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    Sanità, Di Gennaro: “Aiutare i pazienti affetti dalla sindrome di Lennox Gastaut”

    (Teleborsa) – “Prendersi cura dei piccoli pazienti cui è stata diagnosticata la sindrome di Lennox – Gastaut significa attivare una presa in carico multidisciplinare. Accanto alle figure del neurologo e del neuropsichiatra infantile è importante coinvolgere, ad esempio, lo psicologo non solo per il bambino ma per tutta la famiglia, e altre professionalità come il logopedista, il fisioterapista, il fisiatra, che devono essere integrate in un percorso che porti al miglioramento della qualità della vita del paziente e di chi gli sta accanto. Quando ci troviamo di fronte a malattie così gravi, ad ammalarsi è un intero sistema che ruota intorno al paziente. A partire dal contesto familiare che viene messo a dura prova. Le esigenze di questi bambini sono di diverso tipo e ci vogliono diversi specialisti. Con la nostra iniziativa, chiediamo al decisore politico di creare tutte le condizioni necessarie a offrire questo percorso terapeutico multidisciplinare al maggior numero possibile di pazienti”. Sono le parole di Giancarlo Di Gennaro, neurologo, direttore del Centro Epilessia IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Neuromed e responsabile scientifico dell’evento “Viaggio intorno al mondo LGS” che si terrà sabato 13 maggio 2023 a Roma, accreditato ECM, presso ETRU Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Piazzale di Villa Giulia 9), promosso dall’associazione famiglie Lgs, presieduta dal Katia Santoro.”Immaginando che questa sindrome fa parte di un arcipelago vasto come quello dell’epilessia che conta circa 600 mila persone in Italia – prosegue Di Gennaro – è facile rendersi conto dell’importanza di favorire la nascita e lo sviluppo di centri dedicati alla gestione dell’epilessia con tutti i suoi diversi livelli di complessità, favorendo l’integrazione delle varie figure professionali e curando la delicatissima fase delle transizioni integrate da servizi pediatrici a quelli per adulti. Cosa che accade raramente e non in modo generalizzato. Su questo fronte, alcuni strumenti come i PDTA (Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali) sono utili ma ne esistono solo cinque dislocati prevalentemente in regioni del Centro Nord. Va fatta una scelta di democrazia sanitaria estendendo i ‘Piani’ in tutte le regioni. L’obiettivo è quello di allestire un percorso di cura che abbia al centro la persona prendendosi cura della situazione nella sua globalità. Una terapia è realmente efficace e soddisfacente se incide positivamente nella qualità della vita complessiva a prescindere dalla riduzione numerica delle crisi epilettiche del paziente. La sindrome di Lennox Gasteau interessa circa il 3-4% di tutti i bambini che soffrono di epilessia. In tutto il mondo sono circa 1-2 milioni di persone. Ha molti caratteri comuni con condizioni simili che appartengono alle encefalopatie epilettiche. La peculiarità è che colpisce i bambini in modo grave. Le crisi epilettiche sono resistenti ai trattamenti farmacologici, numerose e di diverso tipo. Spesso molto severe e comportano cadute brutali con seri rischi di lesioni gravi. Si accompagna a una disabilità cognitiva più o meno severa e a disturbi del comportamento. Nell’evento di Roma – conclude Di Gennaro – getteremo le basi per aiutare i pazienti e le loro famiglie a intraprendere un viaggio difficile alla ricerca di un nuovo equilibrio che li sostenga”.Sabato sera, sempre al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, si terrà lo spettacolo “Sibling” (che apre la notte dei musei) i cui protagonisti saranno Mario Cesarano (direttore artistico e narratore), gli attori Aldo Manfredi, Nunzia Franzese, lo stilista Giovanna Panico, i ballerini Ivan di Costanzo, Giada Marfella e Imma Guasco. Le coreografie sono curate da Alessandro Pannone. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione aprile confermata al +7,2% su anno

    (Teleborsa) – Confermata in leggero calo l’inflazione in Germania ad aprile 2023. Lo annuncia l’ufficio statistico Destatis, confermando i dati preliminari diffusi a fine mese che indicavano un incremento del 7,2% su base annua, dopo il +7,4% registrato il mese precedente. Su base mensile si registra un +0,4%, come indicato dalla stima preliminare, rispetto al +0,8% del mese di marzo.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato un incremento dello 0,6% su mese (come la stima iniziale) e un +7,6% su anno (confermato il dato preliminare).”Il tasso di inflazione è rallentato per il secondo mese consecutivo, ma rimane a un livello elevato – afferma Ruth Brand, presidente dell’Ufficio federale di statistica – Guardando al paniere di beni e servizi intervistati, i prezzi dei prodotti alimentari hanno continuato a essere il principale motore dell’inflazione ad aprile”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator marzo scende a 97,5 punti

    (Teleborsa) – In peggioramento le condizioni economiche del Giappone a marzo 2023. Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 97,5 punti, in discesa dello 0,7% rispetto ai 98,2 punti di febbraio e ai 97,9 punti attesi dal mercato. Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato invariato a 98,7 punti. L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è visto in diminuzione a 99,4 punti da 99,9.(Foto: Photo by Alex Knight on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Usa, Biden: default non è un’opzione possibile

    (Teleborsa) – Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che un default degli Stati Uniti “non è un’opzione”. Il presidente Usa ha parlato dopo un incontro sulla questione con i leader del Congresso. Al momento Democratici e repubblicani non riescono a mettersi d’accordo sull’innalzamento del tetto del debito Usa: una manovra legislativa essenziale affinché la più grande economia mondiale possa continuare a pagare i suoi conti, i suoi funzionari e i suoi creditori. Anche l’incontro di ieri si è concluso senza alcuna svolta ma i due partiti hanno accettato di incontrarsi di nuovo questa settimana.Nel frattempo Biden ha affermato che sta “considerando” il ricorso al 14mo emendamento come mezzo per aggirare lo stallo sul tetto, ma ritiene che “sarebbe contestato legalmente” e “nel frattempo senza un’estensione della scadenza del tetto tutto finirebbe nello stesso punto”. Il presidente americano ha detto che comunque che esaminerà l’opzione nei prossimi mesi. Parlando alla Casa Bianca, Biden ha descritto i colloqui di ieri come “produttivi” anche se lo speaker della Camera e rappresentante del partito Repubblicano, Kevin McCarthy ha dichiarato dopo la riunione nello Studio Ovale che “non ha visto alcun nuovo movimento” per risolvere lo stallo.Il presidente Biden ha affermato inoltre che è “possibile” che il suo tour in Asia programmato per la fine del mese potrebbe essere annullato se entro tale data non sarà raggiunto un accordo sul tetto. In questo caso “non me ne andrei, resterei finché non si risolverà la cosa”. Il tempo a disposizione infatti è poco e il 1 giugno si avvicina. Se entro questa data il Congresso non accetterà di aumentare il tetto del debito arriverebbe il default con un impatto economico di vasta portata in patria e nel mondo.I repubblicani sono arrivati alla Casa Bianca sperando di negoziare tagli radicali alla spesa federale in cambio dell’ok a nuovi prestiti per evitare il default. Biden, d’altra parte, ha rafforzato la sua opposizione a consentire che la piena fiducia e il credito del Paese siano tenuti “in ostaggio” dai negoziati, affermando al contempo la sua disponibilità a tenere colloqui sul bilancio solo dopo che il default non sarà più una minaccia. “Ho detto ai leader del Congresso che sono pronto ad iniziare una discussione separata sul mio budget, sulle priorità di spesa, ma non sotto la minaccia del default”, ha chiarito Biden.Il mese scorso, i repubblicani hanno approvato alla Camera un disegno di legge che prevede un taglio radicale alla spesa come un’offerta di apertura nei negoziati. Ma quella legislazione non ha alcuna possibilità al Senato Democratico e la Casa Bianca ha minacciato di porre il veto. I repubblicani sperano che il disegno di legge raggiunga $ 4,5 trilioni di risparmi sul deficit attraverso tagli alla spesa, eliminando le agevolazioni fiscali per gli investimenti in energia pulita e invertendo i piani di Biden per ridurre gli oneri del debito dei prestiti studenteschi. Riferendosi al disegno di legge della Camera, McCarthy ha dichiarato: “Entrambi abbiamo affermato che il default non è un’opzione, ma solo uno di noi ha agito”. LEGGI TUTTO

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    Riforme, si chiude la giornata di confronto alla Camera: i punti delle opposizioni

    (Teleborsa) – Si è chiusa con l’incontro con il Partito Democratico la giornata di confronto della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con le opposizioni sulle riforme istituzionali alla Camera. “Questa riforma per noi non è una priorità del Paese”. Così ha esordito la segretario del PD, Elly Schlein che però ha assicurato che le proposte su stabilità e rappresentanza “saranno valutate con attenzione”. “Non si tocca invece la figura istituzionale del presidente della Repubblica”, ha dichiarato Schlein che ha aggiunto che “la forma parlamentare va migliorata ma non abbandonata. La segretaria del PD ha affermato che il PD ha sostenuto il “no” all’elezione diretta del Presidente della Repubblica no a forme di premierato o figure come il Sindaco d’Italia. “Siamo riformisti e innovatori, per questo abbiamo portato nostre proposte – ha aggiunto –. Ci sono alcuni correttivi urgenti e necessari”. Schlein ha spiegato che il PD ha sostenuto la necessità di riformare la Legge elettorale per superare le liste bloccate, la previsione sul modello tedesco – “per aumentare la stabilità” – dell’istituto della sfiducia costruttiva, la limitazione della decretazione d’urgenza e il rafforzamento degli istituti referendari e delle leggi di iniziativa popolare. “Si a confronto ma solo se confronto vero – ha dichiarato la segretaria del PD –. Se hanno già deciso come va a finire non è un confronto”.Il Movimento 5 Stelle ha consegnato alla presidente del Consiglio 11 proposte. “Abbiamo detto a Meloni che non sono raccomandabili colpi di mano nella ridefinizione dell’assetto costituzionale”, ha dichiarato il presidente M5S, Giuseppe Conte, al termine dell’incontro. “Consapevoli che vada risolto problema instabilità dei governi, ma non è emersa una soluzione condivisa in questo incontro. Il quadro deve rimanere equilibrato, non deve cioé mortificare il ruolo parlamentare nella mediazione, e neanche la funzione del presidente della Repubblica”, ha aggiunto, sottolineando di essere disponibile alla creazione di “una commissione parlamentare costituita ad hoc, raccomandiamo questo percorso”.Anche Carlo Calenda si è detto disponibile “a collaborare, per l’ovvia ragione che, come è noto, anche noi abbiamo provato a fare un percorso di riforme. Non solo. Condividiamo l’esigenza di avere maggiore stabilità dei governi, l’esigenza di avere una maggiore efficienza dell’apparato complessivo dello Stato, che non è solo il governo centrale, ma è anche le autorità locali. Per questa ragione abbiamo cercato di definire il perimetro entro il quale una collaborazione è possibile. Per noi c’è una linea rossa assoluta, che è la figura di garanzia di unità nazionale e della Costituzione, che è il presidente della Repubblica”. Durante la dichiarazione del Gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe, Calenda ha affermato che “il presidente della Repubblica, in un Paese diviso su tutto, è l’unica istituzione che veramente garantisce unità. Andarla a toccare e politicizzare secondo noi sarebbe un errore molto grave”. “Ora che siamo all’opposizione non faremo quello che la premier fece a noi quando eravamo al governo: nessuna opposizione pregiudiziale”, ha aggiunto Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva. “Per noi sono due i temi fondamentali. Il primo è l’elezione diretta del premier sul modello del Sindaco d’Italia”, ha aggiunto, “una riforma della forma di governo non può essere separata dal superamento del bicameralismo”.Più duro il giudizio di +Europa e di Alleanza Verdi e Sinistra. Per Benedetto della Vedova (+Europa) Meloni “ha detto che vuole andare infondo sulla base del mandato elettorale ma non si è capito questo mandato elettorale in cosa consistesse, perché una riforma costituzionale non è che si fa così, puoi cambiare tutto cambiando una virgola. Non abbiamo capito quale sia la proposta, gli obiettivi sono molto aleatori e si possono raggiungere facendo di tutto”. “Abbiamo comunicato l’indisponibilità a sostenere riforme in chiave presidenzialista con elezione diretta, va tutelata la figura del presidente della Repubblica”, ha invece riferito il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, dopo l’incontro. “Abbiamo espresso la netta contrarietà al presidenzialismo, al semi-presidenzialismo, al premierato. Tutte ipotesi che insistono, ancora una volta nel nostro Paese, sulla modifica della nostra Costituzione come risposta ai problemi. Con tutta evidenza, ogni sforzo in questa direzione non è finito bene, sono 30 anni che si lavora in questa direzione: rafforzare i poteri dell’esecutivo a danno del Parlamento”, ha aggiunto l’altro coportavoce, Nicola Fratoianni.Agli incontri hanno partecipato anche i vicepresidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, e il costituzionalista Francesco Saverio Marini. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, von der Leyen a Kiev per la Giornata dell’Europa: qui si difendono i valori europei

    (Teleborsa) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha deciso di trascorrere a Kiev la Giornata dell’Europa. “È bello tornare a Kiev. Dove i valori a noi cari vengono difesi ogni giorno. È quindi un luogo appropriato per celebrare la Giornata dell’Europa. Accolgo la scelta del presidente Zelensky di rendere il 9 maggio la Giornata dell’Europa anche qui in Ucraina”, ha scritto in un tweet.”Stiamo continuando ad aumentare la pressione sulla Russia. È uno dei punti su cui informerò il presidente Zelensky. L’attenzione è ora rivolta alla rigorosa attuazione delle sanzioni e all’adozione di misure contro l’elusione”, ha poi spiegato la presidente della Commissione europea al suo arrivo a Kiev. “Siamo determinati a chiudere le scappatoie esistenti. Nessuno ne dubiti”, ha aggiunto von der Leyen. “La mia presenza a Kiev il 9 maggio è simbolica, ma è anche il segno di un dato cruciale e molto concreta: l’Ue lavora fianco a fianco con l’Ucraina su molte questioni. L’Ucraina fa parte della nostra famiglia europea”, ha poi sottolineato.”L’Europa è stata resa possibile dalla sconfitta del male dell’aggressione” e “insieme oggi stiamo combattendo di nuovo il male dell’aggressione e la politica di odio che la Russia ha riportato nel nostro continente, quindi ora abbiamo bisogno di una nuova vittoria e torniamo al senso delle parole della dichiarazione di Schuman. I nostri sforzi per un’Europa unita, per la sicurezza e la pace devono essere forti quanto le aspirazioni russe di distruggere la libertà in Europa”. Queste le parole del presidente ucraino Zelensky in conferenza stampa a Kiev con von der Leyen. “Ho ringraziato Ursula per la prontezza dell’Unione europea di fornire all’Ucraina le necessarie munizioni, un miliardo di proiettili di artiglieria. Abbiamo discusso la questione chiave della velocità di consegna di queste munizioni perchè ne abbiamo bisogno ora sul campo di battaglia”, ha aggiunto. Il leader ucraino ha fatto sapere di aver parlato con la presidente della Commissione Ue anche delle sanzioni russe. “Contiamo sul fatto – ha dichiarato – che l’undicesimo pacchetto di sanzioni Ue venga approvato nel prossimo futuro. Una parte dovrebbe riguardare anche il settore nucleare” russo. “L’Ucraina è sempre stata e sempre sarà parte integrante dello spazio europeo. È tempo di rimuovere l’opacità politica artificiale nelle relazioni tra Ucraina e Ue. È tempo per una decisione positiva per aprire i negoziati sull’appartenenza dell’Ucraina nell’Ue. Contiamo sul fatto che a giugno venga presentata una valutazione positiva sui progressi dell’Ucraina verso l’integrazione europea”, ha aggiunto il presidente ucraino.”In Russia Putin e il suo regime hanno distrutto i valori di libertà e democrazia e ora tentano di distruggerli qui in Ucraina” perché “hanno paura del vostro cammino verso l’Unione europea. Ma l’aggressore ha già drammaticamente fallito. L’Ucraina ha resistito all’attacco e sta reagendo con successo, questo innanzitutto perché può contare su milioni di uomini e donne che combattono per i valori europei”, ha dichiarato von der Leyen durante la conferenza stampa. LEGGI TUTTO

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    FMI, Kammer: per Eurozona servono altri aumenti dei tassi di interesse per contrastare inflazione

    (Teleborsa) – Il direttore del dipartimento europeo del Fondo Monetario Internazionale, Alfred Kammer, ha dichiarato che “nell’Eurozona servono altri aumenti dei tassi di interesse per assicurare il ritorno dell’inflazione al 2%” e il FMI non si attende che il caro vita rientri al valore obiettivo prima del 2025. Aprendo un dibattito organizzato dal Jacques Delors Centre Kammer ha affermato che “il costo di fare troppo poco sarebbe più elevato di quello di fare troppo”, mentre “c’è il rischio che l’inflazione si riveli più persistente del previsto” e le banche dovrebbero prepararsi a questo scenario. Per il direttore del dipartimento europeo del FMI la politica monetaria deve quindi mantenere una rotta restrittiva “fino a quando l’inflazione di fondo non si sarà orientata in maniera inequivoca” verso un calo coerente con gli obiettivi.L’area Euro ha evitato di finire in recessione nei mesi scorsi e – ha aggiunto – “non tutto il quadro delle prospettive è fosco”. Tuttavia “la BCE deve continuare a stringere – ha ribadito Kammer – e in generale le banche centrali dovranno mantenere una politica monetaria restrittiva più a lungo, per assicurare che l’inflazione cali”.Secondo Kammer inoltre questo è un buon momento per risanare i conti pubblici, anche per aiutare la politica monetaria a contrastare l’inflazione. “L’alta inflazione apporta benefici anche alle entrate fiscali”, ha sottolineato, inoltre “bisogna creare più margini di bilancio per il futuro: il prossimo shock è dietro l’angolo. Sfortunatamente abbiamo dimostrato di esserci sbagliati nelle previsioni sulla frequenza degli shock”. Secondo Kammer le politiche di bilancio dovrebbero focalizzare la tassazione più su proprietà ed eredità.(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO

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    Idrogeno: sostegno politico di Austria, Germania e Italia al corridoio SudH2

    (Teleborsa) – I ministeri dell’Energia di Austria, Germania e Italia hanno firmato una lettera congiunta di sostegno politico allo sviluppo di un “corridoio meridionale dell’idrogeno” nell’Unione Europea e dei rispettivi progetti infrastrutturali per ottenere lo status di Progetto di Interesse Comune (PCI). Snam Italia, Trans Austria Gasleitung (TAG) e Gas Connect Austria (GCA) in Austria e Bayernets in Germania hanno accolto con favore questo sostegno.Il corridoio meridionale dell’idrogeno (chiamato anche “Corridoio SudH2”) è un corridoio di gasdotti dedicato pronto per l’idrogeno di 3.300 km guidato da quattro principali TSO europei: Snam, TAG, GCA e Bayernets. Il corridoio collegherebbe il Nord Africa, l’Italia, l’Austria e la Germania, consentendo in tal modo alla fornitura di idrogeno rinnovabile competitivo prodotto nell’area del Mediterraneo meridionale di raggiungere i principali cluster europei della domanda.Con una capacità di importazione di idrogeno di oltre 4 Mtpa (milioni di tonnellate all’anno) dal Nord Africa, il corridoio potrebbe raggiungere il 40% dell’obiettivo di importazione di REPowerEU. L’iniziativa è incentrata sull’utilizzo dell’infrastruttura del gas midstream riproposta esistente per il trasporto dell’idrogeno, con l’inclusione di alcune nuove infrastrutture dedicate ove necessario. Un’elevata percentuale di condutture riproposte ( >70%) consentirà un trasporto conveniente, mentre l’accesso a luoghi favorevoli per la produzione di idrogeno rinnovabile (eolico e solare) in Nord Africa sarà principalmente vantaggioso per le industrie con emissioni hard-to-abate. LEGGI TUTTO