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    Caro affitti, ritirato l’emendamento per sbloccare 660 milioni di euro per alloggi studenti

    (Teleborsa) – L’emendamento per sbloccare 660 milioni per gli alloggi degli studenti sarà inserito in un altro decreto e non in quello sulla PA, in cui era originariamente previsto. Il governo ha infatti annunciato il ritiro dell’emendamento annunciato nei giorni scorsi per rispondere alla protesta degli studenti universitari per evitare il rischio di inammissibilità per estraneità di materia. Il decreto a cui l’emendamento sarà presentato, un omnibus con norme su Inps, Inail, sugli Enti Lirici ed altro ancora, sarà esaminato da questa settimana dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio.Immediata la reazione delle opposizioni. “Il governo Meloni è riuscito a fare l’impensabile e a collezionare un’altra clamorosa figuraccia –ha dichiarato Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera –. Dopo i roboanti annunci sui 660 milioni da destinare al caro affitti, è arrivato un nuovo dietrofront e in commissione l’esecutivo ha ritirato il suo emendamento con il quale dare supporto agli studenti costretti a pagare costi esorbitanti per un letto. Tra l’altro, a rendere il tutto ancor più ridicolo, c’è che quello del governo Meloni era un vero e proprio bluff visto che quelle annunciate e poi ritirate, non erano nuove risorse, ma quelle già previste nel Pnrr. Purtroppo il governo sceglie di vivere di sola retorica, ma al Paese serve la sostanza”.Vanno avanti, intanto, le proteste degli studenti. “Siamo stanchi di attendere, lanciamo la costruzione di liste studentesche per l’assegnazione gratuita delle case agli studenti in tutte le città universitarie”, ha fatto sapere l’associazione “Cambiare rotta”, che ha manifestato a Bari davanti al palazzo della presidenza della Regione Puglia, dove è stata collocata una tenda. “Mentre il governo perde tempo nella speranza che le nostre rivendicazioni evapori nel nulla, noi continuiamo a mobilitarci per imporre nell’agenda politica del paese l’urgenza di soluzioni strutturali sul tema abitativo”, hanno aggiunto. “La mancanza strutturale di studentati pubblici e le speculazioni selvagge del libero mercato degli affitti per colpa dell’abolizione dell’equo canone, non sono soltanto uno dei lati di un sistema universitario sempre più escludente per le fasce popolari, ma un’ipoteca sulla possibilità come giovani, studenti e non, di costruirci un futuro”, ha aggiunto l’associazione. LEGGI TUTTO

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    Migranti, Macron: “Non si può lasciare l’Italia sola”

    (Teleborsa) – “Si è qui la vedrò, avremo l’occasione di continuare a confrontarci. Spero di poter cooperare con il governo italiano, non si può lasciare l’Italia sola davanti a questa pressione” dei flussi migratori. È quanto ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al suo arrivo al summit del Consiglio d’Europa a Reykjavik, rispondendo alle domande del Tg3 su un suo possibile incontro con la premier Giorgia Meloni dopo le tensioni sulla questione migranti. “Dobbiamo poter accogliere chi viene da Paesi in guerra e contro i trafficanti – ha aggiunto Macron –, serve la solidarietà europea e l’efficacia delle nostre frontiere comuni”. “Lavoreremo insieme. Penso che ci sarà l’occasione di incontrarci e di scambiare i nostri punti di vista. Bisogna lavorare con tutti gli Stati membri dell’Ue, è la mia filosofia” ha, poi, detto Macron rispondendo ai giornalisti di Bfm Tv.”Avrò modo di vedere tutti, da qui vado diretta in Giappone per il G7, quindi sono lunghe giornate nelle quali tutti quanti parleremo con tutti. Ma ripeto, su questo ho già risposto, è una materia che a me non interessa particolarmente – ha confermato Meloni al summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d’Europa, a Reykjavik, rispondendo a chi le domandava se avrà un incontro con il presidente francese –. Mi interessano le questioni che in questa fase la comunità internazionale deve avere la forza di affrontare e ribadire senza tentennare. Questo mi interessa. Il resto sono questioni di politica interna e le lasciamo alla politica interna. Il segnale concreto che emerge da questo vertice, l’istituzione del registro dei danni provocati dalla guerra, – ha sottolineato – credo sia un segnale molto importante in una fase come questa. Qua va ribadita l’unità dell’Europa nel suo complesso nel difendere valori che in Ucraina sono stati colpiti, la democrazia, la libertà, l’indipendenza. E ovviamente un’istituzione che come questa nasce per difendere i diritti fondamentali dell’uomo non può non essere presente in un momento come questo. Questa è l’immagine di un’Europa unita e che agisce concretamente, questa è un’istituzione che nasce per difendere i diritti fondamentali dell’uomo e il diritto internazionale. I diritti che abbiamo dato per scontati in Europa sono sotto attacco con la guerra di aggressione russa e questa istituzione deve essere presente. L’idea di questo vertice, che non si celebra dal 2005, è nata a Torino nella riunione conclusiva della nostra presidenza del Consiglio d’Europa, quindi sono contenta che abbiamo avuto un ruolo in questo momento, che diventa plasticamente importante per dire che non accetteremo che la forza del diritto venga soppiantata dal diritto del più forte. Se saltano le regole del diritto internazionale questo accade, ed è un mondo che non conviene a nessuno”. LEGGI TUTTO

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    “I longevi e il risparmio”: presentato l’Osservatorio Censis-Tendercapital sulla Silver Economy

    (Teleborsa) – È stato presentato, presso il Salone del Risparmio a Milano, l’Osservatorio Silver Economy Censis-Tendercapital 2023, “I longevi e il risparmio: valori e scelte”. Dalla ricerca emerge una fotografia nitida della condizione economica dei longevi di oggi, una generazione dedita al risparmio e pronta a salvaguardare il proprio sistema di welfare con la sua ricchezza e i propri investimenti.La generazione del risparmio – Le attuali generazioni di anziani beneficiano di un benessere economico più alto dei coetanei di altre epoche e di quello che gli attuali giovani e adulti si attendono per la loro longevità. Un benessere che gli anziani hanno costruito nel tempo grazie alla contribuzione, a cui devono la pensione, e alla buona gestione dei risparmi accumulati. Attualmente, una famiglia, con capofamiglia una persona anziana, rispetto a una con capofamiglia con età sino a 40 anni, ha un valore della ricchezza netta media superiore del 50,8% e un valore delle attività finanziarie superiore del 100,7%.L’indicatore demografico e l’economia dell’età longeva – Dall’Osservatorio Censis-Tendercapital sulla Silver Economy emerge come le persone che hanno compiuto 65 anni, considerate comunemente anziane, siano in aumento: sono 14.177.445 e rispetto a venti anni fa si registra un incremento di 3.323.545 persone (+30,6%). Nei prossimi venti anni, si prevede che gli anziani diventeranno 18.953.717, con un aumento di 4.776.272 individui (+33,7%). L’economia dell’età longeva mette in luce il ruolo della pensione: il 65,3% degli anziani ritiene che la sola pensione non garantisca il benessere nella terza e quarta età, idea condivisa dal 74,7% dei giovani e dal 79,1% degli adulti.La ricchezza degli anziani che risparmiano – L’84,6% dei longevi dichiara che per una vecchiaia serena e in condizione di benessere è fondamentale nella vita investire bene il risparmio: lo pensano l’80,9% degli adulti e il 76,7% dei giovani. In venti anni la ricchezza netta familiare media degli anziani ha registrato +3,8% reale, in controtendenza rispetto a quella delle persone fino a 40 anni (-11,9%) e di quelle tra 41 e 65 anni (-13,5%). Per quanto riguarda la ricchezza finanziaria dei longevi, in venti anni è aumentata in termini reali del +6,9%, rispetto a un calo di quasi il 20% di quella delle persone fino a 40 anni e del 17,7% per le persone tra 41 e 65 anni.La tenuta del welfare, sanità difficile – La condizione degli anziani attuali deve molto anche all’efficacia del nostro sistema di welfare. Oggi, però, si assiste al ritorno di finanziamenti al welfare inadeguati rispetto alle dinamiche di invecchiamento, al boom delle cronicità e alla necessità di servizi per eventuali emergenze. In ambito sanitario, ad esempio, per l’84,1% degli anziani nell’ultimo anno è diventato più difficile accedere alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale della propria Regione, a causa di liste di attesa sempre più lunghe. Il risparmio per gli anziani diventa, così, un vero polmone finanziario a cui ricorrere per pagare servizi e prestazioni sanitarie altrimenti difficilmente accessibili in tempi appropriati.”Dall’Osservatorio Censis-Tendercapital sulla Silver Economy – ha detto Federico Freni, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze – emerge come la ricchezza netta familiare media degli anziani ha registrato un incremento del 3,8% reale, rappresentando un punto di riferimento concreto nel panorama sociale. Occorre, pertanto, sviluppare un’offerta di servizi innovativi per rispondere alle esigenze degli over 65 e tutto ciò può rivelarsi un potente motore per rilanciare la crescita in un Paese, come il nostro, che invecchia, anche attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro”.”L’Osservatorio Censis-Tendercapital sulla Silver Economy – ha affermato Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – mette in evidenza il fondamentale ruolo sociale che la generazione dei longevi svolge nel Paese. Occorre, pertanto, adeguare il sistema di welfare alle dinamiche di invecchiamento della popolazione tenendo conto dell’attuale congiuntura economica particolarmente complessa. In questa prospettiva, la riforma del sistema pensionistico rappresenta un presupposto essenziale per tutelare una generazione che ha contribuito in maniera decisiva al progresso della nostra comunità nazionale”.”Nonostante le difficoltà dell’attuale fase storica, che raccoglie le conseguenze dannose di eventi come la pandemia e la guerra russo-ucraina e con l’inflazione che rappresenta una delle principali preoccupazioni per la tenuta del welfare, gli anziani – ha detto Moreno Zani, presidente di Tendercapital – restano un punto di riferimento concreto nel panorama sociale e per le proprie famiglie. Come emerge dall’Osservatorio sulla Silver Economy, gli anziani detengono un’ottima capacità di risparmiare e investire, mentre i giovani sono ancora economicamente in difficoltà, incerti sul proprio futuro lavorativo e costretti a fare affidamento sul dinamismo e sulla stabilità della generazione dei longevi”.”La Silver Economy rappresenta un asset centrale sul quale – ha dichiarato Marco Alparone, vice presidente Regione Lombardia e assessore al Bilancio e Finanza – occorre investire, tenuto conto dell’aumento dell’aspettativa di vita. Il potenziamento della rete di welfare, l’erogazione di servizi e prestazioni accessibili e, al contempo, la tutela del risparmio restano le sfide più importanti per le amministrazioni locali al fine di salvaguardare il benessere e la condizione economica dei longevi. Abbiamo una generazione che ha investito tutta la vita nel risparmio, costruendo al contempo una famiglia, facendo dei figli. In tal senso, il ruolo del risparmio è diventato un potente motore per lo sviluppo del Paese”.”‘Si crea ricchezza con il lavoro, la si risparmia con la parsimonia e la si conserva con la saggezza’, così un vecchio proverbio. Era il tempo del lavoro stabile e duraturo, del consumo frugale e sostenibile, del pensiero maturo e profondo. Oggi – ha detto Maurizio Grifoni, presidente Fondo Fon.Te. – il lavoro è insicuro, il consumo effimero, il pensiero frammentato, il presente dilatato, il futuro incerto. Occorre perciò credere e investire nell’educazione, nella formazione, nel lavoro, nell’impresa, nel sociale e nella famiglia. La Previdenza complementare oltre a garantire una pensione migliore dovrà prendersi questo impegno”.”Nonostante il quadro economico caratterizzato dalla crescita dell’inflazione, lo stato di salute del mondo delle Casse appare positivo con un patrimonio complessivo in crescita. In tale contesto, – ha osservato Tiziana Stallone, vicepresidente Adepp e presidente Enpab – la riduzione della pressione fiscale appare prioritaria, nell’ottica di rafforzare il potere d’acquisto delle pensioni e garantire la tutela del risparmio. La nostra sfida è quella di rispondere a una nuova platea, demograficamente più anziana. Auspichiamo, dunque, interventi coraggiosi al fine di consentire alle Casse di investire nello sviluppo del Sistema-Paese”. LEGGI TUTTO

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    Federalimentare Giovani, Auricchio: “L’86,4% degli Italiani ha fiducia nell’industria alimentare”

    (Teleborsa) – “Il primo Rapporto Federalimentare-Censis è stato sviluppato ponendosi l’obiettivo di esplicitare il valore economico e sociale dell’industria alimentare italiana. L’analisi, quindi, non si è limitata a sottolineare la rilevanza dei numeri dell’industria della trasformazione, ma ha analizzato anche altre dimensioni”. È quanto ha dichiarato Guglielmo Auricchio, presidente di Federalimentare Giovani, in merito al primo Rapporto Federalimentare-Censis “Il valore economico e sociale dell’industria alimentare italiana”, presentato alla Camera dei Deputati.”In particolare, – commenta Auricchio – è emerso che l’86,4% degli italiani ha fiducia nell’industria alimentare ed è stata posta l’attenzione sull’interesse del consumatore verso il cibo italiano e sull’affidabilità che egli ripone nei grandi marchi, che hanno accompagnato la popolazione lungo la storia del nostro Paese, portando la tradizione culinaria e alimentare italiana ad affermarsi in tutto il mondo. È importante che questo dialogo dell’industria agroalimentare si sviluppi sempre di più anche con la politica, affinché il buon cibo continui ad essere una delle migliori bandiere della nostra tradizione”. LEGGI TUTTO

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    Oroarezzo 2023, IEG: “Visitatori a +40% rispetto al 2022. Tornati ai livelli pre-pandemia”

    (Teleborsa) – Il coraggio del cambiamento premia l’evoluzione di Oroarezzo 2023, con +40% di affluenza di visitatori rispetto al 2022. Chiude oggi la manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata alla manifattura orafa Made in Italy che quest’anno ha rinnovato il proprio concept con ancora più attenzione alla produzione gioielliera. “Shaping Jewelry Ideas” è il tema che ne riassume la nuova formula, cui è stato abbinato un nuovo layout negli spazi di Arezzo Fiere e Congressi; fattori che, insieme al balzo dell’export del distretto aretino che nel 2022 ha registrato una crescita del 19% sull’anno precedente per un valore di 3,2 miliardi di euro, hanno premiato la manifestazione del catalogo Jewellery & Fashion di IEG che è tornata ai livelli di visitazione del 2019.Cento i Paesi di provenienza dei visitatori. Tra le aree geografiche estere, rappresentate l’Europa al 42%, seguita dal Medio Oriente al 25,5%, Americhe (11,3%) e Asia (11%), Africa (9,1%). Nel dettaglio, i Paesi più rappresentati per l’Europa sono Spagna, Francia e Romania, Emirati Arabi Uniti, Libano e Turchia per il Medio Oriente e USA per le Americhe. Tornano i compratori dall’estremo Oriente con Cina, Hong Kong e Giappone (5,6%), Messico e Argentina tra i Paesi più rappresentati della LATAM con il quasi 3%, e i Paesi dell’Asia centrale che sfiorano il 2%, con l’Uzbekistan il Paese più rappresentato.Raddoppiati i buyer ospitati per questa 42esima edizione: 430, provenienti da 55 Paesi, grazie alla sinergia con Agenzia ICE, Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e al lavoro della rete internazionale di regional advisor di IEG.L’edizione 2023 – spiega IEG in una nota – è stata caratterizzata da cinque capisaldi del cambiamento. Oroarezzo si è caratterizzata anzitutto con un nuovo posizionamento sul calendario degli appuntamenti per il business orafo-gioielliero, ha dato più spazio alla produzione orafa e gioielliera e al segmento delle tecnologie, i visitatori hanno trovato un nuovo layout che ha facilitato l’esperienza tra diversi settori espositivi, un grande investimento sul contingente di buyer tutti segnalati da espositori come compratori importanti e infine un programma di contenuti in crescita e il coinvolgimento delle giovani generazioni con la nuova categoria “Talents” del concorso Première firmato Beppe Angiolini.Un cambiamento che IEG ha condiviso e realizzato assieme agli stakeholder locali: dalla Camera di Commercio di Arezzo-Siena, ad Arezzo Fiere e Congressi, al Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo e Regione Toscana. E ancora: la Consulta Orafa Aretina, Confindustria Federorafi, Confartigianato, CNA, AFEMO, Assocoral e Confcommercio Federpreziosi. Un lavoro corale che ha contribuito a rendere ancora più distintivo il DNA di Oroarezzo, nel suo territorio, nel contesto dell’industry italiana e nel quadro dei mercati esteri di riferimento: manifattura di eccellenza e tecnologia d’avanguardia apprezzate e ricercate in tutto il mondo. Condivisione con gli attori del territorio, che ha portato, tra le varie iniziative, anche a un evento dedicato ai buyer esteri: un tour esperienziale della Città dell’oro con organizzato assieme a Confguide Confcommercio Arezzo. Grazie all’inventiva di Beppe Angiolini, ambassador di Oroarezzo e art director, la 32esima edizione del concorso Première si è arricchita quest’anno di una nuova categoria: “Talents”. In un momento storico in cui il distretto aretino diventa campione italiano dell’export con circa un terzo della produzione nazionale diretta sui mercati esteri, diventa cruciale il ricambio generazionale nell’industry. Per legare creatività e stile della tradizione orafa di Arezzo e dei distretti italiani al futuro dell’arte del gioiello, “Talents” ha ampliato la platea dei creativi che si sono misurati con il tema della”luce”agli studenti di tre percorsi formativi di scuole orafe del territorio: il Master in Storia, Design e Marketing del Gioiello dell’Università degli Studi di Siena Campus di Arezzo, l’Istituto tecnico professionale Margaritone e il Liceo Statale Piero della Francesca, entrambi di Arezzo. LEGGI TUTTO

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    ABI: “Calano gli attacchi ad ATM e accettatori di banconote presso i distributori di carburante”

    (Teleborsa) – Diminuiscono del 38% i furti commessi in Italia nell’ultimo decennio, passando dagli oltre 1,5 milioni del 2013 ai circa 958 mila del 2022. Lo stesso andamento ha caratterizzato anche l’incidenza che, dopo il picco registrato nel 2014 con 2.607 furti ogni 100 mila abitanti, è scesa fino al valore di 1.622 furti ogni 100 mila abitanti nel 2022. Questi i principali risultati del “Rapporto sugli attacchi agli ATM di banche e poste e agli OPT dei distributori di carburante” condotto da Ossif, il Centro di ricerca Abi sulla Sicurezza Anticrimine, e dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, con la partecipazione di Poste Italiane, Unem ed Italiana Petroli e presentato oggi nel corso del convegno Banche e Sicurezza 2023, la due giorni di lavoro sui temi chiave della sicurezza.Più nel dettaglio, anche l’andamento del numero complessivo degli attacchi agli ATM e agli accettatori di banconote presso i distributori di carburante (OPT – Outdoor Payment Terminals) fa rilevare un trend decrescente. In particolare, nel 2021 gli attacchi complessivi si sono più che dimezzati rispetto al 2020 ed anche nel 2022 (382 episodi) è stata registrata un’ulteriore riduzione (-8,8%). I dati positivi dell’ultimo biennio hanno caratterizzato tutte e tre le diverse tipologie di reato (gli attacchi agli ATM delle banche, degli uffici postali e gli attacchi agli OPT) che, proprio nel 2021 e nel 2022, hanno fatto registrare i valori più bassi mai avuti, sia in termini assoluti che in relazione al numero di punti operativi. “In tema di sicurezza – ha detto il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini – l’azione dell’Abi di implementazione del rapporto con le Autorità di sicurezza (Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Prefetture, Forze di polizia) ha consentito di realizzare, in stretta collaborazione, iniziative congiunte che hanno favorito il contrasto alle rapine e ai furti alle dipendenze bancarie, nonché ad altre forme di criminalità, rendendo al contempo più agevole approcciare le tematiche della sicurezza, attraverso il coinvolgimento delle Autorità preposte nelle strategie di prevenzione. Centrale è il ruolo di OSSIF in termini di gestione di dati e informazioni che vengono raccolti in un apposito database anticrimine, che si sta rivelando sempre più essenziale nell’orientare le scelte nelle rispettive attività di rafforzamento delle misure di sicurezza, di controllo del territorio e investigative”.”Il rapporto di collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e l’Associazione Bancaria Italiana, consolidatosi nel tempo, è sempre più esteso e mirato e rappresenta un’eccellenza nel panorama europeo. Consente di disporre di dati, elementi di analisi e di valutazione dei rischi con una tempestività non comune presso altri Paesi. Tramite la partecipazione all’Osservatorio per la Sicurezza Fisica (OSSIF), – ha detto Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale – si è di fatto realizzata una efficace sinergia finalizzata allo scambio di dati attinenti ai reati predatori in danno non solo delle banche, ma anche di altri operatori e soggetti economici ed ha consentito di sviluppare nel tempo nuove forme di prevenzione e contrasto al crimine diffuso. Il costante, tendenziale decremento della criminalità predatoria in tale ambito oltre a testimoniare la validità degli sforzi profusi, rappresenta uno stimolo in più nel proseguire in questo impegno collaborativo”. LEGGI TUTTO

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    CDP, Scope Ratings conferma i giudizi con outlook stabile

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    USA, NAHB: aumenta fiducia costruttori a maggio

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A maggio il dato si è attestato a 50 punti, rispetto ai 45 punti del mese precedente e del consensus.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali sale di 5 punti a quota 56, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è salito di 7 punti a 57 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è cresciuto di 2 punti a quota 33.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. LEGGI TUTTO