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    Petrolio vola ai massimi dal 2014. Comitato Opec+ raccomanda rispetto rialzi previsti

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i titoli petroliferi, con i prezzi del greggio in aumento, dopo che il comitato Opec+ ha raccomandato di procedere con l’attuale piano che prevede un aumento della produzione di 400.000 barili al giorno. Lo riporta l’agenzia Bloomberg che cita alcuni delegati del Joint Ministerial Monitoring Committee, secondo i quali la raccomandazione è mantenere invariato il piano definito per un aumento graduale delle forniture. L’invitato del comitato arriva nel giorno in cui è prevista la riunione del Cartello che dovrà discutere di aumentare la produzione in un contesto in cui la forte domanda di prodotti energetici sta facendo correre i prezzi del greggio, oltre a quelli del gas. Nel frattempo, il WTI americano, scadenza novembre, vola a 76,99 dollari al barile (+1,44%), ai massimi dal 2014, mentre il Brent londinese, di dicembre, balza a 80,62 dollari al barile (+1,69%).A Piazza Affari, gli acquisti interessano Eni che guadagna l’1,43% e Tenaris che balza del 2%. (Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Carburanti, balza in avanti il prezzo di Gpl e metano

    (Teleborsa) – Balzo in avanti del prezzo del gas per autotrazione. In particolare il metano auto in alcuni impianti dell’Italia del centro-nord ha superato i 2 euro al kg dopo l’impennata delle quotazioni di gas. In crescita anche il prezzo del Gpl per effetto dell’aumento dei prezzi di contratto per ottobre. Più contenuta invece la salita del prezzo di benzina e diesel stando all’elaborazione di Quotidiano Energia in base ai dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise.Il prezzo medio nazionale praticato della benzina, in modalità self, sale infatti a 1,691 euro/litro (venerdì 1,686) con i diversi marchi compresi tra 1,682 e 1,705 euro/litro (no logo 1,676). Il prezzo medio praticato del diesel, sempre in modalità self, cresce a 1,544 euro/litro (venerdì 1,536) con le compagnie posizionate tra 1,534 e 1,558 euro/litro (no logo 1,526). Per quel che riguarda il Gpl, il prezzo varia da 0,724 a 0,745 euro/litro (no logo 0,725), mentre quello medio praticato del metano auto si posiziona tra 1,157 a 1,631 euro/kg (no-logo 1,257). LEGGI TUTTO

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    Agatos, partecipata ottiene autorizzazione per impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – Agatos, società quotata su AIM Italia e attiva nella progettazione, costruzione e manutenzione di impianti di energia da fonti rinnovabili, ha comunicato che è stata pubblicata dalla Provincia di Vercelli la determina dirigenziale di autorizzazione a favore di Agatos Green Power Trino Srl per la realizzazione di un impianto fotovoltaico su inseguitori monoassiali da 87,502 MWp, oltre 25 MW di sistema di accumulo (BESS).La società sottolinea che l’impianto “consentirà di immettere l’energia nella rete elettrica nazionale nei momenti di maggior fabbisogno, risolvendo la lacuna della mancata programmabilità degli impianti di generazione da fonti rinnovabili”. Agatos Green Power Trino Srl è partecipata da Agatos SpA al 20%, mentre la quota di maggioranza è detenuta da un primario operatore energetico internazionale. LEGGI TUTTO

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    Pre-COP26, ENEL ospita l'evento ufficiale “Circular cities: impacts on decarbonization and beyond”

    (Teleborsa) – Si è svolto oggi a Milano “Circular Cities: impacts on decarbonization and beyond” (Città circolari: Impatti sulla decarbonizzazione e oltre), l’evento organizzato da Enel nell’ambito degli appuntamenti ufficiali italiani pre-COP26 incentrato sulle città circolari, in particolare sulle attuali sfide chiave delle città e sulle possibilità di riprogettazione secondo i principi dell’economia circolare, al fine di raggiungere gli obiettivi globali di decarbonizzazione, miglioramento della resilienza delle città e aumento della qualità di vita. L’evento è stato aperto da Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, e da Anna Richardson, consigliere per la Sostenibilità e la Carbon reduction della città di Glasgow, in qualità di rappresentanti delle città che ospitano gli eventi pre-COP26 e COP26.”Le città sono i luoghi in cui la civiltà si è evoluta, offrendo opportunità inedite per lo sviluppo sociale ed economico dei loro abitanti – ha affermato il presidente di Enel, Michele Crisostomo –. Le proiezioni odierne confermano che il livello di urbanizzazione crescerà a livello globale, portando ad agglomerati sempre più vasti, complessi e difficili da gestire. Per questo motivo, riprogettare le città per renderle più sostenibili, vivibili e resilienti sarà di fondamentale importanza sia per garantire una buona qualità di vita per le persone sia per tutelare l’ambiente a livello locale e globale. In Enel ci impegniamo a rendere la visione della città circolare una realtà attraverso nuovi approcci progettuali che combinano diverse soluzioni avanzate, come le energie rinnovabili, la mobilità elettrica e strumenti per monitorare e migliorare la circolarità sviluppati per le città. Un esempio è il Circular City Index recentemente lanciato da Enel X, disponibile gratuitamente per tutti i comuni italiani che desiderano misurare gli indicatori chiave di prestazione della circolarità attraverso gli Open Data”. Durante l’evento è intervenuto anche Alan Belfield, ceo di Arup, azienda leader a livello mondiale nel settore dell’ambiente costruito, ed è stato presentato lo studio che Enel, in collaborazione con Arup, Enel Foundation e con il supporto di Università Bocconi di Milano, Università di Genova e Università de Los Andes di Bogotà, sta portando avanti per COP26. Lo studio, con un focus specifico su Milano, Genova, Glasgow e Bogotà, esplora in che modo le città possono contribuire in misura significativa a raggiungere gli obiettivi globali di decarbonizzazione, migliorando al contempo la resilienza della città e la qualità di vita. Due tavole rotonde sono state dedicate alla discussione di queste sfide da diverse prospettive, con i contributi di Claudia López, sindaco di Bogotà, Marco Bucci, sindaco di Genova, Silvio Barbero, vice presidente UNISG, Maria Chiara Pastore, R&D director presso Stefano Boeri Architetti, Oriana Romano, responsabile dell’Unità Water, Governance and Circular Economy in Cities dell’OCSE, José Luis Samaniego, direttore dello Sviluppo Sostenibile della CEPAL e Caterina Sarfatti, direttrice del programma Inclusive Climate Action C40. LEGGI TUTTO

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    ENEA, brevettato metodo low cost per il check-up delle batterie

    (Teleborsa) – Testare lo stato di salute dei singoli elementi che compongono le batterie, con la possibilità di studiarne la dinamica di invecchiamento e decidere quando dismetterle. Con questo obiettivo tre ricercatori Enea del Laboratorio Sistemi e Tecnologie per la Mobilità Sostenibile hanno brevettato un metodo di check-up innovativo ed economico validandolo sia attraverso simulazioni che con test su sistemi reali.”I pacchi batterie utilizzati all’interno dei veicoli elettrici o per applicazioni stazionarie sono realizzati collegando insieme tra di loro più gruppi di celle elementari. È possibile dimostrare – spiega Manlio Pasquali ricercatore Enea e inventore del brevetto insieme a Natascia Andrenacci e Francesco Vellucci – che in un pacco batterie la cella più degradata, con prestazioni inferiori alle altre, influenza il comportamento di tutto l’insieme, e che con l’invecchiamento la differenza di prestazioni tra le singole celle tende ad acuirsi. Attraverso il metodo che abbiamo sviluppato, si può individuare la singola cella degradata o l’intero gruppo di cui fa parte, decidendo quindi di sostituire l’elemento o l’intero pacco”.Il sistema brevettato – sottolinea l’Enea in una nota – prende in considerazione le prestazioni di una cella standard su un ciclo di riferimento scelto dall’utente, definite in base alle informazioni fornite dal costruttore, e quelle di una cella degradata destinata al ritiro, definite in base alle caratteristiche della specifica applicazione e le relaziona alle prestazioni di ogni singolo gruppo di celle che costituisce il pacco batterie. I dati numerici ricavati dal sistema permettono di analizzarne la dinamica di invecchiamento e/o stimarne il tempo o i cicli di vita residui.Attualmente la ricerca internazionale è interessata a trovare sistemi o metodi di diagnostica sia per individuare eventuali problemi tecnici (malfunzionamento di una cella, saldature venute male o gruppi disconnessi) che per prevedere la vita residua di tutto l’insieme.”In genere i metodi proposti in letteratura richiedono molto tempo per i test e l’utilizzo di strumentazioni di misura sofisticate e costose. Uno dei vantaggi dell’utilizzo di questo sistema – conclude Pasquali – è che non richiede alcuna strumentazione dedicata, ma utilizza solo quella standard già predisposta nel pacco batterie, così come il test che richiede una operazione standard eseguita periodicamente sul pacco”. LEGGI TUTTO

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    Petroliferi giù in tutta Europa, attesa riunione Opec+

    (Teleborsa) – Si muovono al ribasso i titoli petroliferi, con i prezzi del greggio in calo, mentre gli investitori guardano al vertice Opec+ di lunedì che, secondo indiscrezioni, potrebbe dare via libera a incrementi della produzione più incisivi, rispetto a quanto già previsto, per allievare i timori sul lato dell’offerta. A Piazza Affari, le vendite colpiscono Eni -0,76% e Tenaris -0,31%, mentre in Europa scivola la spagnola Repsol con un -0,28% e le francesi TechnipFmc -0,27% e Totalenergies -0,46%. A Londra giù anche BP -0.96% e Shell -0,01%.(Foto: © Amikishiyev / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Enel, progetto Grid Futurability per reti elettriche inclusive e partecipative

    (Teleborsa) – “Grid Futurability è l’approccio industriale globale e orientato al cliente adottato da Enel per identificare e dare priorità al rinnovamento, al potenziamento e all’espansione delle reti nei prossimi anni. Tale approccio comporta la diffusione strategica di tecnologie che consentano sia un migliore utilizzo delle reti elettriche esistenti sia la costruzione di Smart Grid completamente digitali capaci di unire infrastrutture robuste e soluzioni tecnologiche avanzate per una maggiore resilienza, partecipazione e sostenibilità, minimizzando l’impatto sulle tariffe per gli utenti finali”. Lo ha dichiarato Antonio Cammisecra, direttore della business line Global Infrastructure and Networks di Enel, in occasione di “Grid Futurability for a Net-Zero World”, l’evento di Enel organizzato a Milano nell’ambito della campagna italiana pre-COP26 volta a promuovere il 2021 come “Anno dell’ambizione climatica” (All4Climate). Per smart grid si intende un insieme di reti di informazioni e di reti di distribuzione dell’energia elettrica, una sorta di “rete intelligente” che ottimizza la distribuzione dell’energia elettrica, minimizzando sovraccarichi e variazioni della tensione. “Dando priorità agli obiettivi della transizione energetica, Grid Futurability traccia un’efficace roadmap che funge da guida per gli investimenti destinati alle aree sia urbane che rurali, armonizzando le esigenze strategiche nel lungo e nel breve termine, massimizzando i vantaggi e la soddisfazione dei vari stakeholder e mostrando al contempo in che modo possiamo ridurre significativamente l’impronta di carbonio degli asset di rete”, ha aggiunto Cammisecra.Il gruppo Enel ha stanziato 60 miliardi di euro di investimenti nelle reti di distribuzione per il periodo 2021-2030 e, con l’approccio industriale Grid Futurability, intende utilizzare le infrastrutture legacy in modo migliore, consentendo una maggiore capacità di integrazione delle energie rinnovabili, implementando servizi e mercati di flessibilità locale. Durante l’evento, che ha visto la presenza delle principali associazioni italiane e britanniche, sono state evidenziate le sfide che le reti stanno affrontando e le nuove tecnologie che possono essere implementate. LEGGI TUTTO

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    Energia, Donnarumma: necessario colmare gap rinnovabili lavorando su rete

    (Teleborsa) – Colmare il gap di energie rinnovabili lavorando anche sulla rete. E’ il proposito espresso dall’Ad di Terna, Stefano Donnarumma, intervenuto all’Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore. Donnarumma ha sottolineato che il ritmo delle rinnovabili è “lento” e sicuramente “molto lontano dai 6-7 Gigawatt necessari a fare un risultato”, perché il punto è “colmare in dieci anni un gap infrastrutturale che vale tra 40 e 60 GW tra solare ed eolico” e “la rete deve accompagnare questo sviluppo”.Il manager ha affermato che la soluzione è “fare sistema”, come accade in altri Paesi, e privilegiare i progetti medio-grandi per non perdere i finanziamenti del PNRR. “Dobbiamo stare attenti ad una eccessiva frammentazione ed ad una potenziale incapacità organizzativa di mettere a terra le risorse”. LEGGI TUTTO