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    USA, frenano i prezzi alla produzione in marzo

    (Teleborsa) – Giungono dati positivi dai prezzi alla produzione USA nel mese di marzo. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono diminuiti dello 0,5% su mese rispetto al livello invariato del mese precedente e rivisto da un preliminare -0,1%. Le attese degli analisti erano per una crescita dello 0,1%. Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 2,7%, un valore inferiore al consensus (+3%), rispetto al +4,9% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +4,6%).I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un -0,1% su mese (+0,2% il mese precedente) rispetto al +0,3% atteso, mentre su anno registrano un +3,4% dopo il +4,8% precedente (+3,4% atteso). LEGGI TUTTO

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    Corea del Nord lancia nuovo missile: allarme rientrato in Giappone

    (Teleborsa) – La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico verso il Mare Orientale, noto anche come Mare del Giappone, facendo scattare l’allarme nella penisola di Hokkaido. L’esercito della Corea del Sud ha dichiarato di aver “rilevato un missile balistico di media o lunga gittata, lanciato dall’area di Pyongyang alle 07:23 (le 0:23 in Italia)”. Il missile è stato lanciato su una traiettoria “lofted” (cioè verso l’alto anziché verso l’esterno, come avviene di solito per evitare di sorvolare i Paesi vicini) e “ha volato per 1.000 km prima di finire nel Mare Orientale”, ha dichiarato l’esercito. Il governo giapponese ha lanciato l’allarme sul sistema d’emergenza che prevede l’invio di un messaggio su tutti i canali, compresi i telefoni cellulari, il cosiddeto J-Alert. “Il missile che è stato lanciato – questo il testo del messaggio – dovrebbe cadere nelle vicinanze di Hokkaido intorno alle 8.00. Per favore, evacuate nel seminterrato”. In seguito, il capo di gabinetto giapponese Hirokazu Matsuno, apparendo in conferenza stampa, ha difeso la scelta di lanciare l’allarme ai cittadini, definendola come “appropriata”. Un allarme poi rientrato. Il missile della Corea del Nord – come annunciato dal premier giapponese Fumio Kishida – “non è caduto sul territorio giapponese”. Anche il ministro della Difesa giapponese, Yasukazu Hamada, ha dichiarato che il proiettile, “probabilmente un missile balistico di classe Icbm”, non sembra essere caduto all’interno della Zona economica esclusiva del Giappone. Secondo lo Stato Maggiore di Seul la Corea del Nord potrebbe aver lanciato oggi un nuovo tipo di missile balistico, “forse a combustibile solido”. Si tratta di una tecnologia che è da tempo un obiettivo dei programmi militari di Kim Jong Un.Dagli Stati Uniti è arrivata una forte condanna alla Corea del Nord per quello che la Casa Bianca ha descritto come il test di un “missile balistico a lungo raggio”, accusando Pyongyang di infiammare le tensioni regionali. “Il presidente e la sua squadra di sicurezza nazionale stanno valutando la situazione in stretto coordinamento con i nostri alleati – ha dichiarato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson –. Il lancio è stato una sfacciata violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e rischia di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione”. (Foto: © Boris Fedorenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    UK, PIL fermo a febbraio: cali servizi e produzione compensati da crescita costruzioni

    (Teleborsa) – Il prodotto interno lordo (PIL) reale mensile del Regno Unito non ha mostrato alcuna crescita nel febbraio 2023, quando i cali dei servizi e della produzione sono stati compensati dalla crescita delle costruzioni. Lo comunica l’Istituto Nazionale di Statistica (ONS), segnalando che ciò segue la crescita dello 0,4% di gennaio, rivista al rialzo rispetto allo 0,3% della pubblicazione precedente. Le attese degli analisti erano di una crescita dello 0,1%.Guardando il quadro più ampio, il PIL è cresciuto dello 0,1% nei tre mesi fino a febbraio 2023.Il settore dei servizi è diminuito dello 0,1% a febbraio 2023, dopo essere cresciuto dello 0,7% a gennaio 2023, rivisto al rialzo dallo 0,5% della pubblicazione precedente.La produzione è diminuita dello 0,2% a febbraio 2023, dopo un calo dello 0,5% a gennaio 2023, rivisto da un calo dello 0,3% nella pubblicazione precedente.Il settore delle costruzioni è cresciuto del 2,4% a febbraio 2023, dopo essere diminuito dell’1,7% a gennaio 2023 (non rivisto rispetto alla pubblicazione precedente).(Foto: © Eros Erika / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Gran Bretagna, deficit bilancia commerciale in aumento a febbraio

    (Teleborsa) – Il commercio estero della Gran Bretagna evidenzia a febbraio 2023 un deficit di 17,53 miliardi di sterline, in aumento rispetto al passivo di 16,09 miliardi di gennaio (rivisto da un preliminare di 17,86). Il dato risulta peggiore delle stime degli analisti che erano per un disavanzo in crescita fino a 17 miliardi.Il valore delle importazioni di beni è diminuito di 0,7 miliardi di sterline (-1,4%) nel febbraio 2023; dopo aver rimosso l’effetto dell’inflazione, le importazioni di beni sono diminuite di 0,6 miliardi di sterline (-1,5%). Le importazioni di merci dall’UE sono aumentate di 0,4 miliardi di sterline (+1,5%), mentre quelle da paesi extra UE sono diminuite di 1,1 miliardi di sterline (4,5%) nel febbraio 2023.Il valore delle esportazioni di beni è diminuito di 1,1 miliardi di sterline (-3,5%) nel febbraio 2023, poiché le esportazioni di combustibili verso i paesi dell’UE sono diminuite di 0,9 miliardi di sterline; dopo aver rimosso l’effetto dell’inflazione, le esportazioni totali di merci sono diminuite di 0,8 miliardi di sterline (-3,1%). LEGGI TUTTO

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    UK, produzione industriale e manifattura in calo a febbraio

    (Teleborsa) – Ancora segnali di debolezza giungono dalla produzione industriale del Regno Unito a febbraio 2023, così come dalla produzione manifatturiera.Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS) segnalano che l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento dello 0,2% su base mensile rispetto al -0,5% del mese precedente (rivisto da un preliminare di -0,3%) e al +0,2% atteso dagli analisti. Il dato tendenziale registra un calo del 3,1% dopo il -3,2% di gennaio (rivisto da un preliminare di -4,3%) e rispetto al -3,7% del consensus.La produzione manifatturiera, su base mensile, registra un +0% a fronte del +0,2% atteso, e si confronta con il -0,1% di gennaio. La variazione annua registra un -2,4%, (-4,7% le stime), dopo il -2,8% precedente. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione marzo confermata al +7,4% su anno

    (Teleborsa) – Confermata in moderazione l’inflazione in Germania a marzo 2023. Lo annuncia l’ufficio statistico Destatis, confermando i dati preliminari diffusi a fine mese che indicavano un incremento del 7,4% su base annua, dopo il +8,7% registrato il mese precedente. Su base mensile si registra un +0,8%, come indicato dalla stima preliminare e uguale al mese di febbraio.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato un incremento dell’1,1% su mese (come la stima iniziale) e un +7,8% su anno (confermato il preliminare).”Il tasso di inflazione è rallentato, ma rimane a un livello elevato – afferma Ruth Brand, presidente dell’Ufficio federale di statistica – Le famiglie hanno risentito in modo particolare dell’ennesimo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari a marzo”. LEGGI TUTTO

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    Cina, balzo dell'export trainato da veicoli elettrici e batterie al litio

    (Teleborsa) – Balzo a sorpresa delle esportazioni in Cina a marzo 2023. Il dato ha fatto scendere meno delle attese il surplus commerciale della grande economia asiatica, abbinato ad un lieve calo delle importazioni, confermando la ripresa del gigante asiatico sui mercati internazionali.È quanto emerge dai dati pubblicati stamattina da Pechino, che evidenziano un surplus della bilancia commerciale di 88,19 miliardi di dollari rispetto all’avanzo di 116,88 miliardi precedente. Battute le attese del mercato che erano per un saldo di 39,20 miliardi.Le esportazioni sono balzate del 14,8% (interrompendo cinque mesi consecutivi di calo), dopo il -6,8% registrato a gennaio e febbraio e rispetto al -7% atteso dagli analisti, mentre le importazioni sono scese dell’1,4%, dopo il -10,2% precedente (gennaio e febbraio) e rispetto al -5% atteso.Lv Daliang, portavoce dell’Amministrazione generale delle dogane, ha attribuito la sorpresa al rialzo alla forza della domanda di veicoli elettrici, prodotti solari e batterie al litio. Tuttavia, ha avvertito che le condizioni potrebbero peggiorare in futuro. “L’ambiente esterno è ancora grave e complicato al momento – ha detto in una conferenza stampa, secondo quanto riportato da Reuters – La debole domanda esterna e i fattori geopolitici porteranno maggiori sfide allo sviluppo commerciale della Cina”.(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Fed, rialzo tassi deciso all'unanimità. Attesa lieve recessione nel 2023

    (Teleborsa) – La Fed prevede una “lieve recessione” più avanti nel 2023. E’ quanto emerge dai verbali della riunione della banca centrale americana del 21 e 22 marzo, che rivelano come la decisione di alzare i tassi dello 0,25%, lo scorso mese, sia stata presa all’unanimità.I funzionari della Fed hanno concordato che l’inflazione è a livelli inaccettabilmente elevati e rilevato che i recenti dati hanno indicato progressi più lenti del previsto sulla disinflazione.Secondo i banchieri centrali “per una disinflazione sostenuta servirebbe ancora qualche allentamento nelle restrizioni del mercato del lavoro e rallentamenti nella crescita delle retribuzioni nominali”. Ci sono “pochi segnali che le pressioni si stiano abbattendo ad un ritmo sufficiente da far tornare l’inflazione al 2% nel corso del tempo” – si sottolinea nel documento -. A fronte di questo contesto “il rialzo dei tassi da 25 punti base è stato deciso all’unanimità” ed è stato anche “concordato di continuare il processo di riduzione della mole del bilancio”. Nel documento si ribadisce inoltre che è stato convenuto che “qualche inasprimento addizionale della policy potrebbe essere appropriato per raggiungere una linea sufficientemente restrittiva da far tornare l’inflazione” all’obiettivo del 2%. Un chiaro segnale che forse il picco dei tassi è ormai vicino, ma non è detto che si profili una pausa nel breve termine. LEGGI TUTTO