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    Terna, collocato European Green Bond da 750 milioni di euro. Richiesta 5 volte l’offerta

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha collocato il primo European Green Bond single tranche, a tasso fisso e per un ammontare nominale pari a 750 milioni di euro. L’European Green Bond prevede una durata pari a 6 anni e scadenza in data 22 luglio 2031, pagherà una cedola annuale pari al 3% e sarà emesso a un prezzo pari a 99,589%, con uno spread di 70 punti base rispetto al midswap.L’emissione, che ha ottenuto grande favore da parte del mercato, con una richiesta massima pari a quasi 5 volte l’offerta, è caratterizzata da un’elevata qualità e ampia diversificazione geografica degli investitori, con una significativa partecipazione di fondi ESG specializzati.Prestito obbligazionario in oggetto, sarà presentata – al momento dell’emissione – una richiesta di ammissione alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (MOT) gestito da Borsa Italiana.In continuità con l’emissione green lanciata lo scorso 10 febbraio 2025, quotata sul Mercato telematico delle obbligazioni (MOT) di Borsa Italiana, e con la recente costituzione del programma EMTN da 4 miliardi di euro anch’esso quotato sul MOT e approvato da CONSOB, prosegue dunque il processo di rimpatrio delle emissioni del Gruppo nel mercato domestico, grazie al rinnovato ed efficiente processo di autorizzazione dei prospetti da parte di CONSOB.L’operazione è stata supportata dai seguenti istituti finanziari che hanno agito in qualità di joint-bookrunners: BNP Paribas, CaixaBank, Crédit Agricole, Intesa Sanpaolo, JPMorgan, Santander, SMBC, Société Générale e UniCredit. LEGGI TUTTO

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    Fondo Renaio, finanziamento di 33 milioni di euro da Cherry Bank con garanzia SACE

    (Teleborsa) – Cherry Bank, banca specializzata nei segmenti retail, corporate e wealth management, e attiva negli NPL, nelle special situations e nei crediti fiscali, ha concluso un’operazione di finanziamento per sostenere la crescita nel mercato italiano di Renaio Infrastrukturfonds SICAV RAIF, fondo di investimento alternativo aperto (FIA).La banca, in qualità di arranger e sole underwriter, ha erogato due linee di credito per un importo complessivo di 33 milioni di euro a favore di Renaio Hydro Italia (RHI), società veicolo controllata al 100%. Le linee di credito sono state utilizzate, assieme all’investimento del fondo pari a 8 milioni di euro, per supportare il piano di espansione del fondo nel settore idroelettrico tramite l’acquisto di due impianti idroelettrici che hanno una capacità installata complessiva pari a 6,1MW. Il finanziamento è assistito dalla garanzia SACE Growth; una linea di credito è stata impiegata per il rifinanziamento dell’esposizione finanziaria di RHI.”Siamo orgogliosi di aver affiancato un player internazionale come Renaio Infrastrukturfonds SICAV RAIF in un’operazione che unisce crescita industriale e transizione energetica – ha dichiarato Giovanni Bossi, AD di Cherry Bank – Questo finanziamento, articolato e strategicamente strutturato, conferma la capacità di Cherry Bank di interpretare con competenza e visione le esigenze di investimento di lungo periodo, contribuendo allo sviluppo di asset sostenibili e alla modernizzazione dell’infrastruttura energetica del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Snam, BlackRock ha una quota potenziale del 5,017%

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha una partecipazione potenziale pari al 5,017% in Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 9 luglio 2025.In particolare, il 4,684% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,318% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli con possibilità di restituzione non prestabilita a discrezione del prestatore o del prestatario e lo 0,014% sono “Contracts for Difference” senza data di scadenza. LEGGI TUTTO

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    Var Energi, produzione in crescita nel 2° trimestre. Sulla buona strada per target annuale

    (Teleborsa) – Var Energi, società energetica quotata a Oslo e controllata da Eni, ha comunicato che la produzione netta di petrolio, liquidi e gas naturale è stata in media di 288 mila barili al giorno nel secondo trimestre del 2025, con un aumento del 6% rispetto al trimestre precedente. Si tratta di un aggiornamento in vista della pubblicazione dei conti per il secondo trimestre del 2025 prevista per martedì 22 luglio.La produzione nel primo semestre è stata in media di 280 mila barili al giorno, attestandosi al minimo dell’intervallo previsto, principalmente a causa dell’avvio ritardato e di un’accelerazione più lenta verso il plateau presso Johan Castberg rispetto a quanto inizialmente previsto. Con l’avvio dei principali nuovi progetti, la società è sulla buona strada per raggiungere la produzione per l’intero anno 2025, posizionandosi al centro dell’intervallo previsto, compreso tra 330 e 360 ??mila barili al giorno. La produzione prevista per il quarto trimestre del 2025 si aggira intorno ai 430 mila barili al giorno.La produzione nel secondo trimestre è stata suddivisa per il 68% in petrolio e NGL (liquidi) e per il 32% in gas. I volumi totali prodotti sono stati di 26,2 milioni di barili equivalenti (boe), mentre i volumi venduti nel trimestre sono stati pari a 26,0 milioni di barili equivalenti (boe). Var Energi ha ottenuto un solido prezzo medio realizzato (ponderato per volume) di 70 dollari USA per boe nel trimestre. Il prezzo realizzato del greggio è stato di 68 dollari USA al barile. Il prezzo realizzato del gas di 79 dollari USA per boe è il risultato di contratti a prezzo fisso e accordi di vendita flessibili.I contratti a prezzo fisso hanno rappresentato il 25% dei volumi di gas venduti nel secondo trimestre, a un prezzo medio di 92 dollari USA per boe, notevolmente superiore al prezzo di riferimento del mercato spot. Per il terzo trimestre, i contratti a prezzo fisso rappresentano il 18% dei volumi, a 90 dollari USA per boe. LEGGI TUTTO

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    BP, impatto da calo prezzi gas e petrolio nel 2° trimestre. Produzione upstream in crescita

    (Teleborsa) – BP, colosso energetico britannico, prevede che la produzione upstream nel secondo trimestre sarà superiore rispetto al trimestre precedente, con una produzione maggiore nella produzione e gestione del petrolio, principalmente in BPX Energy, e leggermente superiore nel gas e nell’energia a basse emissioni di carbonio. Lo si legge nell’aggiornamento sul trading che precede la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre del 2025 (il ??5 agosto).Nel segmento del gas e dell’energia a basse emissioni di carbonio, si prevede che le realization, rispetto al trimestre precedente, avranno un impatto compreso tra -0,1 e -0,3 miliardi di dollari, incluse le variazioni dei prezzi di riferimento del gas naturale non Henry Hub. Si prevede che il risultato del marketing e del trading del gas sarà nella media.Nel segmento della produzione e gestione del petrolio, si prevede che le realization, rispetto al trimestre precedente, avranno un impatto compreso tra -0,6 e -0,8 miliardi di dollari, inclusi gli effetti del mix di produzione e i ritardi di prezzo sulla produzione di BP nel Golfo del Messico e negli Emirati Arabi Uniti.Nel segmento clienti e prodotti, rispetto al trimestre precedente, si prevede che i risultati saranno influenzati dai seguenti fattori: clienti – volumi stagionalmente più elevati e margini di profitto più elevati per i carburanti; prodotti – margini di raffinazione realizzati più elevati, compresi tra 0,3 e 0,5 miliardi di dollari. Si è registrato un livello significativamente più elevato di attività di turnaround. Si prevede un solido risultato del trading petrolifero.La società prevede che l’indebitamento netto alla fine del secondo trimestre sarà leggermente inferiore rispetto alla fine del primo trimestre.Infine, BP prevede che i risultati del secondo trimestre includano voci rettificative al netto delle imposte relative a svalutazioni di attività, comprese tra 0,5 e 1,5 miliardi di dollari, attribuibili a tutti i segmenti. LEGGI TUTTO

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    Terna, BlackRock ha una partecipazione del 5,014%

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha una partecipazione pari al 5,014% in Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 3 luglio 2025. La quota è classificata come “indiretta gestione non discrezionale del risparmio”. LEGGI TUTTO

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    Snam, memorandum di cooperazione con operatore del trasporto gas dell’Ucraina

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, e Gas Transmission System Operator of Ukraine (GTSOU), operatore del sistema di trasporto del gas naturale in Ucraina e verso i Paesi dell’Unione Europea, hanno firmato un memorandum di cooperazione finalizzato a consolidare la sinergia tra i mercati del gas ucraino e italiano, con l’obiettivo di rafforzare sicurezza energetica, integrazione regionale e sostenibilità nel lungo periodo.Il memorandum è stato firmato a Roma da Agostino Scornajenchi, CEO di Snam, e Vladyslav Medvediev, acting CEO di GTSOU, a margine della quarta Ukraine Recovery Conference dedicata alla rapida ripresa e alla ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina.I principali ambiti di cooperazione si concentrano sull’analisi delle prospettive del gas naturale liquefatto (GNL) e del trasporto del gas via pipeline tra i due Paesi – compreso l’utilizzo potenziale degli impianti di stoccaggio ucraini – e sulla creazione di una piattaforma di collaborazione per la manutenzione della rete e per attività di ricerca nell’ambito del trasporto di gas decarbonizzati. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,25 milioni di quote di emissione a 70,44 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,25 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 70,44 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO