More stories

  • in

    USA, stoccaggi gas ultima settimana in aumento meno delle attese

    (Teleborsa) – Aumentano ma meo delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 2 luglio 2021, sono risultati in aumento di 16 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela sotto il consensus (+34 BCF). La settimana prima si era registrato una crescita di 76 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.574 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 17,6% rispetto ad un anno fa (quando erano pari a 3.125) e in diminuzione del 6,9% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.764 BCF). LEGGI TUTTO

  • in

    Clima: CEO Alliance, serve segnale forte su carbon pricing

    (Teleborsa) – Un segnale forte sul carbon pricing a livello europeo viene considerato la chiave per raggiungere la neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050 e ridurre le emissioni di gas serra al 55% dei livelli del 1990 entro il 2030. Ne è convinta la European CEO Alliance secondo cui la lotta al cambiamento climatico richiede uno sforzo collettivo da parte di tutti gli Stati membri dell’UE e una stretta collaborazione tra il settore pubblico e le imprese.Dodici leader aziendali si sono incontrati a Parigi per decidere come sostenere ulteriormente il Green Deal europeo. Diversi progetti intersettoriali e raccomandazioni programmatiche saranno utili alla causa globale del clima e favoriranno una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro a prova di futuro.Le proposte dei CEO includono l’invio di un segnale forte sul carbon pricing, l’accelerazione delle misure per decarbonizzare la mobilità e i trasporti, gli edifici e i sistemi energetici, nonché la velocizzazione del rinnovamento dei settori industriali chiave dell’UE.”Sono molto contento di aver potuto scambiare opinioni oggi con le aziende che forniscono soluzioni per l’attuazione del Green Deal, la decarbonizzazione dell’economia, la transizione verde e l’efficienza energetica – ha dichiarato Clément Beaune, Segretario di stato per gli Affari europei del governo francese -. Mentre la Commissione europea si prepara a presentare il suo pacchetto per l’energia e il clima “Fit for 55″, che prevede misure per ridurre le emissioni di gas serra del 55% nel 2030 e per raggiungere la neutralità in termini di emissioni di carbonio nel 2050, la mobilitazione dei protagonisti industriali ed economici sarà essenziale per raggiungere insieme i nostri obiettivi climatici”.Secondo Francesco Starace, CEO e Direttore Generale di Enel “la transizione energetica avverrà inevitabilmente e il pacchetto “Fit for 55″ è un’enorme opportunità per l’Europa per farla avvenire in modo ordinato e armonizzato, dato che avrà un impatto su molti settori e parti della società. Il nostro obiettivo è quello di elettrificare gli usi finali, insieme alla decarbonizzazione dell’elettricità – ha dichiarato Starace -. Lo scopo di queste revisioni legislative crea lo slancio per una transizione equa che porterà benefici a tutte le parti interessate. Il percorso verso la transizione verde avrà successo solo se tutti noi porteremo il nostro contributo e ci concentreremo sullo sviluppo sostenibile. Come parte della CEO Alliance, continueremo a promuovere gli investimenti e a realizzare progetti finalizzati al conseguimento di questi obiettivi”.La CEO Alliance riunisce 12 altissimi dirigenti dei settori dell’energia, dei trasporti e della tecnologia: Björn Rosengren (ABB), Thierry Vanlancker (AkzoNobel), Francesco Starace (ENEL), Leonhard Birnbaum (E.ON), Börje Ekholm (Ericsson), Henrik Henriksson (H2GreenSteel), Ignacio Galán (Iberdrola), Frans van Houten (Philips), Christian Klein (SAP), Christian Levin (Scania), Jean-Pascale Tricoire (Schneider Electric) ed Herbert Diess (Volkswagen). LEGGI TUTTO

  • in

    B20, aumenta collaborazione tra big del settore energetico per favorire transizione

    (Teleborsa) – Maggiore collaborazione tra le aziende del settore, una grossa spinta sugli investimenti tecnologici, regolamentazioni più chiare e condivise. Sono questi i temi condivisi che sono emersi dagli interventi dei CEO di alcune delle più grandi aziende energetiche italiane durante il “B20 – G20 Dialogue on Energy, Climate and Environment”, un evento in cui si è riflettuto sul ruolo significativo che hanno le aziende energetiche nell’affrontare il problema del cambiamento climatico e nel favorire un transizione verso forme di energia meno inquinanti. La cornice era quella del B20, l’Engagement Group che ha l’obiettivo di formulare raccomandazioni di policy indirizzate alla presidenza italiana del G20.Secondo il CEO di Enel, Francesco Starace, per facilitare la transizione verso l’utilizzo di energia pulita nei prossimi dieci anni serviranno nuove e più avanzate infrastrutture, una supply chain più resiliente, maggiore accordo sui meccanismi di carbon pricing e il supporto della finanza sostenibile. I cambiamenti attesi non saranno però privi di sfide: “nella transizione molte persone avranno problemi a formarsi e trovare un nuovo lavoro, perciò la politica e le aziende avranno un ruolo così importante”, ha sottolineato Starace. Sul carbon princing (strumento che permette di attribuire un valore economico alla CO2 per aiutare le imprese ad adattare le proprie strategie), ha detto che non c’è ancora un allineamento della metodologia e che sarà fondamentale avere uno “standard unico per accelerare la transizione verso un’economia con meno emissioni di CO2”.Della necessità di meccanismi comuni sulla gestione dell’anidride carbonica ha parlato anche Marco Alverà, CEO di Snam, sottolineando l’importanza di puntare sul CCS, ovvero la cattura e sequestro (o stoccaggio) del diossido di carbonio. Alverà si è detto soddisfatto della collaborazione che sta emergendo tra le aziende del settore energetico nello sviluppo di soluzioni per combattere i cambiamenti climatici, evidenziano che l’apporto principale di Snam riguarderà i biocombustibili. “Avremo un bisogno significativo di biocombustibili e, tra di essi, un prodotto sicuramente non controverso è il biometano – ha detto Alverà – È facilmente trasportabile, immagazzinabile e permette di ridurre le emissioni di CO2. Inoltre, può essere usato nella stessa infrastruttura in cui si usa il metano”.Claudio Descalzi, CEO di Eni, ha allargato ulteriormente lo sguardo durante il suo intervento, citando i “disastri ambientali, le malattie infettive e incidenti informatici” come le tre maxi-categorie di eventi che potranno mettere in pericolo lo sviluppo globale nei prossimi decenni. “Le tecnologie sono il fattore abilitante, per mitigare i rischi e trovare soluzioni innovative per accelerare la transizione, ma non dobbiamo dimenticarci che le persone devono essere al centro della transizione”, ha detto Descalzi. LEGGI TUTTO

  • in

    Transizione energetica, Cingolani: “Sfida epocale. Accelerare capacità rinnovabile”

    (Teleborsa) – “Siamo davanti una sfida epocale. Sono passati meno di 200 anni dalla scoperta dei motori a combustione interna e da quel momento tutto ha cominciato a produrre anidride carbonica. Questo può dare il senso dell’urgenza della situazione attuale”. E’ quanto rimarcato dal Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, ospite alla presentazione dl Piano di sviluppo decennale di Terna.”A tecnologie attuali – ha sottolineato il Ministro – la strada è una sola: aumentare il funzionamento dell’energia prodotta e produrre energia non bruciando fonti fossile, ma in maniera rinnovabile. Non c’è altra strada”.Cingolani ha riconosciuto che occorre fare una serie di trasformazioni importanti: eliminare il carbone, trasformare la mobilità che è responsabile del 25% della CO2 prodotta, curare i settori manifatturieri cosiddetti hard-to-bate (energivori) responsabili di un altro 30%, arrivando così ad oltre la metà della CO2 prodotta. C’è poi un altro 22% di CO2 prodotta dalle abitazioni e dai riscaldamenti. “L’elettrificazione diventa quindi la base di partenza”, ha sottolineato il Ministro. Facendo riferimento ai numeri del Piano di Terna, il titolare del MITE ha affermato che “ci ritroveremo nei prossimi nove anni a fare una corsa contro il tempo, per aumentare di circa due volte e mezzo la potenza installata in fonti rinnovabili nel nostro Paese” e che “dovremmo installare ogni anno 8 GW di impianti – onshore, offshore, fotovoltaici ed eolici – pari a dieci volte gli 0,8 GW attuali”. “In un Paese che soffre di inefficienza di natura burocratica – ha sottolineato – ci ritroviamo di fronte a una sfida enorme” per gestire l’energy mix, per risolvere i problemi di capacity market e degli accumulatori che mancano. “ma per fortuna la transizione non dura un anno, dura 30 anni perché richiede sforzi colossali”, ha aggiunto.Cingolani ha parlato anche delle semplificazioni, affermando “abbiamo fatto un lavoro robusto sulla semplificazione, speriamo funzioni bene”. Il Ministro ha infatti spiegato che un processo autorizzativo dura 1.500 giorni ma per fare 8 GW l’anno occorre ridurre di 10 volte il tempo dell’iter autorizzativo ed arrivare ad un anno”.Cingolani ha parlato anche del modello di sostenibilità europeo, facendo cenno ai concetti di “just transition” e “No one is left behind”, che chiedono una crescita in cui tutti devono partecipare e nessuno viene lasciato indietro. “La traiettoria dura 10 anni, il PNRR è un sesto di questa traiettoria”, ha affermato. Il Ministro ha fatto riferimento anche alle difficoltà delle famiglie nel rinnovo del parco auto ed alla necessità di compensare il costo della CO2 in bolletta, ed ha affermato “queste cose qui non possono pagarle sempre cittadini che non ce la fanno”. LEGGI TUTTO

  • in

    Piano Terna, Besseghini (ARERA): “Occasione di riflessione che offre visione futuro”

    (Teleborsa) – Il Piano di sviluppo decennale di Terna rappresenta un’occasione di riflessione”. Lo ha detto Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, aggiungendo che si ratta di una “lettura che ci proietta in una visione di futuro che comprende due elementi importanti: le infrastrutture e la programmazione”.Il Presidente dell’AREA ha poi ricordato che in questo Piano vanno calate le analisi costi-benefici e “c’è un elemento importante di scenario, fondante le scelte che vengono fatte”. LEGGI TUTTO

  • in

    Petroliferi in rialzo a Piazza Affari. Focus su Opec+

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i titoli petroliferi di Piazza Affari sostenuti dai prezzi del greggio che non accennano ad arretrare complice il recente stallo tra i Paesi Opec+ sugli accordi per le soglie produttive. Il cartello allargato torna a riunirsi oggi per cercare un’intesa.Il Brent settembre sale a 76,35 dollari al barile con un balzo dello 0,24% mentre il WTI agosto avanza a 75,33 dollari al barile (+0,23%). Tra i player del settore, Eni guadagna lo 0,94% mentre Tenaris segna un +0,85%. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, stoccaggi gas ultima settimana in aumento oltre attese

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 25 giugno 2021, sono risultati in aumento di 76 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela sopra il consensus (+68 BCF). La settimana prima si era registrato una crescita di 55 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.558 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 16,6% rispetto ad un anno fa (quando erano pari a 3.068) e in diminuzione del 5,3% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.701 BCF). LEGGI TUTTO

  • in

    Petroliferi in rialzo sostenuti dal greggio in attesa vertice Opec

    (Teleborsa) – Continuano al rialzo i titoli dell’energia, sostenuti dal rincaro dei prezzi del petrolio in attesa del vertice Opec allargato che dovrebbe riesaminare la strategia di contenimento dell’offerta decisa in risposta alla caduta di prezzi e domanda da crisi pandemica. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord, sale del 2,65% a 76,6 dollari al barile. Il West Texas Intermediate mostra un’ascesa del 3,27% a 75,87 dollari. Tra i player del settore, Eni mostra un guadagno del 2,03% mentre Tenaris avanza dell’1,89%. (Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO