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    Prysmian, accordo con E.ON per fornitura cavi bassa e media tensione in Germania

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ed E.ON, una delle maggiori aziende elettriche europee, hanno siglato un accordo quadro di lungo periodo per la fornitura di cavi di bassa e di media tensione. Questi cavi saranno integrati nella rete elettrica tedesca per supportare l’espansione dell’energia eolica e solare, la diffusione dei veicoli elettrici e delle pompe di calore, nonché il collegamento di sistemi di accumulo a batteria e di data center.L’accordo fa parte di un’importante iniziativa di approvvigionamento lanciata da E.ON, del valore di oltre 6 miliardi di euro, per modernizzare la rete elettrica tedesca e accelerare la transizione energetica del Paese.Gli sforzi congiunti di Prysmian ed E.ON si concentrano fortemente sulla sostenibilità, utilizzando materiali a basso impatto ambientale e sfruttando la produzione in Europa, principalmente negli stabilimenti Prysmian situati in Germania (Schwerin), Ungheria (Balassagyarmat) e Romania (Slatina).”Le reti elettriche sono fondamentali per la transizione energetica e Prysmian è pronta a supportare l’Europa a soddisfare l’urgente necessità di sviluppare infrastrutture intelligenti per integrare le fonti rinnovabili, installare pompe di calore, sistemi di accumulo domestico e stazioni di ricarica, garantendo forniture energetiche sostenibili, sicure e accessibili”, ha detto Marcello Del Brenna, CEO di Prysmian Europe.”I cavi sono tradizionalmente – e continueranno ad essere – uno dei requisiti tecnologici più importanti per la rete – ha commentato Lisbeth Buschkuhl, Chief Procurement Officer di E.ON – In qualità di protagonisti della transizione energetica, diamo impulso all’espansione sostenibile dell’infrastruttura necessaria alla trasformazione, senza perdere di vista l’accessibilità economica. Siamo entusiasti di sviluppare soluzioni innovative per i cavi insieme a Prysmian e di metterle in pratica. Questo rafforza la creazione di valore in Europa e sostiene la competitività del territorio”. LEGGI TUTTO

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    Var Energi, l’EBIT sale meno delle attese nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Var Energi, società energetica quotata a Oslo e controllata da Eni, ha comunicato che il total income nel secondo trimestre 2025 è stato pari a 1.849 milioni di dollari, in calo di 22 milioni di dollari rispetto al trimestre precedente, a causa della riduzione dei prezzi compensata dall’aumento delle vendite, e di 91 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EBIT è salito a 1,2 miliardi di dollari dai 992 milioni di dollari dell’anno precedente, al di sotto della media di 1,34 miliardi di dollari prevista in un consensus fornito dalla società.L’utile netto del periodo è stato pari a 217 milioni di dollari, in calo di 236 milioni di dollari rispetto al periodo precedente, principalmente a causa di maggiori oneri fiscali nel trimestre, e di 5 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.”Siamo lieti di annunciare risultati solidi per il trimestre – ha commentato il CEO Nick Walker – I nostri principali progetti di crescita sono stati completati come previsto, con quattro dei nove progetti che entreranno in funzione quest’anno già operativi. Johan Castberg sta producendo a piena capacità, l’impianto FSPO di Jotun presso il giacimento di Balder e Halten East sta aumentando e la Fase III di Ormen Lange è iniziata in anticipo rispetto al previsto. Con una produzione attuale superiore a 350.000 barili di petrolio equivalente al giorno (kboepd), prevediamo di raggiungere circa 430.000 barili di petrolio equivalente al giorno (kboepd) nel quarto trimestre, realizzando i nostri piani di crescita trasformativa nel 2025″.”Sulla base di questa solida performance, la società continua a offrire distribuzioni interessanti e prevedibili agli azionisti – ha aggiunto – Confermiamo un dividendo di 300 milioni di dollari per il secondo trimestre e stimiamo una distribuzione totale di dividendi di 1,2 miliardi di dollari per l’intero anno 2025 e di 1,2 miliardi di dollari per l’intero anno 2026″.Alla luce della volatilità dei mercati, Var Energi ha adottato un approccio proattivo e ha sfruttato la flessibilità aziendale, con circa il 65% degli investimenti futuri non impegnati, per ridurre la spesa di circa 500 milioni di dollari per il periodo 2025-2026. La società sfrutterà la volatilità per essere ancora più efficiente e competitiva. Tali riduzioni saranno ottenute sfruttando la flessibilità di cui dispone la società nel portafoglio progetti in fase iniziale, apportando miglioramenti e ottimizzando le attività operative ed esplorative. La riduzione dei livelli di spesa non avrà alcun impatto sul piano della società di mantenere la produzione a 350-400 mila barili di olio equivalente al giorno entro il 2030. LEGGI TUTTO

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    GE Vernova acquista la francese Alteia per fornire strumenti AI alle utility

    (Teleborsa) – GE Vernova, società di produzione e servizi di apparecchiature energetiche, ha concordato l’acquisizione di Alteia. Alteia è un’azienda di software con sede in Francia specializzata in intelligenza artificiale (AI) e machine learning, per integrare l’intelligenza visiva nelle operations. L’acquisizione di Alteia mira a rafforzare la strategia di GE Vernova volta a rafforzare le capacità di intelligenza artificiale e a fornire alle utility soluzioni di dati visivi che forniscano intelligence situazionale e informazioni fruibili, si legge in una nota.”Questa acquisizione mira a consolidare ulteriormente la nostra posizione di leader nell’ambito dei dati e dell’intelligenza artificiale nei software di orchestrazione della rete e ad aprire la strada a ulteriori casi d’uso che potrebbero migliorare la precisione visiva necessaria per le moderne operazioni di rete”, ha commentato Scott Reese, CEO della divisione Electrification Software di GE Vernova.I termini finanziari dell’acquisizione non sono stati resi noti. La transazione dovrebbe concludersi il 1° agosto 2025. LEGGI TUTTO

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    Fondo sovrano Azerbaigian acquista quota in 402 MW di impianti solari in Italia da Enfinity Global

    (Teleborsa) – Il fondo sovrano dell’Azerbaigian (SOFAZ) acquisirà una partecipazione del 49% in un portafoglio di impianti solari fotovoltaici (FV) da 402 MW in Italia di Enfinity Global, azienda statunitense attiva nel settore delle energie rinnovabili. Al completamento dell’operazione, Enfinity manterrà una quota di maggioranza e continuerà a guidare la gestione degli impianti.L’investimento è in linea con gli obiettivi strategici di SOFAZ, offrendo un flusso di reddito stabile e prevedibile, contribuendo al contempo agli sforzi globali nella transizione verso un’energia sostenibile.Grazie a questo accordo, Enfinity coinvolge partner finanziari a supporto del suo portafoglio italiano, consentendo il reinvestimento e accelerando l’implementazione della sua pipeline di impianti solari da 2,6 GW e di sistemi di accumulo di energia da 5,3 GW.L’investimento comprende 14 impianti fotovoltaici, sia operativi che in costruzione, situati nelle regioni italiane del Lazio e dell’Emilia-Romagna. L’energia generata da questi impianti è contrattualizzata tramite contratti di acquisto di energia (PPA) a lungo termine, garantendo prezzi dell’energia prevedibili per i clienti e flussi di cassa stabili.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Gas, aumento GNL e recupero stoccaggi migliorano prospettive a breve termine per l’Europa

    (Teleborsa) – Le importazioni di gas nell’UE sono aumentate di quasi il 10% nel secondo trimestre del 2025, rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, in gran parte a causa delle importazioni record di gas naturale liquefatto (GNL). Lo afferma l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER) nel suo ultimo rapporto.I flussi di gasdotti dalla Norvegia sono stati in linea con quelli osservati lo scorso anno. L’offerta da Azerbaigian, Algeria e Libia è diminuita marginalmente, mentre i flussi dal Regno Unito sono aumentati. Le importazioni di GNL sono aumentate di oltre un terzo su base annua, sostenute dai prezzi competitivi degli hub, dalla debolezza della domanda in Asia e dall’espansione della capacità di liquefazione degli Stati Uniti.Nelle importazioni tramite gasdotto non si sono osservate variazioni significative, ad eccezione delle forniture russe all’UE, diminuite del 45% su base annua a seguito della scadenza dei contratti di transito attraverso l’Ucraina. Le consegne ora raggiungono l’UE solo attraverso il gasdotto TurkStream.I prezzi medi all’ingrosso del gas sono diminuiti di oltre il 20% rispetto al primo trimestre 2025, a seguito di un inverno caratterizzato da prezzi elevati. La volatilità dei prezzi si è attenuata, pur rimanendo relativamente elevata, mentre le differenze di prezzo regionali si sono ampliate.La variazione regionale dei prezzi spot del gas è infatti aumentata per riflettere la necessità di attrarre flussi transfrontalieri e carichi di GNL con l’inizio della stagione di iniezione di gas nell’UE e in Ucraina. L’Ucraina ha fatto maggiore affidamento sulle importazioni dai mercati del gas dell’UE limitrofi, cercando di rifornire i propri stoccaggi e compensando al contempo l’interruzione della produzione interna causata dagli attacchi russi ai suoi asset di gas.La necessità di rifornire gli stoccaggi, la perdita dell’approvvigionamento di gas russo e i flussi successivi verso l’Ucraina hanno fatto sì che i mercati italiano e dell’Europa centrale applicassero prezzi con premi rilevanti per attrarre carichi spot di GNL (Italia) e flussi transfrontalieri dall’Europa occidentale.Guardando ai prossimi mesi, l’ACER sottolinea che – se gli attuali afflussi di GNL e i livelli di iniezione negli stoccaggi continueranno – è probabile che l’Europa entri nell’inverno con riserve consistenti. Tuttavia, permangono dei rischi: condizioni meteorologiche estreme, interruzioni delle principali fonti di approvvigionamento o instabilità geopolitica potrebbero alterare la traiettoria. Dal lato dell’offerta, la prevista espansione della produzione globale di GNL tra la fine del 2025 e il 2026 potrebbe contribuire ad allentare la pressione. LEGGI TUTTO

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    A2A ottiene da AGCM il massimo punteggio nel Rating di Legalità

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha attribuito ad A2A Energia e A2A Ambiente il massimo punteggio nel Rating di Legalità riconoscendo il loro impegno a favore di legalità, trasparenza e responsabilità sociale.A2A Energia è la società commerciale del Gruppo, attiva su tutto il territorio nazionale nella vendita di energia elettrica, gas, prodotti e servizi per l’efficienza energetica e la mobilità elettrica a tutti i segmenti di clienti (domestici e partite IVA, small business e PMI, condomini e PA, grandi aziende del terziario e dell’industria), mentre A2A Ambiente opera nel settore dell’economia circolare, con servizi di gestione integrata del ciclo dei rifiuti che vanno dall’igiene urbana fino al recupero di materia ed energia.Anche Amsa e Aprica, le due realtà del Gruppo che gestiscono servizi di raccolta rifiuti e igiene urbana hanno ricevuto l’attestazione del rating di legalità dell’AGCM. Aprica è attiva in circa 240 Comuni in Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta – tra cui Brescia, Bergamo, Como, Cremona, Lodi, mentre Amsa opera a Milano e in diversi Comuni della provincia milanese e varesina.Il Rating di legalità attesta il pieno rispetto da parte di un’azienda di principi quali correttezza e trasparenza nella gestione del business. Introdotto nel 2012, l’Autorità lo attribuisce alle società o agli enti che si dimostrano virtuosi in termini di compliance con le normative vigenti. Al termine del formale processo di analisi, l’AGCM valuta il loro grado di attenzione alla legalità in “stelle” fino a un massimo di 3. La certificazione consente ai destinatari di beneficiare di meccanismi di premialità, tra i quali punteggi aggiuntivi e posizioni preferenziali nelle graduatorie relative alla partecipazione alle gare indette dalla PA. LEGGI TUTTO

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    USA: scorte petrolio settimanali calano di 3,9 milioni di barili, più delle attese

    (Teleborsa) – Sono scese più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di petrolio, negli ultimi sette giorni all’11 luglio 2025, sono calati di circa 3,9 milioni di barili a 422,2 MBG, contro attese per un decremento più contenuto, ovvero di 1,8 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 4,2 MBG, arrivando a 107 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una crescita di 3,4 milioni a quota 232,9 MBG.Le riserve strategiche di petrolio sono scese di 0,3 milioni a 402,7 MBG. LEGGI TUTTO

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    Gas, indice IGI in ribasso a 37,93 euro/Mwh

    (Teleborsa) – Il valore dell’indice IGI (Italian Gas Index) per il 16 luglio è pari a 37,93 €/MWh, in lieve ribasso rispetto al 15 luglio attestatosi a 39,02 €/MWh.L’indice, calcolato giornalmente dal Gestore dei Mercati Energetici – GME, fornisce uno strumento di interpretazione e valutazione delle dinamiche osservate sui mercati del gas in Italia e si propone come un riferimento trasparente e replicabile dagli operatori, per operazioni di hedging e/o per contratti di fornitura. LEGGI TUTTO