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    Iren, investitori istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Gli investitori istituzionali hanno depositato una lista di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Iren previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. La lista è stata composta con il supporto di Chaberton Partners, advisor esterno e indipendente. I gestori che hanno presentato la lista sono titolari di circa il 2,3% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Elisabetta Ripa e Daniele De Giovanni.Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conto di: Amundi Asset Management SGR, Anima SGR, Arca Fondi SGR, BancoPosta Fondi SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fidelity Funds, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Generali Asset Management SGR, Interfund Sicav, Kairos Partners SGR, Mediolanum Gestione Fondi SGR e Mediolanum International Funds Limited. LEGGI TUTTO

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    ESI torna in utile per 1,17 milioni di euro nel 2024

    (Teleborsa) – ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, ha chiuso il 2024 con un Valore della Produzione pari a 25,13 milioni di euro, in incremento rispetto all’esercizio precedente (+48%) dove era pari a 17,01 milioni di euro. Durante l’esercizio 2024, ESI ha completato: 10 commesse EPC per un totale di 11,67 milioni; 3 commesse System Integrator per 4,23 milioni; 1 commessa Revamping per 1,48 milioni.L’EBITDA, pari a 3,03 milioni di euro, registra un miglioramento rispetto all’esercizio precedente, in cui era negativo per 1,59 milioni. L’EBITDA Margin passa dal -9,33% del 2023 al +12,05% nel 2024. Il Risultato netto è positivo per 1,17 milioni di euro, rispetto al risultato conseguito nel 2023 negativo per 1,73 milioni.La Posizione finanziaria netta al 31.12.2024 risulta essere cash positive per 0,17 milioni di euro. La variazione rispetto all’esercizio precedente (cash negative per 0,81 milioni) è legata principalmente all’incremento delle disponibilità liquide che sono passate da 0,65 milioni del 31.12.2023 a 2,69 milioni al 31.12.2024. Anche i debiti verso banche e altri finanziatori, pari al 31.12.2023 a 2,59 milioni sono aumentati per 1,01 milioni, nel corso dell’esercizio la società ha ottenuto due finanziamenti per complessivi 1,35 milioni.”I risultati del 2024 testimoniano la validità delle scelte strategiche intraprese da ESI nel 2023 – ha commentato l’AD Riccardo Di Pietrogiacomo – Lo scorso anno abbiamo registrato una perdita, legata principalmente a un rallentamento nell’acquisizione di nuovi progetti. Si è trattato, tuttavia, di una decisione consapevole: abbiamo scelto di concentrare gli sforzi su opportunità più selettive e profittevoli, ponendo le basi per una crescita più solida e duratura”. “Il portafoglio ordini residuo, pari a 32,31 milioni di euro, ci consente di guardare con fiducia all’esercizio 2025 – ha aggiunto – Inoltre, sono attualmente in corso trattative con primari operatori internazionali del settore energetico, che potrebbero contribuire a rafforzare ulteriormente il posizionamento di ESI sul mercato. Parallelamente, abbiamo avviato un ambizioso piano triennale che prevede la realizzazione di almeno 20 MW di nuova capacità fotovoltaica di proprietà”.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Terna chiude in rialzo all’indomani dell’aggiornamento del piano

    (Teleborsa) – Seduta positiva per Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, all’indomani della pubblicazione dei risultati 2024 e dell’aggiornamento del piano. Il titolo ha chiuso a quota 8,10 euro per azione, in aumento dello 0,52%.Ieri il gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia ha presentato l’aggiornamento del piano al 2028 con investimenti in significativo aumento (17,7 miliardi di euro). S&P e Moody’s hanno confermato il rating a lungo termine del gestore della rete elettrica nazionale, rispettivamente Baa2 e BBB+ con outlook stabile, un notch al di sopra di quello della Repubblica Italiana. LEGGI TUTTO

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    Altea Green Power avvia iter autorizzativo per 1,4 GW di progetti Storage BESS

    (Teleborsa) – Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, ha avviato l’iter autorizzativo di progetti Storage BESS per una potenza equivalente di circa 1,4 GW, che arriveranno a 2 GW entro la fine del semestre in corso.Ad oggi la società dispone di una pipeline progetti di Storage BESS per circa 3,5 GW di potenza, il cui valore è prudentemente stimabile in almeno 150 milioni di euro con un margine atteso in linea con i dati presentati nel business plan 2024 -2028. Questi si aggiungono agli 1,6 GW di contratti già firmati, di cui 460 MW autorizzati. La decisione di procedere alla graduale autorizzazione dei progetti è espressione della volontà della società di offrire ai propri clienti un più elevato livello di servizio e di garantire la possibilità di partecipazione alle aste di Terna, che si svolgeranno a partire da quest’anno fino a tutto il 2028, aspetto, quest’ultimo, di particolare interesse e rilevanza per tutti gli stakeholder e investitori di Altea Green Power.”L’avvio di questo nuovo iter autorizzativo di progetti Storage BESS rappresenta un ulteriore passo fondamentale nella strategia di crescita di Altea Green Power – commenta l’AD Giovanni Di Pascale – Con una pipeline di progetti che raggiunge i 3,5 GW, e un valore stimato di almeno 150 milioni di euro, stiamo costruendo un portafoglio solido e promettente. Il nostro obiettivo è quello di offrire un servizio di eccellenza ai nostri clienti e di cogliere appieno tutte le opportunità di un mercato in continua evoluzione. Il nostro impegno è massimo per la realizzazione di questi progetti, siamo stati dei pionieri in questo ambito e oggi più che mai siamo consapevoli del loro valore rivestito per il nostro business e per il sistema energetico. Siamo pronti a mettere in campo tutto il nostro know-how per continuare ad affermarci tra i leader della transizione energetica in atto”. LEGGI TUTTO

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    Prysmian crolla in Borsa con sospensione del dual listing a Wall Street

    (Teleborsa) – Crolla a Piazza Affari il titolo Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, dopo che il CEO Massimo Battaini ha detto che sospenderà il processo di valutazione per un dual listing a Wall Street a causa della volatilità dei mercati e della necessità di concludere l’acquisizione della statunitense Channel.”Alla luce di questa importante acquisizione annunciata ieri – ha detto Battaini durante il Capital Markets Day sul piano al 2028 – per evitare di perdere il focus sull’integrazione e sulla realizzazione delle sinergie, e, parlando francamente, anche considerando la volatilità che abbiamo osservato nel mercato finanziario negli ultimi due mesi, abbiamo sospeso la decisione di dual listing. L’abbiamo messa in pausa, pur riconoscendo ancora il forte valore che potrebbe generare”.Nel nuovo piano Prysmian punta a un aumento significativo dell’adjusted EBITDA, previsto crescere in un range compreso tra 2.950 e 3.150 milioni, di euro rispetto ai 1.927 milioni nel 2024, con CAGR 2024-2028 pari al 12,2%. Il free cash flow al 2028 è previsto raggiungere un livello compreso tra 1.500- 1.700 milioni, rispetto ai 1.011 milioni del 2024, con una percentuale di conversione dell’EBITDA in free cash flow superiore al 50%. La guidance include il contributo dell’acquisizione di Channell per un totale di 150 milioninell’adjusted EBITDA nel 2028. Prysmian prevede anche la crescita dell’EPS che nel periodo 2024-2028 passerà da un adjusted EPS di 2,81 euro per azione nel 2024 a un adjusted EPS4 di 4,60-5,20 euro per azione nel 2028, con un CAGR stimato nell’intervallo del 15%-19%.La società prevede un incremento progressivo del dividendo per azione distribuito agli azionisti di circa il 12% annuo, a partire dal dividendo pagato nel 2024. Circa 1,1 miliardi di euro dei flussi di cassa generati nei periodi 2025-2028 saranno destinati ai dividendi. A partire dal 2027 circa 2,6 miliardi di euro dei flussi di cassa generati saranno destinati a M&A e/o al miglioramento del ritorno di cassa per gli azionisti. “La ripartizione tra le due opzioni dipenderà dalle opportunità di M&A che si presenteranno nel periodo di riferimento”, viene sottolineato.A metà pomeriggio il calo di Prysmian è superiore al 5%, con i prezzi a quota 53,8 euro per azione. LEGGI TUTTO

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    Terna, CFO: flessibilità per mantenere rating, monetizzazione asset non-core solo se accrescitivo

    (Teleborsa) – “Il piano non prevede l’emissioni di nuovi strumenti ibridi di capitale. Se servirà, saremo pronti a usare tutta la capacità di strumenti ibridi e ne abbiamo 2,2 miliardi di euro da usare. Ma i risultati positivi raggiunti e la visibilità aggiuntiva ci permettono di non avere bisogno di emettere nuovi bond ibridi e di conservare i nostri rating”. Lo ha detto Francesco Beccali, Chief Financial Officer del Gruppo Terna, durante la presentazione dell’aggiornamento del piano al 2028.”Consideriamo le Attività Non Regolate come non-core – ha detto rispondendo a un’altra domanda – E, così come gli strumenti ibridi, sono strumenti di flessibilità che ci permettono di mantenere i nostri rating. Pensiamo che sarà possibile monetizzare gli asset, aprendo il capitale, ma con multipli che sono accrescitivi. Guarderemo a ogni possibilità che si presenterà, ma solo se sarà accrescitivo per noi”.All’inizio di marzo 2025, Terna ha annunciato il nuovo assetto societario di Terna Energy Solutions, la società del Gruppo che gestisce le Attività a mercato e che si propone come polo di riferimento nelle competenze strategiche per la transizione energetica e digitale delle imprese attraverso la sua rete di società controllate: Tamini, società italiana leader nel settore dei trasformatori, Brugg, azienda di riferimento nel settore dei cavi terrestri, e Altenia, società in cui sono confluite le attività di system integrator con competenze specializzate e diversificate per la progettazione, costruzione, manutenzione ed efficientamento di impianti elettrici in media e alta tensione, rinnovabili e sistemi di accumulo a batteria (Battery Energy Storage System, BESS), in precedenza fornite separatamente da LT, Terna Energy Solutions e Avvenia.Terna prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 730 milioni di euro cumulati nell’arco di Piano (+22% rispetto al precedente Piano), a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e di un basso profilo di rischio.”Questo piano è estremante solido e totalmente sostenibile da un punto di vista finanziario – ha detto il CFO – Pensiamo che saremo capaci di mantenere gli attuali livelli di rating senza emettere strumenti ibridi. In generale, abbiamo 4+1 strumenti di flessibilità su cui possiamo contare per mantenere i rating sotto controllo se ne avessimo bisogno, e sottolineo che al momento non ne abbiamo bisogno”.”Il primo strumento sono le attività non-core, che consentono una grande flessibilità – ha affermato Beccali – Il secondo sono gli strumenti ibridi. Il terzo sono fondi dell’Unione europea, che sono attualmente stimati in oltre 1 miliardo di euro. Il quarto è rappresentato da strumenti qualitativi, ovvero il fatto che possiamo dare priorità al alcune parti del piano di capex, come abbiamo fatto in passato con quello che ci serviva davvero dal punto di vista della rete. Se guardiamo all’aumento del capex, questo 1 miliardo di euro è il risultato di tre fattori: l’incremento di costi, i progetti aggiuntivi sul fronte delle rinnovabili e della digitalizzazione, parzialmente compensati dal fatto che possiamo spalmare nel tempo il capex che non rappresenta una priorità”.”L’elemento aggiuntivo è quello che deriva dal lavorare sul numeratore invece che sul denominatore – ha spiegato – Siamo ottimasti sul fatto che il futuro modello ROSS sarà positivo per noi. In generale, accogliamo con favore il passaggio da un modello da input based framework a output based framework. Abbiamo sempre avuto competenze e informazioni che non erano capaci di generare valore finanziario per come era impostato il framework. Quello nuovo ci permetterà di sbloccare valore”. LEGGI TUTTO

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    Saipem, Moody’s alza il rating a “Ba1” con outlook positivo

    (Teleborsa) – Moody’s ha alzato il rating di Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, a “Ba1” da “Ba2”. L’outlook rimane positivo.L’upgrade riflette il miglioramento delle performance operative di Saipem con margini EBITDA che raggiungono circa il 9,2% nel 2024, in aumento dall’8,6% nel 2023 e dal 4,3% nel 2022, contribuendo insieme alla crescita dei ricavi alla riduzione del rapporto debito lordo rettificato/EBITDA a 2,3x entro la fine del 2024, da 3,2x nell’anno precedente. I miglioramenti delle performance operative sono stati supportati dalla forte domanda di servizi Saipem, in combinazione con i progressi compiuti sulla maggior parte dei contratti in perdita.Per i prossimi 12-18 mesi, Moody’s prevede che i margini EBITDA di Saipem raggiungeranno “low double digits”, poiché verrà eseguita una quota crescente di lavoro da nuovi contratti con un profilo di margine più elevato e ridurranno solo moderatamente il rapporto debito/EBITDA della società verso 2,0x, poiché l’aumento dell’EBITDA e il calo del debito lordo saranno parzialmente compensati da un aumento degli impegni di leasing. L’aspettativa è che gli impegni di leasing di Saipem aumentino verso 1,3 miliardi di euro nel 2025 da 832 milioni di euro nel 2024 a causa della strategia aziendale di noleggiare una quota maggiore di attrezzature e imbarcazioni associate ai rispettivi progetti di costruzione per ridurre il rischio del profilo aziendale.”L’ambiente aziendale per Saipem continua a essere forte come dimostrato dal suo backlog in aumento a 34 miliardi di euro nel 2024 da 30 miliardi di euro nel 2023 e 24 miliardi di euro nel 2022 – si legge nel report dell’agenzia di rating – Poiché oltre il 90% dei ricavi del gruppo nel 2025 e il 70% nel 2026 sono coperti dal backlog esistente, la visibilità dei ricavi è forte ma un’esecuzione rigorosa del progetto è fondamentale per evitare sforamenti di costo e garantire miglioramenti nei margini come dimostrato dalle riserve aggiuntive contabilizzate nel 2024 per progetti legacy”.Saipem punta a raggiungere un rating investment grade nel medio termine e si impegna a mantenere un livello minimo di liquidità disponibile di 1 miliardo di euro nel suo bilancio e a ridurre il suo debito lordo di circa 650 milioni di euro (escluse le passività per leasing) quando giungerà a scadenza entro la fine del 2027. L’impegno verso una politica finanziaria conservativa è considerato una considerazione di governance e guida la decisione di rating. LEGGI TUTTO

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    Prysmian acquista la statunitense Channell per 950 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Channell Commercial Corporation, un fornitore leader di soluzioni integrate nel settore della connettività negli Stati Uniti, per un corrispettivo di 950 milioni di dollari, salvo aggiustamenti, oltre ad un potenziale corrispettivo aggiuntivo, legato al raggiungimento da parte di Channell di determinati obiettivi EBITDA per l’anno 2025, pari ad un importo che potrebbe arrivare fino a 200 milioni di dollari. Il corrispettivo dell’acquisizione riflette un multiplo inferiore a 8,0x EBITDA 2024. La transazione è subordinata al verificarsi delle usuali condizioni sospensive, tra cui quelle di natura regolamentare, e si prevede che si concluderà nel secondo trimestre del 2025. L’acquisizione sarà finanziata da un mix equilibrato di debito ed equity, tra cui obbligazioni ibride e cessione di azioni proprie.Si tratta della prima grande transazione di Prysmian nel business Digital Solutions. L’ingresso di Prysmian nel settore delle soluzioni di connettività nordamericane, si legge in una nota, è altamente complementare al suo attuale business Digital Solutions. Channell produce custodie in plastica e metallo, connettori per fili di rame, sistemi di gestione dei cavi in fibra ottica e prodotti per la gestione termica, progettati per applicazioni nei segmenti dati, telecomunicazioni ed energia, dove Prysmian è già un player noto grazie ai cavi in fibra ottica e ad altri cavi per collegamenti digitali.”Il nostro percorso da produttore di cavi a fornitore di soluzioni di prima classe sta accelerando e, grazie al rafforzamento nell’ambito delle soluzioni di connettività, saremo in un’ottima posizione per catturare la crescita del mercato, potenziata dalla digitalizzazione e dal lancio dell’intelligenza artificiale – ha detto l’AD Massimo Battaini – Stiamo rafforzando la nostra esposizione in Nord America, e allo stesso tempo, acquisendo know-how e un portfolio prodotti per essere ancora più competitivi in tutto il mondo. Channell è nota per la sua eccellenza e condivide con Prysmian uno spirito di innovazione, poiché entrambi offriamo soluzioni di qualità best-in-class che fungono da motore di crescita”. LEGGI TUTTO