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    Bank of England, cresce l’attesa per la riunione di giovedì

    (Teleborsa) – L’attenzione degli investitori resta rivolta anche questa settimana, alla politica monetaria, le riunioni di Federal Reserve e Bank of Japan, aspettando il meeting della Bank of England, in calendario giovedì 7 agosto. Dalla banca centrale inglese è atteso un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, ma anche un atteggiamento prudente sulle future mosse visto l’elevato livello di inflazione. Le aspettative del mercato prevedono che la Banca d’Inghilterra taglierà il suo tasso di interesse di riferimento, dal 4,25% al 4%, giovedì e, lo abbasserà ulteriormente entro la fine dell’anno, nonostante l’inflazione dei prezzi al consumo sia salita quasi al doppio dell’obiettivo del 2%, fissato dalla banca centrale, a giugno. LEGGI TUTTO

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    ABI: si consolida l’utilizzo dei canali digitali per le operazioni bancarie

    (Teleborsa) – Si rafforza l’utilizzo dei canali digitali per le operazioni bancarie nel 2024. È quanto emerge da un’indagine contenuta nel quattordicesimo Rapporto annuale dell’Osservatorio Digital Banking di ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’ABI, che fa il punto sullo sviluppo e sulle potenzialità del digital banking. Nelle banche analizzate la crescita è guidata dal mobile banking con i clienti attivi su app (applicazioni) che aumentano del +5,5% rispetto al 2023. L’80% degli istituti ha un numero di clienti attivi da app superiore a quelli da portale web. In crescita del 16%, rispetto al 2023, anche il volume di operazioni dispositive su mobile banking (406 milioni): tra queste, i bonifici istantanei +50,6% (57,7 milioni).”L’innovazione, unita a un approccio proattivo alla sicurezza, è fondamentale per assicurare alti livelli di affidabilità e rendere l’ecosistema finanziario sempre più resiliente e dinamico – ha dichiarato il direttore generale dell’ABI, Marco Elio Rottigni –. Le banche operanti in Italia hanno progressivamente aumentato gli investimenti in tecnologia, che nel 2024 hanno raggiunto i 6,3 miliardi di euro. Tra le principali priorità, inoltre, si confermano gli investimenti in cybersecurity, che, tra il 2020 e il 2024, sono stati di oltre 2 miliardi di euro, per tutelare dati e operazioni da minacce sempre più evolute”.Le banche operanti in Italia stanno ampliando la gamma di servizi offerti, ottimizzando il numero di app disponibili, con l’obiettivo di semplificare l’esperienza del cliente e migliorare l’efficienza operativa. Il 68% mette a disposizione più di una app, affiancando soluzioni ad hoc per specifici servizi alle applicazioni classiche che permettono ai clienti di accedere a tutti i servizi bancari. Si consolidano tramite app le funzionalità legate ai pagamenti, tra cui il pagamento con modello F24, offerto dal 91% delle banche rispondenti, il pagamento con fotocamera (77% dei casi), e gli strumenti per la gestione finanziaria personale (50%).Si consolida l’offerta digitale in ambito credito: il 60% delle banche offre in digitale le carte di credito, il 59% la sottoscrizione dei prestiti personali conclusa interamente in digitale (end to end), il 23% il mutuo e il 15% prestiti Green.Secondo l’indagine, si diffondono sempre di più i servizi di assistenza al cliente: il 68% delle realtà offre l’attivazione di chiamata per richiesta di supporto, il 53% la chat con operatore nell’app e il 45% fa ricorso a chatbot basati sull’intelligenza artificiale.L’indagine sottolinea inoltre che le banche stanno ampliando sempre più la propria offerta con prodotti e servizi mirati per specifici segmenti di clientela: il 50% degli istituti proporrà entro il 2025 soluzioni dedicate ai minori di 18 anni, il 41% ai giovani tra i 18 e i 35 anni.Cresce anche l’attenzione verso altre tipologie di clienti, con offerte pensate per i liberi professionisti e per coloro che mostrano una particolare sensibilità verso tematiche ambientali e sociali (previste entro il 2025 rispettivamente dal 37% e dal 32% delle banche). LEGGI TUTTO

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    FS sostiene la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco con il Leonardo Express

    (Teleborsa) – Si è tenuta oggi, presso il binario 1 della Stazione di Roma Ostiense, la presentazione della nuova livrea del Leonardo Express a sostegno della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. “Il treno diretto che in mezz’ora collega la Stazione di Roma Termini con l’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino rappresenta, per il Gruppo FS e per Trenitalia, – sottolinea FS in una nota – un’opportunità per contribuire attivamente all’iniziativa portata avanti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF)”. All’evento hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e il presidente del Gruppo FS, Tommaso Tanzilli.”Il Leonardo Express è un treno che, più di ogni altro, rappresenta l’inizio di un viaggio. Non solo verso una destinazione, ma dentro l’essenza e la bellezza del nostro Paese – ha affermato Tanzilli –. La veste grafica rinnovata che vediamo oggi si ispira a una delle più grandi ricchezze del nostro patrimonio: la cultura del cibo. Un patrimonio che non è fatto solo di sapori e prodotti, ma di saperi, tradizioni millenarie e persone che tramandano storie e valori da generazioni. Ferrovie dello Stato Italiane è orgogliosa di essere al fianco del Ministero in questa importante sfida e il treno, con la sua capacità di connettere i territori, non va più visto come un semplice mezzo di trasporto, ma diventa un ambasciatore del gusto italiano e della nostra identità”.”Lavoriamo per la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Umanità UNESCO e per il suo riconoscimento culturale, perché la nostra cucina rappresenta un’espressione autentica delle nostre arti, della qualità, della ricerca e delle contaminazioni che, da millenni, arricchiscono il nostro territorio – ha dichiarato Lollobrigida –. È proprio grazie a questo patrimonio condiviso che l’Italia ha saputo trasformare influenze da tutto il mondo in un’identità unica, dando vita a quel Made in Italy riconosciuto ovunque come simbolo di bellezza, bontà e valore. In quest’ottica, la promozione con Ferrovie dello Stato ci permetterà di raccontare l’Italia attraverso un linguaggio che accomuna tutti: il cibo. Un valore che non è solo culturale, ma anche economico: si riflette sulle filiere produttive, sulle imprese, sul turismo, sulla ristorazione e sull’industria, generando ricchezza e opportunità”. LEGGI TUTTO

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    Istat, associazioni consumatori: “Su dato vendite al dettaglio prevale incertezza”

    (Teleborsa) – Il dato di giugno conferma il buono stato di salute del sistema. Tuttavia, i segnali di vivacità, inseriti in un contesto di scarsa fiducia e di preoccupazioni legate anche alla situazione internazionale, stentano a tradursi in un percorso di crescita apprezzabile. In linea con questa situazione, infatti, da alcuni mesi le vendite mostrano andamenti altalenanti, elemento che impone di guardare con prudenza al favorevole dato di giugno”. È quanto afferma l’Ufficio Studi Confcommercio commentando i dati Istat di oggi sulle vendite al dettaglio che vedono a giugno le vendite in valore al dettaglio salire dello 0,6% su base mensile e dell’1% su base annua.”Nei primi sei mesi dell’anno il volume delle vendite al dettaglio, al netto dell’inflazione, cala per complessivi 8,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2024″ afferma Assoutenti. “Nel primo semestre le vendite registrano in volume una contrazione del -1% su anno, a fronte di una crescita in valore del +0,5% – spiega il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso –. Al netto dell’aumento dei prezzi al dettaglio, è come se le famiglie italiane avessero tagliato gli acquisti per ben 8,5 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crisi delle materie prime continua a pesare sulle tasche dei consumatori, e sta aggravando i sensibili rialzi dei prezzi per prodotti alimentari di largo consumo, beni che registrano in alcuni casi una inflazione a due cifre che costringe i consumatori a cambiare abitudini e ridurre gli acquisti: basti pensare che a giugno 2025, a fronte di un calo annuo dei volumi del -0,3%, il valore delle vendite alimentari si è impennato del +2,8%”.”Non va trascurato il fatto – prosegue Confcommercio – che in termini di volumi il primo semestre si è chiuso con una riduzione, sullo stesso periodo del 2024, dell’1%. Infine, dagli episodici recuperi dei consumi restano escluse le imprese di minori dimensioni e alcuni importanti segmenti di spesa quali i mobili e l’abbigliamento, da tempo in difficoltà, ulteriore testimonianza di un quadro complesso di cui è difficile decifrare l’evoluzione prospettica”.”Si conferma un quadro economico sostanzialmente in stallo e la ripresa rimane un auspicio – rileva Confesercenti –. Dal commercio al dettaglio giungono segnali contrastanti: nonostante un lieve recupero congiunturale rispetto a maggio, il mese di giugno – come evidenziano i dati diffusi oggi da Istat – mostra alcune ombre. Se confrontiamo infatti il dato rispetto allo stesso mese dello scorso anno registriamo una variazione tendenziale media negativa, in volume, dello 0,7%, che diventa addirittura poco meno del -3,5%, secondo nostre valutazioni, per le imprese operanti su piccole superfici. Ma la stima più preoccupante è quella relativa all’intero primo semestre: è -1% il dato medio in volume, -2,5% per le piccole imprese. Le vendite del mese scontano inoltre ‘l’effetto attesa’ per i saldi estivi. Uno scenario al ribasso, dunque, che si inserisce in un contesto geopolitico di forte incertezza dovuto alla questione dazi. E per le imprese operanti su piccole superfici la situazione è sempre più difficile: nel comparto alimentare, secondo nostre stime, le vendite crollano di quasi il 4,5% in volume. Nella sfida tra le diverse tipologie di canali distributivi, preoccupa la forte contrazione del commercio al dettaglio tradizionale che continua a perdere quote di mercato – un fenomeno ormai strutturale – rispetto ai segnali di vivacità di grande distribuzione e discount. In questo contesto, il mercato interno e la ripresa dei consumi assumono perciò una valenza fondamentale per la tenuta economica e vanno sostenuti con una riforma fiscale che allenti il carico sulle famiglie, insieme a sostegni mirati per le attività di vicinato, per evitare che questa delicata fase si trasformi in stagnazione nei prossimi mesi”.”Dati altalenanti! È da novembre 2024 che si alternano rialzi e ribassi su base congiunturale. Ora a giugno, dopo il calo di maggio, si è tornati in territorio positivo, ma certo non si tratta di dati esaltanti. Ci sono, infatti, luci e ombre. Se rispetto a maggio 2025 tutti i valori sono in crescita, rispetto allo scorso anno quelli in volume sono tutti negativi, sia quelli alimentari che quelli non alimentari, mentre il +2,8% degli alimentari in valore, unico dato con il segno più, è solo un effetto ottico dovuto ai rincari dei Prodotti alimentari e delle bevande analcoliche a giugno erano decollati su base tendenziale del 3,5% – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori –. Insomma, gli italiani continuano la loro dieta forzata, una cura dimagrante dovuta ai prezzi lunari e alla difficoltà di arrivare alla fine del mese. Si mangia meno ma si spende di più. Se si traduce in euro il dato dei volumi consumati su giugno 2024, le spese alimentari per una famiglia media scendono su base annua di 19 euro a prezzi del 2024. Una coppia con 2 figli acquista 27 euro in meno di cibo”.”Prosegue il trend negativo delle vendite al dettaglio che anche a giugno continuano a calare su base tendenziale, confermando l’andamento preoccupante che prosegue oramai da mesi – afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat –. Il volume delle vendite diminuisce a giugno sia per i beni alimentari (-0,3%), sia per quelli non alimentari (-0,9%), portando la media dei primi sei mesi dell’anno a quota -1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Dati che dimostrano in modo inequivocabile come i rincari dei prezzi nel comparto alimentare che si stanno registrando nell’ultimo periodo impattino sulle famiglie e sulle loro abitudini, portandoli a tagliare la spesa ma al tempo stesso a spendere di più per un carrello sempre più vuoto: non caso nel primo semestre del 2025 a fronte di una crescita in valore degli alimentari del +1,9%, il volume delle vendite cala del -0,8%”.(Foto: Alexander Kovacs on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ASTM, ricavi ed EBITDA in leggera crescita nel primo semestre

    (Teleborsa) – ASTM, colosso italiano del settore delle infrastrutture controllato dalla famiglia Gavio, ha chiuso il primo semestre 2025 con un volume d’affari di 2.197,8 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 (2.132 milioni di euro). A tale risultato contribuiscono i ricavi del settore autostradale in Italia e Brasile per 1.226,0 milioni di euro, i ricavi del settore EPC per 759,1 milioni di euro e i ricavi del settore tecnologico per 64,6 milioni di euro.L’EBITDA si attesta su 945,9 milioni di euro ed evidenzia una crescita dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 (935,3 milioni di euro). L’utile del periodo di pertinenza del Gruppo risulta pari a 98,8 milioni di euro; l risultato del primo semestre 2024 (121,4 milioni di euro) includeva il contributo operativo delle tratte A5 Torino-Aosta e A21 Torino-Piacenza.L’indebitamento finanziario netto è di 9.006,8 milioni di euro (8.241,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024), influenzato dal pagamento dell’upfront fee relativa alla nuova concessione brasiliana di Ecovias Raposo Castello pari a 360,5 milioni di euro. L’ulteriore variazione è collegata all’attività operativa del Gruppo e, in particolare, agli investimenti sul corpo autostradale in Italia e in Brasile. LEGGI TUTTO

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    Ue: dazi Usa al 15% su importazioni decorrono dall’8 agosto

    (Teleborsa) – L’ordine esecutivo emanato ieri dall’amministrazione Trump negli Usa, che riconduce al 15% i dazi sulla maggior parte delle importazioni dall’Unione europea, lascia ancora fuori – almeno per ora – il settore delle auto e delle componenti per l’auto, sottoposto attualmente a dazi del 27,5%, nonostante fosse inteso fare parte dell’accordo politico sui dazi al 15% raggiunto domenica scorsa. È quanto chiarisce Bruxelles.Come ha affermato stamattina dal commissario europeo al commercio, Maros Sefcovic, l’ordine Usa è “un primo passo” della attuazione degli accordi raggiunti. Nel frattempo la Commissione Ue assieme agli Usa continua a lavorare per finalizzare una dichiarazione congiunta, come era stato concordato domenica scorsa. Inoltre – fa sapere Bruxelles – essendo il nuovo ordine esecutivo sui dazi commerciali dell’amministrazione Trump datato il 31 luglio, e dato che prevede una entrata in vigore dopo 7 giorni dalla data dell’ordine stesso, i dazi livellati al 15% decorreranno a partire dall’8 agosto. LEGGI TUTTO

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    BAPS, operazione di cartolarizzazione 200 milioni di euro in partnership con JPMorgan

    (Teleborsa) – Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS) ha perfezionato un’operazione, in partnership con JPMorgan, per la cartolarizzazione di un portafoglio di crediti alle piccole e medie imprese dal valore di 200 milioni di euro. La struttura dell’iniziativa consentirà alla banca di mantenere l’esposizione al rischio, senza quindi alcun effetto di derecognition contabile.L’operazione è accompagnata da un’ulteriore Advised Credit Line che permetterà a BAPS di realizzare eventuali nuove operazioni con JPMorgan, portando l’ammontare complessivo dell’operazione fino a un massimo di 400 milioni di euro. “Con grande soddisfazione annunciamo la conclusione di un’importante operazione di cartolarizzazione insieme a JPMorgan, tra i principali player finanziari a livello globale – ha commentato Saverio Continella, AD di BAPS – Si tratta di un risultato volto a rafforzare la solidità della banca, diversificarne le fonti di finanziamento e ampliarne le leve per sostenere il tessuto produttivo dei nostri territori. Questo traguardo rappresenta un’ulteriore tappa del percorso strategico avviato con il Piano di Impresa “FUTURA”, volto a rendere BAPS una banca sempre più agile, moderna e integrata con i migliori player del mercato”. LEGGI TUTTO