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    USA, scorte e vendite industria in calo a marzo

    (Teleborsa) – Giungono dati sotto le attese dalle scorte e le vendite dell’industria in USA a marzo. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un calo dello 0,1% a 2.490 miliardi di dollari, contro il +0,1% stimato dagli analisti e dopo il +0,2% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento del 6,5%. Nello stesso periodo le vendite sono scese dell’1,1% su base mensile, attestandosi a 1.790,8 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione negativa dello 0,3% rispetto a marzo 2022. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,39. A marzo 2022 era pari all’1,30. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    CEN-ENEA: “L’economia circolare fa un passo indietro nel mondo. Ma l’Italia ancora leader in Europa”

    (Teleborsa) – Nonostante gli allarmi sulle crisi ambientali si rincorrano, il tasso di circolarità nell’economia mondiale sta diminuendo: in cinque anni siamo passati dal 9,1% al 7,2%. In altre parole, il Pianeta ricicla e riusa di meno. Tra le prime cinque economie dell’UE l’Italia rimane il Paese più circolare d’Europa, anche se negli ultimi cinque anni perde posizioni mentre altri Stati accelerano: non possiamo sederci sugli allori, occorre fare di più per mantenere la leadership. Il tasso di utilizzo circolare dei materiali in Italia è al 18,4%, resta più alto della media UE (11,7%)nel 2021 – ultimo dato disponibile – ma eravamo al 20,6% nel 2020 e al 19,5% nel 2019. Per la produttività delle risorse siamo, assieme alla Francia, davanti alle altre principali economie europee con 3,2 euro generati per ogni kg di materiale consumato e anche nella percentuale di riciclo sul totale dei rifiuti prodotti, speciali e urbani, siamo in testa con il 72%. Nella classifica complessiva della circolarità delle cinque principali economie dell’Unione Europea (Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia) restiamo dunque leader ma nella tendenza degli ultimi cinque anni perdiamo posizioni: la Spagna ci segue a ruota e sta tenendo un ritmo di cambiamento più veloce dell’Italia. Sono questi alcuni dei dati al centro della quinta edizione del Rapporto nazionale sull’economia circolare, realizzata dal Circular Economy Network – in collaborazione con ENEA e con il patrocinio della Commissione Europea, del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del ministero delle Imprese e del Made in Italy, presentato oggi, 16 maggio 2023, a Roma, presso il Nazionale Spazio Eventi di via Palermo, anche in diretta streaming.All’evento, i cui lavori sono stati aperti da Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, hanno partecipato Edo Ronchi, presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Roberto Morabito, direttore dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali, Laura D’Aprile, capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Barbara Clementi, dirigente Divisione Economia Circolare, DG per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese, ministero Imprese e Made in Italy, Katia Da Ros, vicepresidente per l’Ambiente di Confindustria, Stefano Ciafani, presidente Legambiente, Giorgio Graziani, segretario Confederale CISL. Il dato da cui parte l’analisi è preoccupante: l’economia globale brucia oltre cento miliardi di tonnellate di materiali l’anno. Accelerare la transizione all’economia circolare, dunque, contribuirebbe a migliorare le condizioni del Pianeta perché l’estrazione di materiale vergine potrebbe diminuire di oltre un terzo (-34%) e le emissioni di gas serra potrebbero essere ridotte contenendo l’aumento della temperatura globale entro i 2°C, salvaguardando insostituibili ecosistemi fondamentali per la vita del nostro Pianeta. Ma ci sarebbero anche consistenti benefici economici. A partire da un importante contributo alla lotta contro l’inflazione che viene alimentata dai rincari del costo dei materiali e dell’energia: le strategie mirate al recupero di materia ed energia hanno un evidente effetto deflattivo. “Occorre accelerare, anche per combattere l’inflazione: se il costo delle materie prime e delle risorse aumenta, la circolarità è una risposta concreta alla crisi. Per questo è fondamentale dotarci di tutti gli strumenti utili per sviluppare pienamente l’economia circolare – ha dichiarato Ronchi –. In particolare, come Circular Economy Network, chiediamo di rispettare il cronoprogramma di attuazione della Strategia nazionale per l’economia circolare, recepire tempestivamente le misure europee, rafforzare il sostegno alle imprese, prevedere misure di fiscalità ecologica nella legge delega. È necessario inoltre sviluppare l’economia circolare delle materie prime critiche, garantire la realizzazione degli impianti previsti dal PNRR, accelerare i tempi di realizzazione degli impianti di riciclo e dei ‘progetti faro’ già finanziati, per colmare il gap tra Centro-Sud e Nord e garantire un’adeguata dotazione impiantistica. Sui rifiuti è essenziale dare piena attuazione al Programma nazionale di gestione dei rifiuti, aggiornare entro fine anno i Piani regionali per raggiungere gli obiettivi di riciclo e riduzione dello smaltimento in discarica previsti dalle direttive UE, accelerare e semplificare le normative sull’End of Waste, sviluppare la simbiosi industriale, nonché adottare il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti”.”L’Italia importa oltre il 99% delle materie prime critiche, mostrando una dipendenza dall’estero ancora più drammatica di quella europea – ha dichiarato Morabito –. Le materie prime critiche sono fondamentali per le filiere hi-tech più legate alla transizione energetica, circolare, digitale e alla qualità della vita in generale. A seguito delle emergenze degli ultimi anni, la richiesta di materie prime a livello globale si è bruscamente impennata, così come il loro prezzo,determinando un aumento del rischio di approvvigionamento con conseguente impatto negativosulla competitività delle nostre filiere produttive, che rappresentano oltre il 30% del PIL nazionale.Per un Paese come l’Italia, decisamente più povero di materie prime rispetto ai principalicompetitor, è ineludibile puntare sulla circolarità, dall’eco-design dei prodotti al recupero e riciclo,sfruttando le nostre miniere urbane, che sono la fonte potenziale di materie prime critiche piùprontamente accessibile”.Lo stile di consumo: un sondaggio sulle abitudini degli italiani – È stata presentata oggi, sempre in occasione della Conferenza sull’economia circolare,un’indagine, realizzata da CEN e Legacoop in collaborazione con IPSOS, su un campione rappresentativo di cittadini, che conferma l’interesse degli italiani per l’economia circolare. Negli ultimi 3 anni, infatti, quasi un italiano su 2 (il 45% degli intervistati) ha acquistato un prodotto usato e uno su 3 (il 36% del campione) un prodotto ricondizionato o rigenerato. Oltre l’80% delle persone intervistate pensa che ridurre il packaging sia importante. Leasing, noleggio e sharing sono utilizzati più della media (+ 10-11%) dalla fascia di popolazione di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Gli under 30, però, sono i più scettici circa le proposte per incentivare un approccio più circolare alle scelte d’acquisto, hanno poca fiducia nella capacità di migliorare la governance del settore. Il sondaggio è stato illustrato da Mattia Granata, Centro studi Legacoop. Simone Gamberini, presidente Legacoop e Marco Frey, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese, Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, hanno approfondito il tema delle scelte dei consumatori. Dopo il panel di presentazione del V Rapporto sull’economia circolare, spazio nel pomeriggio dell’evento alle voci di alcune imprese e consorzi con i rappresentanti di Burgo, Cobat, Conai, Conou, Ecopneus, Erion, Federbeton, IEG, Iren, Novamont. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale e manifatturiera sopra attese

    (Teleborsa) – Migliore delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di aprile. L’attività industriale ha registrato una variazione positiva dello 0,5% su base mensile dopo la variazione nulla del mese precedente (dato rivisto da un preliminare +0,4%) e rispetto al -0,1% delle attese degli analisti. Su base annua si registra una crescita dello 0,2%.La produzione manifatturiera registra una salita dell’1%, contro il +0,1% del consensus e dopo il -0,8% di marzo (dato rivisto da un preliminare di -0,5%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è salita al 79,7% in linea con le stime degli analisti (79,4% il dato precedente). LEGGI TUTTO

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    SACE, Frezza: “PMI accelerano su investimenti in sostenibilità e ripensano strategie internazionali”

    (Teleborsa) – “SACE è un grande osservatorio del tessuto imprenditoriale italiano. Quello che ci arriva dall’ascolto delle oltre 37 mila aziende che accompagniamo – di cui la quasi totalità PMI, con tante eccellenze del Made in Italy rappresentative delle nostre filiere – è il grande cambiamento che stanno vivendo, accelerando sugli investimenti in sostenibilità e ripensando le loro strategie internazionali in una logica agile e flessibile”. Così Antonio Frezza, chief marketing & Sales PMI di SACE, intervenendo all’evento “Le imprese alla sfida della transizione sostenibile: le alleanze per il cambiamento”, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, organizzato da Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). “In questo percorso che le imprese stanno abbracciando per costruire resilienza e restare competitive, noi del Gruppo SACE – prosegue Frezza – siamo al loro fianco con la nostra ampia offerta di strumenti assicurativo-finanziari, sempre più digitalizzata e a portata di click, con i nostri servizi di accompagnamento gratuiti, come la formazione e i Business Matching, che organizziamo per far incontrate le nostre eccellenze di filiera con i grandi Buyer esteri, e con tante iniziative sul territorio, come una vera e propria open platform di prossimità fisica e digitale. Proprio due giorni fa si sono conclusi i nostri primi Free SACE Days, veri e propri giorni della prevenzione dai rischi, dedicati alle aziende italiane per cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato. Dalla nostra piattaforma mysace.it – un marketplace verticale, che integra i servizi assicurativi-finanziari con un ventaglio di soluzioni a supporto del business – le aziende hanno potuto richiedere gratuitamente e in pochi semplici click i Pareri di Assicurabilità e la Valutazione Azienda, che sono due delle principali soluzioni che offriamo per proteggere le imprese dal rischio di credito e valutare l’affidabilità di una controparte italiana o estera. Un’iniziativa a cui hanno aderito circa 300 imprese, a fronte di quasi 700 richieste in 12 giorni, delle quali il 93% proveniente da PMI con una quota del 62% di nuovi clienti.E non finisce qui perché abbiamo avviato anche una partnership con Start Up Italia: il 27 giugno saremo main sponsor con l’Università Luiss Guido Carli di StartupItalia Open Summit, dal 2015 il più grande evento italiano dedicato all’innovazione che ogni anno fa tappa in diverse città d’Italia per raccontare l’evoluzione dell’intera filiera. Il SIOS23 Summer: INSIEME vedrà protagonisti tutti gli attori dell’ecosistema dell’innovazione, dalle startup alle PMI innovative, dalle istituzioni al mondo della formazione. E questo lo facciamo perché è nostra intenzione ascoltare le reali esigenze di una comunità che sta scrivendo il futuro del nostro Paese.Tutto questo in linea con il nostro piano industriale INSIEME2025 che si sviluppa lungo un percorso di crescita sostenibile, che porteremo avanti insieme alle aziende e a tutti i nostri partner e stakeholder”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite dettaglio aprile in crescita ma sotto attese

    (Teleborsa) – Sono salite, ma meno delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di aprile, si è registrato una variazione positiva dello 0,4% su base mensile dopo il -0,7% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di -0,6%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,8%.Su base annua si è registrato un aumento dell’1,6% (+2,4% a marzo).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,4% su base mensile dopo il -0,5 di marzo ed in linea con le stime di consensus. LEGGI TUTTO

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    Luiss al Festival dell’Economia di Trento 2023

    (Teleborsa) – La Luiss torna al Festival dell’Economia di Trento mettendo in campo il Top Management al completo, oltre 15 docenti e la Luiss University Press. A intervenire nelle giornate della XVIII Edizione della kermesse, dal titolo “Il futuro del futuro. Le sfide di un mondo nuovo”, organizzata da giovedì 25 fino a domenica 28 maggio dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing in partnership con Comune, Università e Provincia Autonoma di Trento, ci saranno anche i vertici dell’Ateneo intitolato a Guido Carli: il presidente Vincenzo Boccia, la vice presidente Paola Severino, il rettore Andrea Prencipe, il direttore generale Giovanni Lo Storto e il presidente Luiss Business School Luigi Abete. Sarà presente, inoltre, la Luiss University Press (LUP) che animerà per la prima volta il “Luiss Trento Cafè” presso il Chiostro degli Agostiniani, dove per il pubblico del Festival, si terranno ogni pomeriggio presentazioni e “aperi-talk” di confronto con gli autori sulle ultime pubblicazioni editoriali, con al centro i temi caldi della contemporaneità: dall’automazione all’imprenditorialità, dalla geopolitica alla valorizzazione degli asset del Made in Italy.Severino, già ministro della Giustizia, da sempre attenta alle nuove frontiere del diritto penale e alle sfide della cybersicurezza, si concentrerà sull’impatto e le sfide dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro e sulle evoluzioni delle professioni forensi. Lo farà in un’intervista con la giornalista del Sole 24 ore Manuela Perrone (giovedì 25 maggio ore 11:15 a Palazzo Geremia). Tra guerra in Ucraina e politiche migratorie, le ultime sfide per Bruxelles saranno approfondite da Sergio Fabbrini, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Luiss, quest’anno al 14esimo posto al mondo nel ranking internazionale QS, ed editorialista di punta del Sole 24 ore, nell’incontro: “Il ruolo dell’Europa nel nuovo ordine mondiale” (giovedì 25 maggio ore 9:15 – Palazzo Geremia). A seguire, in “Pandemia, guerra e rischio geopolitico: come cambiano le catene del valore” (giovedì ore 14:30, Dipartimento di Sociologia) le economiste Valentina Meliciani e Maria Savona si confronteranno sui possibili scenari geoeconomici attuali e futuri alla luce delle trasformazioni dell’economia industriale e dello sviluppo di nuove supply chains a livello globale. Lo stesso giorno (ore 17:00 – Dipartimento di Sociologia) il fondatore del Luiss CISE (Centro Italiano Studi Elettorali) Roberto D’Alimonte, il direttore Ethos Luiss Business School Sebastiano Maffettone e il professore Emerito di Scienza della Politica Leonardo Morlino discuteranno di “Democrazie sotto stress: diseguaglianze, identità e populismi”. “Spiritualità e rivoluzione tecnologica” è il titolo dell’evento cui parteciperà (venerdì 26 maggio ore 10:30 al Museo Diocesano Tridentino) Lo Storto, per indagare, insieme al vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano Mauro Gambetti e alla direttrice responsabile di QN – Quotidiano Nazionale Agnese Pini, quanto e come il digitale stia trasformando il nostro rapporto individuale con la religione. Le evoluzioni del dibattito economico, monetario e fiscale europeo saranno analizzate, inoltre, in due appuntamenti: “Le conseguenze economiche dell’euro” con il prof. Giuseppe Di Taranto (venerdì 26 maggio ore 12:00 – Castello del Buonconsiglio – Sala Marangonerie) e “Il destino del Patto di Stabilità e la politica di bilancio” (sabato 27 maggio ore 11:45 – Dipartimento di sociologia Aula Kessler) con gli economisti Veronica De Romanis e Marcello Messori. In “Economia reale e crisi bancarie” (sabato 27 maggio, ore 17:45, Palazzo della Provincia – Sala Depero) Boccia farà il punto della situazione sulle opportunità ed i rischi con cui i sistemi industriale e bancario italiani dovranno fare i conti nei prossimi mesi. Stessa riflessione, ma per il settore creativo e della cultura, sarà affidata ad Abete, nel suo intervento in “Cultura e sviluppo economico” (sabato 27 maggio ore 12:00 – Castello del Buonconsiglio – Sala Marangonerie). In “L’evoluzione dei sistemi di formazione e di management” (domenica 28 maggio – ore 12:00 Palazzo Geremia – Sala di Rappresentanza) Prencipe interverrà sulle sfide del settore dell’Education a livello internazionale, confrontandosi sulle nuove tecniche di apprendimento avviate dalle Università di tutto il mondo. Il Rettore racconterà l’esperienza del modello “enquiry-based” dell’Ateneo con il quale, attraverso il metodo scientifico (proprio dei ricercatori), gli studenti co-creano conoscenza, all’interno di un processo “investigativo” di scoperta continua. Per Luiss e Luiss Business School sono previsti inoltre gli interventi di: Mario Benedetto, Fabio Corsico, Massimo Egidi, Marco Magnani, Luigi Marengo, Livia Salvini.Infine, presso lo Spazio Luiss Trento Cafè si alterneranno, all’interno di 10 talk pomeridiani per tutte le giornate del Festival, gli autori di alcune delle ultime pubblicazioni LUP, tra cui Luca De Biase (“Eppur s’innova”) e Giovanna Mancini (“Icone”) della collana “Bellissima” diretta da Nicoletta Picchio. Ma anche Aaron Benanav (“Automazione”), Stefano Pelaggi (“L’isola sospesa”), Marco De Masi (“Il mestiere dell’uomo”), Fabrizio Acanfora (“Di pari passo”) e Massimo Chiriatti (“Incoscienza artificiale”), Paolo Iabichino (“Scrivere civile”), Raffaele Mauro (“I cancelli del cielo”), Carlo Bordoni (“Furor”) e Antonio Calabrò. LEGGI TUTTO

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    Cina, produzione e vendite crescono meno delle attese in aprile

    (Teleborsa) – Segnali di debolezza giungono da alcuni importanti dati macro cinesi pubblicati stamattina, che indicano un rallentamento della crescita della grande economia asiatica e rafforzano le attese per un taglio dei tassi da parte della banca centrale a giugno. Secondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta del 5,6% su base annua ad aprile, più del mese precedente (+2,4%) e circa la metà del cosensus (+10,9%). Crescono sotto le attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +4,7%, contro il +5,5% atteso e rispetto al +5,1% del mese precedente.Deludenti anche le vendite al dettaglio, che hanno registrato una crescita del 18,4% su base annua, inferiore al previsto (+21%), anche se superiore al mese precedente (+10,6%). Dall’inizio dell’anno fino a marzo, il dato è salito del 8,46%, in accelerazione rispetto al +5,76% del periodo gennaio-febbraio.Il tasso di disoccupazione infine è sceso al 5,2% ad aprile dal 5,3% precedente ed atteso.(Foto: Free-Photos) LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, Segretaria Tesoro Yellen avverte: “In default già il 1° giugno”

    (Teleborsa) – Gli Stati Uniti potrebbero finire in default già il 1° giugno, prima di quanto si pensasse, in base alle risorse disponibili in cassa ed alle obbligazioni che giungeranno a scadenza. Lo ha confermato la Segretaria al Tesoro Janet Yellen in una lettera inviata ai leader del Congresso ed ai responsabili delle commissioni finanza e budget, che sollecita ad “agire il prima possibile”.”Scrivo per dare seguito alle mie precedenti lettere relative al limite del debito e per fornire ulteriori informazioni sulla capacità del Dipartimento del Tesoro di continuare a finanziare le operazioni del governo federale”, si legge nella lettera inviata dalla Yellen al Congresso.”Nella mia lettera del 1° maggio – prosegue – ho indicato che la nostra stima migliore era che il Tesoro non sarebbe stato in grado di continuare a soddisfare tutti gli obblighi del governo entro l’inizio di giugno, se il Congresso non avesse alzato o sospeso il limite del debito prima di quel momento. In quella lettera, ho anche notato che è impossibile prevedere con certezza la data esatta in cui il Tesoro non sarà in grado di pagare tutti i conti del governo”.”Con le ulteriori informazioni ora disponibili, scrivo per segnalare che il Tesoro probabilmente non sarà più in grado di soddisfare tutti gli obblighi del governo se il Congresso non avrà agito per aumentare o sospendere il limite del debito entro l’inizio di giugno, e potenzialmente già il 1° giugno”, avverte la numero uno del Tesoro, spiegando che “queste stime si basano sui dati attualmente disponibili, ma le entrate, le spese ed il debito federale potrebbero variare rispetto a stime”.”Abbiamo appreso dalle passate impasse del limite del debito che aspettare fino all’ultimo minuto per sospendere o aumentare il limite del debito può causare gravi danni alla fiducia delle imprese e dei consumatori – avverte Yellen – aumentare il costo del credito a breve termine per i contribuenti ed avere un impatto negativo sul rating degli Stati Uniti. In effetti, abbiamo già visto aumentare notevolmente gli oneri finanziari del Tesoro per i titoli in scadenza all’inizio di giugno”. “Se il Congresso non riuscisse ad aumentare il limite del debito – ribadisce l’economista ed ex Presidente della Fed – causerebbe gravi difficoltà alle famiglie americane, danneggerebbe la nostra posizione di leadership globale e solleverebbe interrogativi sulla nostra capacità di difendere i nostri interessi e la sicurezza nazionale”. LEGGI TUTTO