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    Terna, utile 2022 sale a 857 milioni di euro. Dividendo di 31,44 centesimi

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2.964,5 milioni di euro, registrano un aumento di 359,7 milioni di euro (+13,8%) rispetto al 2021. Il risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente ai maggiori meccanismi incentivanti output-based e all’incremento della base asset regolata (RAB), al netto della riduzione del WACC riconosciuto per il 2022.L’EBITDA del 2022 si attesta a 2.059,2 milioni di euro, in crescita dell’11%). L’utile netto è pari a 857 milioni di euro, in crescita dell’8,6%. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.576,3 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai 10.002,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021.“In uno scenario particolarmente complesso, Terna ha saputo conseguire risultati di eccellenza, accelerando, per il decimo trimestre consecutivo, il passo degli investimenti a beneficio del sistema elettrico e dell’Italia – ha dichiarato l’AD Stefano Donnarumma – Nel corso del 2022 abbiamo rafforzato il ruolo di Terna quale vero e proprio regista della transizione energetica, abilitando sempre più lo sviluppo e la diffusione delle fonti rinnovabili”.Il CdA proporrà l’approvazione di un dividendo complessivo per l’esercizio 2022 di 631.941.484,80 euro, pari a 31,44 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2021, in linea con la dividend policy) e la distribuzione – al netto dell’acconto sul dividendo ordinario relativo all’esercizio 2022 pari a 10,61 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 23 novembre 2022 – dei rimanenti 20,83 centesimi di euro per azione, da mettere in pagamento dal 21 giugno 2023 con data stacco 19 giugno 2023 della cedola n. 38 (record date 20 giugno 2023).Per il 2023 è previsto che Terna possa conseguire ricavi per 3,11 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,12 miliardi di euro e un EPS pari a 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, previsto pari a 10 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, il gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    E-Distribuzione lancia il webinar “Generazione distribuita: Una guida step by step verso l'autonomia energetica”

    (Teleborsa) – Qual è l’iter corretto da seguire per connettere il proprio impianto fotovoltaico alla rete? Come si compila la documentazione tecnica propedeutica all’allaccio e a chi bisogna presentarla? A queste e tante altre domande darà risposte il webinar Generazione distribuita: Una guida step by step verso l’autonomia energetica, organizzato da E-Distribuzione il 27 marzo e volto a illustrare tutti i passaggi del processo di attivazione in maniera semplice e alla portata di tutti.L’evento online si rivolge a cittadini, installatori tecnici e associazioni di categoria e ha l’obiettivo di offrire chiarimenti e supporto concreto a tutti coloro che intendono diventare “prosumer”, ossia produttori e al tempo stesso consumatori di energia pulita, connettendo alla rete i propri impianti solari per intraprendere così il percorso verso l’autonomia energetica con importanti benefici economici, sociali e ambientali.Nel 2022 sono infatti più che triplicate le domande di allaccio ed è cresciuto l’interesse dei titolari di impianti rinnovabili di piccola taglia a rendersi parte attiva del processo di transizione energetica, immettendo in rete l’energia autoprodotta e ottenendo significativi risparmi in bolletta nonché un taglio delle emissioni di CO2.Per partecipare al webinar è necessario registrarsi sul sito di E-Distribuzione entro e non oltre il 23 marzo, compilando un form all’interno del quale potranno anche essere inserite domande specifiche sugli argomenti oggetto del webinar, a cui successivamente E-Distribuzione risponderà durante la sessione di Q&A. Sarà inoltre possibile rivedere il webinar on demand sul sito di E-Distribuzione nelle prossime settimane.Programma del webinar – 14.35 Apertura; 15.00 I produttori ed E Distribuzione verso un futuro distribuito Vincenzo Ranieri, amministratore delegato E-Distribuzione; 15.10 L’iter di connessione di un impianto di produzione Elena Luisa Silvestro, Responsabile Commerciale Rete, E-Distribuzione; 15.20 La presentazione della domanda e l’inoltro tramite Portale Produttori Antonino Zecca, Responsabile Operazioni Commerciali, E-Distribuzione; 15.30 L’accettazione del preventivo e la gestione delle attività in carico al Produttore Antonino Zecca, Responsabile Operazioni Commerciali, E-Distribuzione; 15.40 La predisposizione e la sottoscrizione del Regolamento di Esercizio Andrea Caregari, Responsabile Esercizio e Manutenzione Rete, E-Distribuzione; 15.50 L’attivazione dell’impiantoAndrea Caregari, Responsabile Esercizio e Manutenzione Rete, E-Distribuzione; 16.00 Q&A e conclusioni. LEGGI TUTTO

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    “RESPIRA” a K.EY Energy 2023 per le Comunità Energetiche Rinnovabili

    (Teleborsa) – La piattaforma RESPIRA, aperta da Coopfond, Legacoop, Banca Etica ed Ecomill per favorire la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in forma cooperativa, capaci di aiutare contemporaneamente l’ambiente e i conti di famiglie e imprese, partecipa alla prima edizione di K.EY – The Energy Transition, la fiera che a Rimini raccoglie il testimone di Key Energy tramutandosi in un evento autonomo, con un nuovo format, un nuovo posizionamento e una nuova temporalità. Un appuntamento tutto dedicato alla sfida che ci attende, quella di far sì che nel 2030 il 72% della generazione di energia elettrica provenga da fonti rinnovabili. Lo stand di RESPIRA sarà il numero 005 all’interno del padiglione B3. Per la piattaforma finalizzata alla nascita di CER sarà un’occasione importante per farsi conoscere, attivare nuovi contatti e ricevere stimoli importanti. K.EY vuole essere, infatti, anche hub di riferimento culturale, scientifico e tecnico e community catalyst in grado di connettere e far comunicare fra loro stakeholders, player e protagonisti del mondo delle rinnovabili.Nel corso della manifestazione fieristica, i quattro promotori che hanno dato vita alla piattaforma Respira – Coopfond, Legacoop, Banca Etica ed Ecomill – hanno programmato una riunione con tutti i partner che si sono aggregati attorno al progetto. L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti a sei mesi esatti dal lancio dell’iniziativa che ha raccolto già decine di richieste e proposte per attivare CER in forma cooperativa, con l’obiettivo di definire la strategia per i prossimi 12 mesi di attività.I partner di RESPIRA sono infatti in grado di guidare cittadini ed imprese attraverso tutte le fasi del processo di costruzione ed avvio di una comunità energetica rinnovabile. Un team di esperti è, infatti, a disposizione nelle varie aree coinvolte: Legacoop supporta i proponenti nell’adempimento degli aspetti normativi e statutari necessari alla costituzione di una CER in forma cooperativa; Coopfond offre finanziamenti in forma di equity; Ecomill mette a disposizione la propria piattaforma di crowdinvesting per una raccolta di equity partecipato tra cittadini e soci di cooperative; Banca Etica mette a disposizione prestiti e altri strumenti finanziari e di bancassicurazione per la realizzazione dei progetti idonei; le ESCo (Energy Service Company) partner di RESPIRA si occupano degli aspetti tecnici, dallo studio di fattibilità alla definizione delle migliori scelte impiantistiche. LEGGI TUTTO

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    IEG: al via domani K.EY – The Energy Transition Expo

    (Teleborsa) – È tutto pronto per il debutto di K.EY – The Energy Transition Expo. La manifestazione di Italian Exhibition Group (IEG) di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo sulla transizione energetica torna domani, e fino a venerdì 24 marzo, presso il quartiere fieristico di Rimini, con una veste totalmente rinnovata. Un evento per la prima volta stand alone, con un nuovo nome, un nuovo format e un’inedita collocazione in primavera, il cui successo ha superato le attese, raccogliendo numerose adesioni a livello nazionale, europeo ed extraeuropeo e confermando l’interesse che da sempre il mercato dimostra per la manifestazione.Alle ore 12.15 presso l’Innovation Square (Hall Sud) è in programma l’Opening Ceremony, con la partecipazione di Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group, Vannia Gava, viceministro MASE, Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, Anna Montini, assessore alla Transizione Ecologica, Blu Economy, Statistica del Comune di Rimini, Roberto Luongo, direttore ICE, Paolo Arrigoni, presidente GSE.Sono attesi oltre 500 brand, di cui circa il 30% dall’estero, con la presenza dei principali leader di mercato in tutti i settori e un significativo ampliamento delle filiere. La superficie espositiva è raddoppiata rispetto alle edizioni precedenti: 12 padiglioni e un layout interamente ridisegnato, con sei aree espositive tematiche dedicate a ciascuno dei sei settori merceologici della manifestazione.K.EY – The Energy Transition Expo non dimentica l’esperienza maturata da Key Energy nel corso delle 15 edizioni precedenti e mantiene stretto il legame con Ecomondo, ponendosi obiettivi ancora più ambiziosi: rafforzare la propria leadership sui temi dell’efficienza e della transizione energetica e consolidare il ruolo di network di riferimento per tutte le community coinvolte, in grado di favorire una costante interlocuzione con le Istituzioni e connettere fra loro i key player del settore per confrontarsi e discutere sui temi della transizione energetica, rimanendo informati e aggiornati su aspetti legislativi e trend di sviluppo. La tre giorni di business e networking riminese avrà un respiro ancora più internazionale, grazie al supporto del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia e vedrà la presenza in fiera di oltre 300 operatori qualificati dall’estero, provenienti da tutto il mondo, e la collaborazione con oltre 23 Associazioni internazionali provenienti prevalentemente da Europa Occidentale ed Est Europa, America Centrale e Sud America, Nord Africa, Africa Subsahariana e Medio Oriente.Le sei aree espositive tematiche risultano ben delineate, ma allo stesso tempo interconnesse per esplorare il tema dell’efficienza energetica da tutti i punti di vista, ottimizzando il percorso di visita e consentendo a visitatori ed espositori di aumentare i contatti e le occasioni di networking e di intercettare nuove opportunità di business. C’è spazio per prodotti e tecnologie dei settori solare, fotovoltaico e storage a SEC – Solar Exhibition and Conference, per l’eolico a WEM – Wind Expo for Med e per tecnologie e progetti per la produzione e stoccaggio di idrogeno a HYe. Di efficienza energetica e storage in ambito industriale e nel building, con tecnologie e servizi a disposizione delle aziende per ottimizzare i propri consumi energetici e ridurre il carbon footprint, si parla a EFFI – Energy Efficiency Expo, area trasversale a tutti i settori protagonisti della transizione energetica. Infine, eME – e-Mobility Expo e Sustainable City sono dedicate rispettivamente alla mobilità elettrica e sostenibile, dalle infrastrutture di ricarica ai servizi di mobilità interconnessa, e alla smart city, sfruttando tutte le possibili sinergie fra questi settori. Confermato anche il Sustainable Building District, dedicato all’edilizia sostenibile e realizzato in collaborazione con il main partner Green Building Council Italia.Il ricco palinsesto di eventi e convegni internazionali in programma, definiti dal Comitato tecnico Scientifico di K.EY con la collaborazione delle più importanti Associazioni nazionali ed internazionali, prevede, per la prima volta, il K.EY ENERGY SUMMIT – Stati Generali delle Fonti Rinnovabili, un momento di confronto pubblico promosso da ANEV, Elettricità Futura, ITALIA SOLARE, Consorzio Italiano Biogas, Federidroelettrica, ANIE Rinnovabili, Assoidroelettrica e Coordinamento FREE, per sottoporre al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla presenza del viceministro del MASE, proposte organiche e coordinate per lo sviluppo accelerato delle rinnovabili al fine di raggiungere gli obiettivi 2030 e trasferire alla collettività i vantaggi delle fonti rinnovabili, in termini di costi dell’energia contenuti e stabili, riduzione della dipendenza dall’estero, aumento della sicurezza energetica, contenimento delle emissioni inquinanti e climalteranti. L’evento si apre con i saluti del CEO di Italian Exhibition Group. Giovedì 23 è la volta della presentazione del 1 Rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali Associazioni di categoria del comparto, per ricostruire, insieme ai più importati player italiani del mercato, le caratteristiche e la distribuzione territoriale e settoriale delle imprese della filiera delle energie rinnovabili.In contemporanea con K.EY si svolge la terza edizione di ForumTech, evento di formazione e informazione di ITALIA SOLARE focalizzato sul ruolo dei sistemi di accumulo nel mercato elettrico, sulle sfide tecnologiche per l’O&M in Italia e la gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici.K.EY si svolge in concomitanza con DPE The European Exhibition of Electrical power System, la manifestazione europea dedicata all’intero ecosistema della generazione, distribuzione, sicurezza ed automazione elettrica, organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con l’Associazione Generazione Distribuita – Motori, Componenti, Gruppi Elettrogeni federata ANIMA Confindustria. DPE si rivolge al settore della generazione distribuita, esponendo le soluzioni e tecnologie dell’industria dei sistemi e componenti per la generazione e distribuzione di elettricità. Inoltre, porta in fiera i temi legati al nuovo assetto che la rete elettrica sta assumendo. LEGGI TUTTO

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    A2A, offerta non vincolante per 50,1% di EGEA in esclusiva

    (Teleborsa) – A2A ha formalizzato un’offerta non-vincolante per entrare nel capitale sociale di EGEA – Ente Gestione e Ambiente – con una partecipazione di maggioranza assoluta (50,1%) attraverso un’operazione di aumento di capitale. La decisione – spiega A2A in una nota – è stata presa a seguito dell’approvazione del Consiglio di Amministrazione e, a fronte della concessione di un’esclusiva. Il range di enterprise value indicativo attualmente previsto per il 100% degli asset è compreso tra 560 e 605 milioni di euro, da confermarsi eventualmente con un’offerta vincolante entro il 15 maggio 2023, in caso di esito positivo della due diligence da avviarsi nei prossimi giorni. L’esclusiva avrà durata pari al periodo di due diligence. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -58 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 10 marzo 2023 sono risultati in diminuzione di 58 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sotto del consensus (-62 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 84 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.972 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 35,9% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.451) e in crescita del 23,7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.594 BCF). LEGGI TUTTO

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    A2A, EBITDA 2022 in rialzo. Tasse extra-profitti pesano su utile

    (Teleborsa) – A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 23.166 milioni di euro, in aumento del 101% rispetto all’anno precedente per le dinamiche rialziste dei prezzi delle commodities. Il Margine Operativo Lordo si attesta a 1.505 milioni di euro, in aumento del 5,4% rispetto all’anno precedente. L’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 380 milioni di euro, in aumento del 2,4%, mentre l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 401 milioni di euro (504 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -20%), anche per effetto dei contributi straordinari previsti dai provvedimenti legislativi.La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2022 risulta pari a 4.258 milioni di euro (4.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021) corrispondente a 2,8x di PFN/EBITDA in riduzione dal 2,9x del 2021.”Il 2022 si è concluso positivamente per il Gruppo A2A nonostante l’acuirsi della crisi internazionale e climatica – ha commentato l’AD Renato Mazzoncini – In un mondo che aspettava la ripresa dopo la pandemia, la guerra nel cuore dell’Europa ha portato incertezza e instabilità. La siccità ha messo a dura prova coltivazioni e produzione idroelettrica. In questo contesto abbiamo avviato nuovi impianti per il recupero della materia e la produzione di biometano, potenziato le reti elettriche per favorire la decarbonizzazione attraverso l’elettrificazione dei consumi, consolidato la nostra presenza sul territorio nazionale con importanti acquisizioni nell’ambito della generazione di energia green”.”Queste condizioni hanno consentito di proporre un dividendo totale di 0,0904 euro per azione, pari a 283 milioni di euro per i nostri azionisti, inserendo oltre alla crescita programmata del 3%, una componente di dividendo non ricorrente pari a 0,0055 euro per azione (pari a 17 milioni di euro)”, ha aggiunto. L’ammontare complessivo del dividendo proposto è da intendersi, dal punto di vista borsistico, di natura ordinaria.Le previsioni sull’esercizio 2023, prevedono un EBITDA compreso tra 1,60 e 1,64 miliardi di euro e un Utile Netto di Gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, tra 380 e 390 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Terna, Piano di Sviluppo 2023: oltre 21 miliardi di euro di investimenti in 10 anni (+17%)

    (Teleborsa) – Abilitare il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55″, favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili, sviluppare le interconnessioni con l’estero, aumentare il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico e investire sulla digitalizzazione della rete. Sono questi i punti cardine del Piano di Sviluppo 2023 della rete di trasmissione nazionale presentato oggi da Terna: oltre 21 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni, il 17% in più rispetto al precedente Piano, per accelerare la transizione energetica, favorire la decarbonizzazione del Paese, ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere, rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale. Calcolando l’intera vita delle opere inserite in questo Piano di Sviluppo, oltre l’orizzonte decennale, l’ammontare complessivo degli investimenti supererà i 30 miliardi di euro. Il nuovo Piano della società presieduta da Valentina Bosetti e guidata da Stefano Donnarumma è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del presidente di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Stefano Besseghini.Tra le linee di azione del Piano di Sviluppo 2023 figurano: incremento della capacità di scambio tra zone di mercato attraverso lo sviluppo di infrastrutture abilitanti e innovative; valorizzazione di sinergie infrastrutturali con interventi strategici per il Paese già pianificati, come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, e utilizzo di infrastrutture esistenti e siti dismessi per integrare la rete, riducendo al contempo l’impatto ambientale; abilitazione delle fonti di energia rinnovabile; incremento della resilienza della rete con un approccio prospettico per misurare il rischio della rete in caso di eventi meteorologici estremi. Il Piano di Sviluppo 2023 è anche digitale, grazie a una sezione dedicata sull’app di Terna. Da mobile sarà possibile consultare i principali progetti e gli interventi della rete di sviluppo con contenuti multimediali rapidi e accessibili.Nel nuovo Piano di Sviluppo, da quest’anno pubblicato con cadenza biennale, Terna ha inserito oltre 30 progetti infrastrutturali, dando elevata priorità agli interventi ritenuti strategici per l’intero sistema elettrico nazionale, mantenendo le opere inserite nel precedente Piano decennale e inserendo i nuovi progetti della rete Hypergrid. La rete Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current) per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica, rappresenta la principale novità introdotta dal Piano di Sviluppo 2023. In aggiunta agli interventi di sviluppo già previsti, Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, – HVDC Milano-Montalto; Central Link; Dorsale Sarda; Dorsale Ionica-Tirrenica; Dorsale Adriatica, HVDC Foggia-Villanova-Fano-Forlì – funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro. Si tratta di un’imponente operazione di ammodernamento di elettrodotti già esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica della penisola e verso le isole, che prevede nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV, un elemento, quest’ultimo, che rappresenta una novità assoluta per l’azienda. Con Hypergrid sarà possibile raddoppiare la capacità di scambio tra zone di mercato, passando dagli attuali 16 GW a oltre 30 GW. In aggiunta, lo sviluppo delle dorsali in corrente continua consentirà di minimizzare il consumo di suolo e l’impatto sul territorio.”Gli investimenti inseriti nel Piano di Sviluppo 2023 sono i più alti mai previsti da Terna e consentiranno di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi che l’Europa e l’Italia si sono dati – ha dichiarato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna –. Mai come oggi, in un contesto particolarmente sfidante, è necessario uno sforzo di programmazione di lungo periodo, un coordinamento fra le istituzioni che consenta all’Italia di cogliere tutte le opportunità che la transizione porta con sé. Le fonti rinnovabili rappresentano il nostro petrolio: abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese”.”A causa dell’emergenza del gas, ci siamo trovati di colpo ad affrontare prezzi impensabili prima, quindi bisogna valutare il fronte della produzione in modo più deciso. Nei prossimi tre mesi la programmazione nazionale sarà rivista nel Pniec, l’impegno – ha detto Pichetto – è consegnare la proposta entro il 30 giugno. Dobbiamo arrivare ad autorizzare 12-13-14 GW all’anno di energia rinnovabile, e questo in base agli indicatori è raggiungibile”.Gli interventi previsti da Terna contribuiranno in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi posti a livello europeo dal Pacchetto di misure Fit-for-55, che prevede una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990. In Italia, l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovrà coprire almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico entro il 2030, rispetto al 55% indicato precedentemente dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), per un totale di70 GW di potenza aggiuntiva. Secondo i dati di Terna, a gennaio 2023, le richieste di connessione alla rete di alta tensione di nuovi impianti di generazione da fonte rinnovabile hanno raggiunto circa 340 GW, di cui circa il 37% da fonte solare e circa il 54% da fonte eolica (on-shore e off-shore), un valore pari a circa 5 volte gli obiettivi che l’Italia si è data al 2030. Terna ha lanciato a fine febbraio la piattaforma Econnextion, che consente di monitorare in maniera costante e continuativa queste iniziative.In particolare, gli ingenti investimenti previsti da Terna nella rete di trasmissione elettrica, a beneficio del sistema Paese, serviranno a incrementare la magliatura e l’affidabilità della rete, a rinforzare le dorsali tra Sud (dove è maggiore la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili) e Nord (dove è più sostenuta la domanda di energia elettrica), a potenziare i collegamenti fra le isole e la terraferma, a sviluppare le infrastrutture sulle due isole maggiori, nonché a migliorare la resilienza, l’efficienza, la sostenibilità e l’integrazione delle rinnovabili.Fondamentale per lo sviluppo della rete di trasmissione sarà il tempo di autorizzazione e realizzazione delle opere rispetto alla velocità di evoluzione degli scenari di generazione e di domanda di energia elettrica. In quest’ottica, Terna adotterà un approccio modulare per sviluppare un modello flessibile di investimenti, che permetta di realizzare le future infrastrutture di rete in funzione dell’effettivo scenario energetico. A tal fine, le nuove opere della rete Hypergrid saranno progettate e avviate in iter autorizzativo sin da subito, per poi essere realizzate in funzione delle priorità di sistema, così da rendere la rete pronta ad accogliere la nuova capacità rinnovabile installata.Al 2040, grazie agli interventi inseriti nel Piano, è prevista una riduzione totale delle emissioni di CO2 fino a quasi 12.000 kt/anno. LEGGI TUTTO