che ospita ECMWF è stato il primo data center al mondo a ottenere la certificazione LEED Platinum già nel 2021. Un traguardo che unisce l’eccellenza scientifica alla responsabilità ambientale, con un focus sull’ottimizzazione energetica e sulle infrastrutture verdi.Il nuovo edificio CINECA, sede del supercomputer Leonardo – tra i più potenti al mondo – ha raggiunto il massimo livello di certificazione LEED a marzo 2025. Il progetto testimonia che anche le infrastrutture ad altissimo contenuto tecnologico possono e devono essere sostenibili, diventando benchmark a livello europeo.”La certificazione LEED Platinum ottenuta dagli edifici Cineca, sede di Leonardo, e Centro Meteo al Tecnopolo-Dama – afferma Vincenzo Colla vicepresidente Regione Emilia-Romagna – è un risultato di straordinario valore. Questo traguardo unisce il primato tecnologico e la ricerca avanzata con l’eccellenza nella sostenibilità ambientale. Il riconoscimento conferma quindi la validità della visione della Regione Emilia-Romagna nel fare un polo di innovazione avanzata e responsabile. Questo risultato, infine, ha l’obiettivo di rappresentare un modello per il territorio e l’intero Paese e la Ue. La presenza del presidente di GBC Italia rafforza il significato di questo importante traguardo”.”Il Tecnopolo di Bologna – dichiara Raffaele Laudani, assessore Comune di Bologna con delega Urbanistica ed Edilizia Privata – rappresenta ormai un progetto strategico di valenza nazionale. Costituisce uno dei principali hub europei sull’intelligenza artificiale e il supercalcolo e dal punto di vista del nostro territorio è l’opportunità per la definizione di una nuova politica industriale e una ridefinizione di Bologna come città della conoscenza. Ovviamente la grande capacità di calcolo che è ospitata nel Tecnopolo apre anche nuove sfide, a partire da quella energetica e ambientale e ci spinge a dover trovare delle soluzioni nuove, capaci di conciliare impatto sociale, impattoeconomico e impatto ambientale. In questo senso la certificazione Leed Platinum dei due edifici dell’ECMWF e del Cineca rappresenta un primo passo nella giusta direzione”. “Il Tecnopolo DAMA – sottolinea Capaccioli – è un’eccellenza italiana che coniuga ricerca avanzata, supercalcolo e intelligenza artificiale. Come GBC Italia, crediamo che il futuro dell’edilizia sostenibile debba nascere anche in luoghi come questo, dove il progresso tecnologico è messo al servizio dell’umanità. La vera sfida non è solo tecnica, ma culturale: costruire città sempre più intelligenti, ma anche più umane. È in questi ecosistemi dell’innovazione che possiamo definire nuovi standard per uno sviluppo davvero sostenibile, capace di rispondere alle esigenze del presente senza compromettere il futuro.””L’evento di oggi – afferma Francesca Rametta, presidente del CdA, Airis srl – rappresenta per noi un momento significativo, che celebra non solo un risultato tecnico, ma un percorso valoriale che ci accompagna da oltre 40 anni. Airis ha sempre posto la sostenibilità ambientale al centro della propria missione, sostenendo attivamente le politiche di sviluppo sostenibile promosse dalla Regione Emilia-Romagna e dall’amministrazione comunale di Bologna. Portare a certificazione LEED Platinum due edifici strategici come il Centro MeteoECMWF e il CINECA all’interno del Tecnopolo DAMA è motivo di grande orgoglio per il nostro team. È la dimostrazione concreta che una progettazione consapevole, partecipata e orientata al futuro può generare impatti reali per le persone e per il territorio.” LEGGI TUTTO

  • in

    Sostenibilità: l’idrovia Padano-Veneta al centro del Progetto Europeo CRISTAL

    (Teleborsa) – Oggi a Mantova, in un incontro pubblico, si è fatto il punto sui risultati raggiunti in Italia dal progetto CRISTAL, finanziato dall’Unione Europea con un budget complessivo di 6,8 milioni di euro, e che ha visto il sistema idroviario Padano-Veneto al centro di ricerche, analisi e progetti condotti da AIPo, ENEA, Infrastrutture Venete e SOGESCA coordinati da Uniontrasporti e Unioncamere. Insieme ad altre due idrovie in Francia e in Polonia, l’idrovia padano-veneta è stata assunta come progetto pilota per traguardare verso alcuni ambiziosi obiettivi: aumentare almeno del 20% la quota di merci trasportata sulle vie navigabili interne, incrementare dell’80% affidabilità e fruibilità delle stesse, garantirne un adeguato uso anche di fronte a eventi atmosferici estremi.Il progetto CRISTAL si inserisce in un più ampio contesto di sviluppo delle idrovie, al fine di renderle più resilienti al clima e sostenibili dal punto di vista ambientale, e coinvolge 16 partner di 9 Paesi europei coordinati da Lukasiewicz – Istituto di tecnologia di Poznan (Polonia). Unioncamere coordina il pilot italiano del progetto, con il supporto tecnico di Uniontrasporti, competence center del sistema camerale sui temi della logistica e della mobilità sostenibile. Entrambi hanno svolto un ruolo chiave nella definizione di strategie di governance, nello sviluppo di modelli innovativi di gestione e nel coinvolgimento degli stakeholder pubblici e privati nei living lab lungo l’idrovia.Nell’ambito del pilot italiano sono state sviluppate soluzioni tecniche innovative in relazione al contesto dell’idrovia, quali un suo Digital Twin e un sofisticato sistema digitale di gestione del corridoio che implementa il concetto di sincromodalità tra idrovia e le altre infrastrutture di trasporto (ferro e gomma), l’SCMS (syncromodal corridor management system). In particolare, AIPo ha messo a punto un modello di previsione a 10 giorni della navigabilità nelle sezioni critiche del fiume Po che utilizza dati elaborati sia da un modello statistico sia da un modello di intelligenza artificiale, elaborato da ENEA. Le previsioni di navigabilità, per ogni tratta del Po, sono comunicate agli stakeholder dell’idrovia attraverso un bollettino informativo specifico (smart bulletin) che, fornendo una visibilità sulle condizioni di navigabilità del Po, si propone come strumento fondamentale per una pianificazione del trasporto (merci o passeggeri) lungo la via d’acqua.ENEA, oltre a sviluppare il modello di intelligenza artificiale (machine learning) per le previsioni di navigabilità, ha sviluppato e testato in ambiente di laboratorio una tecnologia che, utilizzando sensori in fibra ottica disposti sul fondale, consente di rilevare l’altezza dei depositi di sedimenti che vanno a ridurre la colonna d’acqua a disposizione per la navigazione, fornendo quindi le necessarie indicazioni per interventi mirati di manutenzione dei fondali. Infrastrutture Venete ha, invece, realizzato uno studio di fattibilità per l’elettrificazione dellebanchine lungo il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco Po di Levante, in un’ottica di riduzione delle emissioni nei porti interni. Attraverso un’analisi dettagliata dello stato dell’arte, la mappatura degli approdi, il coinvolgimento degli stakeholder e la valutazione economica degli interventi, lo studio ha reso possibile definire scenari progressivi e un piano dettagliato per l’elettrificazione delle banchine nonché quantificare i vantaggi in termini di sostenibilità ambientale.SOGESCA, oltre a realizzare una serie di rilevazioni della rispondenza delle procedure di soggetti pubblici e privati alle linee guida EU per la sostenibilità ambientale e l’adattamento ai cambiamenti climatici (GAP analisi), ha messo a punto, supportata anche dagli altri partner italiani, il “Manifesto per lo sviluppo sostenibile del Sistema Idroviario Padano-Veneto” per il quale l’evento di oggi rappresenta occasione di condivisione pubblica.Il documento, frutto di un processo partecipativo condotto attraverso i living lab, ha visto il coinvolgimento dei diversi stakeholder dell’idrovia, dalla pubblica amministrazione alle aziende, dagli utenti agli enti di ricerca e ai cittadini, raccogliendo così analisi e proposte per affrontare le criticità attuali del sistema: governance frammentata, problemi infrastrutturali, scarsa integrazione modale e carenze normative.Il Manifesto pone al centro la necessità di sviluppare un masterplan unitario per l’intero corridoio attraversato dall’idrovia, al fine di garantire una gestione coordinata e trasparente tra i diversi attori istituzionali, promuovere una maggiore integrazione con le reti TEN-T e le politiche nazionali, rafforzare la resilienza climatica delle infrastrutture e rilanciare la navigazione commerciale e turistica lungo il Po e i canali connessi.”Il bollettino informativo specifico (smart bulletin) – evidenziano Luca Zanetta, Uniontrasporti e Remo Passoni, dirigente della Direzione Tecnica Centrale di AIPo e Luca Crose – incaricato di Elevata Qualificazione per i Progetti Europei di AIPo – svolge una duplice funzione: in primis rappresenta una base di partenza per una migliore pianificazione e gestione del trasporto merci da parte degli operatori commerciali e turistici che si muovono lungo il fiume Po; secondariamente sarà uno strumento di supporto per la Direzione Navigazione Interna di AIPo, permettendole di orientare al meglio le proprie azioni, sia in termini di gestione del personale, sia in termini di pianificazione delle attività di dragaggio dei punti di basso fondale”.”In ENEA lavoriamo allo sviluppo di modelli virtuali e dinamici e a soluzioni per le infrastrutture critiche come le vie d’acqua interne. L’uso combinato di intelligenza artificiale e sensori in fibra ottica (FOS) consente un monitoraggio in tempo reale delle condizioni fisiche e ambientali, in modo da facilitare la manutenzione efficace delle infrastrutture e la loro resilienza di fronte a eventi naturali estremi e condizioni climatiche avverse”, commenta Sonia Giovinazzi del Laboratorio di Analisi e Modelli per le Infrastrutture Critiche e i Servizi essenziali.”Nell’ottica di favorire uno shifting del traffico merci dalla terraferma all’idrovia e un trasporto fluviale merci e passeggeri ecosostenibile, a basse emissioni ed alta efficienza energetica, – afferma Alessandra Grosso, DG di Infrastrutture Venete – l’elettrificazione delle banchine lungo il canale Fissero-Tartaro-Canal Bianco Po di Levante rappresenta un intervento strategico. Per questo, nell’ambito del progetto, abbiamo realizzato uno studio che ha reso possibile definire una roadmap per l’implementazione del Cold Ironing e delineare un percorso attuabile dai decisori politici per la transizione energetica sostenibile della navigazione interna lungo il sistema considerato, evidenziando vantaggi importanti quali la riduzione di emissioni di CO2, la possibilità di sfruttare energia elettrica proveniente anche da fonti rinnovabili, e buoni indicatori di sostenibilità ambientale. Importante è anche l’aspetto di replicabilità dello studio, le soluzioni infatti possono essere estese ad altre idrovie – come la Litoranea Veneta”.”Il processo di coinvolgimento e co-creazione generato dal Living Lab rappresenta un punto di partenza e una base solida per dare una voce unitaria a tutte le istanze che per anni sono state portate avanti in modo frammentato dai vari stakeholder del sistema idroviario. Promuovere lo sviluppo sostenibile del Sistema Idroviario Padano Veneto significa risolvere i problemi esistenti migliorando in primis le condizioni infrastrutturali, che sono cruciali per garantire la resilienza dell’intero territorio agli eventi dirompenti dei cambiamenti climatici. La complessità del sistema e la molteplicità di attori coinvolti, però, possono essere gestite solo attraverso un quadro di governancecoeso e innovativo” afferma Rose Ortolani di SOGESCA. LEGGI TUTTO

  • in

    Detrazioni, da Agenzia Entrate circolare su novità in materia

    (Teleborsa) – Diffusa dall’Agenzia delle Entrate una circolare che contiene chiarimenti sulle novità fiscali in materia di detrazioni introdotte dalla legge di bilancio 2025. In particolare, spiega l’Agenzia, “come previsto nel nuovo articolo 16-ter del Testo unico delle imposte sui redditi, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75mila euro l’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione si riduce progressivamente, con un sistema di maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità”. Il documento contiene inoltre indicazioni sul nuovo tetto di spesa, innalzato a mille euro, su cui applicare lo sconto fiscale per le spese scolastiche e sulla detrazione forfetaria per il mantenimento dei cani guida. In particolare, ricordano le Entrate, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro “la fruizione delle detrazioni dipende da un meccanismo di calcolo fondato su due parametri: reddito complessivo del contribuente e numero di figli fiscalmente a carico”.La norma, prosegue l’Agenzia, “prevede quindi una riduzione progressiva, all’aumentare del reddito, dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese ammessi in detrazione, accompagnata da una maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità accertata. Con riferimento a questa platea di soggetti, la circolare precisa che il reddito è calcolato al netto di quello dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Ai fini del calcolo del massimale, inoltre, sono escluse le spese sanitarie, le somme investite nelle start-up e nelle piccole e medie imprese innovative, gli oneri sostenuti, per contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024, per mutui, per premi di assicurazione sulla vita o infortuni e per il rischio di eventi calamitosi, le rate delle spese detraibili ai sensi dell’articolo 16-bis del TUIR o di altre disposizioni normative, sostenute fino al 31 dicembre 2024, e gli oneri che danno diritto a detrazioni forfetarie”.Per quanto riguarda le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado, prosegue l’Agenzia, queste “sono detraibili dall’imposta lorda nella misura del 19% per un importo annuo non superiore a 1.000 euro per alunno o studente. Fino al 2024 il tetto di spesa su cui applicare la detrazione era pari a 800 euro. Sale, inoltre, da 1.000 a 1.100 euro l’ammontare della detrazione forfetaria prevista per le spese sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida LEGGI TUTTO

  • in

    Gallerie d’Italia, Milano: apre la mostra “Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg”

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 30 maggio al 5 ottobre 2025 alle Gallerie d’Italia di Milano l’esposizione “Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg”, a cura di Luca Massimo Barbero, curatore Associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea della Banca, che presenterà un omaggio al grande artista americano Robert Rauschenberg e un itinerario inedito sull’arte contemporanea degli anni Sessanta.”L’esposizione, che conta oltre 60 opere, – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – si sviluppa nelle monumentali sale delle Gallerie d’Italia di Milano, offrendo al pubblico un viaggio ricco e articolato che attraversa la grande sperimentazione radicale degli anni Sessanta, per arrivare agli sviluppi più significativi del decennio successivo. Il percorso si arricchisce di intensi dialoghi tra opere rappresentative della cultura visiva concettuale, sia europea che americana. Le Collezioni di Intesa Sanpaolo, ancora una volta, si rivelano al grande pubblico in modo inatteso e sorprendente, grazie anche al fondamentale contributo della Collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico della Banca. Un’occasione unica per esplorare l’evoluzione dell’arte contemporanea, attraverso una selezione di lavori raramente esposti”.”Le raccolte di arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo – afferma Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo – formano un corpus unico in Italia per ampiezza, importanza e internazionalità, un patrimonio straordinario che la Banca desidera condividere con il pubblico delle Gallerie d’Italia. A tal fine, abbiamo avviato un progetto di progressiva conoscenza delle opere, dando occasione in particolare di approfondire e apprezzare il prezioso nucleo della Collezione Luigi e Peppino Agrati. Questo nuovo allestimento, dedicato alle ricerche artistiche più radicali degli anni Sessanta, arricchito da un omaggio a Rauschenberg, accosta per la prima volta oltre 60 lavori di grandi artisti italiani e americani. Un percorso emozionante e ricco di capolavori, che identifica le Gallerie di Piazza della Scala come uno dei luoghi di eccellenza per l’arte del Novecento”.La selezione di opere – prosegue la nota – si apre con capolavori significativi che esplorano il monocromo, uno degli aspetti centrali della ricerca artistica tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta. In questo contesto, la presenza di artisti come Yves Klein, Lucio Fontana e Piero Manzoni risulta fondamentale, rappresentando emblematicamente la ricerca europea di quel periodo. Queste opere si confrontano, in un dialogo vivace e serrato, con le nuove generazioni di artisti le cui ricerche aprono gli anni Sessanta, tra cui spiccano due rare opere di Giulio Paolini, un monocromo di Robert Ryman e una giovanile quanto sorprendente opera in piombo di Richard Serra.Come in un azzeramento della superficie, il curatore propone un confronto tra i grandi maestri dell’arte contemporanea provenienti da due sponde opposte dell’Oceano, in un dialogo tra minimalismo e monocromia. L’esposizione offre l’opportunità di ammirare opere di Carl Andre, protagonista della scultura minimalista americana, affiancate da due importanti lavori di Robert Mangold, artista raramente visibile nelle collezioni europee. A queste si uniscono due capolavori di Enrico Castellani: Superficie bianca (Omaggio all’alba) e Superficie bianca. Dittico.Un momento di approfondimento del nuovo immaginario degli anni Sessanta si sviluppa nella sala successiva, dove due leggii di Giulio Paolini – la cui presenza punteggia l’intero percorso di mostra – dialogano con due opere specchianti di Michelangelo Pistoletto, rispettivamente del 1967 e del 1979, e si intrecciano simultaneamente con il lavoro giovanile del maestro Jannis Kounellis del 1960. Questo spazio, creando un gioco di rimandi e riflessi ideali e concettuali, arricchisce la comprensione dell’evoluzione dell’arte in quegli anni cruciali di ricerca. Successivamente, in uno spazio concentrato e intensamente significativo, sei disegni realizzati con polvere da sparo introducono il pubblico all’opera del grande maestro californiano Edward Ruscha e si confrontano con tre opere in piombo di Jasper Johns, lo stesso artista che appare ritratto nell’opera di Giulio Paolini del 1967. Questo dialogo diventa così emblematico dello scambio serrato – sia concettuale che pittorico – che ha caratterizzato gli anni Sessanta, mettendo in relazione le esperienze artistiche dei due continenti. A questa selezione risponde la grande sala d’angolo, che, grazie all’ingresso della Collezione Luigi e Peppino Agrati nel patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo, offre per la prima volta a Milano l’opportunità di ammirare le tre serie di dieci serigrafie originali di Andy Warhol: Marilyn, Electric Chairs e Mao Tse-Tung. Queste opere su carta costituiscono una riflessione sulla bellezza, sulla caducità del tempo e sulla potenza della comunicazione. In aggiunta, sarà possibile ammirare Waco, Texas di James Rosenquist, un’opera che arricchisce ulteriormente il percorso espositivo, rappresentando anch’essa un capitolo significativo della cultura pop.Il dialogo sul nuovo immaginario degli anni Sessanta si sviluppa anche nelle due ultime sale perimetrali del Salone Scala, dove sono esposte opere raffinate e intime di Roy Lichtenstein. Tra queste, spicca Mirror #2 del 1970, un pezzo silenzioso e quasi minimale, che, insieme a Brushstroke del 1965, diventano un simbolo emblematico della cultura Pop americana.Il dialogo prosegue con la figura di Jean-Michel Basquiat, che, ancora giovanissimo, espone sotto lo pseudonimo di SAMO nella galleria Mazzoli di Modena. L’artista intrattiene anche un profondo legame con l’Italia e con Napoli, grazie anche al gallerista Lucio Amelio, sodale di Peppino Agrati. Il ponte culturale tra Italia e Stati Uniti trova simbolicamente espressione anche grazie alla presenza di Francesco Clemente che, nel 1984, lavorò nel celebre lavoro collettivo a quattro e sei mani proprio con Basquiat e Andy Warhol, qui rappresentato con la serie Vesuvius.Il cuore della mostra è il Salone Scala, interamente dedicato all’omaggio del grande artista Robert Rauschenberg. Il 2025 segna il centenario della sua nascita e, in questa occasione speciale, viene celebrato per la prima volta il suo profondo legame con l’Italia e con Peppino Agrati, amico e collezionista. Grazie a questo legame, è possibile presentare insieme un nucleo di 17 opere, tra cui il capolavoro Blue Exit del 1961. Questo tributo si ricollega a uno degli aspetti fondamentali della ricerca di Rauschenberg, che, fin dai suoi esordi con la monocromia degli anni Cinquanta, ha ridefinito il concetto di Neo-Dada, diventando uno dei protagonisti assoluti della cultura visiva internazionale degli anni Sessanta. Particolare rilevanza anche in questo caso riveste il legame tra Peppino Agrati e Lucio Amelio, rappresentato in mostra dall’opera Trasmettitore Argento Glut del 1987 e proveniente dalla storica esposizione organizzata dal gallerista napoletano. Accanto alle grandi opere e ai disegni, la mostra include litografie straordinarie che raccontano non solo l’evoluzione tecnica che Rauschenberg ha reso innovativa, ma anche il suo rapporto con le immagini e i temi della società e della politica dell’epoca. Questa è la prima volta che l’intero nucleo di opere di Robert Rauschenberg proveniente dalle Collezioni Luigi e Peppino Agrati viene esposto al pubblico. Un’occasione unica per sottolineare l’importanza che il maestro americano ha attribuito alla composizione e alla grafica, elementi fondamentali del suo linguaggio artistico.In occasione del finissage della mostra, Allemandi pubblicherà un volume di approfondimento sul nucleo di opere di Rauschenberg della Collezione di Luigi e Peppino Agrati. L’esposizione sarà accompagnata da appuntamenti del palinsesto #INSIDE, gratuiti e aperti alla cittadinanza.La sede espositiva di Milano, insieme a quelle di Torino, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia. LEGGI TUTTO

  • in

    Ue, Bicchielli: “Difesa comune richiede forte impegno politico”

    (Teleborsa) – “L’Europa si trova di fronte a una sfida significativa nella creazione di una cultura di difesa unificata. Attualmente, il bilancio della difesa europea è di circa 326 miliardi di euro, mentre quello degli Stati Uniti raggiunge i 900 miliardi di dollari. Questa disparità si riflette anche nella diversità delle attrezzature militari utilizzate dagli Stati membri dell’UE, con 16 tipi di carri armati e 14 tipi di caccia, ognuno con standard diversi”. Lo ha detto Pino Bicchielli, vicecapogruppo a Montecitorio di Noi Moderati e componente Commissione Difesa, intervenendo oggi alla Camera al convegno “Verso una difesa europea credibile nel quadro della cooperazione transatlantica”, organizzato dal partito.“Per superare queste difficoltà, è necessaria una svolta politica che implichi una maggiore cooperazione e coordinamento tra gli Stati membri. La creazione di una difesa europea unificata richiederebbe una cessione di sovranità a favore di un ente sovranazionale. In questo modo, l’Europa potrebbe diventare un soggetto politico più coerente e influente sulla scena globale”.”Attualmente, l’Europa ha perso la sua sovranità culturale e tecnologica, come dimostrano le statistiche sulle prime 100 aziende militari nel mondo, dove solo 13 sono europee. La creazione di una difesa europea unificata richiede un forte impegno politico e una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, al fine di superare le differenze e le complessità che attualmente caratterizzano la difesa europea”, ha aggiunto Bicchielli. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, crolla la compravendita di abitazioni in aprile

    (Teleborsa) – Crollano le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di aprile, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un decremento del 6,3% su base mensile, portandosi a quota 71,3 punti contro la salita del 5,5% registrato a marzo.Il dato si confronta con il -0,9% atteso dagli analisti. LEGGI TUTTO

  • in

    Federmeccanica: nel I trimestre produzione +1,7%, su anno -5,8%

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre dell’anno i volumi di produzione dell’industria metalmeccanica sono mediamente aumentati dello 0,7% rispetto al precedente trimestre (quando invece c`era stato un calo congiunturale dell`1,8%) ma, rispetto allo stesso periodo del 2024, l`attività settoriale si è confermata negativa con una contrazione del 5,8%. È quanto emerge dalla consueta indagine congiunturale di Federmeccanica.Nell’Unione Europea, la produzione metalmeccanica, pur evidenziando un’attenuazione delle dinamiche negative (in questi primi tre mesi dell’anno la flessione congiunturale è stata dello 0,2% in risalita dal -2,7% segnato nel primo trimestre 2024) continua a riscontrare delle difficoltà produttive nei principali paesi membri. In Spagna, infatti, nel primo trimestre, il calo è stato dell’1,9% rispetto al precedente, mentre in Francia è stato molto più modesto (-0,2%). Germania e Italia hanno, invece, segnato variazioni congiunturali positive rispettivamente pari a +0,4% e +0,7%.Nel primo trimestre 2025, l’export del settore metalmeccanico è cresciuto dell’1,3% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente e l’import del 2,1%, determinando un avanzo commerciale di 11,2 miliardi di euro nel periodo. Con riferimento ai mercati di sbocco, le vendite all’estero di prodotti metalmeccanici sono aumentate in misura più marcata per i flussi diretti sui mercati extracomunitari (+1,6% nel confronto con il primo trimestre 2024) rispetto a quelli verso i paesi UE (+1,1%). Nell’area comunitaria sonoriprese le esportazioni verso la Germania (+7,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente), mentre nell’area extra UE si confermano negative quelle verso gli Stati Uniti (-1,1%).I risultati della consueta indagine trimestrale evidenziano un’attenuazione della fase negativa osservata nella precedente rilevazione sebbene permanga un clima d’incertezza sulla congiuntura del settore. Le prospettive a breve delle imprese mostrano, infatti, segnali contrastanti. Se da un lato è attesa una ripresa, seppur modesta, della produzione, sia totale sia per l’estero, dall’altro èprevista una contrazione dell’occupazione: il 28% delle imprese intervistate ha dichiarato una diminuzione delle consistenze in esseredel portafoglio ordini a fronte del 24% di quelle che, invece, hanno registrato un aumento; sale al 55% (era il 50% a fine dicembre) la quota delle imprese intervistate che pensa di mantenere stabile i propri volumi di produzione (il 26% prevede aumenti contro il 19% che,al contrario, prospetta diminuzioni); aumenta al 12%, la percentuale di imprese che valuta “cattiva o pessima”la situazione dellaliquidità aziendale; il 14% delle intervistate (in discesa dal precedente 17%) pensa di accrescere la propria forza lavoro contro il 19% che, invece, pronostica ridimensionamenti (era il 14% a fine dicembre); è pari al 68% la quota di imprese che non intende usufruire degli incentivi “Piano Transizione 5.0” (di queste poco meno metà per “mancata rispondenza alle esigenze aziendali”).Alle tensioni geopolitiche in atto in aree strategiche, soprattutto per quel che riguarda le catene di approvvigionamento, da inizio anno si sta aggiungendo l’introduzione di nuovi dazi o la variazione delle relative tariffe, principalmente da parte degli Stati Uniti, ma, spesso come risposta, anche da altri paesi. Sono pari all’80% delle imprese rispondenti quelle che vivono questa situazione con preoccupazione o che temono conseguenze per l’azienda in seguito all’introduzione di ulteriori misure protezionistiche. Il timore principale è quello di perdere quote di export (27% dei casi), poi c’è la preoccupazione di incontrare difficoltà nelle catene di approvvigionamento (24%) e quindi quella di un aumento della pressione competitiva sul mercato europeo per il potenziale reindirizzamento di prodotti non più totalmente assorbiti dal mercato USA (23%). Nel 20% dei casi si teme una perdita di competitività e nel 6% delle restanti risposte sono state dichiarate altre conseguenze (incremento costi energetici/materie prime, incertezza/indebolimento dei mercati, ecc.).In tale scenario, – si legge nel rapporto – si sviluppano i nostri rapporti commerciali con gli Stati Uniti e la Germania che sono i nostri principali partner economici e, con riferimento al nostro settore, rappresentano i primi due mercati di sbocco dei prodotti metalmeccanici: il 43% delle imprese rispondenti esporta negli USA (di queste il 78% fino al 15% del totale export aziendale); il 65% esporta in GERMANIA ( l’86% fino al 25% del totale esportazioni dell’impresa); per fronteggiare eventuali difficoltà commerciali con USA e/o Germania, poco più di un terzo delle imprese rispondenti dichiara di non aver alcuna strategia da mettere in atto, mentre circa il 60% pensa di aumentare le esportazioni/vendite in altri mercati; con specifico riferimento agli USA, solo una quota esigua di imprese considera fattibile l’ipotesi di rilocalizzare nel paese attività o fasi produttive. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, richieste sussidi disoccupazione aumentano oltre attese

    (Teleborsa) – Aumentano e più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 23 maggio 2025, i “claims” sono risultati pari a 240 mila unità, contro le 229 mila unità attese e sopra ai 226 mila della settimana precedente (dato rivisto da 227 mila).La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 230.750 unità, in calo di 250 unità rispetto nella settimana precedente (231.000). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 16 maggio, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.919.000, in aumento di 26.000 unità rispetto alle 1.893.000 unità della settimana precedente e superiori alle 1.890.000 attese. LEGGI TUTTO