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    Gas, Aera: a gennaio sale la bolletta. Prezzo per vulnerabili +1,1%

    (Teleborsa) – Sale a gennaio la bolletta del gas per gli utenti vulnerabili nel servizio di tutela regolato dall’Arera, circa 2,36 milioni. Il prezzo di riferimento è 126,63 centesimi di euro per metro cubo, in aumento dell’1,1% su dicembre. Nell’aggiornamento mensile, l’Autorità di Regolazione per energia reti e ambiente spiega che a gennaio le quotazioni all’ingrosso sono salite rispetto a quelle di dicembre. Il prezzo della sola materia prima gas è stata 49,87 euro a megawattora. La bolletta media, nell’ipotesi di prezzi costanti, aumenta così di 16 euro annui per il nuovo utente tipo che consuma 1.100 metri cubi di gas, rispetto a dicembre, a 1.394 euro, dicono i consumatori. Sommando la bolletta della luce, il conto totale arriva a 2.237 euro, calcola il Codacons avvertendo che la situazione “potrebbe peggiorare nelle prossime settimane visto che i prezzi dell’energia sui mercati internazionali stanno salendo”. “Un rialzo meno alto di quanto era atteso, viste le speculazioni verificatesi nei mercati all’ingrosso, a cominciare dal famoso Ttf di Amsterdam. Da quando Zelensky il 19 dicembre ha annunciato che non avrebbe rinnovato il contratto con la Russia, anche se l’interruzione della fornitura via Ucraina era nota da tempo, c’è chi come al solito ha pensato bene di guadagnarci sopra, incassando extra profitti che nessuno tassa. Vale la pena precisare, poi, che il prezzo che pagano i vulnerabili resta molto più conveniente di quelli del mercato libero, salvo eccezioni che si contano sulle dita delle mani, meno dell’1% di quelle disponibili” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +1,1% significa spendere 16 euro (15,51 euro) in più su base annua. La spesa totale nel 2025 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti), sale così a 1393 euro, che sommati ai 626 euro della luce del nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno, determinano una stangata complessiva pari, per quest’anno, a 2019 euro.”Se il prezzo del gas sale oggi dell’1,1% su dicembre 2024, nel confronto con i tempi pre-crisi del gennaio 2021, in base alla nuova serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, il prezzo – prosegue l’Unc – è oggi superiore del 78,7%, rispetto al picco del gennaio 2022 è inferiore dell’8%, mentre rispetto allo scorso anno, al gennaio 2024, quando il Governo Meloni aveva già tolto lo sconto dell’Iva al 5% è oggi superiore del 21,1 per cento. LEGGI TUTTO

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    Epico perfeziona vendita di impianti fotovoltaici a Dolomiti Energia per 15 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il gruppo energetico Epico ha perfezionato il closing per la vendita al gruppo Dolomiti Energia del 100% di Hydrowatt SHP, è proprietaria di 14 impianti fotovoltaici ubicati fra Marche, Abruzzo, Lazio e Molise, con una potenza complessiva di 13,1 MW. L’Enterprise Value relativo al perimetro oggetto dell’operazione è pari a 15 milioni di euro. L’operazione era stata annunciata a inizio dicembre.”L’operazione si inserisce nella nostra strategia di crescita che, oltre all’aumento della potenza installata e della produzione di energia da fonte idrica e solare, prevede il consolidamento dei ricavi della business line di fornitura di servizi a investitori industriali e finanziari tramite accordi di valorizzazione dell’attività di sviluppo di pipeline, di costruzione e di gestione di impianti fotovoltaici”, ha dichiarato Valerio Andreoli Bonazzi, AD di Epico.”Questa operazione si inserisce nel nostro piano di crescita e ci consentirà di creare valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder – ha commentato Stefano Granella, AD di Dolomiti Energia – Le sinergie derivanti da questa operazione contribuiranno a ottimizzare la nostra catena del valore, generando nuove opportunità per i business del Gruppo. Questa acquisizione ci permetterà di sviluppare nuovi servizi per i nostri clienti, rafforzando il nostro ruolo di abilitatore della transizione energetica e consolidando la nostra leadership nella produzione rinnovabile”(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Exxon Mobil, utile 2024 scende a 33,7 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – ExxonMobil, compagnia petrolifera statunitense, ha annunciato utili per il quarto trimestre del 2024 pari a 7,6 miliardi di dollari, ovvero 1,72 dollari ad azione (rettificato a 1,67 dollari, sopra le attese degli analisti di 1,56 dollari).Il flusso di cassa dalle attività operative è stato di 12,2 miliardi di dollari e il free cash flow è stato di 8 miliardi. Le spese in conto capitale e di esplorazione e le spese in conto capitale in contanti sono state entrambe pari a 7,5 miliardi di dollari nel quarto trimestre, portando le spese per l’intero anno rispettivamente a 27,6 miliardi di dollari e 25,6 miliardi di dollari, entrambe in linea con le previsioni per l’intero anno. Per l’intero anno 2024, la società ha registrato utili pari a 33,7 miliardi di dollari, ovvero 7,84 dollari ad azione, in calo dai 36 miliardi di dollari del 2023.”La nostra azienda trasformata ha prodotto un valore senza pari nel 2024 – ha affermato il CEO Darren Woods – La prova è nelle nostre prestazioni. Dal punto di vista operativo, abbiamo prodotto ottimi risultati in termini di sicurezza, affidabilità ed emissioni. Dal punto di vista finanziario, abbiamo prodotto alcuni dei nostri più alti utili e flussi di cassa operativi in ??un decennio. Abbiamo ottenuto rendimenti superiori ai nostri pari e ben al di sopra del nostro costo del capitale, e abbiamo distribuito più denaro agli azionisti di tutte le altre società tranne cinque nell’intero S&P 500.” LEGGI TUTTO

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    Chevron, gli utili rettificati scendono più delle attese nel quarto trimestre

    (Teleborsa) – Chevron, importante azienda petrolifera statunitense, ha registrato utili pari a 3,2 miliardi di dollari (1,84 dollari per azione) per il quarto trimestre del 2024, rispetto ai 2,3 miliardi di dollari (1,22 dollari per azione) del quarto trimestre del 2023. Nel trimestre sono stati inclusi oneri di buonuscita pari a 715 milioni di dollari e oneri per svalutazione pari a 400 milioni di dollari. Gli effetti della valuta estera hanno aumentato gli utili di 722 milioni di dollari.Gli utili rettificati sono stati pari a 3,6 miliardi di dollari (2,06 dollari per azione, inferiore alle stime degli analisti di 2,11 dollari), rispetto agli utili rettificati pari a 6,5 ??miliardi di dollari (3,45 dollari per azione) di un anno prima.”Nel 2024, abbiamo registrato una produzione record, restituito denaro contante record agli azionisti e avviato progetti di crescita chiave – ha affermato il CEO Mike Wirth – La produzione netta di petrolio equivalente a livello mondiale e statunitense è aumentata rispettivamente del 7 e del 19 percento rispetto all’anno scorso”.L’azienda ha avviato diversi progetti chiave nel Golfo d’America, tra cui il primo progetto Anchor ad alta pressione del settore. In Kazakistan, Tengizchevroil ha completato il Wellhead Pressure Management Project e ha recentemente avviato il Future Growth Project. Chevron ha anche riacquistato oltre 15 miliardi di dollari delle sue azioni nel 2024, estendendo il suo track record di riacquisto di azioni in 17 degli ultimi 21 anni.”Abbiamo rafforzato il nostro portafoglio e ci siamo impegnati a ridurre i costi e mantenere la disciplina del capitale, posizionandoci per una significativa crescita del flusso di cassa libero”, ha aggiunto Wirth.L’azienda ha recentemente concluso le vendite di asset in Canada, nella Repubblica del Congo e in Alaska, ha portato avanti l’acquisizione di Hess Corporation e ha annunciato un obiettivo di 2-3 miliardi di dollari di riduzioni dei costi strutturali entro la fine del 2026. LEGGI TUTTO

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    Fitch conferma rating “BBB+” di Enel ed Endesa con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato i Long-Term Issuer Default Rating (IDR) del colosso energetico italiano Enel e della controllata spagnola Endesa a “BBB+”. Gli outlook rimangono stabili. La conferma riflette principalmente i “solidi aggiornamenti strategici” di Enel e la solida performance operativa nel 2024, indicando una funds from operations (FFO) net leverage al di sotto della sensibilità positiva di 4,0x.Per il 2025-2027, Enel prevede di aumentare significativamente la sua attenzione sulle reti regolate, mantenendo al contempo una leva finanziaria netta moderata. Ciò nonostante un aumento pianificato del 30% degli investimenti netti rispetto al piano precedente. L’aumento è supportato da una crescita costante dell’EBITDA, che compensa un aumento previsto del debito netto di oltre 10 miliardi di euro entro il 2027, secondo le stime dell’agenzia di rating. Prevede quindi che la FFO net leverage rimarrà costantemente al di sotto di 4,2x, fornendo un margine soddisfacente al rating attuale.Per quanto riguarda gli investimenti nelle reti, Fitch osserva che Enel ha notevolmente aumentato i suoi investimenti nelle attività regolate “difensive” italiane, con quasi il 40% degli investimenti lordi cumulativi per il 2025-2027 allocati alle reti di distribuzione elettrica. Ci sono anche notevoli aumenti negli investimenti nelle reti in Spagna e America Latina rispetto agli aumenti del piano precedente, rispettivamente del 43% e di circa il 60%. Al contrario, la spesa per lo sviluppo delle energie rinnovabili è invariata nelle regioni principali a 12 miliardi di euro per 12 GW, con una preferenza per l’eolico onshore rispetto al solare, principalmente per ridurre il rischio del profilo di produzione.Inoltre, con riguardo al miglioramento della visibilità dell’EBITDA, Fitch prevede un progressivo miglioramento del solido profilo aziendale di Enel, con una quota regolamentata crescente di EBITDA dalla distribuzione di energia elettrica che raggiungerà circa il 40% entro il 2027. Prevede prudentemente che l’EBITDA raggiungerà i 23,1 miliardi di euro, prima dell’adeguamento IFRS 16, in quell’anno. Si prevede inoltre un solido contributo dalla generazione regolamentata e contrattuale a lungo termine in America Latina e negli Stati Uniti, nonché dalla fornitura di generazione integrata in Italia e Spagna, lasciando solo un’esposizione residua del 10% alle attività commerciali. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -321 BCF

    (Teleborsa) – Scendono più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 24 gennaio 2025 sono risultati in diminuzione di 321 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (-317 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 223 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.571 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 5,3% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.715) e del 4,1% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.682 BCF. LEGGI TUTTO

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    Greenthesis acquista Energen Società Agricola per crescere nella produzione energetica

    (Teleborsa) – Greenthesis, società dei rifiuti che ha lasciato Piazza Affari lo scorso anno dopo l’acquisizione da parte della tedesca PATRIZIA, ha perfezionato l’acquisizione della totalità del capitale sociale della società Energen Società Agricola, proprietaria di un biodigestore finalizzato alla produzione di energia elettrica rinnovabile, con una potenza installata pari a 0,999 MWh, e situato nel Comune di Viadana (Mantova), in una posizione strategica data la sua prossimità con l’impianto di recupero agroalimentare gestito dalla società GTH Agromet, anch’essa di GreenthesisL’acquisizione permetterà di rafforzare la Business Unit “Produzione Energetica” e di integrare la filiera del recupero dei rifiuti agroalimentari già attiva nel gruppo. Non sono stati forniti i dettagli finanziari dell’operazione.Greenthesis parla di “proficue sinergie operative” tra le due società allo scopo di ottimizzare la gestione dei flussi in entrata (in Energen) ed uscita (da GTH Agromet) del cosiddetto feedstock dei rifiuti agroalimentari, massimizzandone così la resa economica. L’attività della società neo-acquisita si esplica ad oggi in circa 8.000 MWh/anno di energia elettrica immessi in rete. LEGGI TUTTO

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    Deandreis (SRM-Intesa): porti importanti per svolta green, aumento solare in Italia

    (Teleborsa) – “I porti, attraverso la generazione di maggiore energia rinnovabile, rappresenteranno un pezzo importante della svolta green, ma non l’unico. Ad esempio, vicino ai porti è collocata tutta l’industria petrolchimica che si sta avviando a una riconversione verso la chimica verde, e c’è quindi il ruolo dei porti come spazi ma anche come infrastruttura che favorisce l’import-export via nave”. Lo ha affermato Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM, durante la presentazione alla stampa del sesto MED & Italian Energy Report.”C’è poi il supporto all’industria dello shipping, che è al centro del tema della decarbonizzazione, dovendo raggiungere obiettivi importanti, e questo è possibile solo se accompagnato dai porti – ha fatto notare – Se i porti non sono in grado di fornire combustibili alterativi è un problema”.”C’è quindi un ruolo più ampio che non è solo produzione, che comunque è importante – ha aggiunto – Lo fanno nel Nord Europa con l’eolico off-shore, in Italia può essere fatto con il solare su terra o galleggiante, non dappertutto perché alcuni porti sono in zone di particolare pregio, ma credo che in qualche anno vedremo progetti importanti in questo senso”.Le stime dell’ESPO (European Sea Port Organization) citate nel rapporto hanno mostrato come la sostenibilità sarà il driver strategico degli investimenti dei porti europei nei prossimi 10 anni; una survey condotta su 173 autorità portuali in 85 Paesi ha mostrato come oltre il 90% dei porti abbiano piani di investimento in infrastrutture e in sostenibilità. Inoltre, circa un terzo dei porti analizzati destinerà spazi alla produzione di energia rinnovabile, mentre il 13% espanderà gli impianti di produzione energetica esistenti. LEGGI TUTTO