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    FS Italiane: Strisciuglio nuovo AD di RFI, Cuzzilla nuovo presidente di Trenitalia

    (Teleborsa) – L’assemblea di RFI (gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione per il triennio 2023-2025, eleggendo Dario Lo Bosco alla presidenza della società e indicando come amministratore delegato, da nominare nella prima riunione del CdA, Gianpiero Strisciuglio, che ha lasciato l’incarico di amministratore delegato di Mercitalia Logistics.L’assemblea di Trenitalia (anch’essa controllata da Ferrovie dello Stato Italiane) ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione sempre per il triennio 2023-2025, eleggendo Stefano Cuzzilla alla presidenza e indicando la conferma come amministratore delegato di Luigi Corradi. Stefano Cuzzilla ha lasciato l’incarico di componente del CdA di Ferrovie dello Stato Italiane.Infine, l’assemblea di Mercitalia Logistics (appartenente allo stesso gruppo) ha nominato consigliere Sabrina De Filippis indicandola come amministratore delegato in sostituzione dell’uscente Gianpiero Strisciuglio. De Filippis ha lasciato l’incarico di Direttore Business Regionale Trenitalia.La presidente Nicoletta Giadrossi e l’AD Luigi Ferraris, a nome di tutto il Gruppo FS Italiane, ringraziano i CdA uscenti, in particolare la presidente di RFI, Anna Masutti, l’amministratrice delegata di RFI, Vera Fiorani, e il presidente di Trenitalia, Michele Pompeo Meta, per il prezioso lavoro svolto. Un ringraziamento e un augurio di buon lavoro per Stefano Cuzzilla. LEGGI TUTTO

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    PNRR, grandi progetti e dialogo con Bruxelles: Fitto indica la via

    (Teleborsa) – “Non si può continuare ad avere decine e decine di piccoli progetti” legati al PNRR, “è fondamentale trasformarli in pochi grandi progetti, con la possibilità di concentrare le risorse su grandi interventi strategici”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, Sud, Coesione e PNRR, Raffaele Fitto, intervenendo al Forum ‘Verso Sud’ organizzato a Sorrento da The European House-Ambrosetti.”Bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno – ha aggiunto -. Inseguire i piccoli progetti ci fa uscire dal radar, dal contesto di dimensione internazionale che l’Italia e il Sud possono svolgere. È quanto mai fondamentale coordinare il Pnrr con scadenza giugno 2026 con le politiche di coesione che hanno scadenza fine 2029 e i fondi nazionali, che non hanno scadenza. La connessione di tre piani può generare una visione comune e occorre stabilire un cronoprogramma che accompagni la realizzazione delle opere per avere la certezza degli interventi. Si potranno anche prevedere poteri sostitutivi rispetto alle inadempienze, con la certezza di realizzazione dell’intervento”. Per Fitto, infine, occorre “avere pochi obiettivi e la capacità di attrarre nuovi investimenti non in modo scoordinato anche in merito al contesto per poter anche avere il supporto intorno all’investimento”.”Oggi siamo in una fase di revisione del programma e possiamo modificare e correggere, d’intesa con la Commissione europea, queste previsioni, domani non lo potremo più fare e rischieremo di perdere le risorse”, ha aggiunto spiegando che “Abbiamo l’obiettivo di rivedere queste scelte, e di rivederle anche con il tavolo avviato ieri con le Regioni, per poter costruire anche sul fronte della coesione e sul Fondo di sviluppo e coesione, alla luce di quella che è stata l’esperienza che fino ad oggi abbiamo conosciuto, un profondo cambio di impostazione”. Fitto ha parlato anche della straordinaria ondata di maltempo che ha investito l’Emilia Romagna, tema che “merita un’attenzione diretta del Governo, che si riunirà martedì per questo e darà immediate risposte”. “Cerchiamo di dare risposte perché siamo tutti fortemente colpiti da questa tragedia – ha aggiunto Fitto – poi ci sarà la necessità, d’intesa con i ministri interessati a partire dal lavoro che il ministro Musumeci sta portando avanti, di dare delle soluzioni organiche. Oggi c’è un’emergenza e la affrontiamo come tale, subito dopo bisogna affrontare finalmente in modo strutturale queste situazioni. Oggi esprimiamo la solidarietà piena alle popolazioni e immaginiamo degli interventi diretti e concreti per l’emergenza perché di questo c’è bisogno”, ha concluso il ministro LEGGI TUTTO

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    Retail Report 2023 Adyen: “La tecnologia sostiene gli acquisti contro l’inflazione”

    (Teleborsa) – La tecnologia può fare la differenza in uno scenario macroeconomico segnato dall’inflazione. I consumatori sono a caccia di convenienza e tendono a premiare le aziende che hanno adottato soluzioni di commercio unificato, ovvero di gestione integrata dei diversi canali di vendita e di tutti i pagamenti (in-store, e-commerce e mobile) in un’unica interfaccia. È quanto emerge dai dati del Retail Report 2023 diffusi dalla piattaforma tecnologica finanziaria Adyen. Secondo la ricerca, condotta dal Centre for Economic and Business Research, le aziende omnicanale a gestione unificata del business, hanno visto una crescita del fatturato superiore di 8 punti percentuali nel corso del 2022. Se questo modello fosse adottato più diffusamente dai retailer, porterebbe al settore un volume di affari pari a 54,2 miliardi di dollari. A livello globale, lo sviluppo di un approccio multicanale potrebbe generare ricavi pari a 1,5 trilioni di dollari. I modelli economici utilizzati dal Cebr rivelano dunque come il commercio unificato, che prevede l’unione della gestione dei pagamenti online e offline in un unico sistema, favorisca una maggiore resilienza del commercio al dettaglio in un contesto complesso come quello attuale.Per lo sviluppo del report, Adyen ha commissionato due diversi sondaggi che hanno coinvolto 36mila consumatori in 26 paesi e 12mila commercianti in 24 paesi per capire come lo scenario attuale, caratterizzato da una crescente inflazione, stia condizionando il comportamento degli acquirenti e come le aziende si stiano adattando ai cambiamenti in atto.Gli italiani e la convenienza – In Italia, la stragrande maggioranza dei consumatori (83%) ha dichiarato di dedicare più tempo alla ricerca di offerte e prezzi convenienti a causa dell’attuale scenario economico. Una percentuale superiore ai dati internazionali aggregati, dove questa tendenza è emersa per il 78% degli intervistati. Inoltre, più di un terzo degli italiani (37%) afferma di aspettare momenti chiave nel corso dell’anno come il Black Friday o i saldi stagionali prima di effettuare un acquisto. Adeguandosi alle nuove esigenze, il 48% dei commercianti italiani ritiene che l’impatto dell’inflazione sia tale da dover offrire sconti ai consumatori tutto l’anno. In linea con i dati globali, dal sondaggio è emerso inoltre che, di fronte all’aumento del costo della vita, la personalizzazione dell’esperienza di acquisto e la fidelizzazione al marchio sono diventati elementi sempre più importanti per gli acquirenti in Italia. Più di due terzi (68%) vorrebbe poter usufruire maggiormente di sconti sui prodotti e quasi la metà (48%) dichiara di preferire aziende e marchi che registrano le preferenze di navigazione effettuate durante precedenti acquisti on line, in modo da usufruire di un percorso d’acquisto personalizzato. Nonostante la crescente richieste di esperienze su misura, il 42% dei retailer afferma che è sempre più difficile classificare i clienti in base ai comportamenti, non riuscendo sempre a soddisfare le singole esigenze, percentuale che arriva al 52% a livello internazionale.I vantaggi della tecnologia – Analizzando le preferenze di acquisto dei consumatori, emerge come l’Integrazione tra on line e off line favorisca in maniera significativa il legame dei clienti con i brand e li spinga a tornare in negozio per nuovi acquisti. Un’elevata percentuale degli intervistati in Italia afferma infatti di rimanere più fedele a chi offre servizi ibridi come la possibilità di acquistare online e restituire in negozio (60%) o la comodità di valutare un acquisto in negozio per poi concludere l’acquisto online, o viceversa (42%). Inoltre, l’esperienza di acquisto in negozio integrata con strumenti e servizi tecnologici quali le casse self-service, il QR code o l’utilizzo delle applicazioni durante il check-out è valutata positivamente dai consumatori italiani: più di un terzo (35%) ha dichiarato di essere soddisfatto perché la tecnologia rende gli acquisti più veloci e un quarto (25%) ha affermato che visiterebbe più spesso un negozio che offre servizi di acquisto integrati con soluzioni tecnologiche. Nonostante i risultati, la ricerca ha evidenziato che solo il 20% dei marchi italiani ha già cominciato ad investire in soluzioni a supporto del commercio unificato. Il 33% afferma di stare iniziando ad investire in questo senso e il 39% è in fase di valutazione. Risultati simili a quelli emersi a livello internazionale, dove emerge che il 17% delleaziende sta già investendo nello Unified Commerce.La tecnologia come leva per espandersi in nuovi mercati – L’investimento in tecnologia può inoltre sostenere l’espansione delle aziende in nuovi mercati. Con un mercato locale che offre opportunità limitate, l’internazionalizzazione rappresenta la prima opzione per crescere, qualsiasi sia il settore di appartenenza. La propensione delle aziende a uscire dai confini italiani è in linea con la media globale,sono il 66% (contro il 68%) le aziende italiane che prevedono di espandersi in nuovi mercati nel 2023, la maggior parte (40%) attraverso l’e-commerce e il 26% tramite l’apertura di negozi fisici. In particolare, dall’Italia si va in Germania (42%), Francia (42%), Spagna (22%) e UK (19%). Se l’ambizione travalica i confini europei, i mercati di riferimento sono gli Stati Uniti (18)%, storico mercato per i prodotti made in Italy, Cina (12%) e Canada (12%). Per cercare di adeguarsi alle esigenze dei clienti stranieri, alcune aziende stanno ampliando i propri servizi legati alle metodologie di pagamento: Il 25% per esempio accetta metodi di pagamento internazionali come AliPay o WeChat Pay e il 34% è anche attrezzato per i nuovi portafogli digitali.”Il comportamento dei consumatori si è evoluto rapidamente negli ultimi anni e le strategie che le aziende retail prendono ora in merito agli investimenti tecnologici sono più importanti che mai – ha dichiarato Roelant Prins, chief commercial officer di Adyen –. La nostra ricerca ha evidenziato come l’uso della tecnologia, e in particolare del commercio unificato, possa supportare la crescita delle aziende con un approccio più agile e sofisticato che le aiuti a comprendere le tendenze dei clienti e le mutevoli richieste. La piattaforma tecnologica finanziaria di Adyen è fondata sul commercio unificato, ovvero fa confluire i dati di tutti i pagamenti di un’azienda all’interno dello stessosistema. In questo modo, si ottiene un’efficace visione d’insieme dei clienti, permettendo di soddisfare le loro aspettative al momento dell’acquisto. Il retail è uno dei settori che si sta evolvendo più rapidamente in tutto il mondo e la tecnologia si sta affermando come fattore chiave nel garantire la resilienza del business nel contesto attuale”. LEGGI TUTTO

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    G7, nuove sanzioni contro Mosca: colpiti anche i diamanti

    (Teleborsa) – Il G7 concorda nuove sanzioni contro Mosca per “fiaccare la macchina da guerra della Russia”. In particolare, al fine di ridurre le entrate della Russia, è finito nel mirino l’export di diamanti: a tale scopo, “continueremo a lavorare a stretto contatto per limitare il commercio e l’uso di diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia, impegnandoci con partner chiave al fine di garantire l’efficacia dell’attuazione di misure restrittive coordinate, anche attraverso tecnologie di tracciamento”.La decisione si affianca a quella annunciata dal Regno Unito che ha annunciato a sua volta sanzioni contro il settore minerario russo, prendendo di mira le importazioni di alluminio, diamanti, rame e nichel nel tentativo di limitare la capacità di Mosca di finanziare la sua guerra in Ucraina. “Come mostrano le sanzioni annunciate, il G7 rimane unito di fronte alla minaccia della Russia e fermo nel suo sostegno” a Kiev, ha detto il premier britannico Rishi Sunak. Dal G7 è arrivata anche l’esortazione alla Russia a porre fine “alla sua aggressione in corso e a ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe e il suo equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina”. L’aggressione contro l’Ucraina, si legge in una nota dei leader del Sette Grandi riuniti a Hiroshima, “costituisce una violazione del diritto internazionale, in particolare della Carta dell’Onu”. Mentre, “una pace giusta non può essere realizzata senza il ritiro completo e incondizionato di truppe e attrezzature militari russe”. Condanna, inoltre, “per la retorica nucleare irresponsabile della Russia”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice servizi in deciso calo a marzo

    (Teleborsa) – In contrazione il settore dei servizi giapponese. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria (METI), ha registrato a marzo una variazione negativa dell’1,7% su base mensile dopo il +0,7% di febbraio. Il dato registra su base annua un incremento dell’1,7%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, l’inflazione accelera a supera le attese

    (Teleborsa) – Allunga l’inflazione in Giappone. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato ad aprile 2023 una variazione pari a +3,5% su anno, superiore al consensus che indicava una crescita del 2,5%, rispetto al +3,2% di marzo. Il dato su base mensile evidenzia però un aumento dello 0,6%, dopo il +0,1% di marzo. Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un +3,4% a livello tendenziale, come da attese, in accelerazione rispetto al +3,1% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Imprese, dalla Campania la spinta delle nuove Start-Up con il progetto Sistemis

    (Teleborsa) – “Come Regione Campania sosteniamo con finanziamenti molto interessanti rivolti a Università, centri di ricerca, fondazioni, chiunque voglia lavorare sui territori per sviluppare potenziali idee d’impresa. Li accompagniamo attraverso il giusto fine tuning con realtà già consolidate per sviluppare una nuova generazione di idee che possono trasformarsi in veri e propri progetti imprenditoriali. Siamo pronti a sostenerli in modo concreto con un bando di 30 mln di euro, sia per start up in via di costituzione che per quelle già strutturate, che uscirà il prossimo 15 giugno attraverso il quale finanzieremo a fondo perduto l’80% dei costi per i progetti fino a 100mila euro, e il 70% per i progetti fino a 500mila euro. L’obiettivo è quello di far crescere questi progetti con il sostegno di tutto l’ecosistema”. Lo ha annunciato Valeria Fascione, assessore regionale all’Innovazione, nel corso della presentazione dei risultati della prima edizione “percorso start Up” del Progetto SISTEMIS nell’ambito del programma Ecosistema dell’Innovazione della Regione Campania che si è tenuta presso il Dipartimento di Economia dell’Università Federico II.”Dai progetti presentati oggi emerge un dato importante: I giovani del nostro territorio hanno voglia di mettersi in gioco e fornire il loro contributo attivo all’economia. Se accompagnata ed indirizzata a valorizzare idee imprenditoriali la “generazione Z” ha strumenti conoscitivi e tecnologici in grado di creare le imprese innovative del futuro – ha dichiarato Maurizio Turrà, consigliere della Confindustria Caserta – pensando che le più grandi imprese del mondo hanno avuto in comune fondatori intraprendenti, visionari, tenaci, determinati; tutti loro però hanno affrontato rischi e subito iniziali sconfitte ed insuccessi, salvo poi rialzarsi e volare verso il successo. Proprio per questo è fondamentale un affiancamento iniziale che possa prevedere e, per quanto possibile, limitare i rischi di start up e di crescita ed affrontare il mercato con successo”.”Il numero di studenti che ha accolto con piacere questa opportunità – ha detto Adele Caldarelli, direttore Demi e Ordinario di Economia Aziendale all’Università Federico II di Napoli – è stato di assoluto rilievo; hanno sviluppato idee molto interessanti che ci auguriamo possano avere un futuro imprenditoriale. Ridurre il divario tra mondo del lavoro e formazione, contribuendo a creare profili sempre più richiesti nel mercato del lavoro, è una mission per noi fondamentale”.Valentina Della Corte, responsabile scientifico del corso, ha sottolineato come “è stata una vera sfida con l’obiettivo di fornire agli studenti elementi pratici che possano metterli di fronte alla realtà rispetto al concetto di start up di impresa. Studenti selezionati tra i corsi di laurea nei quali questi temi sono stati affrontati sul piano didattico, ai quali abbiamo mostrato come si passa dall’idea all’azione”.Protagonisti dell’evento sono stati i giovani imprenditori: con il supporto di Maria Cristina Gagliardi, consigliere delegato della commissione StartUp dell’Odcec Napoli – dopo un percorso di affiancamento di 200 ore che ha previsto attività di Animazione e scouting, Idea generation Business acceleration – hanno ufficialmente presentato le loro StartUp. I 15 partecipanti al progetto, tutti laureandi in Economia, hanno avuto l’opportunità di essere inseriti nel progetto regionale voluto dall’assessorato alla Ricerca scientifica e Start UP, di orientamento, stimolo e accompagnamento allo sviluppo di business idea, fino a redigere i business plan e rendere cantierabili le loro idee imprenditoriali. LEGGI TUTTO

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    Convegno Cisl, Tomasi (Aspi): “Indici sicurezza dei lavoratori dato più rappresentativo efficienza aziende”

    (Teleborsa) – “Il Gruppo Aspi in questi anni ha puntato sulla qualità delle competenze, per garantire eccellenza e sostenere così lo sviluppo del Paese. Un cambio di passo reso possibile grazie al forte impegno dell’Azienda nell’ambito dell’importante piano di trasformazione avviato che ha prodotto risultati tangibili, a partire dagli indici di sicurezza nei cantieri, il dato più rappresentativo dell’efficienza di un’azienda”. È quanto afferma l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, in occasione del convegno CISL sui modelli di compartecipazione “Impresa sostenibile e democrazia nei luoghi di lavoro”.”Il percorso di rafforzamento di Autostrade per l’Italia – prosegue Tomasi – ha consentito di produrre più posti di lavoro, con un piano di assunzioni che sta andando ben oltre le 3000 risorse inizialmente previste. Per noi la persona è al centro di ogni processo di miglioramento aziendale. Questo approccio è indispensabile per mettere a terra il nostro piano di ammodernamento e potenziamento della rete autostradale, ottimizzando le nostre performance operative e aumentando l’efficienza delle strutture. Nel corso degli ultimi anni, Aspi ha introdotto un nuovo modello partecipativo di relazioni industriali: ciò ha consentito di porre le basi per una gestione condivisa delle nuove strategie del Gruppo, resa possibile grazie alla collaborazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali che, in questo modo, hanno contribuito al raggiungimento dei traguardi fino ad ora raggiunti” LEGGI TUTTO