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    ADNOC Gas assegna 2,1 miliardi di dollari in contratti per potenziare infrastruttura GNL

    (Teleborsa) – ADNOC Gas, società di elaborazione del gas degli Emirati Arabi Uniti, ha annunciato l’assegnazione di tre contratti abilitanti del valore di 2,1 miliardi di dollari per un impianto di pre-condizionamento del GNL (LPP), impianti di compressione e condotte di trasmissione per fornire materie prime al progetto Ruwais LNG.Il contratto più grande, valutato 1,24 miliardi di dollari per l’LPP, è stato assegnato a un consorzio composto da Engineering for the Petroleum and Process Industries (ENPPI) e Petrojet. Un contratto da 514 milioni di dollari per le condotte di trasmissione è stato assegnato alla China Petroleum Pipeline Engineering Company, mentre Petrofac Emirates svilupperà i nuovi impianti di compressione con un contratto da 335 milioni di dollari.”Questi contratti riaffermano l’impegno di ADNOC Gas nel garantire una crescita sostenibile e massimizzare il valore per gli azionisti – ha commentato Fatema Al Nuaimi, CEO di ADNOC Gas – Stiamo investendo in infrastrutture di livello mondiale e tecnologie innovative mentre espandiamo la nostra capacità nella liquefazione del GNL e rafforziamo la nostra posizione di player globale”. LEGGI TUTTO

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    Norvegia, produzione di gas record nel 2024. Diminuzione solo a fine decennio

    (Teleborsa) – La produzione di gas in Norvegia ha raggiunto un livello record nel 2024: sono stati venduti in totale 124 miliardi di metri cubi standard (Sm3). In confronto, nel 2022 (ultimo record) sono stati venduti 122,8 miliardi di Sm3 di gas. Lo afferma la Norwegian Offshore Directorate, l’agenzia governativa norvegese responsabile della regolamentazione delle risorse petrolifere sulla piattaforma continentale norvegese (NCS).”Da quando il trasporto di gas dalla Russia attraverso l’Ucraina è terminato a fine anno, il gas dalla Norvegia è diventato ancora più importante”, afferma Torgeir Stordal, direttore generale della Norwegian Offshore Directorate.L’agenzia stima che “la produzione complessiva rimarrà a un livello elevato e stabile”. Nel 2024, ha raggiunto circa 240 milioni di metri cubi standard di petrolio equivalente (mill scm o.e. – 1510 milioni di barili o.e.). Si tratta del livello più alto dal 2009.”Andando avanti, si prevede che la produzione rimarrà a un livello stabile e alto prima di una graduale diminuzione verso la fine degli anni 2020″, si legge nel rapporto.Anche l’attività di esplorazione è stata elevata nel 2024, con la maggior parte delle scoperte che sono piccole, ma diverse sono state prese in considerazione per lo sviluppo legato ai campi esistenti.La Norwegian Offshore Directorate prevede che la produzione complessiva diminuirà verso la fine degli anni 2020. “Per rallentare questo declino, l’esplorazione dovrà avvenire vicino alle infrastrutture e in più aree di frontiera, oltre a maggiori investimenti in campi, scoperte e infrastrutture – viene spiegato – La mancanza di investimenti porterà allo smantellamento rapido delle attività petrolifere”.(Foto: Max van den Oetelaar on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,25 milioni di quote di emissione a 70,01 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,25 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 70,01 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Hera, collocato green bond da 500 milioni di euro. Ordini per 2,75 miliardi

    (Teleborsa) – Hera, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha collocato un nuovo green bond da 500 milioni di euro. L’emissione ha registrato significativo interesse da parte degli investitori internazionali, ricevendo ordini per circa 2,75 miliardi di euro, quasi 5,5 volte l’ammontare offerto.”Siamo più che soddisfatti del risultato della collocazione, molto al di sopra delle aspettative, di questo quarto green bond: rende la nostra struttura finanziaria ancora più green e rafforza ulteriormente la struttura patrimoniale, rendendola ancora più resiliente, e il profilo di credito della multiutility, in linea con il Piano industriale, che prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti allineati alla Tassonomia europea, il 98% di quelli ammissibili”, ha commentato l’AD Orazio Iacono.Il quarto green bond del Gruppo Hera (rating Baa2 con Outlook stabile per Moody’s e BBB+/A-2 con Outlook stabile per Standard & Poor’s), ammonta a complessivi 500 milioni di euro, rimborsabili in 6,5 anni con una cedola dello 3,250% e un rendimento pari a 3,396%. La data di regolamento della nuova emissione è prevista per il 15 gennaio 2025.L’operazione ha visto una significativa partecipazione di investitori internazionali (in particolare, Gran Bretagna, Francia, Germania), in buona parte green e sustainable, a riprova dell’interesse nei confronti del Gruppo anche oltre confine. È previsto che l’obbligazione venga quotata, sin dalla data di emissione, sul mercato regolato di Euronext Dublin e, contestualmente a tale data o in un momento successivo, sul mercato regolamentato del Luxembourg Stock Exchange e sul sistema multilaterale di negoziazione ExtraMOT PRO gestito da Borsa Italiana.L’emissione del green bond Hera è stata coordinata da BNP Paribas, Credit Agricole, Mediobanca, UniCredit, BBVA, Intesa Sanpaolo, Banco Santander, Banca Akros, Deutsche Bank, BPER Banca, Montepaschi di Siena, Barclays e Caixabank come Joint Bookrunners. LEGGI TUTTO

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    Comal, Alberto Previtali supera il 15% del capitale sociale

    (Teleborsa) – Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, ha comunicato che l’azionista Alberto Previtali ha superato (in data 3 gennaio 2025) la soglia rilevante del 15% del capitale sociale rappresentativo di azioni che conferiscono diritto di voto. In particolare, l’azionista detiene 2.000.046 azioni ordinarie della società, pari al 15,28% del relativo capitale sociale.Gli azionisti significativi sono ora: Virtutis Solaris con il 23,39%, Alberto Previtali con il 15,28%, Savio Consulting con il 5,32%.Altri azionisti sono SAM con il 4,25%, Team Lab con il 2,49%, VIFRAN con il 0,93%. Il mercato ha in mano il 48,34%.Lo scorso 11 dicembre Duferco, gruppo italiano attivo nell’energia e nell’acciaio, ha sottoscritto un accordo quadro con Virtutis Solaris per promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria a 4,80 euro per azione finalizzata al delisting da Piazza Affari. Il giorno stesso Alberto Previtali ha detto a Teleborsa che “il prezzo è basso” e che non avrebbe aderito all’OPA a quel prezzo.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Saipem, Norges Bank ha una partecipazione del 3,662%

    (Teleborsa) – Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha una partecipazione pari al 3,662% in Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 31 dicembre 2024.Il 27 dicembre Norges Bank era scesa al 2,662%, rispetto al 3,662% del 24 dicembre e al 2,722 del 23 dicembre. LEGGI TUTTO

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    Iren, Antitrust non avvia istruttoria su acquisto Egea Holding

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria sull’acquisizione del controllo esclusivo di Egea Holding da parte di Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan. Essa si realizzerà mediante la partecipazione di Iren all’aumento di capitale di Egea Holding deliberato dall’assemblea dei soci lo scorso 1° agosto, a seguito della quale Iren arriverà a detenere la maggioranza del capitale sociale di Egea Holding, e alla conseguente modifica della governance della società.Secondo l’Antitrust, l’operazione non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante. LEGGI TUTTO

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    Gas, Pichetto: “Ci sono condizioni per mantenere prezzo sotto 50 euro/mwh”

    (Teleborsa) – “La prima rassicurazione che posso dare è quella nazionale che fa il paio anche con quella europea fatta proprio oggi dalla Commissione, che i quantitativi di gas sono in grado di coprire quella che è la domanda, che è il fabbisogno e noi abbiamo ancora stoccaggi molto alti, quasi del 78%”. È quanto ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Rainews24, parlando dell’aumento del prezzo del gas dopo l’interruzione delle forniture provenienti dalla Russia. “Non dobbiamo cadere in quella che è la spirale che ha portato l’Europa due anni fa a quei valori che assolutamente erano inimmaginabili prima, ma ancora oggi. Oggi – ha aggiunto Pichetto Fratin – credo che ci siano le condizioni per rimanere al di sotto dei 50 euro/MWh al di là di alcune previsioni di alcuni analisti. Io credo che si possa lavorare per mantenere al di sotto dei 50 euro/MWh il prezzo del futuro”. Intanto proseguono i lavori sulla legge delega sul nucleare. “I miei uffici – ha detto il ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica – stanno trasmettendo la proposta di legge delega a Palazzo Chigi per le valutazioni di ordine giuridico, quindi credo che a giorni, appena il dipartimento avrà svolto la propria valutazione di ordine giuridico, ci sarà poi la valutazione di ordine politico e quindi da parte del Consiglio dei ministri”. LEGGI TUTTO