More stories

  • in

    Caro carburanti, Pichetto: “Sacrificato taglio accise per abbassare le bollette: stanziati 21 miliardi”

    (Teleborsa) – “In fase di approvazione della Legge di Bilancio abbiamo fatto un esame delle priorità e in questo ragionamento abbiamo deciso di intervenire stanziando 21 miliardi di euro contro il caro bollette”. Ma “il prezzo dei carburanti sopra i 2 euro oggi è solo speculazione”. È quanto afferma il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista a La Stampa.Il mancato taglio delle accise – sottolinea il ministro – non giustifica, tuttavia, rialzi eccessivi. “Con i livelli attuali di prezzo del gas e del petrolio, un eventuale sforamento dei 2 euro – avverte Pichetto – sarebbe solo speculazione. Se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere in modo stabile e significativo, il governo è pronto a intervenire”.Al momento la priorità del governo è concentrata, tuttavia, sul taglio al caro bollette. “Tra tre, quattro mesi quel che dovesse essere necessario fare, sarà fatto. Così come è stato fatto in questa manovra – sottolinea il ministro – la volontà politica del governo e la capacità finanziaria dell’Italia nell’aiutare imprese e famiglie non è affatto di breve periodo. Ventuno miliardi su trenta della manovra, sono stati utilizzati per alleviare i costi di famiglie e imprese italiane. Se il Governo ha dimostrato di saper fare tanto in appena due mesi di lavoro, conto che nel corso dell’anno non mancheranno ulteriori interventi altrettanto significativi”.Il calo del prezzo del gas – rileva Pichetto – “genererà i propri effetti sulle bollette già a fine gennaio”. Il ministro ha, infine, assicurato che i tempi per i rigassificatori di Piombino e Ravenna “saranno rispettati, anche perché forniranno ognuno 5 miliardi di metri cubi di gas che sono essenziali per garantire la sicurezza energetica dell’Italia nei prossimi anni”. LEGGI TUTTO

  • in

    Equinor e RWE, accordo su supply chain a idrogeno per centrali elettriche tedesche

    (Teleborsa) – Equinor e RWE, rispettivamente colossi energetici di Norvegia e Germania, hanno firmato un memorandum d’intesa (MoU) per sviluppare catene del valore su larga scala per l’idrogeno a basse emissioni di carbonio. Le due società, con l’appoggio dei rispettivi governi, mirano a sostituire le centrali elettriche a carbone tedesche con centrali elettriche alimentate a gas pronte per l’idrogeno e implementare una produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio in Norvegia, il quale sarà poi esportato attraverso in Germania attraverso un gasdotto.In particolare, è prevista la costruzione di nuove centrali elettriche a gas (CCGT), contribuendo alla tabella di marcia della Germania per l’eliminazione graduale del carbone. Equinor e RWE deterranno congiuntamente i CCGT che inizialmente saranno alimentati a gas naturale e poi utilizzeranno gradualmente l’idrogeno come combustibile con l’ambizione di funzionare completamente a idrogeno quando i volumi e la tecnologia saranno disponibili.Prevista anche la costruzione di impianti di produzione in Norvegia per produrre idrogeno a basse emissioni di carbonio dal gas naturale con CCS. Più del 95 percento della CO2 sarà catturato e immagazzinato in modo sicuro e permanente sotto il fondale marino al largo della Norvegia, si legge in una nota.Infine, è prevista l’esportazione di idrogeno tramite gasdotto dalla Norvegia alla Germania e lo sviluppo congiunto di parchi eolici offshore che consentiranno la produzione di idrogeno rinnovabile come combustibile per l’energia elettrica e altri clienti industriali in futuro. Il gasdotto quindi trasporterà inizialmente idrogeno blu, che viene prodotto convertendo il gas naturale e catturando il carbonio emesso, mentre l’energia eolica potrebbe consentirgli di passare all’idrogeno verde, che viene prodotto utilizzando energia rinnovabile.”La collaborazione ha il potenziale per trasformare la Norvegia in un fornitore chiave di idrogeno per la Germania e l’Europa – ha commentato Anders Opedal, CEO di Equinor – Questa è un’opportunità unica per costruire un’industria dell’idrogeno in Norvegia, dove l’idrogeno può essere utilizzato anche come materia prima per le industrie nazionali”.”L’idrogeno blu in grandi quantità può iniziare, con successiva conversione in fornitura di idrogeno verde – ha dichiarato Markus Krebber, CEO di RWE – Questo è esattamente ciò che stiamo portando avanti con la nostra partnership: fornire alle industrie quantità rilevanti di idrogeno”.(Foto: Photo by Jason Blackeye on Unsplash ) LEGGI TUTTO

  • in

    Energia, ARERA: approvato Testo unico autoconsumo

    (Teleborsa) – Approvato il testo unico che regola le modalità per valorizzare l’autoconsumo diffuso, con indicazioni chiare e semplificazioni procedurali rispetto alla disciplina transitoria vigente dal 2020. Il provvedimento, spiega l’ARERA, completa il quadro regolatorio relativo alle configurazioni in cui è possibile valorizzare l’autoconsumo e fa seguito alle innovazioni relative ai Sistemi semplici di produzione e consumo e ai Sistemi di distribuzione chiusi adottate nei mesi scorsi.Insieme al decreto di incentivazione in emanazione nelle prossime settimane da parte del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, il provvedimento fornisce il quadro delle regole che contribuiranno a rispondere alle sfide della transizione energetica tramite la diffusione degli impianti alimentati dalle fonti rinnovabili e, poiché essi saranno realizzati in contesti di autoconsumo, contribuirà alla riduzione della spesa energetica dei clienti finali. Nel nuovo ‘Testo integrato autoconsumo diffuso’ rientrano tutti i sistemi per l’autoconsumo diffuso: gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente in edifici e condomini, comunità energetiche e autoconsumatori individuali su rete pubblica. Le prime due configurazioni hanno già avuto una prima regolazione transitoria basata su un modello regolatorio virtuale, con limitato riferimento all’autoconsumo derivante da nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 200 kW e ubicati sotto la medesima cabina secondaria a cui sono collegati i clienti finali della configurazione.Tra le novità, le definizioni univoche per tutte le varie configurazioni di autoconsumo diffuso e la distinzione di due perimetri geografici: la zona di mercato che rileva per individuare l’energia elettrica condivisa e l’area sottesa alla medesima cabina primaria che rileva per individuare la vera e propria energia elettrica autoconsumata. Quest’ultima è oggetto di maggior valorizzazione per tenere conto dei costi di esercizio delle reti elettriche mediamente evitati proprio per effetto dell’avvicinamento geografico di produzione e consumo nella medesima ora. E poiché la valorizzazione dell’autoconsumo diffuso ora è riferita all’area sottesa alla cabina primaria (e non più alla cabina secondaria), vengono delineati i criteri sulla base dei quali i gestori di rete individuano, in modo convenzionale, le aree sottese a ciascuna cabina primaria a partire dalla reale configurazione delle reti elettriche e introducendo correttivi di carattere geografico. Sarà invece cura del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica la prossima definizione degli incentivi. Inoltre, vengono semplificate le procedure operative per la costituzione e la gestione delle configurazioni.Infine, grazie alla conferma del modello regolatorio virtuale già adottato nel periodo transitorio iniziale, sono garantiti a tutti i clienti finali e ai produttori gli attuali diritti (ad esempio quello di scegliere liberamente il proprio fornitore indipendentemente dai rapporti legati all’autoconsumo). L’applicazione del Tiad è prevista dal 1 marzo 2023 o in concomitanza con l’entrata in vigore del decreto del Mase con gli strumenti di incentivazione economica, se successiva. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas: bolletta in aumento (+23,3%) per i consumi di dicembre 2022

    (Teleborsa) – Aumenta la bolletta gas per le famiglie ancora in tutela. In base all’andamento medio del mercato all’ingrosso italiano nel mese di dicembre e per i consumi dello stesso mese, per la famiglia tipo in tutela (consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui) si registra una crescita del +23,3% della bolletta, rispetto al mese di novembre.La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di dicembre, che nelle prime settimane ha registrato quotazioni gas ancora particolarmente elevate (con punte di circa 135 euro/MWh) prima delle riduzioni di fine mese, il prezzo della materia primagas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è quindi fissato in 116,6 euro/MWh, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso.Se l’Arera avesse utilizzato il vecchio metodo di aggiornamento della tutela gas (trimestrale ex-ante anziché mensile ex-post) durante tutto l’ultimo trimestre del 2022 si sarebbe applicata una CMEM di oltre 240 euro/MWh. Il metodo adottato dall’Autorità – spiega l’Arera in una nota – ha consentito, invece, di applicare una CMEMm di 78 euro/MWh in ottobre e di 91,2 euro/MWh in novembre.Malgrado questi risparmi, tuttavia, in termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (gennaio-dicembre 2022) è di circa 1.866 euro, +64,8% rispetto al 2021.L’Arera ricorda che, come previsto dalla ‘Legge Bilancio’, per il I trimestre 2023, l’Autorità ha già azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas. Confermata anche la componente negativa UG2 per i consumi gas fino a 5.000 smc/anno e la riduzione Iva sul gas al 5%. LEGGI TUTTO

  • in

    Borsa elettrica, prezzo energia in calo del 10,3% nell'ultima settimana

    (Teleborsa) – Cala il prezzo dell’elettricità alla Borsa elettrica, nella settimana da lunedì 26 dicembre 2022 a domenica 1° gennaio 2023. Il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) è sceso, infatti, a 194,12 euro/MWh in calo del 10,3% rispetto a quello della settimana precedente. E’ quanto emerge dai consueti dati settimanali pubblicati dal Gestore dei Mercati elettrici (GME), società responsabile in Italia dell’organizzazione e della gestione del mercato elettrico.Sempre secondo le rilevazioni, i volumi di energia elettrica scambiati in borsa si attestano a 3,1 milioni di MWh mentre la liquidità del mercato si porta al 70,5%.I prezzi medi di vendita sono variati tra 193,81 euro/MWh del Centro Sud, Sud, Calabria, Sicilia e Sardegna e 194,28 euro/MWh del Nord e Centro Nord. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas, seduta volatile con prezzo che resta vicino a valori di inizio guerra

    (Teleborsa) – Dopo un apertura in calo del 7,9%, i prezzi del gas sono tornati ad aumentare nel pomeriggio sulla Piazza di Amsterdam. Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, ha registrato un rialzo del 6,3% a 81,15 euro/MWh in chiusura, comunque vicino ai valori dell’inizio della guerra in Ucraina.Le vendite in apertura di seduta avevano esteso i netti cali delle ultime tre settimane, con i prezzi del gas che sono diminuiti di circa il 47% a dicembre, poiché l’Europa è riuscita a sostituire gran parte dei flussi della Russia con forniture di gas naturale liquefatto.A impattare positivamente sul prezzo della materia prima energetica sono state anche le condizioni meteorologiche, con temperature superiori alle norme stagionali per la maggior parte dell’Europa, il che aiuterà il Blocco a evitare di esaurire le sue scorte troppo presto durante l’inverno.Intanto, il gigante del gas russo Gazprom ha comunicato alcuni dati sull’andamento del 2022, che ha risentito delle scelte di approvvigionamento dell’Unione europea dopo l’invasione russa dell’Ucraina, delle ritorsioni messe in campo dal Cremlino e dalla grande volatilità sperimentata sui mercati internazionali.Gazprom ha prodotto 412,6 miliardi di metri cubi di gas nel 2022, ha affermato il CEO della società Alexey Miller, e ha esportato 100,9 miliardi di metri cubi di gas in paesi al di fuori dell’ex Unione Sovietica. La produzione di gas è diminuita di circa il 20% rispetto al 2021 e le esportazioni sono diminuite del 45,5%. Secondo gli ultimi dati, sono stati forniti ai consumatori domestici 243 miliardi di metri cubi di gas. LEGGI TUTTO

  • in

    ENI Sustainable Mobility, nasce la nuova società per la transizione della mobilità

    (Teleborsa) – Eni annuncia la nascita di Eni Sustainable Mobility, la nuova società dedicata alla mobilità sostenibile. L’obiettivo di questa azienda, integrata verticalmente lungo tutta la catena del valore, – spiega Eni in una nota – è di fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, accelerando il percorso verso l’azzeramento delle emissioni lungo il loro intero ciclo di vita.Eni Sustainable Mobility svilupperà la bioraffinazione, il biometano e la vendita di prodotti, servizi e soluzioni per la mobilità, in Italia e all’estero, in un percorso che la vedrà evolvere verso una società multi-service e multi-energy. Nella società sono confluiti gli asset della bioraffinazione e del biometano, che includono le bioraffinerie di Venezia e di Gela e lo sviluppo di nuovi progetti quali Livorno e Pengerang, in Malesia, oggi in corso di valutazione; il marketing e la commercializzazione, attraverso una rete di oltre 5mila punti vendita in Europa, di tutti i vettori energetici tra cui l’idrogeno e l’elettrico, i carburanti anche di natura biologica come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) e il biometano, nonché gli altri prodotti per la mobilità come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili e tutti i servizi connessi alla mobilità, come il car sharing Enjoy, la ristorazione e i negozi di prossimità nei punti vendita sul territorio.”Questa nuova società – ha commentato Claudio Descalzi, ad di Eni – rappresenta la seconda leva strategica, da affiancare a Plenitude, nell’ambito del nostro percorso di transizione energetica per l’abbattimento delle emissioni Scope 3, le più significative e difficili da eliminare poiché generate dai clienti attraverso l’utilizzo dei prodotti. Attraverso questa operazione integriamo e liberiamo nuovo valore dalle nostre iniziative industriali, prodotti e servizi basati su tecnologie innovative e che andranno a costituire un’offerta unica e decarbonizzata per la mobilità”. Amministratore delegato di Eni Sustainable Mobility è Stefano Ballista, già direttore Sustainable Mobility di Energy Evolution di Eni. Eni Sustainable Mobility è direttamente controllata da Eni, che ne detiene il 100% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

  • in

    Da rinnovabili a price cap: le sfide dell'energia

    (Teleborsa) – “L’Italia deve aumentare la potenza installata di energia rinnovabile altrimenti sarà impossibile raggiungere sia i target di riduzione delle emissioni fissati a livello internazionale che l’autonomia energetica. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli ostacoli a livello locale all’installazione di tali impianti”. Lo sottolinea in una intervista a Il Messaggero il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin spiegando come “la grande sfida oggi è far coesistere esigenze che non possono essere contrapposte: la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, e gli obiettivi ambientali, climatici e di indipendenza energetica del Paese”.Pichetto sottolinea che l’accordo con le Regioni è a portata di mano dopo che il lavoro tecnico si è già concluso. “Intendiamo garantire un quadro autorizzativo omogeneo e rapido che consenta lo sviluppo dei progetti in un arco temporale ben definito, convergendo verso la decarbonizzazione in condizioni di sicurezza”. “Le rinnovabili si incentivano da sole se sono convenienti economicamente. Noi – aggiunge il ministro – dobbiamo promuovere la produzione sia sul fronte industriale dei grandi impianti che su quello privato e di comunità. C’è l’incentivazione ‘storic’ che avviene attraverso il sistema delle aste. Con il nuovo decreto incentivi sulle energie rinnovabili, consentiremo aiuti complessivamente per creare oltre 4500 megawatt di impianti, favorendo fonti e tecnologie non pienamente mature o con alti costi di esercizio quali ad esempio gli impianti di biometano”.Sul fronte del prossimo aggiornamento per la tariffa del gas Pichetto evidenzia come “la battaglia sostenuta e vinta dall’Italia nel contesto europeo va a vantaggio dei cittadini e delle imprese. Dovevamo mettere il Paese a riparo da speculazioni ed eccessi di rialzo del prezzo dell’energia che si sono verificati durante questo ultimo anno. Le conseguenze dell’adozione del price cap si sono viste sui mercati, con un sostanziale abbattimento del prezzo. È il segnale che il meccanismo di difesa, prima ancora di entrare in funzione, sta avendo un forte impatto in termini di deterrenza. Inoltre nel Milleproroghe abbiamo prorogato lo stop alle modifiche unilaterali dei contratti elettrici per i prossimi sei mesi. Un altro elemento di protezione per gli utenti”. LEGGI TUTTO