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    Energia, GME: a gennaio PUN energia elettrica ai massimi da 2 anni

    (Teleborsa) – Il 2021 si è aperto con un Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica ai massimi degli ultimi due anni, pari a 60,71 euro/MWh (+12,4% su dicembre e +27,9% sul 2020). È quanto ha messo in evidenza il Gestore dei Mercati Energetici nella sua newsletter mensile pubblicata oggi.La dinamica, spiega il GME, si inserisce in un contesto “caratterizzato da una significativa crescita dei costi del gas e da ampi incrementi di prezzi registrati sulle principali borse elettriche limitrofe. Gli effetti dei rialzi di prezzo esteri si riflettono anche su base zonale, risultando le quotazioni centro-settentrionali più elevate rispetto a quelle registrate nel resto d’Italia (61 e/MWh contro 56/60 e/MWh)”. In calo su base annuale i volumi complessivamente contrattati nel Mercato del giorno prima (24,8 TWh, -5,1%), con la liquidità del mercato al 76,3%.Nel Mercato a termine dell’energia elettrica il baseload di febbraio 2020 chiude il periodo di contrattazione a 64,44 e/MWh (+10%). Ai minimi da oltre dieci anni le transazioni registrate nella Piattaforma conti energia a termine (Pce). L’analisi per gruppi di ore mostra una crescita più intensa nelle ore a maggior carico (+18,99 e/MWh, +34,4%), per un rapporto picco/baseload a 1,22 (+0,06).Nel contesto delineato anche i prezzi di vendita sulla penisola si portano ai massimi degli ultimi due anni, con incrementi relativamente più deboli nelle zone centro meridionali (58/60 e/MWh, +5/+7 e/MWh sul mese e +9/+11 e/MWh, con un minimo a 56,04 e/MWh nelle nuova zona Calabria), che beneficiano di una accresciuta offerta rinnovabile, e più intensi al Nord (61,47 e/MWh, +7/+8 e/MWh sul mese e +15/+16 e/MWh sull’anno), risultato importatore dalle altre zone continentali in oltre il 65% delle ore (+45 p.p. e +57 p.p.). Stabile, infine la Sicilia (60,21 e/MWh) ad un prezzo che, per la prima volta da marzo 2019, si attesta su livelli inferiori a quello del Nord.Dopo il rialzo di dicembre, il primo da ottobre 2019, torna in calo annuale l’energia elettrica scambiata nel sistema Italia, pari a 24,8 TWh (minimo degli ultimi sei anni per il mese, -5,1% sul 2020). In flessione sia i volumi transitati nella borsa elettrica, pari a 18,9 TWh (-5,5%) – che vedono un solo segno positivo per gli acquisti degli operatori non istituzionali – che le movimentazioni over the counter registrate sulla Pce e nominate su Mgp, pari a 5,9 TWh (-3,7%). LEGGI TUTTO

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    Shell, il picco di produzione di petrolio è stato raggiunto nel 2019

    (Teleborsa) – Con le emissioni totali che hanno raggiunto il picco nel 2018 e la produzione di greggio nel 2019, Shell si può concentrare ancora di più sulla transizione energetica verso l’obiettivo di emissioni nette zero. La major anglo-olandese del petrolio ha alzato le sue ambizioni rispetto agli obiettivi precedenti: intende la propria intensità netta di carbonio del 6-8% entro il 2023, del 20% entro il 2030, del 45% entro il 2035 e del 100% entro il 2050, utilizzando come base il 2016.I livelli di intensità rappresentano le emissioni per unità di energia prodotta, consentendo tecnicamente una maggiore produzione. Per compensare le emissioni dei suoi prodotti a base di idrocarburi, la società prevede di reimmettere le emissioni nel terreno o piantare alberi, una strategia che Greenpeace ha duramente criticato.”Dobbiamo offrire ai nostri clienti i prodotti e i servizi che desiderano e di cui hanno bisogno, prodotti con il minor impatto ambientale – ha commentato il CEO Ben van Beurden – Allo stesso tempo, useremo i nostri punti di forza per costruire un portafoglio competitivo mentre effettuiamo la transizione per essere un’azienda a emissioni nette zero, al passo con la società”.Tra gli obiettivi finanziari di Shell ci sono mantenere la politica dei dividendi progressivi (aumentando il dividendo per azione di circa il 4% all’anno), mantenere una spesa in conto capitale annuale a breve termine di 19-22 miliardi di dollari, ridurre l’indebitamento netto a 65 miliardi di dollari, puntare a distribuzioni totali agli azionisti del 20-30% del flusso di cassa dalle operazioni.La strategia di Shell per il futuro è di continuare a fare affidamento sulla sua attività di vendita al dettaglio, la più grande del mondo. Ha l’obiettivo di aumentare il numero di siti a 55.000 entro il 2025 dagli attuali 46.000 e aumentare il numero di punti di ricarica per veicoli elettrici a 500.000 dai 60.000 attuali.Al contrario di rivali come BP e Total, non ha delineato piani per aumentare la sua capacità di generazione di energia solare ed eolica. Storicamente, i progetti petroliferi hanno fornito un ritorno sull’investimento di almeno il 15%, mentre gli sviluppatori di energie rinnovabili si aspettano il 6%-9%, ma Shell e BP hanno affermato che le loro complesse unità di marketing e scambio possono aumentare i rendimenti rinnovabili di circa il 10%, secondo quanto riporta Reuters. LEGGI TUTTO

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    Efficientamento energetico, da CDP 5,5 milioni di euro al Comune di Palma di Montechiaro

    (Teleborsa) – Cassa Depositi e Prestiti ha stipulato con il comune di Palma di Montechiaro (AG) un prestito per un valore di 5,5 milioni di euro per progetti di riqualificazione energetica e gestionale degli impianti di pubblica illuminazione e integrazione dei servizi smart city e smart metering. Il progetto, spiega Cdp in una nota, mira al riammodernamento degli impianti, all’efficientamento energetico, al rispetto degli standard di sicurezza e al contenimento dell’inquinamento luminoso.Sulla rete di illuminazione pubblica del comune siciliano sara` prevista anche l’integrazione di dispositivi e sistemi di sensoristica ambientale con funzionalita` Smart City (sensoristica) e Smart Metering (lettura contatori).”Il progetto – fa sapere Cdp – evidenzia la volonta` da parte di Cdp e del Comune di Palma di Montechiaro di promuovere progetti di efficienza energetica, volti a ridurre i consumi e aumentare la sostenibilita”.Il risparmio energetico annuale derivante da questi interventi di efficientamento e ammodernamento sara` di oltre 1 milione e 800mila KWh (con un risparmio in percentuale del 66%), che si traduce in un risparmio economico annuale atteso di oltre 400mila euro. LEGGI TUTTO