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    Dl PNRR, Fitto: usare tutte le risorse ma per spese qualità

    (Teleborsa) – Nel decreto legge sull’attuazione del PNRR “non c’è accentramento o smantellamento, come ho sentito dire. Abbiamo recepito alcune indicazioni della Corte dei Conti. Abbiamo smantellato le unità di missione sul PNRR presso i ministeri? No, è l’opposto. Provvediamo a stabilizzare il personale”. Lo ha affermato il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, nella replica del governo in Aula al Senato, a chiusura della discussione generale sul decreto sulla governance e l’attuazione del Piano. LEGGI TUTTO

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    Gentiloni promuove il DEF: impostazione sembra “realistica e prudente”

    (Teleborsa) – Sulla nuova tranche di fondi del PNRR “abbiamo concordato con le autorità italiane di avere un rinvio di qualche settimana per l’esborso. Non è una cosa straordinaria, abbiamo concordato la stessa cosa con diversi altri paesi, tra cui la Spagna. Quello che è cruciale non è questo esborso, che si verificherà, stiamo controllando alcune questioni rimanenti, ma ovviamente la dimensione del programma a sostegno della ripresa italiana che, essendo così ampio, rende l’impegno congiunto di Roma e Bruxelles molto importante se vuoi attuarlo”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, intervistato da Cnbc durante le assemblee primaverili di Fmi e Banca mondiale, a Washington. “Attuare questo piano – ha aggiunto – è l’unica strada se si vuole avere una crescita meno sottotono nei prossimi due anni. Quindi è davvero nell’interesse dell’Italia e dell’Europa”. LEGGI TUTTO

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    ITA Airways, vicinissimo l'accordo con Lufthansa

    (Teleborsa) – E’ vicinissimo il pre-accordo fra Lufthansa ed il MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze, per l’ingresso nel capitale di ITA Airways, la compagnia aerea operante da circa un anno, nata dalle ceneri della vecchia Alitalia. La scadenza ultima per la firma è fissata per il 24 aprile, ma le trattative sono ormai in via di finalizzazione.Si parla di una valorizzazione della quota compresa fra 250 e 300 milioni di euro, che servirà anche per implementare il piano industriale della compagnia, che copre un arco temporale di cinque anni (2023-2027) e prevede l’aumento della flotta da 67 a 98 aerei ed nu target di velivoli di nuova generazione dell’80% al 2025. “Il primo trimestre di quest’anno sta ripagando gli sforzi fatti l’anno scorso. Siamo ancora in preconsuntivo, ma chiuderemo con il 18% in più di cassa rispetto al nostro budget”, ha sottolineato l’Ad Fabio Lazzerini. Parlando delle risorse in cassa per oltre 400 milioni di euro, il manager ha assicurato che “non è necessaria una nuova tranche (da 250 milioni, Ndr) da parte del MEF” e che “i rapporti con Lufthansa sono buoni e quotidiani”, poi ha aggiunto “c’è il focus sul prezzo, ma di questo sene occupa il MEF”. Lazzerini ha parlato a margine dell’inaugurazione del nuovo Molo B dell’area d’imbarco A presso il Terminal 1 dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, una infrastruttura di 25mila mq con 22 gate per servire 6 milioni di passeggeri, su cui ADR e Mundys hanno investito 500 milioni di euro. All’evento sono intervenute tantissime personalità della politica e del mondo delle imprese, a cominciare dai vertici di AdR e della controllante Mundys.”Condividiamo la grande soddisfazione di AdR per questo ulteriore, bellissimo traguardo”, ha affermato l’Ad di ITA, aggiungendo di considerare il Leonardo da Vinci come una “casa” e spiegando che “un aeroporto e una compagnia aerea che vi ha basato il proprio hub vivono in simbiosi” e con AdR c’è un “rapporto win-win” e quindi “alla nostra crescita come vettore consegue direttamente il loro sviluppo come casa-base. Così come alla loro capacità di offrire servizi sempre più innovativi e infrastrutture sempre più efficienti, entrambe cose che fanno ottimamente, corrisponde la possibilità della compagnia di rendersi più attrattiva”. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste di mutui settimanali in aumento del 5,3%

    (Teleborsa) – Sono tornate ad aumentare le domande di mutuo negli Stati Uniti, grazie anche a una moderazione dei tassi di interesse ai minimi in due mesi. Nella settimana al 7 aprile 2023, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una crescita del 5,3%, dopo la diminuzione del 4,1% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sostanzialmente piatto, mentre quello relativo alle nuove domande registra un +7,8%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi, attestandosi al 6,30% dal 6,40% della settimana precedente.”I dati in arrivo la scorsa settimana hanno mostrato che il mercato del lavoro sta iniziando a rallentare, il che ha portato il tasso fisso a 30 anni a scendere al 6,30%, il livello più basso in due mesi”, ha affermato Mike Fratantoni, SVP e Chief Economist di MBA. “I potenziali acquirenti di case quest’anno sono stati piuttosto sensibili a qualsiasi calo dei tassi dei mutui, e ciò si è verificato la scorsa settimana con un aumento dell’8% delle domande di acquisto”, ha aggiunto.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi produzione sopra le attese a marzo

    (Teleborsa) – Risultano superiori alle attese i prezzi alla produzione in Giappone a marzo 2023. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 7,2% su base annua, contro il +8,3% del mese precedente. Gli analisti si attendevano un aumento del 7,1%.Su base mensile, i prezzi all’industria sono rimasti invariati, dopo il -0,3% di febbraio e contro il -0,3% del consensus.I prezzi import hanno segnato una diminuzione dell’1,2% su base mensile e un aumento del 9,9% su base tendenziale. I prezzi export sono aumentati dello 0,6% su base mensile e cresciuti del 6,9% annuale. LEGGI TUTTO

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    Giappone, ordini di macchinari settore privato febbraio +3,1%, core -4,5%

    (Teleborsa) – Incerto l’andamento degli ordini di macchinari in Giappone. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI).Il totale degli ordinativi al settore privato segna, a febbraio 2023, un incremento su base mensile del 3,1% dopo il +12% riportato a gennaio.Diminuiscono invece del 4,5% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il +9,5% precedente, comunque superiori al -7,8% stimato dagli analisti.Al calo del dato complessivo degli ordini – che registra una discesa dello 0,8% dopo il -10,2% di gennaio – ha contribuito l’aumento del 2,3% di quelli dall’estero e del 45,8% di quelli governativi. LEGGI TUTTO

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    Patto di stabilità, Commissione Ue non proporrà taglio debito-PIL dell'1% l'anno

    (Teleborsa) – La controproposta avanzata la settimana scorsa dal ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner non sarà accolta dalla Commissione europea. Bruxelles che presenterà “nelle prossime settimane” la sua proposta legislativa formale di revisione del Patto di stabilità non inserirà nel testo la riduzione annuale di un punto percentuale del rapporto debito/PIL per gli Stati membri che sono oltre la soglia del 60%. Obblighi prefissati sulla riduzione dei debiti pubblici che per l’Italia significherebbero dover effettuare un taglio netto da quasi 20 miliardi di euro l’anno. È quanto ha spiegato oggi la portavoce per gli Affari economici e finanziari della Commissione europea, Veerle Nuyts durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario.Subito accolta con favore dagli olandesi, la richiesta tedesca contraddice in modo evidente due orientamenti finora piuttosto consolidati e tra loro legati nel dibattito in corso sulla revisione del quadro della “governance” economica (come viene chiamato oggi il Patto di stabilità): l’ipotesi di abolire la “regola del debito”, secondo cui il rapporto debito-PIL doveva calare annualmente di 1/20 del differenziale tra l’indebitamento corrente e la soglia massima del 60% prevista dal Trattato di Maastricht; sostituire questo obbligo erga omnes con l’introduzione di un percorso “su misura” per ogni Stato membro, riguardo al ritmo dell’aggiustamento dei bilanci, e in particolare alla riduzione del debito pubblico. “Noi – ha ricordato Nuyts – abbiamo accolto con favore l’avallo del Consiglio europeo di fine marzo sull’accordo, che era stato raggiunto dai ministri delle finanze in sede Ecofin il 14 marzo, sugli orientamenti per la riforma del nostro quadro di governance economica. Le aree di convergenza individuate tra gli Stati membri in sede di Consiglio Ue forniscono alla Commissione una solida base per portare avanti il proprio lavoro sulle proposte legislative, pur continuando a impegnarsi con gli Stati membri su alcune questioni ancora aperte; e data l’urgenza ci proponiamo di avanzare le proposte legislative nelle prossime settimane. Abbiamo anche continuato a dialogare con gli Stati membri dopo l’accordo raggiunto all’Ecofin, e continueremo a farlo, così come con il Parlamento europeo, e continueremo a farlo ovviamente anche dopo la presentazione della nostra proposta. Perché lo scopo ultimo è garantire un ampio consenso su questo importante tema. A questo proposito accogliamo con favore l’obiettivo del Consiglio Ue di concludere il lavoro legislativo entro la fine di quest’anno sulla proposta di riforma del Patto”. L’ipotesi secondo la quale la Commissione Ue starebbe lavorando a un obiettivo annuale di riduzione del debito, come nella proposta tedesca non è stata confermata da Nuyts. “Quello che posso confermare – ha proseguito la portavoce – è che stiamo lavorando alle proposte legislative, che verremo a presentare nelle prossime settimane. E vorrei anche ripetere quello che ho appena detto prima: che il Consiglio europeo ha approvato l’accordo raggiunto dall’Ecofin sui nostri orientamenti, e voi sapete benissimo – ha aggiunto rivolta ai giornalisti – cosa contengono quegli orientamenti”. “Penso che sia importante sottolineare – ha detto Nuyts – che continuiamo a impegnarci con gli Stati membri: lo abbiamo sempre fatto, abbiamo continuato a farlo dopo l’accordo che è stato raggiunto all’Ecofin, e continueremo a farlo anche dopo. L’obiettivo – ha concluso la portavoce – è proprio quello di garantire un ampio consenso su questo importante tema; ma è anche importante sottolineare che, vista l’urgenza, puntiamo a presentare le proposte legislative nelle prossime settimane”. LEGGI TUTTO

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    Energia, asse Mosca-Budapest: Orban sfida l'Ue

    (Teleborsa) – Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjártó, è volato oggi a Mosca per incontrare il vicepremier russo Alexander Novak, responsabile per gli affari energetici, e l’ad di Rosatom, Alexey Likhachev, per discutere della cooperazione energetica tra Ungheria e Russia. Lo comunica il ministro via social. LEGGI TUTTO