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    INBRE, calcolato rapporto di assegnazione per scrip dividend

    (Teleborsa) – Iniziative Bresciane – INBRE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha fornito i dettagli della proposta di distribuzione di un dividendo mediante assegnazione di azioni di nuova emissione da attuare sulla base di una valorizzazione di mercato delle azioni medesime (scrip dividend).In particolare, il valore di assegnazione, calcolato sulla base della media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni rilevati nei 10 giorni di Borsa aperta antecedenti la data del 25 aprile 2025 è pari a 13,55 euro (con arrotondamento al secondo decimale dopo la virgola). Il rapporto di assegnazione, calcolato dividendo il valore di assegnazione per l’ammontare del dividendo lordo per azione da distribuire (ossia 0,60 euro), con arrotondamento alla prima cifra intera successiva, è pari a 1:23.Pertanto, ogni azionista che sceglierà di ricevere il dividendo sotto forma di azioni di nuova emissione riceverà 1 azione ogni 23 azioni possedute. Si ricorda che i diritti frazionari risultanti dall’assegnazione verranno monetizzati ciascuno sulla base del valore del dividendo lordo per azione (0,60 euro). Qualora l’azionista non detenga il numero minimo di azioni necessario per esercitare la scelta, gli verrà attribuito automaticamente ed esclusivamente un dividendo in contanti pari a 0,60 euro lordi per azione. LEGGI TUTTO

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    ATON Green Storage, upgrade a Buy di Alantra con taglio target price

    (Teleborsa) – Alantra ha abbassato a 2,70 euro per azione (da 4,30 euro) il prezzo obiettivo su ATON Green Storage, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dei sistemi di accumulo di energia per impianti fotovoltaici, migliorando il giudizio sul titolo a “Buy” da “Hold” visto l’upside potenziale del 67%.Gli analisti scrivono che i risultati dell’esercizio 2024 hanno confermato un forte calo dei ricavi, ancora influenzato dalla graduale eliminazione del Superbonus, dal ritardo nell’introduzione di nuovi incentivi (Industria 5.0, REC) e dalla debole domanda da parte delle utility a causa della persistente incertezza normativa. I ricavi sono scesi a 13,6 milioni di euro, ben al di sotto dei livelli dell’esercizio 2023 e delle aspettative, mentre la redditività è diventata negativa a causa dell’inflazione dei costi e della riduzione dei volumi. Sebbene la visibilità rimanga limitata, Aton si sta orientando verso l’export, i canali B2B e la crescita legata ai REC.Secondo Alantra, l’esecuzione nell’esercizio 2025 rimane fondamentale per stabilizzare una base di costi sotto pressione a causa del calo dei volumi e dell’aumento dei costi di input, e per rilanciare potenzialmente sia la crescita che la redditività, supportata dai recenti lanci di prodotti. Il mercato principale è in gran parte scomparso, incidendo sulle performance del primo semestre del 2025 e rendendo arduo il raggiungimento degli obiettivi di fatturato. Nonostante una proposta solida e prodotti scalabili, la domanda privata rimane debole. Aton sembra impegnata a finalizzare alcuni contratti chiave, non pienamente rispecchiati nelle stime, che potrebbero contribuire a ripristinare la fiducia e ad accelerare il suo percorso di crescita. Per riflettere questo scenario, il broker ha rivisto le stime per il periodo 2025-2026, riducendo in media il fatturato e l’EBITDA rispettivamente del 4% e del 9%.Viene fatto notare che il prezzo delle azioni è sceso di oltre il 60% dall’ultima pubblicazione di Alantra del 24 settembre, “una correzione che ora colloca il titolo a livelli interessanti rispetto ai suoi fondamentali”. Il broker vede quindi “un potenziale di upside e margini per una rivalutazione del prezzo qualora si concretizzasse un contratto significativo nel 2025”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eni conferma una scoperta ad olio nell’offshore della Namibia

    (Teleborsa) – Confermati da Eni i risultati preliminari del pozzo Capricornus 1-X, nel bacino dell’Orange in Namibia, come comunicato dall’Operatore Rhino Resources. Il pozzo Capricornus 1-X, la cui perforazione è iniziata il 17 febbraio con l’impianto di perforazione Noble Venturer, ha raggiunto la profondità finale il 2 aprile, penetrando con successo il livello target del Cretaceo inferiore. Il pozzo ha incontrato 38 metri di net pay; la roccia serbatoio ha evidenziato buone proprietà petrofisiche e non è stata rilevata presenza di contatto olio-acqua. Campioni di olio e carote di parete sono stati raccolti come parte di una intensa attività di acquisizione dati.Oltre all’acquisizione dati, in pozzo – fa sapere Eni in una nota – è stato eseguito con successo un test di produzione nell’intervallo mineralizzato ad olio leggero. Il pozzo ha raggiunto una portata di produzione, limitata dalle attrezzature di superficie, superiore a 11mila stb/d attraverso una valvola di 40/64″. L’olio leggero a 37° API ha mostrato una limitata quantità di gas associato, con meno del 2% di CO2 e assenza di H2S. Studi di laboratorio saranno condotti sui campioni raccolti durante il test.Il pozzo sarà ora temporaneamente abbandonato e l’impianto di perforazione sarà rilasciato.La Petroleum Exploration License 85 (PEL85), dove è stato perforato il pozzo, è operata da Rhino Resources con una quota del 42,5%. In co-venture Azule Energy (42,5%), Namcor (10%) e Korres Investments (5%). Eni e bp detengono ciascuna una partecipazione del 50% in Azule Energy. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di BGPL da parte di Actis ed EDF

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto di Bharat Grid Private Limited (BGPL), società indiana, da parte di Actis del Regno Unito e di Electricité de France (EDF) della Francia. L’operazione riguarda principalmente il settore dei servizi energetici in India.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sullo Spazio economico europeo. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    DEA, Banca Profilo incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Profilo ha incrementato il target price (a 15,20 euro per azione da 13,70 euro) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Distribuzione Elettrica Adriatica (DEA), operatore quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella distribuzione di energia elettrica e gestione della pubblica illuminazione nel Centro e Nord Italia.Gli analisti hanno aumentato le stime sui ricavi per il 2025-27 dell’8,7% annuo rispetto alla precedente stima, poiché avevano sottostimato i ricavi della Distribuzione per il 2024. Hanno mantenuto pressoché invariata la crescita percentuale annua per la distribuzione nel 2025-27, poiché la crescita è trainata dalla metodologia tariffaria. Illuminazione pubblica e Altro sono rimasti invariati. Viene ricordato che la crescita dei ricavi nel 2025 è principalmente legata al consolidamento di ASPM. Hanno rivisto le ipotesi di costo principalmente in relazione al Costo dei Servizi (+15% rispetto alla precedente stima), che nel 2024 era superiore alle previsioni, e al Costo del Lavoro (-10% rispetto alla precedente stima). L’aumento del fatturato ha più che compensato l’impatto sul margine EBITDA, che ora si attesta al 39,9% nel 2025 (+1,1 punti percentuali rispetto alla precedente stima) e al 40,8% nel 2026 (+1,6 punti percentuali rispetto alla precedente stima) e nel 2027. Complessivamente, hanno incrementato in media del 19% i ricavi per il 2025-2026.Alla fine del 2024, un emendamento alla Legge di Bilancio ha esteso la concessione (in scadenza nel 2030) fino a 20 anni, subordinatamente alla presentazione di un piano di investimenti. Ciò elimina la procedura di gara competitiva prevista per il 2030, garantendo agli attuali distributori un orizzonte operativo più lungo. Un aspetto chiave dell’equity story di DEA è stato il consolidamento di operatori di piccole dimensioni con una capacità di distribuzione inferiore a 25.000 unità, non idonei al rinnovo delle concessioni e troppo piccoli per essere obiettivi delle grandi multiutility.Banca Profilo ricorda che il settore è altamente frammentato in termini di numero di distributori, ma altamente concentrato in termini di capacità di distribuzione con: i) E-Distribuzione (85%), ii) 5 aziende (11%), iii) oltre 100 aziende (4%). Sebbene la Legge di Bilancio non stabilisca soglie esplicite in termini di PoD richiesti per l’estensione, la legislazione vigente consente lo sviluppo autonomo di piani di investimento esclusivamente per i distributori che servono più di 100.000 PoD. Inoltre, gli operatori più piccoli potrebbero essere meno attrezzati a sostenere gli investimenti richiesti, in termini di capacità finanziaria e complessità esecutiva.”Pertanto, sebbene il quadro normativo stia subendo cambiamenti significativi e un decreto attuativo dovrà specificare i dettagli dell’estensione, riteniamo che le tendenze di fondo continuino a puntare al consolidamento – si legge nella ricerca – In questo scenario, DEA rimane ben posizionata per fungere da hub aggregatore, grazie alla sua comprovata capacità esecutiva (5 operazioni dal 2023) e al diritto di acquisire 24.000 PoD (con un price cap di 20 milioni di euro)”. LEGGI TUTTO

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    USA: scorte petrolio settimanali in aumento, ma sotto attese

    (Teleborsa) – Sono salite meno delle attese, le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 18 aprile 2025, sono aumentati di circa 0,2 milioni di barili a 443,1 MBG, contro attese per un incremento di 0,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 2,4 MBG, arrivando a 106,9 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una discesa di 4,5 milioni a quota 229,5 MBG.Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,5 milioni a 397,5 MBG. LEGGI TUTTO

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    Var Energi, utile primo trimestre sale a 453 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Var Energi, società energetica quotata a Oslo e controllata da Eni, ha registrato un total income del primo trimestre 2025 pari a 1.871 milioni di dollari, con un aumento di 188 milioni di dollari rispetto al trimestre precedente, dovuto all’aumento delle vendite e dei prezzi, in parte compensato dalla plusvalenza derivante dalla vendita di attività. I ??volumi venduti sono aumentati del 9%, raggiungendo i 23,8 milioni di barili equivalenti (BOE) nel trimestre.L’utile ante interessi e imposte (EBIT) è sceso a 972 milioni di dollari, rispetto a 1,05 miliardi di dollari dell’anno precedente, al di sotto della media di 1,04 miliardi di dollari prevista in un consensus fornito dall’azienda.L’utile ante imposte è stato pari a 1.279 milioni di dollari, rispetto ai 671 milioni di dollari del trimestre precedente e agli 850 milioni di dollari del primo trimestre 2024. L’utile netto del periodo è stato pari a 453 milioni di dollari, in aumento di 628 milioni di dollari rispetto al trimestre precedente e di 353 milioni di dollari rispetto al primo trimestre 2024, principalmente a causa dell’aumento del fatturato e dell’utile sui cambi, parzialmente compensato da perdite da svalutazione.”Siamo lieti di conseguire risultati solidi, in linea con le aspettative per il trimestre – ha commentato il CEO Nick Walker – I progetti Halten East e Johan Castberg sono entrati in funzione e si prevede che la FPSO Jotun entri in produzione entro la fine del secondo trimestre. La società è pronta a una crescita trasformativa nel 2025, aggiungendo circa 180.000 barili di petrolio equivalente (kboepd) da nuovi progetti e raggiungendo la quota di oltre 400.000 barili di petrolio equivalente al giorno (kboepd) entro il quarto trimestre”.”Sulla base di solidi risultati operativi e finanziari, confermiamo un’interessante distribuzione di dividendi di 300 milioni di dollari per il primo trimestre, mantenendo al contempo la nostra politica di distribuzione del 25-30% del CFFO al netto delle imposte per l’intero anno – ha aggiunto – Siamo fiduciosi che il ruolo fondamentale del petrolio e del gas a lungo termine rimarrà invariato e che Var Energi avrà la flessibilità e la resilienza necessarie per affrontare i cicli economici”. LEGGI TUTTO

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    Redelfi, Banca Finnat alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha confermato la raccomandazione (Buy) e incrementato il target price (a 14,1 euro per azione dai precedenti 12,6 euro, nell’ipotesi di integrale esercizio dei residui warrant) sul titolo Redelfi, management company con focus sulla transizione energetica e quotata su Euronext Growth Milan.Gli analisti ricordano che il Gruppo Redelfi è attivo nell’ambito della transizione energetica e tecnologica e sta focalizzando le proprie attività sui sistemi infrastrutturali per le reti elettriche a servizio di parchi fotovoltaici e data storage, promuovendo, in USA e in Italia, lo sviluppo dei così detti BESS stand alone (Battery Energy Storage System Parks). Con assai minore enfasi, Redelfi è anche entrata, in qualità di investitore e gestore, nel segmento secondario delle così dette Comunità Energetiche Rinnovabili, al momento limitata ad una sola CER per una potenza di 1 Megawatt.Il bilancio 2024 ha chiuso con un valore della produzione pari a 19,8 milioni di euro, rispetto a 10,9 milioni di euro del 2023 (+82%) e ai 18,4 milioni di euro stimati; il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 9,4 milioni di euro (+86% sul 2023 e rispetto a 7,7 milioni di euro preventivati), per una marginalità sul valore della produzione pari al 47,4% (precedente 46,3%) rispetto al 41,7% atteso; il risultato operativo netto (Ebit) si è portato a 7,8 milioni di euro (4,6 milioni di euro al 31.12.2023) mentre il risultato netto di Gruppo ha raggiunto 2,9 milioni di euro da 2,2 milioni di euro del consuntivo 2023.Sul periodo 2024/2028 Banca Finnat stima una crescita media annua del valore della produzione superiore al 30% (da 19,8 milioni al 31.12.2024 a 60,6 milioni di euro al 2028); un margine operativo lordo (Ebitda) in incremento medio annuo del 40% (da 9,4 milioni del 2024 a 36,4 milioni di euro attesi a fine 2028) e un utile di Gruppo in grado di raggiungere 17,2 milioni di euro da 2,9 milioni del consuntivo 2024.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO