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    GSE con Fondazione per lo Sviluppo sostenibile per la ripresa “green” nel Paese

    (Teleborsa) – Supportare le Istituzioni nazionali e le Amministrazioni regionali e locali nell’adozione di politiche e progetti che favoriscano lo sviluppo sostenibile del Paese, anche come chiave di ripartenza dopo l’emergenza sanitaria.Questo lo scopo principale della collaborazione avviata dal Gestore dei Servizi Energetici- GSE SpA, società pubblica che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile attraverso l’incentivazione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica e la Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, ente senza fini di lucro che ha come scopo la promozione della green economy, dello sviluppo tecnologico e dell’alta formazione tecnologica, finalizzate ad una elevata qualità ecologica.L’accordo, sottoscritto da Francesco Vetrò, Presidente del GSE, e da Edo Ronchi, Presidente dalla Fondazione, prevede la collaborazione nelle iniziative per il monitoraggio dei trend energetici e climatici del Paese, l’elaborazione di studi sulle ricadute economiche e sociali, nonché la redazione di appositi rapporti annuali. Attività i cui risultati saranno divulgati attraverso l’organizzazione di eventi istituzionali, e resi disponibili negli incontri con gli stakeholder di settore.Nell’ottica di ripartenza dopo l’emergenza Covid-19, l’accordo tra il GSE e la Fondazione prevede inoltre il supporto alle Amministrazioni regionali nei settori particolarmente colpiti, contribuendo a individuare le misure più idonee a fronteggiare la crisi. Un’azione che sarà portata avanti anche attraverso la realizzazione di studi e analisi sull’impatto che l’emergenza epidemiologica ha avuto sui settori energetico e ambientale.“Dopo la sottoscrizione del Manifesto, la collaborazione tra la Fondazione e il GSE concretizza una convergenza di intenti volti alla promozione dello sviluppo sostenibile del Paese e, quindi, a beneficio del Paese stesso, che conducono ad azioni particolarmente rilevanti, specie in una fase di emergenza economica e sociale come quella che stiamo attraversando”, ha sottolineato il Presidente del GSE, Francesco Vetrò, ringraziando “Edo Ronchi per l’attività intrapresa dalla Fondazione, alla quale il GSE conferma il proprio supporto, nel suo ruolo di Istituzione preposta a promuovere lo sviluppo sostenibile del Paese”.“Nella promozione di un nuovo Green Deal per l’Italia e della transizione energetica verso la neutralità carbonica, mi pare di grande importanza il coinvolgimento, il confronto e la collaborazione con i soggetti istituzionali interessati, da parte degli stakeholder, dei territori, delle città così come di soggetti competenti della società civile”, ha dichiarato il Presidente della Fondazione Edo Ronchi, ringraziando il Presidente Francesco Vetrò per il suo forte impegno a favore di uno sviluppo sostenibile. “La collaborazione fra il GSE, una delle realtà più qualificate e rilevanti per le tematiche di nostro maggiore interesse e la Fondazione è per noi motivo di soddisfazione e di impegno in nuovi progetti comuni”, ha poi concluso. LEGGI TUTTO

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    Terna: a giugno -13,4% i consumi di energia elettrica in Italia

    (Teleborsa) – Nel mese di giugno 2020 secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 24 miliardi di kWh, in diminuzione del 13,4% rispetto allo stesso mese del 2019. Questo valore è stato ottenuto con un giorno lavorativo in più (21 vs 20) e una temperatura media mensile inferiore di 2,6°C rispetto a giugno dello scorso anno.A giugno la riduzione dei consumi ha risentito in maniera minore rispetto ai mesi precedenti dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, mostrando graduali segnali di ripresa. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a -10,4%.La domanda del primo semestre del 2020 risulta in flessione dell’8,9% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In termini rettificati la variazione resta sostanzialmente invariata (-9%). Nei primi sei mesi dell’anno le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 40,5% della domanda elettrica, rispetto al 35,5% del corrispondente periodo del 2019.A livello territoriale la variazione tendenziale di giugno 2020 è risultata ovunque negativa: -14,3% al Nord, -12,7% al Centro e -11,6% al Sud.In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a giugno 2020 ha fatto registrare una variazione positiva (+1%) rispetto al mese precedente (maggio 2020).Nel mese di giugno 2020 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 97,8% con produzione nazionale e per la quota restante (2,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 48,9% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (41,9%). In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,6 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-3,9%) rispetto a giugno 2019. In crescita la fonte di produzione eolica (+58,9%), in calo tutte le altre (idroelettrica -8%; termica -7,2%; geotermica -5,6%; fotovoltaica -0,9%). LEGGI TUTTO

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    Snam: perfezionata acquisizione del 49% di ADNOC Gas Pipelines

    (Teleborsa) – Il consorzio composto da Snam e dai fondi di investimento Global Infrastructure Partners (GIP), Brookfield Asset Management, GIC (il fondo sovrano di Singapore), Ontario Teachers’ Pension Plan e NH Investment & Securities, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive previste, ha perfezionato oggi l’acquisizione del 49% di ADNOC Gas Pipeline Assets LLC (ADNOC Gas Pipelines) da The Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC), annunciata lo scorso 23 giugno.L’operazione valuta il 49% di ADNOC Gas Pipelines, società che detiene per 20 anni i diritti di gestione di 38 gasdotti negli Emirati Arabi Uniti, circa 10,1 miliardi di dollari. Per Snam, che è l’unico operatore industriale del consorzio, si tratta di un’importante opportunità di investimento in un’infrastruttura strategica, anche nel quadro di possibili future collaborazioni nella transizione energetica nell’area del Golfo. LEGGI TUTTO

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    Lendlease seleziona E.ON ed Enel X come partner Energetici per MIND Milano Innovation District

    (Teleborsa) – Lendlease, gruppo internazionale che opera nel real estate, infrastrutture, asset management e rigenerazione urbana, ha reso noto di aver definito le linee guida strategiche per lo sviluppo dell’intera infrastruttura energetica di MIND Milano Innovation District e di aver selezionato E.ON e Enel X (società del Gruppo Enel) come Energy Partner – a seguito di una procedura competitiva di natura privatistica avviata a inizio anno – con cui andrà a definire nei prossimi mesi un accordo di sviluppo di lungo periodo – 25 anni – finalizzato alla costituzione di due società operative che progetteranno, realizzeranno e gestiranno le nuove infrastrutture energetiche a servizio dell’area di MIND in concessione a Lendlease per i prossimi 99 anni.E.ON ed Enel X, player leader del settore Energy & Utilities su scala internazionale, spiega in una nota Lendlease, si sono distinti per il carattere altamente innovativo delle soluzioni energetiche proposte, riflettendo inoltre la visione di MIND come ecosistema che guida e fa convergere innovazione, connessione e ricerca.E.ON, aggiudicataria del lotto Heating & Cooling, relativo alla generazione e distribuzione dei vettori termici di riscaldamento e raffrescamento per gli edifici, porterà a MIND la propria esperienza di Energy Provider consolidata nei centri urbani del Nord e Centro Europa.Enel X, aggiudicataria del lotto Power, guiderà lo sviluppo della smart grid privata del sito svolgendo inoltre un ruolo strategico nella messa a terra di servizi innovativi per il sito, come la ricarica dei veicoli elettrici e soluzioni smart per l’illuminazione delle aree private di MIND.”MIND vuole essere sostenibile oggi e per le generazioni future. L’impegno di Lendlease è quello di creare un distretto carbon neutral, a zero emissioni e dotato di soluzioni energetiche all’avanguardia che contribuiscano al benessere della comunità che lo vivranno. La nostra strategia passa dalla ricerca di partner che condividano una visione di lungo termine, con i quali andremo a lavorare per sviluppare MIND secondo principi di sostenibilità – ha commentato Francesco Mandruzzato, Commercial Director del progetto MIND, Lendlease – La scelta di selezionare E.ON e Enel X come partner della strategia energetica rappresenta un passaggio fondamentale nel progresso del progetto. Questo accordo segna infatti l’incontro di due operatori leader nei settori property ed energy, come pochi a livello europeo per l’impegno in progetti di rigenerazione urbana di questa scala. Insieme a loro lavoreremo nei prossimi anni per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità di MIND e renderlo il luogo dell’innovazione anche sul piano energetico e ambientale”. LEGGI TUTTO

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    Terna, 38 milioni per elettrodotto in cavo interrato nel novarese

    (Teleborsa) – Terna, in seguito all’avvio del procedimento autorizzativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico dell’intervento di interramento parziale e conseguente demolizione dell’elettrodotto 132 kV Mercallo – Cameri, pubblicherà domani l’avviso contenente l’elenco delle particelle relative alle aree potenzialmente interessate situate nei Comuni di Borgo Ticino, Cameri, Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio e Bellinzago Novarese.L’opera, per cui Terna investirà circa 38 milioni di euro, è l’attuazione di quanto previsto dal Protocollo di Intesa legato alla realizzazione dell’elettrodotto Trino – Lacchiarella, e consentirà, a valle della realizzazione di un nuovo collegamento in cavo tra Cameri e Borgo Ticino, della lunghezza di circa 22 Km, la demolizione di un tratto aereo di circa 21 km.È previsto, inoltre, lo smantellamento di ulteriori 3 Km dell’elettrodotto 220 kV Magenta – Pallanzeno che insiste nel Comune di Borgo Ticino. Complessivamente, saranno oltre 100 i sostegni elettrici dismessi. Gli interventi di demolizione interesseranno anche il Parco Naturale del Ticino dove Terna provvederà alla rimozione 28 tralicci per un totale di 5 km di linea aerea. La realizzazione dell’intervento, oltre rendere più efficiente il servizio di trasmissione dell’energia nell’area, consentirà di restituire alla collettività oltre 60 ettari di territorio pari a circa 87 campi da calcio.Il tracciato del nuovo elettrodotto in cavo interrato è frutto del proficuo confronto tra Terna e tutti i soggetti coinvolti; un percorso che ha consentito di individuare le migliori soluzioni progettuali e di siglare, nel maggio 2019, un verbale d’intesa con le amministrazioni comunali.I cittadini, e in particolare i proprietari delle particelle interessate dalle opere, possono prendere visione del progetto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e i Comuni coinvolti. Entro il termine di 35 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, è possibile anche presentare osservazioni scritte ai sopracitati Ministeri e, per conoscenza, a Terna. LEGGI TUTTO

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    Arera: 15 luglio webinar su Tari durante l'emergenza Covid

    (Teleborsa) – Analizzare le ultime novità in tema TARI, partendo dall’analisi dell’evoluzione del metodo tariffario sui rifiuti alla luce dei recenti provvedimenti approvati durante l’emergenza Covid-19. È questo l’obiettivo principale del webinar “Rifiuti: il metodo tariffario e i provvedimenti in fase Covid-19” organizzato da ARERA domani 15 luglio 2020 dalle ore 10.00.Il nuovo Metodo Tariffario di ARERA (MTR) è stato delineato nell’ottica di favorire l’adeguamento dei sistemi per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti agli obiettivi fissati dalle direttive europee, in applicazione del principio “chi inquina paga”, verso una visione che promuova lo sviluppo dell’economia circolare, spiega l’Autorità in una nota. Tutto questo tenendo conto delle necessità della finanza locale per la definizione della TARI e degli obiettivi di trasparenza e sviluppo delle infrastrutture.In questa fase di avvio della regolazione nel settore dei rifiuti, inoltre, l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha aggiunto una serie di difficoltà lungo il percorso intrapreso che, in prospettiva, potrebbero rappresentare un’occasione di ulteriore miglioramento della governance del settore rifiuti nel Paese.I lavori saranno aperti dal Presidente di ARERA, Stefano Besseghini, con la prima parte dell’evento che sarà dedicata al dibattito tra i rappresentanti del Parlamento e delle istituzioni, in particolare della Commissione Territorio del Senato, con il senatore Paolo Arrigoni, della Commissione ambiente della Camera, con l’onorevole Chiara Braga, e della Commissione di inchiesta sulle ecomafie, con l’onorevole Rossella Muroni.La seconda sessione, moderata dal giornalista Gianni Trovati (Sole 24 Ore), si aprirà con un intervento di Lorenzo Bardelli (direttore Divisione Ambiente ARERA) e, a seguire, vedrà la partecipazione di Andrea Ferri (ANCI), Marisa Abbondanzieri (ANEA), Dario Giardi (Confcommercio), Chicco Testa (Fise Assoambiente), Alessandro Della Valle (Confindustria Cisambiente), Filippo Brandolini (Utilitalia), Raffaele Cattaneo (Regione Lombardia). Previsto, infine, l’intervento del Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Andrea Baldanza. Le conclusioni saranno affidate al componente del Collegio di ARERA, Gianni Castelli. LEGGI TUTTO

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    Enea, al via progetto Blue Deal: energia dal Mar Mediterraneo

    (Teleborsa) – Lo scorso 9 luglio è stato lanciato il progetto europeo ‘Blue Deal’ per portare nei Paesi mediterranei tecnologie e soluzioni “su misura” per sfruttare l’energia dal mare, con la partecipazione di 13 partner – tra cui ENEA e Università di Siena (coordinatore) – provenienti da Italia, Spagna, Cipro, Grecia, Albania, Croazia e Malta.Con un finanziamento Ue di 2,8 milioni di euro, il progetto punta a sostenere una transizione energetica che includa l’energia dalle onde e dalle maree in un’area particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici.“I Paesi che si affacciano sul Mediterraneo spesso non considerano il mare una concreta risorsa di sviluppo economico né tantomeno una fonte di energia pulita su cui centrare le strategie energetiche nazionali e regionali. Dobbiamo lavorare per favorire la diffusione delle informazioni, l’innovazione tecnologica e l’iniziativa imprenditoriale. Con il progetto ‘Blue Deal’ vogliamo affrontare queste sfide e offrire strumenti hi-tech e informativi adeguati, che permettano di valorizzare sempre di più la risorsa mare nel rispetto dell’ambiente e a beneficio delle comunità locali e del loro sviluppo”, ha sottolineato Maria Vittoria Struglia, ricercatrice del Laboratorio di modellistica climatica e impatti e responsabile ENEA del progetto.”Blue Deal nasce dalle precedenti esperienze dei due progetti Interreg Med, MAESTRALE e PELAGOS, e mira a capitalizzarne i risultati”, commenta Simone Bastianoni dell’Università di Siena, coordinatore del progetto. “Dimostreremo che è possibile pianificare una transizione energetica che includa l’energia dal mare e forniremo esempi pratici in diversi luoghi dell’area mediterranea”.Nell’arco di tre anni i partner avvieranno molte iniziative nelle diverse aree costiere del Mediterraneo, per far conoscere alle comunità locali, alle amministrazioni e alle imprese le potenzialità dell’energia dal mare e i suoi positivi effetti su ambiente, economia e occupazione. Tra gli eventi in programma ci sono business forum, open day, un concorso scolastico e i Blue Deal testing lab, laboratori pensati per coinvolgere i cittadini e rafforzare la collaborazione tra ricerca, enti locali e aziende, in particolare le PMI.Finora il primo caso studio affrontato dagli esperti è stata l’isola di Malta, che nel 2016 ha approvato un Piano di Sviluppo che menziona la risorsa energetica marina; i partner hanno organizzato un evento online, che ha permesso di testare in modo preliminare la possibilità di includere concretamente l’energia dal mare nella pianificazione delle sue aree costiere.Ma non è l’unica. L’Italia è il primo Paese del Mediterraneo per finanziamenti pubblici all’energia dal mare con quasi 5 milioni di euro nel 2019; in Spagna il piano per le energie rinnovabili 2011-2020 illustra in dettaglio una politica di energia pulita che punta a ottenere 750 MW di energia eolica offshore e 100 MW di energia delle onde entro quest’anno. Poi c’è la Grecia, dove sono state installate 300 turbine eoliche offshore per rifornire di energia green le isole che non sono collegate alla rete nazionale. LEGGI TUTTO

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    Transizione energetica: Enel lancia “I nuovi spazi dell'energia”

    (Teleborsa) – Modernità, efficienza, sostenibilità: questi i binari obbligati da cui passano centrali elettriche sempre più integrate nel paesaggio e aperte al territorio. Prosegue a passo spedito l’impegno di Enel per la transizione energetica che si arricchisce di una nuova sfida, attraverso “I nuovi spazi dell’energia”, quattro concorsi per il design delle centrali moderne e efficienti necessarie per la dismissione degli impianti a carbone.FUTURO FA RIMA CON SOSTENIBILITA’ – L’obiettivo – precisa la nota – è dar vita a poli energetici in cui convivranno fonti rinnovabili (solare fotovoltaico), batterie per l’accumulo di energia e impianti a gas, sempre più integrati con l’ambiente circostante, grazie a progetti che riducano l’impatto paesaggistico e che disegnino un’idea nuova di centrale, prevedendo anche degli spazi a disposizione delle comunità locali. Ai partecipanti viene chiesto di presentare delle idee progettuali che rispettino i principi di sostenibilità e economia circolare, attraverso il riutilizzo delle strutture esistenti, e che possano essere adattate alle diverse fasi di conversione degli impianti.“Chiediamo il contributo di architetti e designer per la realizzazione di quelle che vorremmo diventassero delle icone della transizione energetica – afferma Antonio Cammisecra, Direttore Global Power Generation e CEO di Enel Green Power. “Proseguiamo lungo il percorso verso una nuova visione dell’energia, aperta al territorio, alle comunità locali e che rispetti i principi dell’economia circolare, con impianti perfettamente integrati con l’ambiente circostante. Con questi concorsi vorremmo quindi coinvolgere soprattutto i giovani talenti che desiderino contribuire al futuro energetico sostenibile del Paese”.Quattro le centrali elettriche “oggetto” dei concorsi: La Spezia, Fusina, Civitavecchia e Brindisi, e saranno portati avanti in collaborazione con le Università di Genova, IUAV di Venezia, della Tuscia e del Salento. Per favorire un più ampio coinvolgimento i bandi prevedono indicazioni per la partecipazione dei giovani under 40 e per la parità di genere.I progetti verranno valutati da una commissione composta da rappresentanti di Enel, delle Università e dei rappresentanti delle comunità locali. I tre migliori progetti selezionati per ciascuna delle quattro gare verranno acquisiti da Enel e ai vincitori verrà affidata la progettazione architettonica della propria proposta per la realizzazione degli impianti, per i quali sono attualmente in corso gli iter autorizzativi. LEGGI TUTTO