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    Amundi SGR, NRC Capital e Azimut acquisiscono Alimac (packaging sostenibile)

    (Teleborsa) – Un consorzio di investitori istituzionali, tra i quali Amundi SGR e NRC Capital Partners, con il supporto di preferred equity da parte del gruppo Azimut (YHOX II, di cui Electa è advisor strategico), ha acquisito una quota di maggioranza del Gruppo Alimac, azienda italiana attiva nelle soluzioni di packaging sostenibile. Contestualmente, Metrika ha reinvestito nell’operazione in qualità di azionista di minoranza, a sostegno della continuità strategica e operativa dell’azienda.Fondata nel 1990 a Gerenzano (VA), Alimac è leader nella produzione e commercializzazione di nastro maniglie adesive per imballaggi e si distingue per il proprio approccio integrato al packaging sostenibile. Presente in oltre 90 Paesi e attivo nei settori Food & Beverage, Tissues & Hygene e Detergents, il Gruppo serve le più prestigiose multinazionali tramite i due stabilimenti produttivi in Italia e in Germania e le sedi commerciali presenti in Spagna, Olanda e Dubai.”In nemmeno tre anni Metrika ha trasformato Alimac da azienda artigianale di nicchia a player industriale di primo piano, con performance economico-finanziarie e industriali di assoluto rilievo e una linea di management altamente professionale – ha commentato Marco Fantoni, AD del Gruppo Alimac – Questa operazione segna ora un passo deciso verso la costruzione di una piattaforma industriale integrata a livello mondiale. Con il supporto dei nuovi investitori, Alimac potrà accelerare sul fronte dell’M&A e dell’internazionalizzazione”.L’operazione è stata finanziata da Banco BPM, da illimity SGR attraverso il fondo illimity Selective Credit e da Amundi SGR per conto del fondo Amundi Eltif AgrItaly PIR III. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni ancora in discesa a giugno

    (Teleborsa) – Scende, contro attese per un dato invariato, la spesa per costruzioni in USA a giugno 2025. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.136,2 miliardi di dollari, registrando una discesa dello 0,4% su base mensile, rispetto al +0% delle stime degli analisti e dopo il -0,4% (rivisto) di maggio. Su base annua si è visto invece un decremento del 2,9%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,5% a 1.621,9 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono diminuite dello 0,7% a 883,1 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,1% a 514,3 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan luglio rivista a 61,7 punti

    (Teleborsa) – Rivisto leggermente al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di luglio 2025, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 61,7 punti dai 61,8 della lettura preliminare e dai 60,7 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 57,7 punti da 58,1 di giugno e dai 58,6 della lettura preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 68 punti dal preliminare di 66,8 punti e dai 64,8 del mese precedente.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero luglio scende a 48 punti

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera negli Stati Uniti a luglio 2025, mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 48 punti, rispetto ai 49 punti del mese precedente, risultando inferiore alle attese degli analisti che stimavano una salita fino a 49,5 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini sale a 47,1 punti da 46,4, mentre quella sull’occupazione cala a 43,4 da 45 e la componente relativa ai prezzi scende a 64,8 da 69,7 punti (contro attese per 69). LEGGI TUTTO

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    FS Logistix, entra in servizio Athena: nuova nave green di Bluferries

    (Teleborsa) – Una nuova nave green per i collegamenti nello Stretto di Messina. Da oggi entra in servizio Athena, l’ultima arrivata della flotta Bluferries, società di FS Logistix, la società del Gruppo FS (guidato dall’AD Stefano Antonio Donnarumma), attiva nel trasporto marittimo tra Sicilia e Calabria. “L’arrivo di Athena in casa Bluferries è un’ulteriore tappa del piano di ammodernamento della flotta di FS Logistix, in coerenza con il nostro ambizioso Piano Strategico per essere sempre più protagonisti dell’evoluzione del business e del futuro del trasporto merci e della logistica – ha dichiarato Sabrina De Filippis, AD di FS Logistix –. Stiamo investendo importanti risorse per garantire un’offerta più attenta alle attuali esigenze di mercato e, soprattutto, green. Un traguardo concreto in termini di innovazione, sostenibilità ed efficienza al servizio dell’industria e del territorio, a dimostrazione di uno sviluppo sempre più marcato delle connessioni con l’intermodalità navale”.”Oggi è un giorno importante per la famiglia Bluferries – ha dichiarato Giuseppe Sciumè, AD di Bluferries –. L’entrata in servizio di Athena rappresenta un passo decisivo nel rinnovo dei nostri asset, per garantire collegamenti sempre più efficienti anche in vista di un periodo intenso come quello di agosto. La nuova nave ci permette inoltre di mettere in acqua una flotta sempre più green e moderna, a testimonianza del nostro impegno nei confronti della tutela ambientale”.Con un nome che evoca la dea greca della saggezza, delle arti, della guerra strategica e protettrice di Atene, la nuova nave, giunta ad aprile nel porto della città dello Stretto, – fa sapere la società in una nota – è ora operativa per offrire sempre maggiori servizi per il trasporto di passeggeri e merci tra Messina e Villa San Giovanni in questa estate 2025. Già attivi dallo scorso 4 luglio i collegamenti Bluferries fra Villa San Giovanni e Porto Storico, che si affiancano alle tradizionali corse con il porto di Tremestieri, nella zona sud di Messina.Athena ha una propulsione ibrida per una riduzione delle emissioni di CO2 del 56% rispetto alle navi più vetuste della flotta e del 13% rispetto alle navi gemelle non ibride Trinacria e Sikania, grazie alla tecnologia “zero emissioni” durante le operazioni di avvicinamento in porto, di carico e scarico, tramite l’utilizzo dei soli motori elettrici, le cui batterie vengono caricate in fase di navigazione. Dotata di pannelli solari che forniscono 25kW di energia per l’alimentazione dei servizi di alloggio della nave, Athena presenta ulteriori parametri ambientali qualitativi: i motori principali, ad esempio sono in grado di funzionare con miscela di gasolio con biodiesel fino al 20% e a bordo è presente un impianto per la produzione di acqua dolce, con conseguente riduzione del consumo idrico superiore al 70%La nuova nave è frutto di un investimento di 26 milioni di euro, in parte finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Investimenti Complementari al PNRR.CARATTERISTICHE TECNICHELunga 105 metri e larga 18, la nave Athena ha un ponte dedicato al transito degli automezzi, uno per i passeggeri. Può trasportare fino a 22 tir o 125 autoveicoli e 393 persone tra viaggiatori e membri dell’equipaggio e garantisce il servizio di trasporto per i passeggeri a ridotta mobilità assicurando elevati standard di qualità con minori vibrazioni e maggiore comfort.LA FLOTTA BLUFERRIESAthena si aggiunge alle unità navali bidirezionali, Enotria, Fata Morgana, Trinacria e Sikania, progettate per trasportare carichi gommati pesanti e leggeri, e anche per il trasporto di vagoni ferroviari (con la nave Fata Morgana). Coerentemente con la propria mission di rispetto della sostenibilità ambientale, ed in linea con gli obiettivi previsti dal Gruppo FS, la società ha avviato un piano di ammodernamento della flotta che prevede la sostituzione delle due navi più vetuste (una delle quali, la Riace, già in dismissione) con nuove navi a propulsione ibrida (diesel-elettrica), per una sempre maggiore efficienza energetica e minor impatto ambientale. LEGGI TUTTO

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    Cina, si contrae a sorpresa l’attività manifatturiera a luglio

    (Teleborsa) – Il settore manifatturiero cinese ha registrato una contrazione inaspettata, nel mese di luglio, secondo quanto rilevato dall’indice dei responsabili degli acquisti privati, a causa del calo degli ordini dall’estero e della debole domanda interna.L’indice PMI manifatturiero di S&P Global è sceso a 49,5 punti a luglio dai 50,4 di giugno. Il dato ha deluso le aspettative, con gli analisti che si attendevano una contrazione più contenuta, ovvero fino a 50,2 punti.Un valore inferiore a 50 indica una contrazione, un valore superiore indica una espansione dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Trump firma l’ordine esecutivo sui dazi: l’Europa tiene al 15%

    (Teleborsa) – L’accordo Stati Uniti-Europa sui dazi regge: ai beni importanti in USA dall’Europa sarà applicata una tariffa del 15%, come stabilito dall’accordo in Scozia firmato dal Presidente americano Donald Trump e dalla Presidente europea Ursula von der Leyen. Per il resto, la lista dei dazi applicati ai vari paesi partner degli Stati Uniti richiama alla memoria un vecchio elenco dei buoni e cattivi sulla lavagna di scuola. Il Presidente americano Donald Trump, la scorsa notte, ha firmato l’ordine esecutivo con cui impone nuove tariffe ai paesi partner, sia quelli con cui ha concluso accordi commerciali specifici, sia quelli con cui non ha concluso alcun accordo (in questo caso sono applicati dazi maggiorati). L’ordine è stato firmato dall’inquilino della Casa Bianca poco dopo la mezzanotte italiana, quando in USA non era ancora scattata la deadline del 1° agosto. Le nuove tariffe non entreranno in vigore immediatamente, ma saranno effettive dal prossimo 7 agosto e non potranno essere modificare prima del 5 ottobre 2025.Le tariffe applicate dagli USA vanno da un minimo del 10% (nel caso del Regno unito) ad un massimo del 41% (alla Siria). L’Europa, nonostante il dibattito aperto dall’accordo siglato in Scozia e le critiche più o meno velate dei leader europei, si vede confermare la tariffa calmierata del 15%. Stesso dazio del 15% al Giappone, con cui è stato siglato l’accordo una settimana prima della UE, mentre il Regno Unito incassa la tariffa più bassa fra quelle applicate del 10%. Punito il Canada, con un aumento del dazio dal 25% al 35%, a causa della resistenza del Premier Mike Carney a cedere alle minacce ed alle imposizioni di Trump. Alla berlina anche la Svizzera con una tariffa che sale al 39%. Il Brasile per ora mostra una tariffa del 10%, ma un ordine firmato da Trump avrebbe aggiunto un ulteriore dazio del 40% su alcune merci. Nella lista dei 92 paesi considerati c’è anche l’India cui verrà applicato un dazio del 25% e la Corea del Sud del 15%. La tariffa più alta viene applicata alla Siria al 41%. Per tutti gli altri paesi non inclusi nella lista verrà applicata una tariffa base del 10%. L’ordine firmato da Trump stabilisce anche un dazio del 40% su qualsiasi merce che la dogana statunitense consideri “trasbordata” allo scopo di evitare tariffe più alte, come avviene talvolta per i prodotti cinesi, che vengono importanti e riconfezionati in altri paesi per poi essere esportati in USA. LEGGI TUTTO