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    Ue, in corso Consiglio energia: sul tavolo le misure dopo le decisioni di Gazprom

    (Teleborsa) – “Siamo tutti d’accordo nel continuare a fare i pagamenti in euro e a non permettere di farci imporre una modifica unilaterale dei contratti”. È quanto ha dichiarato la ministra per la Transizione ecologica della Francia, Barbara Pompili, arrivando al consiglio Energia a Bruxelles, convocato dopo lo stop delle forniture di gas russo a Polonia e Bulgaria. L’incontro odierno, ha spiegato, “è esclusivamente sulla questione del gas e non sulle questioni del petrolio”. Quanto alle sanzioni, la ministra francese ha chiarito che sono in corso le discussioni, mentre l’ “approvvigionamento del gas è un argomento abbastanza pesante da richiedere oggi un pieno scambio di opinioni”. Pompili ha risposto anche ad una domanda in merito alla posizione dell’Ungheria e sulla possibilità che ponga ostacoli all’Ue: “sulle questioni che ci riguardano, oggi l’Ungheria si è mostrata come gli altri Paesi europei molto costruttiva” e tutti gli Stati membri hanno compreso che la situazione attuale “richiede una grande responsabilità collettiva”, ha risposto Pompili. I ministri procederanno oggi ad uno scambio di opinioni sulla situazione energetica nell’UE nel contesto della guerra in Ucraina. La riunione straordinaria del Consiglio si terrà a seguito degli ultimi sviluppi, in particolare le decisioni recentemente adottate da Gazprom di sospendere completamente la fornitura di gas nell’ambito dei suoi contratti con alcuni Stati membri. Come si legge in una nota del Consiglio, “la riunione è intesa a fare il punto su eventuali azioni supplementari in termini di sicurezza dell’approvvigionamento, transito del gas e gestione delle scorte di gas, in particolare in vista delle settimane e dei mesi a venire. È intesa inoltre a individuare le misure da attuare per rafforzare il coordinamento tra gli Stati membri e i messaggi comuni da diffondere”. LEGGI TUTTO

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    Giornata Mondiale del Sole, ENEA presenta nuova infrastruttura sperimentale per produrre calore per l'industria

    (Teleborsa) – In occasione della Giornata Mondiale del Sole, che si celebra ogni anno il 3 maggio, Enea presenta un nuovo impianto solare a concentrazione realizzato presso il Centro Enea della Casaccia dedicato allo studio, sperimentazione e validazione di materiali, tecnologie e soluzioni innovative per fornire calore alle industrie dalla fonte solare. Una tecnologia modulare e versatile, capace – spiega Enea in una nota – di garantire una fornitura di calore stabile ai processi industriali, senza l’uso di fonti fossili. L’impianto va a integrare il vasto campo solare del più grande Centro di Ricerche dell’Agenzia e ad arricchire l’offerta di infrastrutture, strumentazioni e tecnologie per la ricerca e lo sviluppo applicativo degli impianti solari a concentrazione, utili per enti di ricerca e industrie del settore e a supporto del trasferimento tecnologico.L’impianto, che consente di testare materiali e componenti innovativi in condizioni reali di funzionamento, è composto da un collettore solare lineare della lunghezza di 36 m, costituito da 425 specchi (62,5×125 cm), per un totale di circa 330 m2 di superficie riflettente. Con una temperatura operativa massima di 320 °C e una potenza termica di circa 200 kW, l’impianto si presta oggi allo studio di applicazioni industriali di piccola/media taglia a medio/alta temperatura ( >200 °C), che consumano circa il 50% dell’energia termica richiesta dall’industria, ma, per le quali, ad oggi non esistono soluzioni tecnologiche “green” consolidate.Tra i potenziali settori di applicazione vi sono quelli tipici del Made in Italy, tra cui: cottura, pastorizzazione e sterilizzazione nell’agroalimentare e bevande; sbiancamento ed essiccazione nel tessile; candeggio e preparazione della polpa nella carta; distillazione ed evaporazione in chimica e farmaceutica; trattamento per vernici nel settore automobilistico ma anche alcune fasi fondamentali di processi industriali legati alla produzione di acciaio, cemento, vetro, plastica e pellame.”In Italia l’industria assorbe oltre il 40% della domanda nazionale di energia termica e ha un peso significativo, sia sui consumi globali che sulle emissioni di anidride carbonica che gli impegni internazionali e il Green New Deal ci impongono di ridurre, in linea con il target della neutralità climatica entro il 2050 – evidenzia Walter Gaggioli, responsabile della Divisione Solare Termico, Termodinamico e Smart Network dell’Enea –. In questo contesto, la tecnologia del solare a concentrazione rappresenta un’importante opportunità per produrre calore, ridurre l’utilizzo di combustibili fossili e favorire la transizione ecologica grazie a una progressiva decarbonizzazione dei processi produttivi”.Secondo studi internazionali circa il 90% dell’energia termica consumata dall’industria a livello mondiale è prodotta da fonti fossili (45% carbone, 30% gas naturale e 15% petrolio) e non più del 10% da fonti rinnovabili. Circa la metà di questi consumi è attribuibile ai settori cosiddetti “hard-to-abate”, ossia difficilmente elettrificabili, per i quali il solare a concentrazione può fornire soluzioni efficaci per la decarbonizzazione.Grazie all’impiego di sistemi di accumulo di energia termica, la tecnologia – evidenzia la nota – può garantire inoltre una produzione affidabile e flessibile di calore, adattabile a molteplici processi industriali, a specifiche strategie di gestione ed esercizio, a diverse temperature, carichi termici e taglie di impianto. L’infrastruttura è stata realizzata dall’Enea nell’ambito del Piano Triennale di Realizzazione 2019-2021 per la Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale (Accordo di Programma sottoscritto da Enea -Ministero della Transizione Ecologica) ed è predisposta per future modifiche che permetteranno, attraverso l’utilizzo di innovativi componenti e fluidi termovettori, di ampliare il range di temperature operative e i possibili campi di applicazione. LEGGI TUTTO

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    Italgas, risultati in crescita in Q1 2022. Attenzione ad approvvigionamento

    (Teleborsa) – Italgas, gruppo quotato su Euronext Milan e il più importante operatore in Italia nel settore della distribuzione del gas naturale, ha registrato ricavi totali pari a 354 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, in aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’EBITDA è stato di 250 milioni di euro (+6,7%), mentre l’utile netto adjusted attribuibile al gruppo si è assestato a 88,9 milioni di euro (+9,5%). La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2022 è pari a 4.954,7 milioni di euro (4.980 milioni di euro al 31 dicembre 2021).Nel periodo sono stati realizzati 179,5 milioni di euro di investimenti (206,7 milioni di euro nel primo trimestre 2021) dedicati prioritariamente alla trasformazione digitale di asset e processi, alla metanizzazione della Sardegna e al repurposing delle reti al fine di abilitarle alla distribuzione di gas rinnovabili (nell’immediato biometano e nel medio periodo idrogeno verde e metano sintetico). Nei primi tre mesi del 2022 sono stati posati 128 km di nuove condotte.”I positivi risultati del primo trimestre 2022 ci permettono di inaugurare il nuovo mandato in piena continuità con quelli che lo hanno preceduto, all’insegna della crescita costante di tutti i principali indicatori economici – ha commentato l’AD Paolo Gallo – Un risultato ancora più rilevante alla luce di un contesto socioeconomico condizionato dal forte rialzo dei prezzi sul mercato dell’energia, i cui effetti sono stati ulteriormente acuiti dal conflitto russo-ucraino in corso”.”Più nello specifico, registriamo un aumento del 6,7% dell’EBITDA, che tocca quota 250 milioni di euro, e un Utile Netto adjusted che si attesta a 89 milioni di euro, con un +9,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – ha continuato – Continuiamo ad investire nella trasformazione digitale dei nostri asset e dei processi ed alla formazione delle nostre persone, al fine di abilitare il network al ruolo di principale volano della transizione energetica grazie alla possibilità di accogliere e distribuire quote incrementali di gas rinnovabili quali biometano, idrogeno verde e metano sintetico”.”In Sardegna prosegue l’estensione del nostro network nativo digitale, che ha ridato linfa allo sviluppo energetico dell’isola – ha aggiunto Gallo – Un modello virtuoso che presto, e su scala più ampia, contiamo di sviluppare anche in Grecia lavorando al fianco del governo alla decarbonizzazione dell’economia e dei consumi”. Italgas ha sottolineato che l’acquisizione dell’azienda greca DEPA Infrastructure si dovrebbe concludere nel corso del primo semestre del 2022.Italgas conferma di non disporre di attività produttive o personale dislocato in Russia, in Ucraina o in paesi geo-politicamente allineati con la Russia, né di intrattenere rapporti commerciali e/o finanziari con tali paesi. Tuttavia, afferma che “non è escluso che la situazione di tensione politico-economico indotta dal conflitto possa ripercuotersi, in una forma ad oggi non stimabile né prevedibile, sull’efficacia e tempestività della capacità di approvvigionarsi del gruppo”. Il gruppo, nel corso del mese di marzo, ha concluso (ed aggiornerà periodicamente) una prima survey su una parte rilevante dei propri fornitori. È emerso che nessuno dei fornitori oggetto del sondaggio ha segnalato impatti con il mercato russo, mentre un solo fornitore ha rilevato sub-forniture di origine ucraina per le quali ha posto in atto iniziative volte alla ricerca di alternative. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, riprese le evacuazioni a Mariupol. UE prepara nuovo pacchetto sanzioni

    (Teleborsa) – Mentre prende il via l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal a Mariupol, il Cremlino lancia dure accuse nei confronti dell’Italia in seguito al nuovo pacchetto di sanzioni imposto dall’UE. Lavrov punta il dito contro l’Italia”L’Italia è in prima fila tra chi promuove sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa”, ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov alla TV italiana, precisando “alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche”.Lavrov ha spiegato anche che il gas russo deve essere pagato in rubli perché i paesi europei “hanno rubato” le riserve valutarie in dollari ed euro della Russia.In fuga da MariupolNel frattempo sono riprese alle 7 di questa mattina le evacuazioni da Mariupol dopo i primi 100 civili portanti in salvo. Si stia che ci potrebbero essere altre 500 persone o anche più nell’acciaieria Azovstal. Il nuovo pacchetto di sanzioniE’ stato presentato nel fine settimana dalla Commissione europea il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che partendo dal sistema di pagamenti SWIFT, da cui sono state escluse altre tre banche compresa la più grande Sberbank, arriva a delineare un embargo progressivo sul petrolio, per tener conto della posizione più svantaggiata di Slovacchia, Ungheria e Germania ed arrivare al blocco totale entro il 31 dicembre di quest’anno. Il pacchetto dovrebbe essere approvato questa settimana.Previsto anche un divieto per le imprese europee di effettuare consulenze nella finanza e nei servizi, un blocco all’export nel settore chimico, che riguarda 80 prodotti chimici utilizzati anche per la produzione di armi chimiche e le relative apparecchiature.Nuove sanzioni infine contro personalità vicine al Cremlino, militari, oligarchi, cui sarà vietato anche solo viaggiare nella UE. Colpite anche tre emittenti russe sul modello del bando sollevato contro Sputnik e Russia oday. LEGGI TUTTO

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    OPA Falck Renewables, adesioni al oltre l'8,3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Green BidCo (veicolo di Infrastructure Investments Fund) sulle azioni Falck Renewables, risulta che oggi, 29 aprile 2022, sono state presentate 2.018.893 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 8.008.650, pari all’8,35% dell’offerta.L’offerta, iniziata l’11 aprile 2022, terminerà il prossimo 10 maggio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Falck Renewables acquistate sul mercato nei giorni 9 e 10 maggio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Terna, assemblea dà via libera a bilancio e dividendo. Bosetti: “Urge rafforzare resilienza”

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Terna ha approvato bilancio di esercizio 2021, che si è chiuso con un utile netto a livello di Gruppo di 789,4 milioni di euro, in crescita di 3,9 milioni di euro (+0,5%) rispetto ai 785,5 milioni di euro del 2020. L’assemblea ha approvato anche la distribuzione di un dividendo di 29,11 centesimi di euro per azione, in linea con la politica dichiarata al mercato ed in crescita dell’08% rispetto al 2020, di cui 9,82 centesimi già pagati lo scorso novembre a titolo di acconto, mentre i rimanenti 19,29 centesimi per azione saranno pagati a giugno prossimo. La Presidente Valentina Bosetti, Presidente di Terna, ha espresso “orgoglio per i risultati raggiunti” ed ha posto l’accento sulla sotuazione di incertezza che ha caratterizzato questo periodo, ricordando “l’urgenza di un’azione lungimirante per rafforzare la resilienza del nostro sistema energetico come elemento cardine della sicurezza del Paese” Anche l’Ad Stefano Donnarumma ha evidenziato il “crescente impegno verso la transizione e indipendenza energetica” e la necessità di “puntare sui combustibili di cui siamo ricchi, sole e vento” per il raggiungimento del target Net Zero. “Nel 2021 ci siamo concentrati sulla messa a terra del piano, che abbiamo aggiornato a marzo dando ulteriore spinta agli investimenti”, ha sottolineato l’Ad.Fra gli argomenti all’Odg la nomina di un consigliere, Qinjing Shen, espressione dell’azionista Cdp Reti, già cooptato dopo le dimissioni di Yunpeng He.Via libera dell’assemblea anche al rinnovo per 18 mesi del piano di buyback fino a 1,95 milioni di azioni, pari allo 0,10% del capitale sociale, per un valore massimo di 10 milioni di euro, ed alla revoca dell’autorizzazione dell’assemblea del 30 aprile 2021. In assemblea erano presenti soci rappresentativi del 69,79% del capitale. L’azionista Cdp Reti, controllata da Cassa depositi e prestiti, detiene il 29,85% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    Gazprom, utile record nel 2021 grazie a impennata prezzi gas

    (Teleborsa) – Gazprom, il colosso energetico russo controllato dal governo, ha registrato un utile netto record a quota 2,09 trilioni di rubli (circa 27 miliardi di euro) nel 2021, in significativo aumento rispetto ai 135 miliardi di rubli del 2020. L’aumento si spiega con il rimbalzo dalla pandemia e con l’aumento dei prezzi del petrolio e del gas. Nel 2019 l’utile netto era stato di 1,2 trilioni di rubli.La società ha anche affermato che le sue vendite nel 2021 sono aumentate a 10,2 trilioni di rubli (circa 134 miliardi di euro), da 6,3 trilioni di rubli nel 2020 e 7,7 trilioni di rubli nel 2019.Gazprom aveva detto in precedenza che si aspettava profitti in ulteriore crescita nel 2022, anche se le sanzioni da parte di Stati Uniti e dell’Unione Europea hanno poi cambiato l’outlook. Ora la società controllata dal Cremlino prevede un calo della produzione di gas di circa il 4% quest’anno. LEGGI TUTTO

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    Gas, ARERA approva ulteriori misure d'urgenza

    (Teleborsa) – Via libera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) al l’approvazione di ulteriori misure d’urgenza per incentivare riempimento degli stoccaggi di gas, in vista dei consumi del prossimo inverno. Secondo quanto riporta una nota, Arera ha approvato ulteriori strumenti per promuovere il raggiungimento dell’obiettivo di riempimento di almeno il 90% delle scorte nazionali.A seguito dell’immediata consultazione che ha coinvolto gli operatori, conclusasi lo scorso 21 aprile, l’Autorità ha infatti approvato anche il previsto cosiddetto “contratto a 2 vie”, si legge, uno strumento che consentirà maggiori coperture per gli operatori sul rischio di forti oscillazioni dei prezzi – legati alla crisi russo-ucraina – tra i valori attuali e quelli del periodo invernale di consumo, contribuendo quindi all’obiettivo di ottenere maggiori disponibilità di gas nel prossimo inverno.La consultazione, tra quelle proposte, ha fatto emergere la tipologia di contratto ritenuta più adatta al raggiungimento degli obiettivi di riempimento, tenendo in considerazione i possibili rilevanti oneri che potrebbero derivare per il sistema. E’ emersa la richiesta di mantenere in alternativa al “contratto a 2 vie” anche il cosiddetto “premio di giacenza” già approvato dall’Arera, e di avere come principale riferimento per calcolare i prezzi il mercato italiano Psv Day Ahead. La controparte che dovrà predisporre il contratto tipo sarà il responsabile del bilanciamento.Infine, l’Autorità ha approvato anche ulteriori misure per favorire l’uso della capacità di rigassificazione disponibile presso i terminali nazionali, alla luce dell’attuale contesto di mercato caratterizzato da tensioni e volatilità dei prezzi. LEGGI TUTTO