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    Via ai colloqui UE-Cina: si cerca un nuovo punto di partenza per le relazioni

    (Teleborsa) – Prendono il via gli incontri tra i vertici della Repubblica Popolare Cinese e i leader europei volati a Pechino per stabilire un nuovo corso per le relazioni dell’Unione europea con la Cina dopo anni di tensioni. Il presidente francese Emmanuel Macron, nelle prime battute del bilaterale aperto ai media con il presidente cinese Xi Jinping, ha dichiarato di “contare” su di lui per “riportare la Russia alla ragione”. Il mondo sta attraversando oggi “profondi cambiamenti storici: Cina e Francia, quali membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e grandi Paesi indipendenti, nonché strenui promotori della multipolarizzazione e della democratizzazione delle relazioni internazionali, hanno la capacità e la responsabilità di superare le differenze”, ha affermato il presidente cinese. Xi Jinping ha accolto il suo omologo francese in Piazza Tienanmen. Dopo il saluto e la presentazione delle rispettive delegazioni, i due leader hanno ascoltato gli inni nazionali prima di ispezionare il nutrito picchetto d’onore ed entrare nella Grande sala del popolo per il primo loro bilaterale, secondo le immagini trasmesse dai media.Il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno già incontrato il neo-premier cinese Li Qiang che ha li ha accolti nella Grande Sala del Popolo, un edificio imponente a ovest di Piazza Tienanmen spesso utilizzato per eventi cerimoniali.Ursula von der Leyen è al primo viaggio in Cina da quando ha preso le redini della Commissione europea nel 2019 e ha affermato che l’Europa deve “ridurre il rischio” diplomatico ed economico nei confronti di una Cina sempre più dura. “La Cina è di grande importanza per l’Europa viste le interdipendenze e una lunga storia condivisa”, ha esordito la presidente europea che ha ricordato la sua esperienza familiare di quando il padre, primo ministro della Bassa Sassonia, viaggiava in Cina tra la metà e la fine degli anni ’80 per il primissimo accordo di cooperazione tra la provincia cinese di Anhui e lo stato tedesco.”Sia l’Europa che la Cina hanno beneficiato immensamente di questa relazione, tuttavia le relazioni UE-Cina sono diventate più complesse negli ultimi anni – ha però sottolineato von der Leyen –. Ed è importante che oggi discutiamo insieme tutti gli aspetti delle nostre relazioni. Ciò aiuterà sia l’Unione europea che la Cina a navigare in un ambiente geopolitico complesso e instabile. Quindi non vedo l’ora che inizino le nostre discussioni. Il premier Li ha affermato che il partenariato con l’Ue e la Francia si trova a “un nuovo punto di partenza” e che entrambe le parti dovrebbero aderire al “rispetto reciproco e a una cooperazione vantaggiosa per tutti”. LEGGI TUTTO

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    Mundys dà il via a una nuova era: si parte dal Molo B di Fiumicino

    (Teleborsa) – Mundys, la nuova realtà infrastrutturale nata al termine del processo di trasformazione di Atlantia, è una holding globale (oggi è partecipata anche dal gruppo Blackstone oltre che da Edizione), pronta a cogliere le sfide del futuro, della mobilità sostenibile ed intermodale, poggiando sulle basi della tradizione: l’hub aeroportuale di Fiumicino che rappresenta uno dei gioielli del Gruppo. Lo scalo romano è infatti considerato “l’aeroporto più apprezzato in Europa” ed “un luogo di innovazione tramite la presenza dell’Innovation Hub”. E’ quanto sottolineato da Alessandro Benetton, Presidente di Edizione e vice presidente di Mundys, in una intervista rilasciata a MoltoEconomia, in cui annuncia la prossima inaugurazione del nuovo Molo B per i voli Schengen presso l’aeroporto Leonardo da Vinci. Una infrastruttura moderna e sostenibile che consentirà di captare la ripresa del traffico e le opportunità offerte dal Giubileo 2025 e dall’Expo 2030. “Il nuovo Molo – sottolinea Benetton – è la dimostrazione più tangibile di come gli investimenti in infrastrutture favoriscano la crescita della competitività e la nascita di nuova occupazione. Come Mundys, siamo davvero orgogliosi di supportare lo sviluppo di uno dei principali hub intercontinentali, al servizio di Roma e del Paese, considerato uno dei punti di riferimento di tuto il settore aeroportuale”.Sul rinnovo del Molo B sono stati investiti 80 milioni di euro, nell’ambito di un piano pluriennale di modernizzazione e sviluppo dello scalo gestito da AdR che prevede investimenti per 2,2 miliardi nell’arco dei prossimi 5 anni, con l’obiettivo di “focalizzarsi nella realizzazione di infrastrutture aeroportuali sostenibili, nell’intermodalità e nell’adozione di tecnologie della decarbonizzazione”. Ne sono un esempio l’adozione del carburante verde Saf e l’istallazione di colonnine elettriche a Fiumicino. Una “nuova era” per Fiumicino ed anche per la sua controllante Mundys, la cui “ambizione, che nasce in Italia per competere in tutto il mondo, è quella di gestire e realizzare infrastrutture sostenibili e innovative, migliorando l’attrattività dei territori e semplificando la vita delle persone in movimento”. Nei prossimi 5 anni, Mundys ha pianificato oltre 10 miliardi di investimenti per potenziare le infrastrutture esistenti, garantire una più alta qualità del servizio e introdurre innovazioni. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale sale oltre le attese a febbraio

    (Teleborsa) – Produzione tedesca in forte rialzo e superiore alle attese a febbraio 2023. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un incremento mensile del 2%, dopo il +3,7% di gennaio (dato rivisto da un preliminare di +3,5%). Le stime degli analisti erano per una salita molto più contenuta, ovvero dello 0,1%. Su base annua si evidenzia una salita dello 0,6% dopo il -1,6% indicato il mese precedente.Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra un incremento del 2,4% su base mensile. La produzione di energia è diminuita dell’1,1%, mentre quella nelle costruzioni è salita del 1,5%.(Foto: Clayton Cardinalli su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin servizi marzo balza a 57,8 punti

    (Teleborsa) – Migliora più delle attese il settore dei servizi in Cina. Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/S&P Global è aumentato a quota 57,8 punti a marzo 2023 dai 55 precedenti. Il valore è quindi ben sopra la soglia chiave dei 50 punti, che segnala una espansione dell’attività, e supera anche i 54,8 punti attesi dagli analisti. La ripresa ha esteso l’attuale sequenza di crescita a tre mesi, con il miglior tasso di espansione registrato da novembre 2020.”L’offerta e la domanda di servizi sono aumentate rapidamente il mese scorso – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist presso Caixin Insight Group – Il mercato è tornato rapidamente alla normalità dopo che l’ultima ondata di infezioni da Covid-19 si è placata, alimentando sia l’offerta che la domanda. A marzo, gli indicatori dell’attività d’impresa e dei nuovi affari totali hanno continuato a salire in territorio espansivo, raggiungendo entrambi il livello più alto da novembre 2020″.”Inoltre – ha proseguito – l’allentamento delle restrizioni sui viaggi internazionali ha incrementato le esportazioni di servizi, con la misura per i nuovi ordini di esportazione che registra la lettura più alta da quando sono iniziate le registrazioni nel settembre 2014″.L’economista ha sottolineato che “c’era ancora molto ottimismo nel settore dei servizi a marzo, poiché le imprese hanno continuato a esprimere fiducia in una ripresa economica dopo l’abolizione dei controlli Covid. La lettura delle aspettative per l’attività futura è rimasta significativamente superiore alla media a lungo termine, sebbene sia leggermente diminuita per il secondo mese consecutivo”. LEGGI TUTTO

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    Dl PNRR, ok in Commissione: il testo passa in Aula al Senato

    (Teleborsa) – La Commissione Bilancio del Senato ha votato il mandato al relatore a riferire in Aula, dando quindi il via libera al decreto legge sulla governance del PNRR. Il provvedimento mercoledì prossimo inizierà l’esame in Aula per poi passare alla Camera. Il termine per la conversione in legge è fissato per il 25 aprile. LEGGI TUTTO

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    San Quirico acquista maggioranza MinervaHub. Xenon resta nel capitale

    (Teleborsa) – San Quirico (storica holding di proprietà delle famiglie Garrone e Mondini), Xenon Private Equity, Ambria Holding e gli attuali azionisti di minoranza hanno sottoscritto un contratto di investimento per l’acquisto di MinervaHub, gruppo italiano attivo nel comparto delle finiture e materiali per accessori di lusso. Al completamento della transazione, San Quirico deterrà circa il 75% del capitale, mentre il restante circa 25% sarà detenuto da Xenon congiuntamente con altri co-investitori.Matteo Marzotto manterrà l’incarico di presidente di MinervaHub, che ha ricavi per oltre 170 milioni di euro, un portafoglio che annovera oltre 1000 clienti tra cui 20 dei top luxury brand, e oltre 700 occupati diretti. L’operazione – si legge in una nota – intende permettere a MinervaHub di continuare a crescere anche attraverso nuove acquisizioni, volte a rafforzare la capacità produttiva ed ampliare il portafoglio di prodotti e servizi offerti, con l’obiettivo finale di implementare una realtà industriale produttiva e creativa Made in Italy al servizio dei principali brand del lusso italiani e internazionali.”Sono felice e orgoglioso che un investitore del calibro di San Quirico, con la sua storia imprenditoriale e industriale, colga il potenziale di MinervaHub quale primaria, inedita piattaforma di fornitura dell’accessorio alto-di-gamma, con le sue formidabili capacità artigianali-industriali”, ha commentato Marzotto.Xenon Private Equity, al fianco di MinervaHub dal 2019, continua “a credere fortemente nell’ulteriore crescita di MinervaHub e per questo siamo molto felici di poter continuare ad essere parte attiva della compagine sociale, e dare il nostro contributo principalmente nell’area del M&A”, ha detto il CEO Franco Prestigiacomo.Advisor dell’operazione sono stati Rothschild & Co, Deloitte, Pavia e Ansaldo, Gelmetti e Associati per gli azionisti venditori. BNP Paribas, KPMG, LEGANCE Avvocati Associati, LTP/OC&C, PwC e Rina Services per SQ. Un pool di banche costituito da Unicredit, BNP Paribas, Banco BPM, Banca Intesa, Credit Agricole finanzierà l’operazione di acquisizione, rendendo disponibili anche linee di finanziamento per le future acquisizioni. LEGGI TUTTO

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    Macron e von der Leyen in missione a Pechino: sul tavolo la pace in Ucraina e il commercio

    (Teleborsa) – Il presidente francese, Emmanuel Macron, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sono volati a Pechino per incontrare domani il leader cinese, Xi Jinping. La volontà è quella di intavolare un confronto diretto sulle questioni più spinose, dall’Ucraina al commercio, per aprire una nuova pagina nelle relazioni Ue-Cina che presenti meno rischi per i partner europei. Un meeting fortemente voluto da Macron per mostrare a Pechino un’Europa unita. Von der Leyen prima del trilaterale vedrà alcuni rappresentanti delle aziende europee attive nel Paese asiatico e si confronterà con il premier Li Qiang. Al termine avrà un bilaterale con Xi Jinping.La linea di Bruxelles è stata delineata la scorsa settimana durante l’intervento di von der Leyen al Mercator Institute for China Studies. “Il modo in cui la Cina continua a interagire con la guerra di Putin sarà un fattore determinante per il futuro delle relazioni Ue-Cina”. Una posizione decisa, confermata nel bilaterale ieri a Bruxelles tra l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell – che si recherà a Pechino la prossima settimana – e il segretario di Stato americano, Antony Blinken.Prima della partenza la presidente ha telefonato anche al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per garantire che l’Ucraina sarà un argomento importante dell’incontro con i rappresentanti cinesi. In particolare ribadirà la posizione europea che mira ad una pace giusta che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina.Nel primo giorno in Cina, Macron ha invece incontrato la comunità francese. Il presidente francese ha dichiarato che la Cina può svolgere un “ruolo importante” nella ricerca di una “via per la pace” in Ucraina. Parigi si impegnerà “in questa responsabilità condivisa per la pace e la stabilità”. Per altro verso, il capo dell’Eliseo ha osservato che l’Europa non deve “separarsi” economicamente da Pechino: “non dobbiamo dissociarci e separarci” e la Francia “si impegnerà in modo proattivo a continuare ad avere relazioni commerciali con la Cina”. Oltre al quadro europeo, il viaggio di Macron ha anche una dimensione più interna. Al suo seguito sono arrivati anche una sessantina di dirigenti di grandi aziende francesi che sperano di riuscire a firmare importanti contratti, in particolare nel settore della transizione ambientale. Tra questi, i leader di Edf, Alstom, Veolia e Airbus. LEGGI TUTTO