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    USA, ISM manifatturiero marzo peggio di attese

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana peggiora a marzo, mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 46,3 punti dai 47,7 del mese precedente, risultando peggiore delle attese degli analisti che stimavano un calo fino a 47,5 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scivola a 44,3 punti da 47,7, mentre quella sull’occupazione cala a 46,9 da 49,1 e la componente relativa ai prezzi scende a 49,2 da 51,3 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, cala la spese delle costruzioni a febbraio

    (Teleborsa) – Diminuisce la spesa per costruzioni in USA a febbraio. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.844,1 miliardi di dollari, registrando una diminuzione dello 0,1% su base mensile, in linea con le stime degli analisti e dopo il +0,4% di febbraio (rivisto da un preliminare -0,1%). Su base annua si è visto invece un incremento del 5,2%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono rimaste invariate a 1.453,2 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,6% a 852,1 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,2% a 391 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA: PMI manifatturiero sale a marzo, ma meno delle stime

    (Teleborsa) – Migliora leggermente l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a marzo. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global, che conferma una fase di rallentamento dell’economia.A marzo, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 49,2 punti, inferiore ai 49,3 punti della stima preliminare e del consensus, e superiore ai 47,3 del mese precedente.L’indice resta tuttavia sotto la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    TIM, Labriola: “Tuteleremo Vivendi e tutti gli azionisti”

    (Teleborsa) – “Stiamo lavorando al dossier, tuteleremo Vivendi e tutti gli altri azionisti”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, a margine di un evento alla Figc, riferendosi alle trattative per la vendita della rete del gruppo di Tlc. “Abbiamo due offerte sul tavolo. Tutto sta andando avanti. Se torniamo a un anno fa, – ha proseguito Labriola – ci guardavano con occhi sbarrati, chiedendosi che stanno facendo. Un anno dopo con delle crisi economiche che hanno impattato il globo, una guerra, un cambio di governo abbiamo due offerte sul tavolo. Se tornate a un anno fa chi lo avrebbe detto? Abbiate fiducia”. LEGGI TUTTO

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    Settore aereo, S&P: compagnie europee più colpite da aumento prezzi CO2

    (Teleborsa) – Nei prossimi anni le compagnie aeree europee sentiranno il peso delle normative sui prezzi delle emissioni di CO2 in misura maggiore rispetto ai loro competitor internazionali, ma i vettori più forti della regione dovrebbero essere in grado di trasferire gran parte dei costi ai viaggiatori. È quanto è emerso dal nuovo report di S&P Global Ratings sulla decarbonizzazione del settore aereo in EuropaL’ambizione di decarbonizzazione del settore aereo si basa in larga misura sulla sostituzione dei carburanti fossili con carburanti sostenibili per l’aviazione (sustainable aviation fuel, SAF), che comportano costi significativi. Secondo lo studio regolamenti ambientali più severi potrebbero mettere sotto pressione la qualità del credito delle compagnie aeree europee più deboli, che potrebbero trovare più difficile adottare strategie per ridurre i costi legati alle emissioni di CO2. LEGGI TUTTO

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    Cnpr Forum, Case green: “L'Europa dimentica le diversità dei patrimoni edilizi tra stati”

    (Teleborsa) – “Da parte della maggioranza governativa sulle case green si sta attuando una politica basata sulla paura e sulla disinformazione non solo per ciò che riguarda la Direttiva ma più in generale sul clima, sul tema energetico e sulle auto elettriche. Abbiamo invece bisogno di una politica strutturale che consenta di intervenire per avviare i processi di ristrutturazione”. Queste le parole di Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e segretario della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati nel corso del webinar “Case green, dal 2033 tutti in classe D. Casa ancora bene rifugio o bene da cui fuggire?” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.”Eurostat afferma che in Italia consumiamo oltre il 50% di energia in più rispetto alla media degli altri Paesi UE. Basti pensare ai 22 miliardi di metri cubi di gas per quanto riguarda l’uso civile che sta a indicare che abbiamo la necessità di adottare provvedimenti urgenti. La Direttiva europea – ha proseguito Bonelli – non prevede nessuna sanzione e nessun obbligo per i cittadini, prevede l’obbligo per i governi di avviare quelle politiche e quelle azioni necessarie al risparmio energetico. Serve un piano strutturale, di dieci quindici anni, che consenta di attivare una serie di misure improntate a due principi fondamentali: uno legato al reddito, e l’altro alla individuazione delle classi energetiche più basse”.Numeri impressionanti quelli relativi alle case green in Italia come sottolineato da Calogero Pisano, deputato di Noi Moderati e segretario commissione Politiche dell’Unione Europea. “Ci sono in Italia più di 12,5 milioni di immobili da convertire ad una nuova classe energetica. Un impegno immane che – sottolinea Pisano – l’Europa chiede di fronte al quale non è pensabile che sia il governo da solo a rispondere. Specie se consideriamo l’età media degli edifici e che, prima degli anni ’70, non c’era la ben che minima cultura ecologica nel nostro Paese. Da un lato, dunque, serve il sostegno dell’Europa per affrontare questo enorme cambiamento attraverso l’erogazione di somme adeguate per una piena riconversione energetica. Dall’altro, serve una combinazione tra pubblico e privato che sappia sfruttare al massimo la mole di incentivi e le sollecitazioni che arrivano dall’UE. C’è la necessità di programmare soprattutto una politica energetica per ridurre le emissioni in atmosfera e di avviare il processo di transizione ecologica in armonia con tutti gli altri Paesi. Sul tema dell’energia da fonti rinnovabili e della tutela dell’ambiente non possiamo in alcun modo rimanere indietro”.”La nuova Direttiva europea sulle case green, seppur ritenuta eccessivamente radicale, – afferma Mauro Del Barba, parlamentare di Italia Viva – Azione e segretario della commissione Finanze – impone di ripensare agli strumenti dei bonus fiscali e di approdare a una pianificazione che dia certezze a imprese e cittadini. Il tema della casa è centrale per il nostro Paese. A maggior ragione dopo le vicende che hanno riguardato il Superbonus, con il pesante corollario dei crediti incagliati e del mancato bilanciamento tra costi e benefici della misura. Con la direttiva Case green, che in un certo senso segue quella del Superbonus, si devono superare gli errori di programmazione passati. In Italia il dibattito politico su questo punto è asfittico con una incapacità a mettere a punto programmi a medio e lungo termine individuandone le priorità. Cosa finora accaduta di rado. Le ingenti risorse che stanno arrivando dall’Europa, dal green del in avanti, sul risparmio energetico e sugli investimenti nelle fonti rinnovabili, siano da stimolo per il nostro governo per uscire da questo impasse nel quale siamo precipitati”.Promuovere incentivi edilizi è fondamentale per aiutare le famiglie italiane ha dichiarato Agostino Santillo, vicepresidente del M5s a Montecitorio. “La Direttiva case green – ha detto Santillo – sta seguendo la linea tracciata dal Superbonus consentendo ai cittadini di poter godere di un incentivo fiscale per efficientare la casa o per metterla in sicurezza. A noi piace molto perché dà la responsabilità ai singoli stati a recepire la normativa e non ai cittadini e prevede un fondo europeo che richiama proprio la nostra proposta di un Energy recovery fund. Un Piano comunitario specifico per le politiche sull’energia. Va mantenuto lo stesso meccanismo mediante incentivi edilizi riconosciuti come bonus fiscali che preveda la cessione del credito da compensare con lo Stato. Non dimentichiamo però che oltre al problema dell’efficientamento energetico c’è anche quello del rischio sismico con oltre il 90% dei comuni che è classificato nelle zone ad alto rischio. Paghiamo regolarmente un duro scotto per questa situazione con fenomeni sismici che causano tragedie, morti e danni incalcolabili. Le case, dunque, dal punto di vista della messa in sicurezza strutturale soffrono addirittura di un problema più serio”.”Con l’approvazione della direttiva europea ribattezzata casa green l’Italia – ha detto Antonio Moltelo commercialista dell’Odcec di Nola – è con ogni probabilità uno dei Paesi dove l’attuazione della direttiva potrebbe rivelarsi più complicata. La grande mole di edifici che devono recuperare punti sulle scale energetiche impone l’adozione di misure urgenti e di ampio respiro con una programmazione che ne consenta l’attuazione nel pieno rispetto di quanto l’Europa ci chiede. Si stima che il costo medio di adeguamento alla classe energetica sia di 600mila euro per un condominio e di 105mila euro per un’abitazione unifamiliare. Tenendo presente che questi costi erano ricompresi tra i bonus edilizi, ormai bloccati definitivamente dal Governo, risulta quanto mai determinante approvare nuovi percorsi per aiutare le famiglie italiane nella riqualificazione delle proprie abitazioni”.”È opportuno – ha concluso Paolo Longoni consigliere dell’Istituto nazionale Esperti contabili – che ci sia riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. Tuttavia ci sono specificità che non emergono dalla Direttiva come il fatto che immobili in Italia sono spesso sottoposti a vincoli architettonici Situazione diversa da patrimoni edilizi di altre nazioni che sono più moderni Una normativa che impone una riqualificazione così in breve tempo la ritengo troppo forte. Ci sarebbe da dire anche su impatto ambientale dei consumi energetici delle abitazioni. Secondo le stime mondiali Cina India Russia e Usa contribuiscono al 65% del totale inquinamento mondiale. Interventi di riduzione dovrebbero essere adottati prima di tutto in questi quattro enormi produttori di inquinamento. Imporre qualcosa di così forte a Italia Spagna e Grecia il cui patrimonio edilizio è diverso dagli altri potrebbe portare lontano dai risultati sperati”. LEGGI TUTTO

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    Talent Awards di LinkedIn, Intesa Sanpaolo premiata come “Best Talent Acquisition Team”

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo si è aggiudicata il premio Talent Awards di LinkedIn nella categoria “Best Talent Acquisition Team” per le imprese con più di 10mila dipendenti che stanno innovando il modo di fare selezione e assumere talenti. In linea con il Piano d’Impresa 2022-2025, il Gruppo è impegnato in una strategia innovativa per attrarre e valorizzare giovani talenti: nel periodo 2021/2022 sono state circa 1300 le assunzioni complessive in ottica di ricambio generazionale e crescita del Gruppo, all’interno del più ampio piano che prevede 4.600 ingressi entro il 2025, di cui circa 2mila in ambito IT e Tech. A questo si aggiunge che nel 2022 oltre 140 talenti hanno già completato il percorso formativo e di sviluppo all’interno del progetto Talent Program, tuttora in corso per circa 180 persone. Sono stati inoltre selezionati 170 nuovi talenti per iniziare il programma nei primi mesi del 2023.Intesa Sanpaolo è riconosciuta come uno dei luoghi di lavoro più inclusivi e attenti alle diversità al mondo e si caratterizza per modalità di organizzazione innovative, uno dei più ampi e articolati sistemi di welfare di secondo livello, progetti di inclusione e per la conciliazione, programmi formativi e di sviluppo professionale all’avanguardia, con percorsi di carriera competitivi e attrattivi sul mercato del lavoro anche in ambito IT, benefit, piani di incentivazione per imprenditorialità individuale e per la sua capacità di attrazione dei talenti. È stata riconosciuta Top Employer 2023 da Top Employers Institute per il secondo anno consecutivo.Recentemente il Gruppo ha inoltre ricevuto da LinkedIn il Winning Play Awards per la “Migliore Campagna Pubblicitaria” legata proprio all’attività di reclutamento IT Digital, nella categoria “brand awareness”tramite il profilo proprietario. Dopo aver vinto la prima edizione nel 2022 con la campagna dedicata all’app Intesa Sanpaolo Mobile, quest’anno Intesa Sanpaolo si è confermata al primo posto con una campagna di recruiting che mette in evidenza le numerose posizioni aperte in ambito IT per sostenere la trasformazione tecnologica del Gruppo volta a costruire e sviluppare la banca del futuro. LEGGI TUTTO

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    Digital Export: BPER Banca sigla un accordo con Webidoo

    (Teleborsa) – BPER Banca e Webidoo, digital company italiana specializzata nella digital transformation delle PMI, annunciano una partnership strategica a sostegno dell’internazionalizzazione e della digitalizzazione delle piccole medie imprese Business to Business (B2B). BPER ha scelto Webidoo per offrire un pacchetto di consulenza alle PMI proprie clienti che desiderano intraprendere un percorso di internazionalizzazione attraverso la digitalizzazione, in particolare servendosi della piattaforma Alibaba.com e degli strumenti di LinkedIn per il social selling. Webidoo si impegna a offrire una gamma di servizi legati a questi due strumenti digitali a tutti i clienti di BPER Banca interessati alla realizzazione di un progetto di sviluppo internazionale, con l’obiettivo di far crescere il loro business sui mercati esteri.Le aziende partecipanti potranno usufruire di una sessione di consulenza individuale gratuita con Webidoo, che fornirà un’analisi completa delle loro esigenze e le supporterà nell’implementazione dei più efficaci strumenti di marketing digitale disponibili. La consulenza potrà proseguire con la costruzione di un profilo sulla piattaforma di e-commerce B2B di Alibaba.com, con consigli sulla creazione e gestione di una vetrina efficace e su come realizzare campagne di advertising performanti, e potrà includere il supporto quotidiano del team di WebiExport Manager di Webidoo, gli esperti di digital export a fianco delle imprese. Webidoo assisterà i clienti anche nell’implementazione della strategia su LinkedIn, a integrazione delle attività di comunicazione e vendita digitale, attraverso la gestione delle pagine LinkedIn aziendali e dei profili personali più rilevanti, Questa consulenza a 360 gradi permetterà ai clienti di raggiungere 40 milioni di buyer in più di 200 Paesi su Alibaba.com e 900 milioni di utenti in più di 200 Paesi su LinkedIn, massimizzando vantaggi di entrambe le piattaforme: Alibaba.com, piattaforma leader dell’e-commerce B2B a livello globale, e LinkedIn, il social che genera più fatturato diretto per il B2B, grazie alla potenza delle connessioni che è possibile creare sulle sue pagine. BPER Banca e Webidoo stringono questa collaborazione nella convinzione che la digital transformation sia la chiave del successo per le PMI italiane. L’utilizzo di strumenti web appropriati, infatti, fa accrescere il business online delle aziende, garantendo loro un accesso privilegiato al mercato globale e valorizzando le eccellenze del Made in Italy.”Desideriamo supportare i nostri clienti offrendo loro servizi innovativi e crediamo che questa nuova collaborazione con Webidoo sia un modo importante per sostenere lo sviluppo delle PMI, soprattutto in questo particolare momento storico – afferma Stefano Bellucci, responsabile del servizio Global Transaction Banking di BPER Banca –. In questo modo possiamo continuare ad aiutare i nostri clienti a crescere attraverso un accesso rapido e semplificato alla tecnologia digitale che, oggi, in particolare nel business, risulta essere sempre più strategica”.”Siamo lieti – commenta Daniel Rota, CEO di Webidoo – di lavorare al fianco di BPER Banca per supportare i clienti business nella trasformazione digitale, utilizzando soluzioni tecnologiche all’avanguardia per valorizzare la loro visibilità nel mondo. Una spinta all’innovazione che sfrutta il digitale come abilitatore del processo di internazionalizzazione. Siamo felici di dare il nostro contributo alle aziende italiane a supporto del loro percorso di crescita”. LEGGI TUTTO