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    Utilities, Moody’s migliora outlook a positivo su A2A, ACEA e Hera

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato i rating e modificato l’outlook da stabile a positivo per le seguenti utilities italiane: A2A, ACEA e Hera. L’intervento segue il passaggio dell’outlook da stabile a positivo per il Governo italiano, avvenuto il 23 maggio 2025.A2AMoody’s ha confermato il rating dell’emittente a lungo termine Baa2 per A2A. Il cambiamento dell’outlook riflette i legami dell’azienda con il rating sovrano, dato che la maggior parte dei suoi utili è generata in Italia, nonché le migliorate prospettive fiscali e il previsto miglioramento della resilienza economica del Paese, rispecchiati dalle prospettive positive sul Governo italiano. Ciò riflette anche la solida performance operativa e la solida flessibilità finanziaria, illustrate ad esempio da un rapporto tra FFO e debito netto che si è attestato costantemente tra il 23,1% e il 28,6% negli ultimi cinque anni (2020-24) e dalla previsione che tale rapporto supererà probabilmente il 26% nel periodo 2025-27.La conferma del rating riconosce l’ampia diversificazione del mix di attività dell’azienda, che beneficia della sua integrazione verticale nel settore energetico; utili della rete regolamentata italiana a basso rischio e relativamente stabili; solide performance operative e finanziarie; solida liquidità; e una politica finanziaria che bilancia gli interessi dei suoi azionisti e creditori. Ciò tiene conto anche del fatto che A2A è il quarto produttore di energia elettrica in Italia (con una produzione di 12 TWh nel 2024, escluso il WTE). Questi fattori sono bilanciati dall’esposizione del gruppo alla volatilità dei prezzi dell’energia elettrica in Italia, sebbene tale rischio sia mitigato da un mix diversificato di tecnologie di generazione elettrica e dalla politica di copertura del gruppo; e dall’esposizione delle attività di A2A nel settore dei rifiuti al contesto macroeconomico ciclico.ACEA Moody’s ha confermato il rating dell’emittente a lungo termine Baa2 per ACEA. Il passaggio da stabile a positivo riflette i legami dell’azienda con il debito sovrano, dato che la maggior parte dei suoi utili è generata in Italia, nonché le migliorate prospettive fiscali e il previsto miglioramento della resilienza economica dell’Italia, rispecchiati dalle prospettive positive sul Governo italiano. Ciò riflette inoltre il solido profilo finanziario di ACEA, illustrato ad esempio da un rapporto tra FFO e debito netto pari in media al 19,4% negli ultimi 3 anni, e dalla possibilità che questo rapporto superi il 20% nel periodo 2025-2027, il che potrebbe a sua volta supportare un rating più elevato in assenza di vincoli derivanti dalla qualità del credito sovrano.La conferma dei rating di ACEA riconosce il mix diversificato di attività della società e il suo portafoglio di attività regolamentate, che rappresentavano circa l’81% dell’EBITDA consolidato nel 2024. Queste attività, caratterizzate da caratteristiche monopolistiche e da quadri normativi consolidati, garantiscono un buon grado di prevedibilità e visibilità degli utili aziendali. Questi fattori sono bilanciati dall’esposizione del gruppo, attraverso le sue attività non regolamentate (circa il 19% dell’EBITDA nel 2024), al contesto macroeconomico ciclico e alla concorrenza; e dal rischio di operazioni di fusione e acquisizione (M&A) che potrebbero assorbire l’attuale flessibilità finanziaria.HeraMoody’s ha confermato il rating dell’emittente a lungo termine Baa2 per Hera. Il passaggio da stabile a positivo riflette il legame dell’azienda con il debito sovrano, dato che tutti i suoi utili sono generati in Italia, nonché il miglioramento delle prospettive fiscali e il previsto miglioramento della resilienza economica dell’Italia, rispecchiati dalle prospettive positive sul Governo italiano. Riconosce inoltre la solida performance operativa e il profilo finanziario dell’azienda, dimostrati ad esempio dal rapporto tra FFO e debito netto rettificato da Moody’s, pari in media al 24,2% negli ultimi cinque anni (2020-24), e dalla previsione che tale rapporto si manterrà nella fascia bassa del 20% in termini percentuali nel periodo 2025-2027, il che supporterebbe un rating più elevato in assenza di vincoli derivanti dalla qualità del credito sovrano.La conferma dei rating di Hera riflette il mix diversificato di business dell’azienda e il suo portafoglio di attività regolamentate e quasi regolamentate, che rappresentavano circa il 32% dell’EBITDA consolidato nel 2024, con una limitata esposizione a prezzi e volumi, supportata da quadri normativi favorevoli e trasparenti; il contributo delle attività quasi regolamentate (5% dell’EBITDA nell’esercizio 2024), che supportano la stabilità dei flussi di cassa; la strategia di crescita di Hera attraverso acquisizioni di piccola e media dimensione finanziate principalmente con lo scambio di azioni; e la sua solida liquidità. Questi fattori sono bilanciati dall’esposizione dell’azienda al ciclo macroeconomico e alla pressione competitiva attraverso le sue attività di fornitura di energia elettrica e gas e di trattamento dei rifiuti (circa il 63% dell’EBITDA nell’esercizio 2024) e dall’esposizione, seppur limitata, delle attività di generazione di energia elettrica e di gestione dei rifiuti di Hera alla volatilità dei prezzi dell’energia in Italia. LEGGI TUTTO

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    Teleselling, ARERA avvia procedimenti sanzionatori contro 8 società energetiche

    (Teleborsa) – L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha deciso di avviare procedimenti sanzionatori nei confronti di otto venditori di energia elettrica e gas naturale per violazioni in materia di informazioni precontrattuali ai clienti finali. Le aziende interessate dal provvedimento sono Enel Energia, Eni Plenitude, Sorgenia, Alleanza Luce&Gas, Amg Gas, Pulsee, Vivigas e Wekiwi.L’Autorità spiega di aver intrapreso una specifica attività di vigilanza per verificare il rispetto delle disposizioni previste dal Codice di condotta commerciale in merito alle attività di promozione e vendita dei contratti di fornitura di energia elettrica e/o gas naturale, con particolare riferimento al canale telefonico.In particolare, ha attuato un programma di controlli telefonici mediante chiamate ai recapiti dei servizi telefonici commerciali dei venditori attivi nei mercati liberalizzati di energia elettrica e/o gas naturale, che sono stati svolti tra il 21 novembre e il 5 dicembre 2024, in collaborazione con il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza. Dalla documentazione trasmessa dal Nucleo Speciale e da quella acquisita dai siti web dei venditori o dal Portale Offerte è emerso che otto venditori non rispettano gli obblighi informativi prescritti del Codice di condotta commerciale.Segnatamente, si legge nella delibera di ARERA, quasi tutti gli operatori non hanno rappresentato al cliente finale i corrispettivi unitari dovuti dai clienti per la prestazione del servizio in misura fissa esclusivamente in euro/punto di prelievo/anno nel caso di fornitura di energia elettrica e in euro/punto di riconsegna/anno nel caso di fornitura di gas naturale; inoltre, alcuni di essi non forniscono informazioni complete e/o esatte sulla frequenza dei possibili aggiornamenti dei corrispettivi soggetti a indicizzazione, oltre che sul relativo criterio, sul valore unitario massimo raggiunto dal corrispettivo nel corso degli ultimi dodici mesi e sul periodo durante il quale tale valore massimo è stato applicato.Inoltre, tutti gli operatori non forniscono al cliente finale la stima della spesa annua di tutti i corrispettivi dovuti dal cliente finale in relazione all’esecuzione del contratto di fornitura o forniscono un’informazione inesatta. Tutti gli operatori non forniscono al cliente finale informazioni corrette sulle condizioni economiche dell’offerta e/o sulle garanzie richiestegli o, in due casi, sulle modalità di pagamento e di fatturazione (lett. c); quasi tutti gli operatori non forniscono informazioni complete o esatte al cliente in ordine alle modalità di rinnovo o alla durata delle condizioni economiche delle offerte.Plenitude fa sapere che ha “immediatamente iniziato a collaborare con gli uffici dell’Autorità” al fine di approfondire l’oggetto del provvedimento. La società ribadisce “il proprio costante impegno per il rispetto delle regole di corretta contrattualizzazione dei clienti”. LEGGI TUTTO

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    Enel aumenta capacità rinnovabile negli USA. Operazione da 50 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Enel ha comunicato che la società interamente controllata Enel Green Power North America (EGPNA) ha firmato un accordo di swap con Gulf Pacific Power (GPP). Per effetto dell’accordo, EGPNA aumenterà la propria partecipazione indiretta in alcune società titolari di impianti eolici portandola al 51% in cambio delle sue partecipazioni, una del 100% e altre indirette di minoranza, in diverse società titolari di impianti eolici, e di un corrispettivo per cassa. Al perfezionamento dell’operazione, Enel aumenterà la propria capacità installata netta consolidata negli Stati Uniti di 285 MW.L’accordo prevede che EGPNA pagherà un corrispettivo netto per cassa di circa 50 milioni di dollari, soggetto a un meccanismo di aggiustamento tipico per questo tipo di operazioni. A seguito del perfezionamento dell’operazione, si stima un effetto netto positivo per anno sull’EBITDA ordinario consolidato del Gruppo Enel pari a circa 50 milioni di dollari (equivalenti a circa 44 milioni di euro).L’operazione ha un impatto negativo complessivo sull’indebitamento finanziario netto del Gruppo stimato ad oggi in circa 20 milioni di dollari (equivalenti a circa 18 milioni di euro).L’operazione è in linea con la strategia di crescita della capacità di generazione da fonti rinnovabili del Gruppo Enel anche attraverso l’acquisizione di asset già in esercizio (brownfield). La capacità rinnovabile consolidata installata netta totale di Enel negli Stati Uniti ammontava a 11.620 MW nel primo trimestre del 2025. LEGGI TUTTO

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    Bernabei, Enel Green Power: “rinnovabili fondamentali per stabilizzare prezzi. Serve sforzo comune, Enel ha solo il 13% della produzione nazionale”

    (Teleborsa) – “Una strategia energetica diversificata e orientata alle rinnovabili è fondamentale per stabilizzare e abbassare i prezzi e richiede il contributo di tutti gli operatori. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma oggi Enelnon è più l’incumbent e in Italia rappresenta solo il 13% della produzione” Così Salvatore Bernabei, Direttore Enel Green Power e Thermal Generation, in un intervento al Festival dell’Economia di Trento. “Attualmente la generazione del Gruppo da fonte rinnovabile rappresenta il 10% della produzione totale nazionale, in aumento rispetto al 2023 in cui era l’8% – ha aggiunto e proseguito – la transizione energetica va accompagnata con interventi sulla flessibilità del sistema, favorendo lo sviluppo di sistemi di accumulo e reti e l’utilizzo di meccanismi che garantiscano stabilità per le rinnovabili, e l’Italia si è mossa con lungimiranza in questa direzione creando un framework regolatorio adeguato per poter attrarre investimenti”.Secondo Bernabei le rinnovabili sono l’elemento imprescindibile e per favorirne la crescita nel Paese “bisogna lavorare sui tempi del permitting, anche attraverso la digitalizzazione; un’altra sfida è aumentare l’accettazione sociale delle rinnovabili, sia studiando soluzioni per una loro maggiore integrazione nel territorio, come stiamo facendo con il concorso WinDesign, sia generando benefici diretti per i cittadini”. LEGGI TUTTO

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    UK, tetto massimo del prezzo dell’energia diminuirà del 7% da luglio

    (Teleborsa) – L’autorità di regolamentazione dell’energia del Regno Unito, l’Ofgem, ha annunciato una riduzione del 7% del tetto massimo del prezzo dell’energia per il periodo compreso tra luglio e settembre 2025. Il recente calo dei prezzi all’ingrosso è il principale fattore determinante della riduzione complessiva, che rappresenta circa il 90% del calo. La parte restante è dovuta principalmente alle modifiche alle detrazioni per i costi operativi che i fornitori di energia possono recuperare. I clienti che pagano con addebito diretto e prepagamento vedranno i costi fissi ridursi in media di circa 19 sterline all’anno.Il tetto massimo del prezzo, che stabilisce una tariffa massima per unità e un canone fisso che possono essere fatturati ai clienti per il loro consumo energetico, diminuirà di 129 sterline all’anno per una famiglia media, ovvero circa 11 sterline al mese, nell’arco dei tre mesi di validità del tetto massimo. Per una famiglia media che paga con addebito diretto per un’alimentazione dual fuel, ciò equivale a 1.720 sterline all’anno. Si tratta di 660 sterline (28%) in meno rispetto al picco della crisi energetica all’inizio del 2023, quando il governo ha implementato la garanzia del prezzo dell’energia. Tuttavia, i prezzi rimangono elevati, con il prossimo livello superiore di 152 sterline (10%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.”Un calo del tetto massimo di prezzo sarà una buona notizia per i consumatori e riflette una riduzione del prezzo internazionale del gas all’ingrosso – ha commentato Tim Jarvis, Direttore Generale dei Mercati di Ofgem – Tuttavia, siamo pienamente consapevoli che i prezzi rimangono elevati e alcuni continuano a lottare con il costo dell’energia”.”Nel lungo termine, abbiamo bisogno di un sistema energetico in cui i prezzi siano isolati dalla volatilità del mercato internazionale del gas e che garantisca prezzi più stabili e sicurezza energetica – ha aggiunto – Stiamo lavorando a stretto contatto con il governo per ottenere gli investimenti necessari per raggiungere i nostri obiettivi di energia pulita e zero emissioni nette il più rapidamente possibile”.”Confrontare le tariffe per una tariffa fissa può far risparmiare ad alcuni consumatori circa 200 sterline sulle tariffe fisse tradizionali rispetto al futuro tetto massimo di prezzo – ha sottolineato Jarvis – Attualmente il 35% dei clienti ha una tariffa fissa, in aumento rispetto al solo 15% di un anno fa, quando erano disponibili meno offerte”. LEGGI TUTTO

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    Altea Green Power, Alantra avvia copertura con Buy e TP a 12,4 euro

    (Teleborsa) – Alantra ha avviato la copertura sul titolo Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, con un target price su 12,40 euro e una raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 71%.Gli analisti si aspettano che AGP consolidi la sua presenza nel mercato italiano del BESS, beneficiando al contempo di una presenza opportunistica negli Stati Uniti. Il piano industriale 2024-28 di AGP offre ulteriore visibilità sugli obiettivi a lungo termine e sulla direzione strategica del gruppo, con l’obiettivo di raggiungere il 10% della quota di mercato nazionale nel BESS. Il gruppo prevede di entrare nel settore della generazione di energia elettrica con un piano di investimenti di 42 milioni di euro per la costruzione di impianti da circa 90 MW entro il 2028. Ciò garantirebbe un flusso di ricavi e FCF più stabile, completando al contempo l’intera catena del valore nel mercato delle energie rinnovabili. Sono in programma potenziali M&A per accelerare il business IPP.Alantra fa notare che AGP ha registrato un notevole CAGR organico delle vendite superiore all’80% nel periodo 2020-24, trainato dal suo modello di co-sviluppo, e si prevede che manterrà un forte slancio, supportato da una pipeline di 5,6 GW in Italia. Prevede che i ricavi cresceranno a un CAGR del 20% nel periodo 2024-2027, raggiungendo 61,2 milioni di euro, con un EBITDA di 35,1 milioni di euro e un margine che dovrebbe gradualmente normalizzarsi dal 61,9% al 57,4% a causa dell’aumento dei costi relativi all’unità IPP. Le stime rimangono al minimo degli obiettivi del piano aziendale di AGP per il 2028, escludendo sia l’opzionalità della pipeline statunitense da 1,4 GW sia potenziali M&A nel settore IPP. Si prevede un FCF cumulativo di 42,2 milioni di euro (rendimento medio del FCF dell’11%), nonostante l’inclusione di circa 40 milioni di euro di investimenti per l’espansione del business IPP.(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Enel, assemblea approva bilancio 2024 e dividendo complessivo di 0,47 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Enel, colosso energetico italiano, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2024 e deliberato un dividendo complessivo di 0,47 euro per azione (0,215 euro già versati quale acconto a gennaio 2025 e i rimanenti 0,255 euro in pagamento a titolo di saldo nel mese di luglio 2025), in crescita di circa il 9% rispetto al dividendo complessivo di 0,43 euro per azione riconosciuto per l’esercizio 2023.Inoltre, è stata rinnovata l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un massimo di 500 milioni di azioni Enel e un esborso complessivo fino a 3,5 miliardi di euro, previa revoca dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea del 23 maggio 2024.I soci hanno nominato il nuovo Collegio Sindacale per il triennio 2025-2027, approvato il Piano di incentivazione di lungo termine per il 2025 destinato al management del Gruppo Enel, nonché la Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2025 e sui compensi corrisposti nel 2024, approvato le modifiche statutarie proposte e l’annullamento delle azioni proprie eventualmente acquistate in attuazione del Programma di buy-back. LEGGI TUTTO

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    Comunità energetiche, ENEA presenta la prima Smart community italiana

    (Teleborsa) – Al via ad Anguillara Sabazia (Roma) la prima Smart Community italiana, un ecosistema energetico interattivo dove i membri producono, consumano e condividono energia rinnovabile e scambiano beni e servizi in sicurezza, migliorando la qualità di vita e la sostenibilità, con benefici anche a livello economico e sociale. Alla base della Smart Community vi è uno strumento web innovativo chiamato Local Token Economy (LTE) ideato e realizzato da ENEA, che integra premialità energetica (token o moneta virtuale), tecnologia blockchain (che garantisce sicurezza e tracciabilità) e marketplace (una piattaforma internet per la compravendita di prodotti o servizi). L’attività è condotta dall’ENEA in collaborazione con l’azienda Softstrategy nell’ambito del progetto “Tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli usi finali” dell’Accordo di Programma per la Ricerca di Sistema Elettrico (PTR22-24) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Dotato di un livello di maturità tecnologica alto (TRL 6), il web tool LTE è in corso di sperimentazione tra gli utenti della comunità energetica “RinnovAnguillara” di Anguillara Sabazia, Comune a nord di Roma, sul lago di Bracciano. Oltre a favorire l’uso efficiente dell’energia e a mitigare la povertà energetica, questo web tool – spiega l’ENEA – promuove l’economia circolare e la sostenibilità ambientale perché, grazie a un approccio virtuoso in termini energetici, ciascun membro della comunità riceve delle premialità, cioè dei token tramite tecnologia blockchain, che potrà spendere nella comunità e nel marketplace, scambiando beni e/o servizi in ambito locale. “Promuovendo i benefici della comunità energetica anche a livello sociale ed economico, LTE rappresenta un vero e proprio booster per la sua diffusione dalla realtà locale al sistema urbano, favorendo anche la coesione sociale e la partecipazione attiva di tutti i cittadini al conseguimento degli obiettivi della transizione energetica”, sottolinea Claudia Meloni, ricercatrice della Divisione strumenti e servizi per le Infrastrutture Critiche e le Comunità Energetiche di ENEA e responsabile del progetto “Tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli usi finali”. Partendo dai dati raccolti attraverso sensori installati presso gli utenti finali sarà possibile identificare i profili di consumo e fornire anche suggerimenti per adottare comportamenti efficienti. Il monitoraggio dei consumi e la valorizzazione dei comportamenti virtuosi consentiranno inoltre la creazione di un’economia basata sulla sensibilizzazione dei cittadini riguardo le esigenze energetiche della comunità, ma anche la condivisione delle risorse disponibili, supportando la creazione di valore tramite la ricondivisione di beni, servizi, conoscenze e spazi inutilizzati.”Si tratta di una vera e propria economia collaborativa digitalizzata fondata sul cittadino consumatore-produttore della risorsa energetica – evidenzia Gilda Massa, ricercatrice della Divisione strumenti e servizi per le Infrastrutture Critiche e le Comunità Energetiche di ENEA e responsabile scientifico di LTE –. Intorno ad esso ENEA ha ideato e progettato LTE che è in grado di abbinare un servizio di condivisione delle risorse (il marketplace), dove beni e servizi vengono scambiati e remunerati tramite moneta virtuale (token); ogni transazione viene poi certificata dalla blockchain che funge da tecnologia abilitante dei servizi energetici, sociali e ambientali, una vera e propria sharing economy certificata dalla blockchain”. Con questa iniziativa ENEA mira a supportare la creazione di sistemi di cooperazione fortemente impegnati nella gestione, nell’uso consapevole e nel riuso delle risorse locali, per consentire la realizzazione di distretti in grado di ottimizzare l’uso dell’energia. La LTE punta a favorire la visione cooperativa e promuove un ruolo attivo e paritetico di tutti i membri di una comunità locale sulle tematiche ambientali e sociali, promuovendo un cambio di paradigma per la produzione e gestione dell’energia nelle comunità energetiche verso un modello smart che mette al centro le realtà locali e i cittadini. LEGGI TUTTO