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    Il treno passeggeri Cina-Vietnam riprende il servizio dopo cinque anni

    (Teleborsa) – Il treno T8701 ha lasciato Nanning, capoluogo della Regione Autonoma del Guangxi Zhuang, nella Cina meridionale, per Hanoi, in Vietnam, alle 18:05 di domenica, segnando la ripresa del servizio ferroviario passeggeri internazionale Cina-Vietnam dopo una sospensione di cinque anni. Lo scrive l’agenzia statale cinese Xinhua.Il treno internazionale Nanning-Hanoi è operativo tutti i giorni, con partenza da Nanning alle 18:05 e arrivo ad Hanoi alle 6:30 del giorno successivo. Il treno di ritorno parte da Hanoi alle 22:20 e arriva a Nanning alle 10:06 del giorno successivo.La ripresa del servizio, interrotto con la pandemia, è in linea con gli sforzi bilaterali volti a promuovere il commercio, il turismo e la connettività, evidenziati in una dichiarazione congiunta durante la visita del presidente cinese Xi Jinping in Vietnam nell’aprile 2025. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator marzo rivisto a 108,1 punti

    (Teleborsa) – Peggiorano leggermente le condizioni economiche del Giappone nel mese di marzo 2025. Il leading indicator è stato rivisto al rialzo a 108,1 punti dai 107,7 preliminari, comunque sotto i 108,2 punti del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva.Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali scende a 115,9 punti dai 117,3 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future sale a 111,1 punti dai 110,9 punti precedenti.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Bernabei, Enel Green Power: “rinnovabili fondamentali per stabilizzare prezzi. Serve sforzo comune, Enel ha solo il 13% della produzione nazionale”

    (Teleborsa) – “Una strategia energetica diversificata e orientata alle rinnovabili è fondamentale per stabilizzare e abbassare i prezzi e richiede il contributo di tutti gli operatori. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma oggi Enelnon è più l’incumbent e in Italia rappresenta solo il 13% della produzione” Così Salvatore Bernabei, Direttore Enel Green Power e Thermal Generation, in un intervento al Festival dell’Economia di Trento. “Attualmente la generazione del Gruppo da fonte rinnovabile rappresenta il 10% della produzione totale nazionale, in aumento rispetto al 2023 in cui era l’8% – ha aggiunto e proseguito – la transizione energetica va accompagnata con interventi sulla flessibilità del sistema, favorendo lo sviluppo di sistemi di accumulo e reti e l’utilizzo di meccanismi che garantiscano stabilità per le rinnovabili, e l’Italia si è mossa con lungimiranza in questa direzione creando un framework regolatorio adeguato per poter attrarre investimenti”.Secondo Bernabei le rinnovabili sono l’elemento imprescindibile e per favorirne la crescita nel Paese “bisogna lavorare sui tempi del permitting, anche attraverso la digitalizzazione; un’altra sfida è aumentare l’accettazione sociale delle rinnovabili, sia studiando soluzioni per una loro maggiore integrazione nel territorio, come stiamo facendo con il concorso WinDesign, sia generando benefici diretti per i cittadini”. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, Freni (Mef): governo convinto di come è stato strutturato il golden power

    (Teleborsa) – Il sottosegretario al Mef, FedericoFreni, ha dichiarato che per quel che riguarda il golden power sull’Ops di Unicredit lanciata su Banco BPM il governo è convinto di come è stato strutturato. “Se il golden power non è preordinato a tutelare gli interessi nazionali, non vedo a cosa possa servire”, ha commentato a margine del Festival dell’Economia di Trento rispondendo alle critiche di Unicredit sulle prescrizioni contenute nel provvedimento. “Noi abbiamo fatto un golden power, che quello è e quello resta, siamo convinti di come abbiamo strutturato quel provvedimento”, ha affermato il sottosegretario.L’istituto guidato da Andrea Orcel ha già annunciato che presenterà ricorso al Tar, possibilità prevista dalla delibera della Consob che ha sospeso l’Ops per 30 giorni. Freni ha risposto anche a chi chiede un tagliando alla normativa del golden power, a partire dalle proposte di Assonime. “Si può riflettere su tutto. Ovviamente il golden power è uno strumento che in tempi come questo serve, va usato come è stato sempre usato in casi specifici. Se vedete il ricorso al golden power non è assolutamente abusato, anzi se guardate la casistica è molto, molto ristretta”. “Ma di questi tempi – ha aggiunto – l’utilizzo da golden power a tutela dell’interesse nazionale per quanto mi riguarda è uno strumento essenziale”.Freni ha poi affermato che la Consob “è un’autorità indipendente, noi rispettiamo la sua autonomia e la valutazione. Ciascuno fa il suo mestiere”. In merito alle dichiarazioni del presidente Paolo Savona che ha fatto sapere di essere pronto a lasciare la guida dell’Authority se non fosse più gradito, il sottosegretario ha risposto: “anche questa cosa a me dispiace, però mi sembrerebbe particolare che il presidente della Consob possa sentirsi attaccato perché viene criticato da alcuni. Tra l’altro non mi sembra che il governo abbia espressamente criticato l’operato della Consob. La Consob fa il suo mestiere, ciascuno ha le sue opinioni, a me sembra ci sia molto un carico emotivo, forse anche sovradimensionato”. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Trump minaccia anche Apple: tariffa al 25% se non produrrà negli Usa

    (Teleborsa) – Il presidente Usa DonaldTrump ha minacciato dazi al 25% sui prodotti di Apple se il gruppo non sposterà la produzione negli Stati Uniti. “Ho informato da molto tempo Tim Cook della Apple che mi attendo che i loro iPhone, che verranno venduti negli Stati Uniti di America, vengano costruiti e assemblati negli Usa, non in India o in qualunque altro posto. Se questo non avverrà – afferma Trump suo social Truth – Apple pagherà un dazio di almeno il 25%”.Intanto, la Commissione europea ha deciso di non commentare con un “no comment” la decisione di Trump di imporre dazi al 50% sulle importazioni dalla Unione europea dal 1 giugno lamentando l’assenza di progressi nelle trattative su questa partita. “Le nostre discussioni con loro non porteranno a nulla!”, aveva scritto sul suo social Truth. Un portavoce della Commissione ha però fatto sapere che oggi si terrà una conversazione telefonica tra il commissario europeo responsabile del commercio, Maros Sefcovic, e il rappresentante Usa per il commercio, Jamieson Greer. Il portavoce ha precisato che questa conversazione era calendarizzata da tempo, prima degli ultimi annunci del presidente Usa.Secondo il Financial Times gli Stati Uniti e Unione europea “restano troppo lontani” nelle trattative sui dazi commerciali e negli scambi di comunicazioni scritte avute finora hanno compiuto “pochi progressi concreti”. “Scambiarsi lettere non è fare progressi – ha affermato una fonte al quotidiano britannico –. Non stanno andando da nessuna parte”. Il Financial Times ha riportato che i delegati Usa stanno premendo sull’Ue affinché “riduca in maniera unilaterale i suoi dazi sui beni importati dagli Usa”, in linea con quanto fatto dalla Gran Bretagna, ma sono insoddisfatti perché l’Ue si è limitata ad offrire una riduzione parallela dei dazi e non intende mettere su un tavolo negoziale anche la sua proposta di Digital tax. LEGGI TUTTO

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    S&P: tasso default imprese europee in calo al 3,6% entro marzo 2026

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings prevede che il tasso di default delle imprese europee con rating europeo di grado speculativo su 12 mesi raggiunga il 3,6% entro marzo 2026, in calo rispetto al 4,1% registrato a marzo 2025. “Il tasso di default ha iniziato a diminuire nel quarto trimestre, ma rimane storicamente elevato, soprattutto a causa dell’aumento dell’utilizzo di scambi distressed e di ristrutturazioni del debito” ha affermato Nick Kraemer, Credit Research & Insights di S&P Global Ratings.Le recenti sospensioni dei dazi per 90 giorni hanno portato a una nuova, seppur lenta, apertura dei mercati primari. Anche le entità con rating di grado speculativo in Europa stanno beneficiando di una modesta quantità di scadenze in sospeso, che facilita la necessità di un ampio accesso al mercato per il rifinanziamento del debito.Nel nostro scenario pessimistico – evidenzia S&P – prevediamo che il tasso di default potrebbe salire al 5,25% entro marzo 2026. Uno scenario che potrebbe verificarsi qualora, dopo la sospensione di 90 giorni dei dazi statunitensi, l’amministrazione Usa dovesse decidere di imporre ai paesi europei i livelli tariffari proposti il ??2 aprile. Anche in questo scenario, una ritorsione da parte dell’UE è ancora possibile, il che potrebbe comportare dazi transfrontalieri ancora più elevati di quelli già proposti. LEGGI TUTTO

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    FS: nuove obbligazioni Eurofima da 400 milioni con scadenza 2040

    (Teleborsa) – Ferrovie dello Stato Italiane ha concluso con Eurofima un’emissione obbligazionaria in private placement da 400 milioni di euro, a tasso variabile e con una durata di quindici anni.I fondi raccolti saranno destinati agli investimenti in materiale rotabile per il servizio pubblico gestito da Trenitalia. I treni finanziati rispettano i criteri della Tassonomia Europea e favoriscono la sostenibilità ambientale e sociale, incentivando lo spostamento del trasporto passeggeri dalla strada alla ferrovia (modal shift to rail). LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, vendita case nuove in aprile sopra attese

    (Teleborsa) – Si rafforza la vendita di case nuove negli Stati Uniti nel mese di aprile. Il dato ha evidenziato un incremento del 10,9% a 743 mila unità rispetto alle 670 mila unità di marzo, quando si era registrato un aumento del 2,6%. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Le attese degli analisti erano per un aumento meno robusto, ovvero fino a 694 mila unità. LEGGI TUTTO