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    Altea Green Power, Intesa alza target price dopo nuovo piano

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha alzato a 10,1 euro per azione (da 7,0 euro) il prezzo obiettivo su Altea Green Power, azienda quotata su Euronext Growth Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 12%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che il CdA ha approvato il nuovo Piano Industriale 2024-2028 e il management l’ha presentato alla comunità finanziaria.Gli analisti scrivono che il management ha presentato un nuovo “ambizioso” piano che prevede un CAGR del valore della produzione pari a +21% fino al 2028, con un margine di redditività (EBITDA) superiore al 60% per tutto il periodo (rispetto al 51,4% nel primo semestre 2023), in gran parte grazie alla quota crescente di margine più elevato derivante dal business BESS .Dal 2025 l’azienda inizierà a produrre e poi gestire i propri impianti fotovoltaici, puntando a 90 MW di capacità installata entro il 2028 (e oltre 250 MW nel lungo termine). L’obiettivo principale è stabilizzare le fluttuazioni dei flussi di cassa comuni per le attività di co-sviluppo, costruendo gradualmente una base di capitale più solida grazie alla proprietà degli asset.Seguendo i nuovi obiettivi finanziari per il 2024-28, il broker ha rivisto le stime di ricavi ed EBITDA per il 2023 del -24% e -27% (dato che il management ha confermato che i progetti BESS Green/Blue saranno completamente chiusi nel 2024), aumentando le stime di ricavi per il 2025 del 21% (lasciando invariato il 2024, essendo vicino alla nuova guidance). Sulla scia dell’aumento del margine EBITDA del management, ha rivisto la stima di EBITDA 2024-25 rispettivamente del +32% e del +60%. LEGGI TUTTO

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    Enel, l’AD Flavio Cattaneo incontra il Presidente della Repubblica del Cile

    (Teleborsa) – Il Presidente della Repubblica del Cile Gabriel Boric Font ha incontrato l’amministratore delegato di Enel Flavio Cattaneo. Sul tavolo, le sfide legate al settore energetico, con un focus sulle rinnovabili. All’incontro, che si è svolto presso Palacio de La Moneda, hanno partecipato anche il Ministro dell’Energia Diego Pardow, il direttore Rest of the world di Enel Alberto De Paoli e il direttore Enel Cile Fabrizio Barderi. LEGGI TUTTO

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    SLB, ricavi e utili in crescita nel quarto trimestre

    (Teleborsa) – SLB, che prima si chiamava Schlumberger ed è il più grande fornitore al mondo di servizi per giacimenti petroliferi, ha registrato ricavi del quarto trimestre 2023 pari a 8,99 miliardi di dollari, in aumento dell’8% su base sequenziale e del 14% su base annua. L’EPS rettificato del quarto trimestre è stato di 0,86 dollari, in aumento del 10% sequenzialmente e del 21% su base annua.Il fatturato dell’intero anno è stato pari a 33,14 miliardi di dollari, in aumento del 18% su base annua. L’utile netto dell’intero anno è stato pari a 4,20 miliardi di dollari, in crescita del 22% su base annua, mentre l’EPS rettificato per l’intero anno è stato pari a 2,98 dollari, in aumento del 37% su base annua.”Abbiamo concluso un anno straordinario caratterizzato da una diffusa crescita dei ricavi, dall’espansione dei margini e da un eccezionale free cash flow – ha commentato il CEO Olivier Le Peuch – Anno dopo anno, abbiamo aumentato i ricavi e l’EBITDA rispettivamente del 18% e del 25%, e abbiamo generato 4 miliardi di dollari di free cash flow, consentendoci di ridurre il debito netto di 1,4 miliardi di dollari e di restituire 2 miliardi di dollari agli azionisti quest’anno attraverso dividendi e riacquisti di azioni”.”Nel contesto internazionale, nonostante le elevate tensioni geopolitiche in varie regioni, non prevediamo un impatto significativo sull’attività complessiva del settore, in assenza di un’escalation – ha aggiunto – Inoltre, ci aspettiamo che gli investimenti a lungo ciclo in Medio Oriente, nell’offshore globale e nelle risorse di gas siano in gran parte disaccoppiati dalle fluttuazioni a breve termine dei prezzi delle materie prime”. LEGGI TUTTO

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    Saipem rinnova relazioni con Kazakistan per tecnologie CCUS e rinnovabili

    (Teleborsa) – “Saipem intende rinnovare le relazioni con il Kazakistan nel campo della decarbonizzazione e delle energie rinnovabili con un portafoglio unico di tecnologie. Mi riferisco alla nostra tecnologia proprietaria per la cattura del carbonio, Bluenzyme, e alle nostre capacità distintive nell’eolico offshore”. Lo ha commentato Alessandro Puliti, amministratore delegato di Saipem, nel corso della tavola rotonda tenutasi alla Farnesina in occasione della visita del presidente del Kazakistan Kassym – Jomart Tokayev.”Saipem – ha detto Puliti – è da lungo tempo un partner affidabile del Kazakistan, per cui ha realizzato i più importanti progetti di infrastrutture sia offshore che onshore. La storia di successo nello sviluppo delle riserve di idrocarburi del gigante kazako ha visto Saipem, insieme ai suoi partner nazionali, sempre all’avanguardia nelle sfide più coraggiose. Il Kazakistan è ora entrato in una nuova fase per affrontare la crescente domanda interna di energia e tracciare un percorso di prosperità, abbracciando l’innovazione e favorendo la crescita economica e Saipem vuole essere parte di questa strategia futura. Questo percorso sta gettando le basi per un’economia a basse emissioni di carbonio che vedrà il Kazakistan nell’élite dei nuovi leader energetici di domani. Saipem è pronta ad abbracciare questa sfida con i partner kazaki”.”La visita del Presidente Tokayev è un’opportunità per Saipem per riaffermare il proprio impegno verso un modello di business costruito su alleanze nazionali per massimizzare capitale, beni e servizi del Kazakistan – ha aggiunto – Saipem crede da sempre nell’importanza delle partnership locali e nel vantaggio di trasferire il valore generato dalle proprie attività nei Paesi, creando un valore importante per le PMI italo-kazake che considerano i nostri progetti un’importante opportunità”. LEGGI TUTTO

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    Eni firma accordi strategici con aziende statali kazake

    (Teleborsa) – L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, e il Presidente del Consiglio di Amministrazione di KazMunayGas (KMG), Magzum Mirzagaliyev, hanno firmato oggi a Roma un accordo relativo all’innovativo progetto di centrale ibrida gas-rinnovabili da 250 MW nella città di Zhanaozen, regione di Mangystau, in Kazakistan. La firma è avvenuta in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica del Kazakistan, Kassym Jomart Tokayev, in Italia. Eni e KMG hanno confermato la loro disponibilità a procedere alla fase di implementazione del progetto, che fornirà ad impianti di KMG elettricità stabile e a basse emissioni di carbonio prodotta da energia solare ed eolica, e sarà bilanciato con capacità aggiuntiva da una centrale elettrica a gas, si lege in una nota.Eni ha inoltre firmato un Memorandum di Cooperazione con il Fondo Sovrano Samruk-Kazyna (SK) su ulteriori progetti nell’ambito della transizione energetica, tra cui la potenziale replica del modello di centrale ibrida gas-rinnovabili in altre regioni del Kazakistan, nonché la valutazione di iniziative sui minerali e lo sviluppo di altre tecnologie per la riduzione delle emissioni di carbonio.Infine, Eni ha firmato un Accordo di Cooperazione strategica con la compagnia nazionale del gas del Kazakistan, QazaqGaz (società nel portafoglio di SK), incentrato sullo scambio di esperienze tra centri scientifici, tecnici e di ricerca per sviluppare innovazioni tecnologiche e formare capitale umano, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio nelle operazioni dell’industria del gas. LEGGI TUTTO

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    Gas, Unc: “Troppi dubbi dei consumatori su fine tutela”

    (Teleborsa) – Troppi i dubbi che hanno ancora oggi i consumatori sulla fine tutela del gas. I 75enni sono vulnerabili o bisogna avere da 76 anni compresi in su per esserlo? Posso rientrare tra i vulnerabili anche se ero già nel mercato libero? Che differenza c’è tra Placet ordinaria e Placet in deroga? Dove trovo i codici della Placet dedicata? Sono solo alcune delle domande che i consumatori, non avendo trovato una risposta ufficiale, hanno rivolto allo Sportello energia dell’Unione Nazionale Consumatori. Le risposte ai quesiti sono state raccolte dall’Unc in una guida pubblicata sul sito dell’associazione. “Interrogativi – commenta Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unc – che avrebbero dovuti essere chiariti con la campagna informativa che il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica avrebbe dovuto fare e non ha ancora fatto. Ci si è limitati a riciclare il vecchio spot sull’uso del Portale offerte e nessuna informazione per spiegare al consumatore che fine avrebbe fatto non facendo alcuna scelta sul gas prima del 10 gennaio. Molti credono di essere vulnerabili, perché hanno ricevuto nel 2023 il bonus sociale, ma avendo un Isee tra 15 mila a 9.530 euro e non avendo il Governo rinnovato l’estensione della soglia reddituale per usufruire dei bonus per chi ha un disagio economico, non lo sono più, ma ancora non lo sanno. Un fatto molto grave!”.Le risposte dell’Unc ai dubbi dei consumatori – 1) Chi ha un Isee tra 15 mila euro a 9.530 euro non è più considerato vulnerabile dato che per il 2024 non vale più l’estensione della soglia Isee di accesso alle agevolazioni che per l’anno 2023 era stata elevata a 15mila euro. Se il Governo deciderà di rialzare nuovamente le soglie Isee, tornerà ad essere vulnerabile.2) Nel Dl Aiuti Bis è stato definito vulnerabile chi ha una “età superiore ai 75 anni”. Ma cosa si intende esattamente? Di età pari o superiore a 75 anni oppure da 76 anni compresi in su? Arera, in un comunicato del 4 dicembre agli operatori, ha specificato che vale la prima ipotesi, ossia basta aver compiuto 75 anni. Insomma, quando trovate scritto over 75, è fuorviante, perché anche chi ha 75 e non 76 anni è vulnerabile. Il processo di identificazione automatico del vulnerabile è mensile. A partire da febbraio 2024, quindi, saranno identificati come vulnerabili tutti i clienti che nel mese precedente, ossia a gennaio, hanno compiuto 75 anni.3) Chi è vulnerabile, se è già nel mercato libero, ci passa o ci passerà, potrà comunque tornare tra i vulnerabili. Se compite 75 anni tra qualche mese, pur essendo nel frattempo passato al mercato libero, potete tornare nel servizio di maggior tutela della luce e nel Servizio di tutela della vulnerabilità del gas.4) Gas. Se siete vulnerabili non potete avere la placet in deroga, essendo destinata solo ai non vulnerabili.5) Gas. Chi ha già sottoscritto un’offerta nel mercato libero non può accedere alla placet in deroga.6) Voltura gas. Considerato che nella Placet in deroga destinata a chi non è vulnerabile, alla quota energia, data dalla somma delle componenti di approvvigionamento e commercializzazione al dettaglio già definite per il servizio di tutela attuale, si aggiunge una componente in quota fissa (€/anno) stabilita liberamente dal venditore, è evidente che il prezzo della placet in deroga, con molta probabilità, sarà peggiore o al massimo uguale rispetto al prezzo che pagheranno i vulnerabili che finiranno nel servizio di tutela della vulnerabilità. Se, quindi, avete deciso di non passare al mercato libero e non siete vulnerabili, non avendo 75 anni, ma un altro componente del nucleo familiare ha già 75 anni o più, e quindi è invece vulnerabile, allora, previa verifica sul Portale offerte, vi suggeriamo di fare una voltura, ossia cambiare l’intestatario del contratto di fornitura, della bolletta, al componente più anziano della famiglia. Anche se siete nel mercato libero o siete già passati alla placet in deroga, se fate la voltura e siete un vulnerabile avete diritto alle condizioni previste per il servizio di tutela della vulnerabilità.7) Quali sono le isole minori non interconnesse che danno diritto ad essere considerati vulnerabili? Ustica, Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Marettimo, Ponza, Giglio, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filucudi, Capraia, Ventotene.8) Attenzione a non confondere la Placet ordinaria da quella in deroga, ossia quella dedicata solo ai clienti domestici non vulnerabili gas attualmente serviti in tutela che non hanno ancora effettuato la scelta di un’offerta nel mercato libero. Mentre nella PLACET ORDINARIA il prezzo è determinato liberamente dal venditore del mercato libero, sia per la quota energia che la quota fissa di commercializzazione, sia la componente fissa che quella variabile, nella placet in deroga solo la quota fissa annuale (Pfix) è determinata dal venditore. Sul Portale offerte, quindi, per il gas potete confrontare le offerte del mercato libero con quelle della placet in deroga, solo inserendo il suo specifico codice offerta che trovate sul nostro sito. LEGGI TUTTO

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    Acea, commessa da 2,1 milioni di euro per opere idrauliche nel Centro Sud

    (Teleborsa) – Acea Infrastructure, la società del gruppo Acea che si occupa di progettazione e di servizi ingegneristici e tecnologici, si è aggiudicata due gare d’appalto in Molise e in Puglia per un totale di circa 2,1 milioni di euro.La prima, indetta dalla società Grim, che gestisce il servizio idrico integrato in Molise, riguarda la progettazione e l’attuazione di tutte le opere per la tutela del territorio e della risorsa idrica attraverso la riduzione delle perdite nelle condotte, la loro digitalizzazione e il monitoraggio delle reti in tutto il territorio regionale. L’intervento interesserà 98 comuni, dei 136 della regione molisana, in cui tutti i vecchi contatori saranno sostituiti con misuratori di ultima generazione, i cosiddetti smart meter.La seconda gara, indetta dall’Acquedotto Pugliese che gestisce 254 comuni, divisi tra Puglia, Basilicata e Campania, e porta l’acqua nelle case di circa quattro milioni di persone, riguarda il supporto tecnico, nella fase di esecuzione, a opere idrauliche, come serbatoi, camere di manovra, torrini piezometrici, impianti di depurazione, di trattamento dei rifiuti, di potabilizzazione, di sollevamento idrico e fognario, pozzetti di ispezione nonché la realizzazione di nuove reti idriche e fognarie. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 63,20 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 63,20 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO