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    eVISO, balzo dei contratti di fornitura energia a clienti resellers

    (Teleborsa) – eVISO, società quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato una piattaforma di intelligenza artificiale per il trading delle commodities fisiche, ha comunicato che sono stati rinnovati ulteriori contratti di fornitura di energia ai clienti resellers per circa 250 GWh, portando a circa 700 GWh (rispetto ai 440 GWh per circa 125 milioni di euro comunicati il 29 novembre) i contratti del mercato reseller per l’anno solare 2023, per un fatturato stimato pari a circa 200 milioni di euro.La società sottolinea anche di essere cresciuta di circa 8 volte in volumi erogati rispetto al 2020, anno di quotazione in cui i contratti erano pari a 88 GWh. Inoltre, il numero di utenti serviti in nome dei resellers è cresciuto di circa 14 volte (14X) in 18 mesi, dai 13.000 serviti al 31.12.2020 agli oltre 180.000 registrati al 30 giugno 2022.”La scala raggiunta grazie ai contratti siglati per l’anno 2023 ci permette di iniziare a estrarre valore, in modo concreto, dal vantaggio competitivo proprio del nostro business model”, ha affermato il CEO Gianfranco Sorasio.eVISO evidenzia che i contratti per il 2023 sono migliorativi rispetto a quelli in vigore in quanto rilevano da un lato uno spread in crescita, allineati a un costo di energia significativamente più alto, e dall’altro un ciclo di cassa più favorevole con tempi di incasso più veloci. LEGGI TUTTO

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    Iren, S&P conferma rating BBB- con outlook Positivo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha confermato il rating per il merito di credito a lungo termine di Iren al livello “BBB-” con outlook “Positivo”. Lo stesso rating è attribuito anche al debito senior non garantito della multiservizi quotata su Euronext Milan. Il rating esprime la solidità e la qualità del merito creditizio di Iren e riflette l’avanzamento rispetto al Piano Industriale al 2030 e la resilienza dei risultati economico finanziari nell’attuale contesto di mercato caratterizzato dalla volatilità dello scenario energetico e dagli interventi regolatori. L’outlook positivo è supportato da solide metriche investment grade e da un business model diversificato. Dal punto di vista finanziario, il rating esprime anche lo stato di buona liquidità, l’elevata credibilità sul mercato dei capitali e l’ottima relazione con le banche, grazie anche ad una sempre maggiore focalizzazione su strumenti di finanza sostenibile.”La conferma del giudizio di investment grade per Iren è il risultato di un modello di business integrato che permette di superare le complessità dello scenario attuale caratterizzato da elevati prezzi energetici e impattanti interventi normativi – ha dichiarato l’AD Gianni Vittorio Armani – Nonostante questo difficile contesto di mercato gli obiettivi industriali del gruppo sono in linea rispetto ai target del Piano Industriale 2030, registrando, in particolare, un anticipo temporale sul cronoprogramma di sviluppo della capacità rinnovabile”. LEGGI TUTTO

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    Edison, CdA nomina per cooptazione Luc Rémont amministratore

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, preso atto delle dimissioni rassegnate da Jean-Bernard Lévy, ha nominato per cooptazione Luc Rémont amministratore della società`. Rémont, che resterà` in carica fino alla prossima assemblea degli azionisti, non è in possesso di azioni Edison alla data della nomina.Luc Rémont è stato da poco nominato CEO di EDF, colosso francese dell’energia che controlla Edison. L’ex dirigente di Schneider Electric deve affrontare la grande sfida di rilanciare la produzione nucleare di EDF, su cui è in atto l’OPA dello Stato francese per salire al 100% del capitale. LEGGI TUTTO

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    Gas, von der Leyen: bene price cup, Italia lo ha chiesto fin da inizio

    (Teleborsa) – “Oggi l’Italia è più europea, e c’è più Italia in Europa. Grazie Mario”. Con queste parole, pronunciate in italiano, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha reso omaggio a Mario Monti nel corso del suo intervento all’evento dell’Università Bocconi in onore dell’ex Premier ed ex commissario Ue che oggi, nel 120esimo anniversario della nascita dell’ateneo, lascia il testimone di presidente ad Andrea Sironi.”La Bocconi ha sempre avuto una vocazione europea. Fin dalla sua fondazione, l’obiettivo della Bocconi è quello di far crescere nuove generazioni di leader europei. E tu, caro Mario, hai rinnovato e realizzato questa vocazione europea”, ha sottolineato la Von der Leyen. “Nel corso della tua carriera, hai cercato di mantenere l’Italia al centro dell’Europa. E ha fatto sentire la voce dell’Italia, rispettandola, in tutte le capitali europee. Lei è sempre stato un anello di congiunzione tra il Nord e il Sud dell’Europa”. “L’ho sentita spesso spiegare che l’Europa è forte quando l’Italia è forte, e viceversa – ha proseguito -. Sei stato un sostenitore e un architetto di riforme qui in Italia, per modernizzare il Paese e rafforzarne il suo posto come seconda potenza industriale d’Europa. E allo stesso tempo, sei stato un sostenitore e un architetto di riforme anche in Europa perché hai sempre creduto che l’Europa dovesse cambiare per stare al passo con un mondo che cambia”. “Come primo ministro – ha detto ancora la presidente della Commissione Ue – hai stabilizzato l’economia italiana e parallelamente hai iniziato a chiedere un cambiamento nella governance economica dell’Ue. Hai sempre sottolineato il legame cruciale tra investimenti e riforme. Per dirla con le tue parole: gli investimenti pubblici sono ‘il carburante’ della crescita economica, ma ‘le riforme sono il motore'”.”Stiamo lavorando all’acquisto congiunto di gas, perché se andiamo insieme sui mercati possiamo ottenere prezzi migliori. E abbiamo proposto un meccanismo di correzione del mercato, il cosiddetto price cap, che l’Italia ha richiesto fin dall’inizio”, ha detto von der Leyen, “Impedirà – ha spiegato – aumenti eccessivi dei prezzi, taglierà le manipolazioni e le speculazioni e gli Stati membri stanno ora discutendo su come renderlo adatto a tutti”, ha detto von der Leyen spiegando che “L’Italia è uno dei Paesi che è stato colpito più duramente dal ricatto russo sul gas. Putin ha tagliato dell’80% le sue esportazioni di gasdotto verso l’Europa, nel giro di 8 mesi. Ma noi siamo riusciti a compensare. E l’Italia ne è un esempio perfetto”. “Prima importavate il 40% del gas dalla Russia, ora la quota è scesa a circa il 10% grazie a un notevole sforzo di diversificazione delle forniture – ha sottolineato -. Gli stoccaggi europei erano pieni al 96% all’inizio di novembre. Questo significa che siamo al sicuro per questo inverno””Il piano NextGenerationEU e l’Italia sono un binomio perfetto. L’Italia sta ricevendo più di 190 miliardi euro per investimenti e riforme. Già quasi 67 miliardi sono stati consegnati all’Italia e il loro impatto sta iniziando ad essere ben visibile. Ma oltre a investimenti senza precedenti, il NextGenerationEU ha anche promosso alcune riforme cruciali, che gli italiani stavano aspettando da tanti anni. Uno di questi è la riforma della pubblica amministrazione”, ha spiegato. “Come dici tu, Mario: le riforme sono il motore dell’economia economia italiana. Possono davvero dare impulso alla ripresa” LEGGI TUTTO

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    ENEL: pubblicato “Viaggio nell'Economia Circolare fra strategia, progetti e risultati del Gruppo”

    (Teleborsa) – Enel ha reso oggi disponibile online “Viaggio nell’Economia Circolare del Gruppo Enel: Strategia, progetti e risultati”, un documento che offre un aggiornamento sul suo impegno, in termini di iniziative e progetti, nel campo dell’economia circolare, che è ormai elemento centrale di tutta la strategia di Gruppo.”Con questo documento abbiamo voluto raccontare in modo semplice e chiaro le sfide, gli obiettivi raggiunti e le potenzialità che caratterizzano la transizione circolare del Gruppo Enel – commenta Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel –. L’economia circolare rappresenta un elemento chiave per la competitività di un’azienda, in quanto consente non solo di affrancarsi dal consumo di nuove risorse non rinnovabili, ma anche di valorizzare al meglio asset e beni esistenti consentendone l’eventuale riutilizzo in ottica sostenibile. L’approccio di Enel alla circolarità è pienamente integrato con i nostri obiettivi di decarbonizzazione e si traduce in azioni concrete lungo tutta la catena del valore, dalle fasi iniziali di design e approvvigionamento fino alla gestione del fine vita e del recupero delle materie prime”.Come chiave di lettura di tutte le attività, il documento si articola in tre ambiti: Nuovi modelli di business, che racconta l’adozione di modelli basati sui principi dell’economia circolare in maniera trasversale al Gruppo; Materie prime, focalizzato sull’approccio circolare e sostenibile del Gruppo sul tema delle materie prime sia in termini di previsione dei fabbisogni e degli impatti, sia di sviluppo e adozione di soluzioni innovative e circolari, in collaborazione con tutto il proprio ecosistema; Città, dove si raccontano sia le attività del Gruppo a livello di definizione di un modello di città circolare in collaborazione con aziende di altri settori e istituzioni, sia di sviluppo di nuove soluzioni e progetti.Il documento approfondisce inoltre una serie di azioni di abilitazione (ad esempio, attività nel campo della governance e della digitalizzazione) volte all’implementazione di un modello di sviluppo circolare, che sia cioè disancorato dal consumo di risorse, salvaguardi l’ambiente riducendo le emissioni e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, favorisca l’impiego di risorse rinnovabili, contribuisca al miglioramento della qualità di vita delle persone e al tempo stesso sia economicamente competitivo attraverso l’innovazione e il ridisegno della catena del valore.In “Viaggio nell’Economia Circolare del Gruppo”, Enel illustra i vari ambiti d’azione della propria transizione circolare portando esempi concreti di tecnologie e progetti avviati dal Gruppo, sempre all’insegna dell’innovazione. Un esempio è dato dal progetto di trasformazione della fabbrica di moduli fotovoltaici 3Sun a Catania in Gigafactory, per cui Enel ha firmato un accordo di finanziamento con la Commissione europea e per cui si sta valutando la possibilità di introdurre materiali riciclati nel processo produttivo. Un ulteriore esempio di innovazione e circolarità è il progetto per l’individuazione di soluzioni industriali di riciclo per le batterie dei veicoli elettrici lanciato in Italia assieme ad altre aziende nell’ambito dell’IPCEI (Important Project of Common European Interest). LEGGI TUTTO

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    Rete elettrica di Roma, Terna autorizza nuovo intervento: investimento di oltre 2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Procede il piano di Terna per il riassetto della rete ad alta e altissima tensione dell’area metropolitana di Roma. È stato, infatti, autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica l’intervento che prevede un nuovo raccordo in cavo interrato che coinvolgerà i Municipi XI e XII. Per l’opera, la società guidata da Stefano Donnarumma ha previsto un investimento di oltre 2 milioni di euro.Il collegamento – fa sapere Terna in una nota – percorrerà la viabilità locale esistente e, partendo dalla Stazione Elettrica Magliana RT, sarà congiunto alla linea a 150 kV “Magliana-Ponte Galeria”. Il breve tratto di linea interrata lungo poco più di 500 metri, unitamente al rifacimento della Stazione Elettrica, consentirà la demolizione parziale di due linee aeree esistenti – “Magliana-Palidoro” e “Aurelia-Magliana” – per un totale di circa 15 km e 65 sostegni che attraversano zone a elevata densità abitativa.In particolare, le demolizioni interesseranno oltre 2 km di elettrodotto ricadenti in due aree protette, le Riserve Regionali Naturali “Tenuta dei Massimi” e “Valle dei Casali”.L’intervento – spiega Terna – rientra nel più ampio piano di riassetto della rete elettrica dell’area metropolitana della Capitale, oggetto di uno specifico Protocollo d’Intesa stipulato con il Comune di Roma. L’accordo prevede la razionalizzazione della rete ad alta e altissima tensione della città, prediligendo la realizzazione di linee in cavo interrato per ridurre l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio urbano.”La firma del decreto autorizzativo da parte del Ministero – si legge nella nota – arriva a seguito di un importante lavoro di collaborazione e dialogo tra Terna e l’Amministrazione Comunale. Proprio nelle scorse settimane, la società che gestisce la rete elettrica di Roma ha incontrato i cittadini interessati dal passaggio delle attuali linee aeree per presentare il piano delle attività, confermando così l’attenzione alle esigenze dei territori”. LEGGI TUTTO

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    Italia otterrà 4 miliardi nel 2023 da contributo extraprofitti e tetto prezzo energia

    (Teleborsa) – Le due forme di prelievo temporaneo sulle imprese operanti nel settore energetico, che hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi del petrolio e del gas, hanno un gettito atteso per il 2023 di quasi 4 miliardi di euro, pari allo 0,2% del PIL. Lo hanno comunicato i funzionari di Banca d’Italia durante l’audizione riguardante la manovra economica del governo. “Con tali misure il sostegno delle famiglie e delle imprese viene finanziato, in parte, attraverso entrate supplementari che gravano, almeno in prima battuta, su chi ha beneficiato dello straordinario aumento del prezzo dell’energia”, ha spiegato Fabrizio Balassone, Capo del Servizio Struttura economica di Bankitalia, parlando alle Commissioni riunite V della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e 5a del Senato della Repubblica (Programmazione economica e bilancio).Circa 2,6 miliardi nel 2023 arriveranno da un contributo di solidarietà a carico dei produttori e rivenditori di energia che si applica all’aumento nel 2022 del reddito determinato ai fini dell’IRES (a differenza dall’analoga misura introdotta dal decreto legge 21 del 2022 per l’anno in corso, che faceva riferimento al saldo tra operazioni attive e passive ai fini IVA).Inoltre, maggiori entrate per 1,4 miliardi arriveranno, nella prima metà del 2023, dal tetto al prezzo dell’energia prodotta dagli impianti alimentati a carbone, olio combustibile e fonti rinnovabili diverse da quelle che sono già soggette al meccanismo di compensazione “a due vie” disposto dal decreto legge del 2022.”Il valore del tetto è fissato a 180 euro al megawattora (come previsto di norma dal Regolamento europeo) o a un valore più alto, a seconda delle tecnologie di produzione, al fine di garantire un’adeguata copertura dei costi marginali e un’equa remunerazione degli investimenti”, ha ricordato Balassone.Il funzionario di Bankitalia ha anche detto che, “secondo le stime di novembre della Commissione europea nel 2022, al netto dei prelievi straordinari sulle imprese del settore energetico, le misure espansive in materia di energia rappresentano l’1,3% del PIL nell’area dell’euro (2,6 in Italia)” e che “il prossimo anno potrebbero arrivare a quasi il 2%, qualora gli interventi già annunciati dai paesi membri per i primi mesi del 2023 fossero prorogati fino alla fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, UE impone tetto a 60 dollari al barile su greggio russo

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha trovato un’intesa sul Price cap alle forniture di petrolio provenienti via mare dalla Russia e dirette a paesi terzi. L’accordo, raggiunto dai rappresentanti permanenti dei governi presso l’Ue (Coreper), prevede un tetto di 60 dollari al barile e fa seguito agli accordi di massima precedentemente decisi a livello G7. La Polonia, che spingeva per un tetto più basso, ha ritirato la sua obiezione alla proposta europea.”L’accordo dell’Ue sul tetto al prezzo del petrolio, coordinato con il G7 e altri partner, – ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen – ridurrà in modo significativo le entrate della Russia, ci aiuterà a stabilizzare i prezzi globali dell’energia, a beneficio delle economie emergenti di tutto il mondo, e sarà regolabile nel tempo così da poter reagire agli sviluppi di mercato”.La soglia stabilita vincolerà in particolare armatori e società di riassicurazioni sul trasporto marittimo sul greggio russo ai paesi terzi, dato che, salvo alcune eccezioni, l’Ue aveva già imposto un bando sulle importazioni di greggio dalla Russia. Nel dettaglio il price cap si presenta come eccezione per il divieto sui servizi di assistenza finanziaria (inclusa assicurazione), tecnica, o di intermediazione prestati da operatori Ue in relazione al trasporto di petrolio dalla Russia verso Stati terzi. Al tempo stesso, si presenta come condizione per l’entrata in vigore di un parallelo divieto di trasporto da parte di operatori Ue dello stesso petrolio. Il cap non incide, invece, sul divieto di importare petrolio via mare nell’Ue, già stabilito e dal 5 dicembre non varranno più le deroghe per i contratti in corso relativi alle importazioni di greggio. Non incide neanche sul divieto di importare petrolio nell’Ue via oleodotto, che tuttavia al momento non è in vigore: c’è solo un impegno unilaterale da parte di Germania e Polonia a interrompere le importazioni entro il 31 dicembre prossimo e un impegno generico del Consiglio a riconsiderare la questione. Gli Stati Uniti hanno accolto con favore le notizie secondo cui l’Unione europea ha raggiunto un accordo sull’imposizione di un tetto massimo per il prezzo del petrolio russo. “Vediamo le notizie ed è uno sviluppo positivo che – ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby – stiano trovando un’intesa verso un tetto del prezzo”.”Accolgo con favore l’accordo politico sul tetto al prezzo del petrolio russo: limitare le entrate energetiche di Mosca è fondamentale per fermare la macchina da guerra russa – ha dichiarato la premier estone Kaja Kallas –. Non è un segreto che volevamo un prezzo più basso. Tuttavia questo è il miglior compromesso che potevamo ottenere oggi. Sono lieta che i partner abbiano accettato la proposta dell’Estonia di rivedere e adeguare il prezzo su base regolare. La condizione concordata è che il tetto del prezzo sia almeno del 5% inferiore al prezzo medio di mercato del petrolio. La prima revisione del prezzo avverrà già a metà gennaio”. LEGGI TUTTO