More stories

  • in

    Snam, Luca Passa è il nuovo CFO

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha comunicato che Luca Passa è da oggi il nuovo Chief Financial Officer (CFO). Il manager è in arrivo da Madrid dove, dal 2018 al 2022, è stato CFO di Endesa e Head of Administration, Finance and Control for Iberia per il Gruppo Enel, in cui era entrato nel 2015 come Head of Group Investor Relations.Nato nel 1973, Passa ha acquisito una consolidata esperienza finanziaria anche internazionale, iniziando la sua carriera a Londra nel 1998, lavorando dapprima per Cantor Fitzgerald, poi in qualità di Senior Associate per Lehman Brothers e successivamente, come Managing Director per Morgan Stanley, dove dal 2003 al 2014 ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità tra Londra e Milano.Nel 2014 è approdato a Fincantieri come Vice President, Head of Investor Relations and Special Projects, con particolare riferimento a progetti di M&A all’estero, per supportare e promuovere il processo di quotazione della società. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas torna a salire nonostante clima mite. Rischi da concorrenza su GNL

    (Teleborsa) – I prezzi del gas sono tornati a crescere nella seduta odierna sulla Piazza di Amsterdam, dopo i cali dei giorni scorsi. Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, si è assestato a 69,4 euro/MWh, in rialzo del 6,7% rispetto alla chiusura precedente. Si tratta di livello inferiore ai valori dell’inizio della guerra in Ucraina e simile a quelli che si registravano tra dicembre 2021 e gennaio 2022.A favorire la moderazione del prezzo nelle ultime settimane, con un ribasso di circa il 50% da inizio dicembre 2022, sono le temperature superiori alle media che sta sperimentando il continente europeo, le quali portano ad una minor richiesta di gas e al mantenimento dei livelli di stoccaggi.Secondo un report di Morgan Stanley, i consumi di gas all’interno del perimetro europeo sono scesi del 12% rispetto alla media stagionale a dicembre, con il calo della domanda residenziale e commerciale che è stato del 10% in dicembre. Le importazioni di GNL, hanno scritto gli analisti, hanno invece raggiunto invece un nuovo massimo storico, con gli Stati Uniti, il Qatar e la Russia che sono rimasti i più grandi fornitori. Nel caso di Mosca questo può essere un controsenso per i suoi interessi: se esporta tanto GNL favorisce il calo del prezzi del gas sul mercato di Amsterdam.L’Europa è inoltre entrata in quello che potrebbe essere il gennaio più caldo mai registrato. Tuttavia, i prezzi del carburante sono più alti del normale e il continente rimane esposto a ulteriori interruzioni dell’approvvigionamento. Infatti, i mercati del gas tornare a essere tesi quest’anno poiché le forniture di GNL saranno limitate, senza nuovi importanti progetti di esportazione a breve termine, e la concorrenza asiatica potrebbe aumentare.”Ci sono ancora molti rischi intorno alla fornitura russa rimanente e anche il potenziale per una maggiore concorrenza per il GNL dalla Cina, poiché il paese abbandona la sua politica zero-Covid – hanno scritto gli analisti di ING in un report sul tema – I prezzi dovranno ancora rimanere elevati per garantire che la distruzione della domanda mantenga il mercato in equilibrio durante l’inverno 2023-24″. LEGGI TUTTO

  • in

    Caro carburanti, Pichetto: “Sacrificato taglio accise per abbassare le bollette: stanziati 21 miliardi”

    (Teleborsa) – “In fase di approvazione della Legge di Bilancio abbiamo fatto un esame delle priorità e in questo ragionamento abbiamo deciso di intervenire stanziando 21 miliardi di euro contro il caro bollette”. Ma “il prezzo dei carburanti sopra i 2 euro oggi è solo speculazione”. È quanto afferma il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista a La Stampa.Il mancato taglio delle accise – sottolinea il ministro – non giustifica, tuttavia, rialzi eccessivi. “Con i livelli attuali di prezzo del gas e del petrolio, un eventuale sforamento dei 2 euro – avverte Pichetto – sarebbe solo speculazione. Se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere in modo stabile e significativo, il governo è pronto a intervenire”.Al momento la priorità del governo è concentrata, tuttavia, sul taglio al caro bollette. “Tra tre, quattro mesi quel che dovesse essere necessario fare, sarà fatto. Così come è stato fatto in questa manovra – sottolinea il ministro – la volontà politica del governo e la capacità finanziaria dell’Italia nell’aiutare imprese e famiglie non è affatto di breve periodo. Ventuno miliardi su trenta della manovra, sono stati utilizzati per alleviare i costi di famiglie e imprese italiane. Se il Governo ha dimostrato di saper fare tanto in appena due mesi di lavoro, conto che nel corso dell’anno non mancheranno ulteriori interventi altrettanto significativi”.Il calo del prezzo del gas – rileva Pichetto – “genererà i propri effetti sulle bollette già a fine gennaio”. Il ministro ha, infine, assicurato che i tempi per i rigassificatori di Piombino e Ravenna “saranno rispettati, anche perché forniranno ognuno 5 miliardi di metri cubi di gas che sono essenziali per garantire la sicurezza energetica dell’Italia nei prossimi anni”. LEGGI TUTTO

  • in

    Equinor e RWE, accordo su supply chain a idrogeno per centrali elettriche tedesche

    (Teleborsa) – Equinor e RWE, rispettivamente colossi energetici di Norvegia e Germania, hanno firmato un memorandum d’intesa (MoU) per sviluppare catene del valore su larga scala per l’idrogeno a basse emissioni di carbonio. Le due società, con l’appoggio dei rispettivi governi, mirano a sostituire le centrali elettriche a carbone tedesche con centrali elettriche alimentate a gas pronte per l’idrogeno e implementare una produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio in Norvegia, il quale sarà poi esportato attraverso in Germania attraverso un gasdotto.In particolare, è prevista la costruzione di nuove centrali elettriche a gas (CCGT), contribuendo alla tabella di marcia della Germania per l’eliminazione graduale del carbone. Equinor e RWE deterranno congiuntamente i CCGT che inizialmente saranno alimentati a gas naturale e poi utilizzeranno gradualmente l’idrogeno come combustibile con l’ambizione di funzionare completamente a idrogeno quando i volumi e la tecnologia saranno disponibili.Prevista anche la costruzione di impianti di produzione in Norvegia per produrre idrogeno a basse emissioni di carbonio dal gas naturale con CCS. Più del 95 percento della CO2 sarà catturato e immagazzinato in modo sicuro e permanente sotto il fondale marino al largo della Norvegia, si legge in una nota.Infine, è prevista l’esportazione di idrogeno tramite gasdotto dalla Norvegia alla Germania e lo sviluppo congiunto di parchi eolici offshore che consentiranno la produzione di idrogeno rinnovabile come combustibile per l’energia elettrica e altri clienti industriali in futuro. Il gasdotto quindi trasporterà inizialmente idrogeno blu, che viene prodotto convertendo il gas naturale e catturando il carbonio emesso, mentre l’energia eolica potrebbe consentirgli di passare all’idrogeno verde, che viene prodotto utilizzando energia rinnovabile.”La collaborazione ha il potenziale per trasformare la Norvegia in un fornitore chiave di idrogeno per la Germania e l’Europa – ha commentato Anders Opedal, CEO di Equinor – Questa è un’opportunità unica per costruire un’industria dell’idrogeno in Norvegia, dove l’idrogeno può essere utilizzato anche come materia prima per le industrie nazionali”.”L’idrogeno blu in grandi quantità può iniziare, con successiva conversione in fornitura di idrogeno verde – ha dichiarato Markus Krebber, CEO di RWE – Questo è esattamente ciò che stiamo portando avanti con la nostra partnership: fornire alle industrie quantità rilevanti di idrogeno”.(Foto: Photo by Jason Blackeye on Unsplash ) LEGGI TUTTO

  • in

    Energia, ARERA: approvato Testo unico autoconsumo

    (Teleborsa) – Approvato il testo unico che regola le modalità per valorizzare l’autoconsumo diffuso, con indicazioni chiare e semplificazioni procedurali rispetto alla disciplina transitoria vigente dal 2020. Il provvedimento, spiega l’ARERA, completa il quadro regolatorio relativo alle configurazioni in cui è possibile valorizzare l’autoconsumo e fa seguito alle innovazioni relative ai Sistemi semplici di produzione e consumo e ai Sistemi di distribuzione chiusi adottate nei mesi scorsi.Insieme al decreto di incentivazione in emanazione nelle prossime settimane da parte del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, il provvedimento fornisce il quadro delle regole che contribuiranno a rispondere alle sfide della transizione energetica tramite la diffusione degli impianti alimentati dalle fonti rinnovabili e, poiché essi saranno realizzati in contesti di autoconsumo, contribuirà alla riduzione della spesa energetica dei clienti finali. Nel nuovo ‘Testo integrato autoconsumo diffuso’ rientrano tutti i sistemi per l’autoconsumo diffuso: gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente in edifici e condomini, comunità energetiche e autoconsumatori individuali su rete pubblica. Le prime due configurazioni hanno già avuto una prima regolazione transitoria basata su un modello regolatorio virtuale, con limitato riferimento all’autoconsumo derivante da nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 200 kW e ubicati sotto la medesima cabina secondaria a cui sono collegati i clienti finali della configurazione.Tra le novità, le definizioni univoche per tutte le varie configurazioni di autoconsumo diffuso e la distinzione di due perimetri geografici: la zona di mercato che rileva per individuare l’energia elettrica condivisa e l’area sottesa alla medesima cabina primaria che rileva per individuare la vera e propria energia elettrica autoconsumata. Quest’ultima è oggetto di maggior valorizzazione per tenere conto dei costi di esercizio delle reti elettriche mediamente evitati proprio per effetto dell’avvicinamento geografico di produzione e consumo nella medesima ora. E poiché la valorizzazione dell’autoconsumo diffuso ora è riferita all’area sottesa alla cabina primaria (e non più alla cabina secondaria), vengono delineati i criteri sulla base dei quali i gestori di rete individuano, in modo convenzionale, le aree sottese a ciascuna cabina primaria a partire dalla reale configurazione delle reti elettriche e introducendo correttivi di carattere geografico. Sarà invece cura del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica la prossima definizione degli incentivi. Inoltre, vengono semplificate le procedure operative per la costituzione e la gestione delle configurazioni.Infine, grazie alla conferma del modello regolatorio virtuale già adottato nel periodo transitorio iniziale, sono garantiti a tutti i clienti finali e ai produttori gli attuali diritti (ad esempio quello di scegliere liberamente il proprio fornitore indipendentemente dai rapporti legati all’autoconsumo). L’applicazione del Tiad è prevista dal 1 marzo 2023 o in concomitanza con l’entrata in vigore del decreto del Mase con gli strumenti di incentivazione economica, se successiva. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas: bolletta in aumento (+23,3%) per i consumi di dicembre 2022

    (Teleborsa) – Aumenta la bolletta gas per le famiglie ancora in tutela. In base all’andamento medio del mercato all’ingrosso italiano nel mese di dicembre e per i consumi dello stesso mese, per la famiglia tipo in tutela (consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui) si registra una crescita del +23,3% della bolletta, rispetto al mese di novembre.La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di dicembre, che nelle prime settimane ha registrato quotazioni gas ancora particolarmente elevate (con punte di circa 135 euro/MWh) prima delle riduzioni di fine mese, il prezzo della materia primagas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è quindi fissato in 116,6 euro/MWh, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso.Se l’Arera avesse utilizzato il vecchio metodo di aggiornamento della tutela gas (trimestrale ex-ante anziché mensile ex-post) durante tutto l’ultimo trimestre del 2022 si sarebbe applicata una CMEM di oltre 240 euro/MWh. Il metodo adottato dall’Autorità – spiega l’Arera in una nota – ha consentito, invece, di applicare una CMEMm di 78 euro/MWh in ottobre e di 91,2 euro/MWh in novembre.Malgrado questi risparmi, tuttavia, in termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (gennaio-dicembre 2022) è di circa 1.866 euro, +64,8% rispetto al 2021.L’Arera ricorda che, come previsto dalla ‘Legge Bilancio’, per il I trimestre 2023, l’Autorità ha già azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas. Confermata anche la componente negativa UG2 per i consumi gas fino a 5.000 smc/anno e la riduzione Iva sul gas al 5%. LEGGI TUTTO

  • in

    Borsa elettrica, prezzo energia in calo del 10,3% nell'ultima settimana

    (Teleborsa) – Cala il prezzo dell’elettricità alla Borsa elettrica, nella settimana da lunedì 26 dicembre 2022 a domenica 1° gennaio 2023. Il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) è sceso, infatti, a 194,12 euro/MWh in calo del 10,3% rispetto a quello della settimana precedente. E’ quanto emerge dai consueti dati settimanali pubblicati dal Gestore dei Mercati elettrici (GME), società responsabile in Italia dell’organizzazione e della gestione del mercato elettrico.Sempre secondo le rilevazioni, i volumi di energia elettrica scambiati in borsa si attestano a 3,1 milioni di MWh mentre la liquidità del mercato si porta al 70,5%.I prezzi medi di vendita sono variati tra 193,81 euro/MWh del Centro Sud, Sud, Calabria, Sicilia e Sardegna e 194,28 euro/MWh del Nord e Centro Nord. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas, seduta volatile con prezzo che resta vicino a valori di inizio guerra

    (Teleborsa) – Dopo un apertura in calo del 7,9%, i prezzi del gas sono tornati ad aumentare nel pomeriggio sulla Piazza di Amsterdam. Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, ha registrato un rialzo del 6,3% a 81,15 euro/MWh in chiusura, comunque vicino ai valori dell’inizio della guerra in Ucraina.Le vendite in apertura di seduta avevano esteso i netti cali delle ultime tre settimane, con i prezzi del gas che sono diminuiti di circa il 47% a dicembre, poiché l’Europa è riuscita a sostituire gran parte dei flussi della Russia con forniture di gas naturale liquefatto.A impattare positivamente sul prezzo della materia prima energetica sono state anche le condizioni meteorologiche, con temperature superiori alle norme stagionali per la maggior parte dell’Europa, il che aiuterà il Blocco a evitare di esaurire le sue scorte troppo presto durante l’inverno.Intanto, il gigante del gas russo Gazprom ha comunicato alcuni dati sull’andamento del 2022, che ha risentito delle scelte di approvvigionamento dell’Unione europea dopo l’invasione russa dell’Ucraina, delle ritorsioni messe in campo dal Cremlino e dalla grande volatilità sperimentata sui mercati internazionali.Gazprom ha prodotto 412,6 miliardi di metri cubi di gas nel 2022, ha affermato il CEO della società Alexey Miller, e ha esportato 100,9 miliardi di metri cubi di gas in paesi al di fuori dell’ex Unione Sovietica. La produzione di gas è diminuita di circa il 20% rispetto al 2021 e le esportazioni sono diminuite del 45,5%. Secondo gli ultimi dati, sono stati forniti ai consumatori domestici 243 miliardi di metri cubi di gas. LEGGI TUTTO