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    Institutional Investor, Enel a vertici classifica “All Europe Executive Team”

    (Teleborsa) – Enel si colloca tra le società europee che, secondo la classifica “All Europe Executive Team” del 2020 della rivista Institutional Investor – editore B2B di livello internazionale – che si concentra principalmente sulla finanza internazionale hanno maggiormente impressionato gli investitori nel corso di questo anno impegnativo.Secondo quanto chiarisce la società in una nota, la sedicesima edizione del sondaggio annuale della rivista ha chiesto agli investitori e agli analisti di valutare i migliori dirigenti e i migliori programmi di Investor Relations della Regione europea.Enel si è classificata al primo per quanto riguarda il CEO, il programma di Investor Relations, l’Investor Relations Officer, l’Investor Day ma anche per le pratiche Environmental, Social and Governance (Esg). In termini di CFO, si legge ancora, Enel si è classificata al primo posto per gli analisti sell-side e al secondo posto per gli analisti buy-side.”Siamo onorati che gli analisti e gli investitori riconoscano il nostro incessante lavoro per la costruzione e la comunicazione di un modello aziendale che integra business e sostenibilità, due concetti che devono andare di pari passo nella visione e strategia di ogni azienda moderna”, ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel.”Dobbiamo riconoscere come si tratti di un risultato facile da ottenere quando si dispone di un team composto da persone brillanti, dotate di talento e dedizione che hanno continuato a impegnarsi a fondo per il nostro Gruppo – ha rimarcato – nonostante le difficoltà del periodo. Per tali motivi questi riconoscimenti sono dedicati a tutto lo staff di Enel”. LEGGI TUTTO

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    ARERA, Besseghini: la bolletta non può pagare la ripresa “green”

    (Teleborsa) – Liberalizzazione del mercato dell’energia, bollette e Green Deal, criticità del sistema rifiuti e ruolo di ARERA durante l’emergenza da Coronavirus. Il presidente Stefano Besseghini oggi, 17 settembre, nel corso della sua relazione annuale al Parlamento ha fissato i paletti dell’azione dell’autorità di fronte alle sfide che si è trovata, si trova e si troverà ad affrontare già nei prossimi mesi.Parlando di bollette energetiche, il Presidente di ARERA ha dichiarato che “andrebbe valutata la possibilità di destinare, nelle modalità e negli importi coerenti con altre necessità una parte delle risorse che si stanno approntando per la ripresa economica alla trasformazione energetica e alle direttrici evocate nel Piano Nazionale Energia Clima”. Ma lancia un monito: “Tutti argomenti regolarmente richiamati quando si parla di Green Deal, di economia circolare o di lotta ai cambiamenti climatici, ma che certamente non possono trovare copertura finanziaria attraverso ulteriori voci in bolletta”.A stretto giro si attende anche un nuovo step del “faticoso” passaggio al mercato libero. Ricordando come l’iter sia iniziato nel 2007 e non sia ancora giunto a compimento, il presidente di ARERA ha commentato: “Da allora la società è cambiata e il servizio elettrico rischia di passare da antesignano delle liberalizzazioni a ultimo”. “Dal gennaio 2021, però – ha proseguito Besseghini – il servizio di Maggior tutela cesserà per le piccole imprese, come previsto dalla normativa europea. Ciò impone la definizione di strumenti di salvaguardia, analoghi a quelli attivati a suo tempo per quei consumatori industriali che hanno ormai completato il passaggio al libero mercato.Per garantire efficacia al completamento del processo di liberalizzazione Besseghini fa affidamento nella disposizione presente nell’ultimo decreto Milleproroghe, in modo che fornisca “la definitiva accelerazione al processo di definizione di un Albo dei venditori”.Capitolo rifiuti. Secondo Besseghini, “per quanto possa essere impegnativo il percorso, il superamento delle numerose criticità del nostro Paese in materia di rifiuti è una necessità preesistente al Coronavirus e passa attraverso una rapida applicazione del Metodo Tariffario”. Nello specifico il presidente di ARERA ha riconosciuto al Metodo Tariffario “il pregio di costituire un elemento di riferimento nazionale comune, rispetto al quale posizionare le inevitabili differenze territoriali”, ma ha anche sottolineato che “un ruolo fondamentale sarà giocato dalle comunità locali e dai singoli utenti”.Mancanza strutturale di impianti, una governance confusa e spesso contradditoria, la polverizzazione delle gestioni e la diversa articolazione della filiera. Besseghini ha messo in fila anche tutti i difetti del sistema rifiuti ma ha spiegato che “allo stesso tempo si deve riconoscere che, per affrontarli, è necessaria l’applicazione di un metodo regolatorio che ponga al centro la verifica e la trasparenza dei costi, gli incentivi allo sviluppo infrastrutturale e al miglioramento della qualità (non solo commerciale) del servizio reso ai cittadini-utenti”.E sulla TARI: “dopo i primi pronunciamenti del Tar, che ha rigettato i ricorsi descrivendo i poteri regolatori dell’Autorità – ha aggiunto il presidente di ARERA – è innegabile che sarebbe utile un definitivo approdo normativo e giurisprudenziale, sulla natura fiscale o tariffaria della Tari”.Il Presidente di ARERA ha rivendicato il ruolo dell’Autorità anche durante la fase più critica del lockdown: “l’azione dell’Autorità si è principalmente orientata alla tutela dei consumatori, con interventi che garantissero la continuità dei servizi evitando distacchi per morosità, riducendo gli adempimenti necessari all’ottenimento e alla prosecuzione dei Bonus sociali e impostando meccanismi di rateizzazione per il recupero di somme dovute”. Ma ha anche aggiunto che “è prevedibile che presto ci troveremo di fronte al costo di queste operazioni, per quanto necessarie ed ineludibili”.Besseghini ha definito “metaemergenza” la fase di transizione che si sta vivendo in questo momento tra l’emergenza e il ritorno alla normalità, aggiungendo che nei prossimi mesi ci si dovrà attendere un rimbalzo dei prezzi dell’energia. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund: Descalzi, ottimo momento aggregazione

    (Teleborsa) – “Il Recovery Fund è stato in questi mesi un ottimo momento di aggregazione, con un’ottima connessione fra pubblico e privato”. Lo ha detto l’AD di ENI, Claudio Descalzi intervenendo al webinar del Gruppo Caltagiron.”Noi ci siamo occupati dei progetti energetici. Gli obiettivi sono diversi, dal creare occupazione, innovazione, ridurre componente carbonica e innovare e formare” – ha aggiunto il top manager -. Con il Recovery Fund c’è stata per l’Italia una “virtuosissima interferenza positiva e connessione tra pubblico e privato. Ogni progetto deve dare all’Italia, al Governo, la possibilità di esprimere dei parametri di confronto con altri progetti che ci sono in Europa. E’ un momento di grande lavoro. Tutto giugno, luglio e agosto siamo stati al lavoro tutti insieme per essere pronti a presentare una serie di progetti lavorando con i ministeri di competenza”.Quanto all’attuale emergenza sanitaria Descalzi ha affermato che “l’ENI non sarà più pre-covid perché il contesto non sarà più pre-covid. Il post covi sarà un processo di recupero diverso. Non percorreremo le stesse strade”. LEGGI TUTTO

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    Enel nella top 100 delle aziende in tema di diversità e inclusione

    (Teleborsa) – Enel si è posizionata in cima al raggruppamento industriale “Electric Utilities & IPPs” del Refinitiv Diversity and Inclusion Index, collocandosi al 17° posto nella Top 100 dell’indice elaborato da Refinitiv, società fornitrice di dati finanziari a livello globale.Questo indice valuta oltre 7.000 società in base alle loro performance in tema di diversità e inclusione sulla base di informazioni disponibili pubblicamente che Refinitiv raccoglie dalle relazioni istituzionali delle società e dalle notizie apparse sui media che le riguardano.“La diversità è un fattore di crescita aziendale, grazie alle idee e agli approcci innovativi che inevitabilmente genera – ha commentato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel – La diversità, dovuta anche alla nostra presenza in 30 Paesi, è uno dei nostri beni più preziosi e stimati. La nostra presenza all’interno della Top 25 del Refinitiv Diversity and Inclusion Index con il primo posto all’interno del gruppo industriale delle utility elettriche nel 2020, dimostra che i principi di pari opportunità e dignità, integrati nelle nostre attività quotidiane in tutto il mondo, sono la chiave per il successo del modello di business sostenibile di Enel. La nostra ricchezza in termini di diversità continua ad attirare sempre maggiore attenzione da parte degli investitori che desiderano integrare la diversità e l’inclusione all’interno delle proprie decisioni di investimento.”Il Diversity and Inclusion Index stila una classifica delle 100 società quotate che offrono l’ambiente di lavoro con il maggior grado di diversità e inclusione a livello mondiale, sulla base di 24 parametri ripartiti in quattro categorie principali: diversità, inclusione, sviluppo delle persone e controversie. L’indice viene quindi calcolato ponderando ciascun parametro sulla base dell’importanza della società sul mercato e su un confronto di ogni azienda con altre aziende comparabili.L’inserimento di Enel in questa classifica, spiega la stessa multinazionale dell’energia, è il frutto di iniziative tese a promuovere la presenza delle donne nel Consiglio di Amministrazione e nelle posizioni direttive, nonché a promuovere l’integrazione delle persone con disabilità, migliorare le competenze del personale e creare benefici sociali e soluzioni che garantiscano l’equilibrio tra vita professionale e vita privata per tutto lo staff. LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzi dell'energia in aumento

    (Teleborsa) – Sale il prezzo dell’elettricità alla Borsa elettrica, nella settimana da lunedì 7 a domenica 13 settembre. Il prezzo medio di acquisto è aumentato a 48 euro/MWh in crescita del 4,3% rispetto a quello della settimana precedente.E’ quanto emerge dai consueti dati settimanali pubblicati dal Gestore dei Mercati elettrici (GME), società responsabile in Italia dell’organizzazione e della gestione del mercato elettrico.Sempre secondo le rilevazioni, calano invece i volumi di energia elettrica scambiati in borsa, che vedono un decremento dell’1,6% a 4,1 milioni di MWh mentre la liquidità del mercato scende al 73,4% (-1,1 punti percentuali).I prezzi medi di vendita, sono variati ovunque tra 47,17 euro a MWh del Nord e 57,67 euro a MWh della Sicilia. LEGGI TUTTO

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    Enel nello STOXX Global ESG Leaders per il settimo anno consecutivo

    (Teleborsa) – Per il settimo anno consecutivo, Enel è stata inclusa nell’indice STOXX Global ESG Leaders, classifica delle società con le migliori performance ambientali, sociali e di governance (ESG). La classifica è stata redatta sulla base della ricerca svolta da Sustainalytics, fornitore indipendente leader a livello globale di ricerche in ambito ESG e corporate governance e di rating per gli investitori. Anche Endesa, la controllata spagnola di Enel, è stata nuovamente inclusa nell’indice.L’indice ha riconosciuto l’eccezionale performance di Enel nello sviluppo di pratiche aziendali affidabili nei campi della responsabilità ambientale, della biodiversità, della corporate governance, dell’etica di impresa, della salute e sicurezza, così come, tra gli altri, dello sviluppo del capitale umano. Enel sta applicando tali pratiche aziendali, riconosciute dall’indice STOXX Global ESG Leader, lungo l’intera catena di valore in tutti i Paesi in cui è presente.Un esempio concreto legato a queste pratiche riguarda il modello di sustainable plant che Enel sta sviluppando nei suoi impianti rinnovabili al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale delle operazioni e delle attività di manutenzione, creando al contempo valore per le comunità locali, coinvolgendole in progetti sostenibili avviati dall’azienda e promuovendo in tal modo relazioni durature con gli stakeholder mediante un approccio di creazione di valore condiviso.Enel è inoltre presente in diversi altri ranking e indici di sostenibilità di riferimento, come ad esempio negli MSCI ESG Leaders Indices, i Dow Jones Sustainability Indices, la Climate “A” List del CDP (ex Carbon Disclosure Project), gli indici Euronext Vigeo-Eiris 120, la serie di indici FTSE4Good, l’ISS “Prime” rating, il Bloomberg Gender Equality Index, la classifica “100 Most Sustainable Corporations in the World” di Corporate Knights Global, gli indici ECPI e i Thomson Reuters/S-Network ESG Best Practices Indices. LEGGI TUTTO

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    Edison: avviate trattative con F2i per riacquistare 70% di E2i

    (Teleborsa) – Edison ha avviato le trattative con F2i Fondi Italiani per le Infrastrutture, al fine di “risolvere la partnership in E2i Energie Speciali, società leader nel settore eolico, rilevando la quota che ancora non possiede, pari al 70%”. E’ quanto comunica la stessa società. Infatti, spiega la nota, “E2i Energie Speciali, è nata nel 2014 dalla volontà di Edison e F2i e di cui Edison, che la consolida integralmente, possiede la restante quota del 30%.Inoltre, 2i Rete Gas, società partecipata da fondi di investimento gestiti da F2i, Ardian e APG, “ha inviato una manifestazione di interesse per l’acquisto del 100% di Infrastrutture Distribuzione Gas, società interamente posseduta da Edison e che gestisce le reti e gli impianti per la distribuzione del gas in 58 Comuni di Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Veneto”. Edison informa di aver concesso a 2i Rete Gas un’esclusiva sino al 20 novembre 2020 per le attività di due diligence e per la negoziazione della possibile operazione.Le negoziazioni con F2i e 2i Rete Gas “sono coerenti con il piano di sviluppo strategico di Edison che intende essere leader della transizione energetica attraverso un progressivo disimpegno dalle attività non-core e un rafforzamento nella produzione di energia da fonti rinnovabili e CCGT ad alta efficienza, nell’efficienza energetica e nei servizi ai clienti” conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Enel completa rifinanziamento obbligazioni ibride

    (Teleborsa) – Si è conclusa l’offerta volontaria non vincolante “Tender Offer” lanciata da Enel lo scorso primo settembre, volta al riacquisto, e alla successiva cancellazione, delle proprie obbligazioni ibride in scadenza a settembre 2076 e aventi un importo pari a 500 milioni di sterline, con prima reset date, corrispondente alla prima data per l’optional redemption, al 15 settembre 2021, e cedola pari a 6,625%.L’operazione ha consentito di completare il rifinanziamento di parte del portafoglio di obbligazioni non convertibili subordinate ibride, in linea con la strategia finanziaria del Gruppo delineata nel Piano Strategico 2020-2022, che prevede il rifinanziamento di 13,8 miliardi di euro di debito al 2022. La stessa è inoltre in linea con l’approccio proattivo di Enel alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito del Gruppo, nell’ambito di un programma di complessiva ottimizzazione della gestione finanziaria.Con la conclusione della Tender Offer, la società riacquisterà per cassa le suddette obbligazioni ibride per un ammontare nominale complessivo pari a 250 milioni di sterline. Enel ha quindi esercitato il diritto previsto dai termini e condizioni della Tender Offer di aumentare, a sua discrezione, l’ammontare delle obbligazioni da riacquistare originariamente stabilito in 200 milioni di sterline.Si prevede che il regolamento dell’operazione di riacquisto, nonché dell’operazione di emissione del nuovo prestito obbligazionario ibrido perpetuo, avvenga in data 10 settembre 2020.Per la realizzazione dell’operazione Enel si è avvalsa di un sindacato di banche nell’ambito del quale hanno agito, in qualità di Dealer Managers, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Goldman Sachs International, J.P. Morgan, Santander Corporate & Investment Banking, Société Générale Corporate & Investment Banking e UniCredit Bank. LEGGI TUTTO