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    Snam, Venier: approccio strategico ad asset in portafoglio con focus su corridoi europei

    (Teleborsa) – “Il 2024 è stato un altro anno di crescita e overperformance sulla guidance per Snam. Dalla crisi energetica abbiamo gestito la fase di emergenza e gettato le basi per un sistema più resiliente. Il nostro framework strategico è evoluto nel tempo, con una maggior interconnessione tra molecole e una visione paneuropea, che rende Snam il leader in Europa non solo per gli asset italiani ma anche per la presenza europea. Abbiamo una grande visibilità sul futuro e una solida flessibilità finanziaria, che ci permette di avere una remunerazione attraente e sostenibile per gli azionisti”. Lo ha affermato l’Amministratore Delegato di Snam, Stefano Venier, nella conference call che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2024.Sul fronte dell’M&A, “abbiamo finalizzato a dicembre 2024 l’aumento della quota di Adriatic LNG al 30%, rafforzando la nostra posizione nel settore in Italia. A marzo abbiamo concluso l’acquisizione di Edison Storage, solidificando la nostra footprint nel settore, e perfezionato la vendita delle quote di ADNOC per 234 milioni di euro, portando a un IRR del 14,5%, in un’operazione che evidenzia il nostro approccio strategico al portafoglio di asset”.”Abbiamo speso 2 miliardi di euro per le acquisizioni, mentre contando anche i disposal la rotazione degli asset ha totalizzato 2,5 miliardi di euro, mentre ci concentriamo sui principali corridoi energetici europei”, ha sottolineato.Sul fronte del trasporto, Venier ha ricordato che “la fase 1 dei lavori sull’Adriatic Line sono iniziati a giugno 2024 e stanno procedendo in linea con i piani, è stata potenziata l’esportazione verso l’Austria da 6 bcm a 9 bcm (annuali) da ottobre 2024 e sono stati siglati 218 contratti di connessione di impianti di biometano (oltre due volte in più rispetto al 2023)”.Per quanto riguarda lo stoccaggio, “è stato offerto un servizio di flusso inverso al sistema durante la stagione invernale, mentre il livello di stoccaggio si assesta a circa il 46% al 18 marzo. Con riferimento al GNL, è avvenuto l’ormeggio della BW Singapore a Ravenna, che entrerà in funzione ad aprile 2025, mentre nel 2024 sono stati consegnati circa 150 carichi, con il 25% della domanda di gas coperta da GNL, garantendo una diversificazione, visto che un terzo viene dal Qatar, un terzo dagli Stati Uniti, un quarto dall’Algeria e il resto da altri paesi”.Venier ha sottolineato “la crescita a due cifre negli ultimi 2 anni nonostante un contesto macroeconomico volatile e tassi di interesse in aumento, con una remunerazione degli azionisti leader del settore pur mantenendo la flessibilità finanziaria. Dall’inizio della crisi energetica nel 2022, l’EBITDA Adjusted è cresciuto del 23%, mentre l’utile netto Adjusted dell’11% nonostante il ciclo dei tassi di interesse”. In questo periodo, “il network italiano è passato da 32.767 a 32.926 km, la capacità di GNL è triplicata a 19 bcm, mentre la capacità di stoccaggio è crescita organicamente da 16 a 17 bcm, e a 18 bcm includendo anche gli asset Edison Stoccaggio acquisiti a marzo 2025. Oggi Snam ha dodici siti di stoccaggio nel centro e nord Italia, vicini ai principali hub industriali”.L’AD ha spiegato che la domanda di gas in Italia nel 2024 è cresciuta dello 0,5% a 62 miliardi di metri cubi nel 2024, mentre a livello globale è salita del 3% guidata dall’Asia. Sempre per l’Italia, la domanda di gas a gennaio-febbraio 2025 è cresciuta dell’8,8% trainata soprattutto dalla domanda del settore termoelettrico. Il prezzo medio del gas sul TTF di Amsterdam è stato di 34,5 euro a megawattora l’anno scorso, con una flessione del 14,4% sul 2023 e con un’alta volatilità nel quarto trimestre del 2024 e primo trimestre del 2025. LEGGI TUTTO

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    Snam, CdA propone primo piano di azionariato diffuso rivolto a tutti dipendenti

    (Teleborsa) – Il CdA di Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha convocato l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, in unica convocazione, per mercoledì 14 maggio 2025. L’Assemblea Ordinaria è convocata per deliberare in merito: all’approvazione del bilancio di esercizio 2024; alla destinazione dell’utile di esercizio e distribuzione del dividendo; all’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie; all’approvazione del Piano di azionariato diffuso 2025-2027; all’approvazione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti; alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.Programma di acquisto di azioni proprieIl CdA propone all’Assemblea di autorizzare l’acquisto di azioni proprie, in una o più volte, per un periodo di 18 mesi, sino ad un limite massimo di n. 120.000.000 di azioni ordinarie Snam, pari a circa il 3,57% del capitale sociale della società, avuto riguardo anche alle azioni proprie già possedute dalla Società e per un esborso massimo pari a 500 milioni di euro.Le azioni proprie già possedute dalla società al 19 marzo 2025 ammontano a 6.461.439 pari allo 0,192% del capitale sociale.Piano di azionariato diffusoIn sede di assemblea verrà sottoposta agli azionisti la proposta di Piano di azionariato diffuso 2025-2027, che nasce con l’obiettivo di consentire ai dipendenti di investire in Snam, diventandone azionisti e condividendo così il valore generato dall’azienda in un orizzonte di lungo periodo. Il piano, che prevede adesione volontaria, è rivolto alla totalità dei dipendenti e mira a consolidarne il senso di appartenenza, incentivando la loro partecipazione agli obiettivi del Gruppo e all’ulteriore creazione di valore.Il Piano mira a coinvolgere primariamente operai, impiegati e quadri, oltre che i dirigenti. L’adesione al Piano prevede la possibilità di ricevere azioni matching, azioni welcome (in occasione della prima adesione al piano) e diritti all’assegnazione di azioni loyalty, subordinatamente all’investimento in azioni Snam mediante il ricorso a risorse proprie o tramite la conversione del premio di risultato (nell’ambito del negoziato sindacale), nel corso di tre attribuzioni annuali di assegnazione negli anni di competenza 2025, 2026 e 2027. LEGGI TUTTO

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    Snam, le emissioni Scope 1 e 2 sono diminuite del 16% nel 2024

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha comunicato che nel 2024 le emissioni Scope 1 e 2 sono diminuite del 16% rispetto al 2023 nel perimetro target (perimetro regolato, aggiustato per la FSRU di Piombino, che ha contribuito alle emissioni del 2024), e di oltre il 28% rispetto alla baseline del 2022. È quanto emerge dalla nota sui conti 2024.Questo risultato è stato principalmente ottenuto grazie agli sforzi continui per ridurre le emissioni di metano, che sono diminuite del 13% rispetto all’anno precedente e del 62% rispetto alla baseline del 2015 per gli impegni UNEP, e grazie all’ottimizzazione del dispacciamento. I risultati sono stati anche influenzati da alcuni fattori imprevedibili e cambiamenti nel contesto, come il minor utilizzo della dorsale nordafricana più energivora rispetto a quella russa.Nel perimetro target, le emissioni Scope 3 sono diminuite del 10% rispetto al 2023 e del 15% rispetto alla baseline del 2022, grazie a una significativa riduzione dell’intensità delle emissioni dalla Supply Chain e alle minori emissioni delle controllate.Con riferimento alla Sustainability Scorecard di Snam, i risultati significativi per il 2024 includono: (i) la finanza sostenibile che raggiunge l’84%, con l’obiettivo per il 2029 aumentato al 90%; (ii) oltre 2.000 km di rete certificata hydrogen-ready; (iii) oltre 100 kton di CO2 equivalenti evitati grazie ai business del biometano ed efficienza energetica; e (iv) le donne rappresentano il 26,5% dei ruoli dirigenziali. LEGGI TUTTO

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    Snam, closing della vendita della quota ADNOC: plusvalenza di 120 milioni di euro

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha perfezionato la vendita della partecipazione indirettamente detenuta in ADNOC Gas Pipelines, pari al 5,88% del relativo capitale sociale, a Lunate, un fondo di investimenti alternativi globali basato ad Abu Dhabi con 105 miliardi di dollari di asset in gestione. L’annuncio è arriva contestualmente alla pubblicazione dei conti 2024 e fa seguito all’annuncio, in data 28 gennaio 2025, dell’accettazione dell’offerta vincolante di Lunate, alla firma del contratto di compravendita avvenuta in data 5 marzo 2025 e al mancato esercizio dei diritti previsti a favore degli altri soci in caso di trasferimenti di partecipazione.ADNOC Gas Pipelines, una controllata di ADNOC, possiede i diritti di gestione di 38 gasdotti per un totale di 982 chilometri negli Emirati Arabi Uniti (EAU). Snam aveva acquisito la partecipazione indiretta in ADNOC Gas Pipelines nel 2020, per un corrispettivo di circa 250 milioni di dollari, attraverso l’acquisizione di una partecipazione diretta in Galaxy Pipeline Assets HoldCo, veicolo societario partecipato altresì da GIP, GIC, Brookfield Asset Management, Ontario Teachers’ Pension Plan Board e NH Investment & Securities. Il valore contabile della partecipazione al 31 dicembre 2024 risulta pari a circa 140 milioni di euro.Il corrispettivo della vendita ammonta a circa 234 milioni di euro equivalenti, comprensivo degli aggiustamenti previsti dal contratto di compravendita e della ticking fee, con un IRR pari a circa il 14,5% e una plusvalenza stimata nell’intorno di circa 120 milioni di euro, al netto dell’impatto fiscale.”La vendita della partecipazione da parte di Snam è in linea con la strategia di concentrarsi sullo sviluppo di un’infrastruttura multi-molecola lungo i principali corridoi energetici europei”, si legge nella nota sui conti. LEGGI TUTTO

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    Snam, Venier: risultati 2024 molto positivi, superiori alla guidance

    (Teleborsa) – “Chiudiamo il 2024 con risultati molto positivi, superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa. Riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del Paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero, con investimenti record pari a circa 3 miliardi di euro”. Lo ha affermato l’Amministratore Delegato di Snam, Stefano Venier, commentando i risultati 2024.”In uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l’infrastruttura nazionale con l’acquisizione di Adriatic LNG ed Edison Stoccaggio, attraverso un piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, il più significativo della nostra storia – ha aggiunto – L’ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multimolecola va di pari passo con l’innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan”. LEGGI TUTTO

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    Snam, nel 2024 investimenti record per 2,9 miliardi di euro. Il dividendo sale del 3%

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha chiuso il 2024 con ricavi totali pari a 3.568 milioni di euro, in riduzione di 373 milioni di euro (-9,5%) rispetto all’esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+422 milioni di euro, +14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-795 milioni euro, -71,9%) per il minor contributo dell’efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del Superbonus.L’EBITDA adjusted si è attestato a 2.753 milioni di euro, in aumento di 336 milioni di euro (+13,9%) rispetto al corrispondente valore del 2023. Gli oneri finanziari netti si attestano a 331 milioni di euro, in aumento di 110 milioni di euro. L’utile netto adjusted ammonta a 1.289 milioni di euro, in aumento di 121 milioni di euro (+10,4%) rispetto all’utile netto adjusted del 2023.Gli investimenti totali hanno raggiunto il livello record di 2.875 milioni di euro (+31,0% rispetto al 2023), trainati dall’avanzamento dei lavori per il terminale GNL di Ravenna, dall’avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nello stoccaggio. Il 65% degli investimenti complessivi è allineato ai Sustainable Development Goals (SDGs) e il 31% alla Tassonomia Europea.Il flusso di cassa dell’attività operativa (+1.814 milioni di euro) ha consentito di finanziare in parte i significativi investimenti netti dell’esercizio (-2.681 milioni di euro, inclusa la variazione dei debiti per investimento e il pagamento relativo all’incremento della partecipazione in Adriatic LNG). Il flusso di cassa è risultato negativo per 867 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del pagamento agli azionisti del dividendo 2023 (-946 milioni di euro), delle variazioni non monetarie (-129 milioni di euro) e del flusso di cassa netto generato dalla prima emissione di obbligazioni subordinate perpetue (+976 milioni di euro), ha registrato un aumento di 968 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, attestandosi a 16.238 milioni di euro.I risultati conseguiti consentono di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo a saldo di 0,1743 euro per azione, in pagamento a partire dal 25 giugno 2025 (record date 24 giugno 2025), con data di stacco cedola il 23 giugno 2025. Il dividendo per l’esercizio 2024, si determina pertanto pari a 0,2905 euro per azione, di cui 0,1162 euro per azione già distribuiti nel mese di gennaio 2025 a titolo di acconto (390 milioni di euro). Il dividendo proposto è in linea con la politica di dividendi annunciata al mercato e riflette una crescita del 3% rispetto al 2023. LEGGI TUTTO

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    Germania, consumo energia in calo dell’1,1% nel 2024 con clima mite ed economia debole

    (Teleborsa) – Il calo dei consumi energetici della Germania ha rallentato lo scorso anno. Nel 2024, il consumo di energia primaria è diminuito dell’1,1%, attestandosi a 359,6 milioni di tonnellate equivalenti di carbone fossile (Mtce) rispetto all’anno precedente. Nel 2023 il calo era di poco inferiore all’8%. Lo afferma il rapporto annuale dell’AGEB, gruppo di ricerca sul mercato energetico fondato da diverse importanti associazioni tedesche del settore, secondo cui il consumo energetico in Germania è attualmente inferiore di quasi il 30% rispetto al picco precedente del 1990 ed è ormai simile a quello consumato nella Germania occidentale nei primi anni ’70.”Il clima più caldo rispetto all’anno precedente ha ridotto i consumi energetici legati al riscaldamento degli ambienti – si legge nel rapporto – A causa della continua mancanza di ripresa economica, gli sviluppi economici non hanno avuto alcun impatto significativo sul consumo di energia”. Allo stesso tempo, la continua crescita demografica e il calo dei prezzi dell’energia hanno portato ad un aumento dei consumi. Inoltre, “gli effetti statistici particolari derivanti dall’eliminazione graduale dell’energia nucleare e dalla progressiva sostituzione dei combustibili fossili nella produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili porteranno a ulteriori risparmi di energia primaria”.Scendendo nei dettagli, il consumo di lignite è diminuito del 10,2% nel 2024. Questo sviluppo riflette la crescente produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché la riduzione della capacità di generazione di energia dalla lignite a seguito dell’attuale eliminazione graduale del carbone. Il consumo di gas naturale è aumentato del 4% nel 2024. L’aumento della domanda è dovuto principalmente al calo dei prezzi, anche se i prezzi all’ingrosso restano notevolmente più alti rispetto al periodo precedente la crisi energetica; la produzione di energia elettrica da gas naturale è aumentata di circa il 3 percento, mentre la produzione di teleriscaldamento da gas naturale è rimasta al livello dell’anno precedente.Nel 2024 sono stati importati dall’estero 24 miliardi di kWh in più di energia elettrica rispetto a quella che la Germania ha trasportato verso altri Paesi. Ciò significa che la Germania è tornata ad essere un importatore netto di energia elettrica. Le esportazioni sono diminuite dell’8%, mentre le importazioni sono aumentate del 16% rispetto all’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Berenberg: prezzo EUA su tendenza al ribasso in tandem con i prezzi del gas

    (Teleborsa) – Il prezzo dell’European Union Allowance (EUA), ovvero il costo delle quote di emissione europee, è di circa 68 euro per tonnellata, inferiore rispetto al mese scorso (77 euro per tonnellata) e simile ai livelli osservati nel 2024. Lo affermano gli analisti della banca d’affari Berenberg nel report mensile sulle quote di emissione europee.Sembra che il prezzo EUA abbia trovato il suo limite massimo a un prezzo di 81,8 euro per tonnellata, viene sottolineato, spiegando che la correlazione con il prezzo del gas TTF rimane elevata, quindi il calo dei prezzi del gas ha continuato a trascinare verso il basso il prezzo EUA nell’ultimo mese.I prezzi delle materie prime potenzialmente in calo (in particolare del gas) a fronte di un calo delle tensioni geopolitiche (ad esempio un potenziale cessate il fuoco in Ucraina) potrebbero portare a una pressione elevata sul prezzo EUA, dice Berenberg. Una ripresa della produzione industriale a fronte del pacchetto di debito tedesco potrebbe tuttavia fungere da supporto.A lungo termine, con la riduzione dell’offerta EUA e l’attuazione di più politiche climatiche, il prezzo EUA aumenterà. Attualmente gli analisti prevedono un prezzo di circa 110 euro nel 2029.(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO