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    Prysmian abbandona costruzione di impianto USA per cavi per eolico offshore

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha deciso di non procedere con l’acquisto del terreno a Somerset (Massachusetts, USA) e quindi di non portare avanti il progetto di Brayton Point per la costruzione di un impianto per la realizzazione di cavi per i parchi eolici offshore.A febbraio 2022 Prysmian aveva annunciato un investimento complessivo di 200 milioni di dollari per costruire il nuovo stabilimento. Il piano si inseriva anche nell’assegnazione dei progetti di cablaggio dei parchi eolici Commonwealth Wind e Park Wind City Offshore del valore complessivo di circa 900 milioni di dollari.”Prysmian valuta costantemente le opportunità di mercato per allineare la propria capacità alla domanda, andare incontro alle esigenze dei clienti e realizzare investimenti efficienti e tempestivi, inclusi i relativi permessi necessari, nei mercati in crescita negli Stati Uniti e a livello globale”, si legge in un comunicato fornito a Teleborsa, dopo che Reuters ha dato per prima la notizia.La decisione è stata presa anche “alla luce delle significative opportunità di crescita nel mercato dei cavi statunitense e globale”.La scelta di Prysmian arriva in un momento non facile per il settore eolico statunitense. Dopo il suo giuramento da presidente, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sospende temporaneamente le vendite di contratti di locazione per impianti eolici offshore nelle acque federali e sospende il rilascio di approvazioni, permessi e prestiti per progetti eolici sia onshore che offshore.Inoltre, ieri sera Orsted, colosso danese delle energie rinnovabili, ha annunciato svalutazioni per complessivi 12,1 miliardi di corone danesi (circa 1,62 miliardi di euro) nel quarto trimestre del 2024 per gli aumenti dei tassi di interesse negli Stati Uniti e per i ritardi in un progetto offshore chiave. LEGGI TUTTO

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    Edison Next-Acciaierie Venete, accordo per impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – Edison Next, società del Gruppo Edison che accompagna clienti e territori nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica, avvia con Acciaierie Venete, leader nella produzione di engineering steel con capacità produttiva di circa 2 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, un percorso per aumentare la sostenibilità dei suoi siti firmando un Power Purchase Agreement (PPA) off site della durata di 20 anni che prevede lo sviluppo di un impianto fotovoltaico a terra della potenza complessiva di 6,7 Megawatt di picco (MWp).L’impianto sarà realizzato su un’area del mantovano di estensione pari a circa 90.000 metri quadrati totali messa a disposizione da Edison Next, società che si occuperà della progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione dell’impianto fotovoltaico, sostenendone anche l’investimento. L’impianto, che sarà in esercizio entro la fine del 2027, produrrà circa 10 GWh all’anno di energia che saranno destinati a soddisfare parte dei fabbisogni energetici degli stabilimenti di Acciaierie Venete situati nel nord est del Paese. Anche grazie a questo nuovo impianto fotovoltaico Acciaierie Venete ha la possibilità di accedere al meccanismo incentivante previsto dal recente decreto Energy Release, che permette alle imprese energivore di godere per tre anni di un prezzo dell’energia elettrica calmierato rispetto al mercato, a fronte dell’obbligo di restituire tale energia in 20 anni e di realizzare nuova capacità di produzione da fonti rinnovabili pari almeno al doppio di quella anticipata. Con questo contratto Edison Next e Acciaierie Venete compiono il primo passo di un percorso che potrà prevedere la realizzazione di ulteriori impianti fotovoltaici fino a raggiungere una potenza complessiva di circa 50 MWp, contribuendo così all’obiettivo di Acciaierie Venete di ridurre di oltre il 50% le emissioni di CO2 entro il 2030.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    OPA Comal, impegno ad aderire da SIP su 2,15% del capitale

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Duferco su Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, l’offerente ha reso noto che l’azionista Società Italiana di Partecipazioni (SIP) ha assunto l’impegno ad aderire all’offerta con tutte le proprie 281.000 azioni, rappresentative del 2,15% del capitale sociale.Tenuto conto di tale impegno di adesione nonché dell’impegno di adesione già assunto in data 11 dicembre 2024 da Virtutis Solaris, principale azionista di Comal, e degli impegni di adesione di ulteriori azionisti di Comal ricevuti dall’offerente in data 20 dicembre 2024, alla data odierna l’offerente ha ricevuto impegni di adesione all’offerta per complessive 5.044.599 azioni, equivalenti a una porzione del capitale pari a circa il 38,53%.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    ESPE acquista il 30% di Soland per crescere nel fotovoltaico

    (Teleborsa) – ESPE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha acquisito una partecipazione pari al 30% del capitale sociale di Soland, società piemontese operante nella progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici e sistemi di efficienza energetica, con un’opzione sul restante 40% dello stesso socio venditore.L’operazione rafforza la strategia di crescita per linee esterne, coerentemente a quanto comunicato in sede di IPO, ampliando la presenza territoriale e potenziando l’offerta di soluzioni integrate per la transizione energetica.”Questa operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra strategia di crescita e diversificazione, segnando la quarta acquisizione realizzata da ESPE dalla quotazione su Euronext Growth Milan – ha detto l’AD Enrico Meneghetti – Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo rafforzato la nostra struttura con l’acquisizione di Permatech, leader nello sviluppo di grandi impianti fotovoltaici, e con l’ingresso in Rigoni Lab, specializzata nell’ingegneria applicata e nel supporto alle attività autorizzative. Abbiamo inoltre conferito l’attività di Operation & Maintenance alla nostra controllata Reflow per ottimizzare i servizi post-vendita e garantire una gestione efficiente degli impianti. L’ingresso in Soland completa la nostra filiera, integrando un partner con un forte know-how nella realizzazione e manutenzione di impianti fotovoltaici industriali, consolidando così la nostra presenza nel Nord-Ovest italiano e ampliando la nostra offerta”.Al 31 dicembre 2023, Soland ha realizzato un fatturato pari a circa 7,1 milioni di euro e un EBITDA di circa 1,7 milioni di euro, pari a un EBITDA Margin del 24% circa a fronte di un indebitamento finanziario netto (cash positive) per 0,2 milioni di euro. La struttura organizzativa composta da persone altamente specializzate contava al 31 dicembre 2023 un organico pari a 22 unità.L’operazione ha ad oggetto l’acquisto da parte di ESPE del 30% del capitale sociale di Soland, con opzione sull’ulteriore 40%, dall’azionista venditore Enermill Energie Rinnovabili, per un corrispettivo complessivo pari a 1,41 milioni di euro. In particolare, il prezzo verrà corrisposto tramite risorse proprie in più tranche entro il 30 settembre 2025.È previsto che l’ulteriore 40% del capitale sociale di Soland, ancora detenuto da Enermill Energie Rinnovabili, che si è impegnato a non trasferire la propria quota residuale per un periodo di 18 mesi dalla data odierna, sia soggetto a un contratto di opzione call a favore di ESPE, esercitabile in un’unica tranche a partire dal diciannovesimo mese successivo al closing e per un periodo di 30 giorni, per un valore complessivo fisso e invariabile pari a 1,88 milioni di euro. Il rimanente 30% è in mano a un altro socio. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Bank positiva su utility europee. Buy per Snam

    (Teleborsa) – Gli analisti di Deutsche Bank tornano ad avere una view positiva sulle utility europee, le quali sono “scambiate a uno sconto eccezionale, con rischi tematici sovrastimati”.La convinzione è che gli investitori stiano sopravvalutando il rischio più ampio del settore dopo le elezioni negli Stati Uniti. Anche eliminando l’intero contributo agli utili delle nuove energie rinnovabili statunitensi, DB è ancora a proprio agio con il consensus aggregato. Inoltre, il broker vede rischi del mercato del gas più bilanciati dopo un’analisi invernale 2025/26 aggiornata, a causa di un mercato del gas in restrizione.Le utility regolamentate sembrano più allettanti in aggregato, afferma Deutsche Bank, sebbene con una variazione significativa all’interno del settore. Rimane il Buy su National Grid (forte crescita e rendimenti RAB, con finanziamenti ordinati), Snam (potenziale di rendimento a due cifre, con basso rischio), United Utilities (che negozia a RAB con un forte posizionamento per la nuova revisione normativa) ed Elia (vicino a RAB, con rapida crescita RAB).Per le utility integrate rimane il Buy su SSE (P/E più basso nel settore su 20x 2026) e Pennon (possibile grande aumento di capitale), mentre viene declassata Fortum a Sell con una crescente disconnessione tra la curva dei prezzi dell’energia elettrica futura e i prezzi delle previsioni nel prezzo delle azioni.Tra i titoli rinnovabili sotto copertura, continuano a non esserci Buy nonostante i continui cali dei prezzi delle azioni. “Non vediamo ancora le valutazioni come particolarmente interessanti su P/E, in particolare alla luce delle incertezze statunitensi”, si legge nella ricerca.Guardando alle società italiane, il target price su Enel viene ridotto a 6,8 euro per azione (-3%, con Hold confermato), quello su Snam mantenuto a 5,5 euro (rating Buy), quello su Terna ridotto a 8,2 euro (-5%, Hold confermato). LEGGI TUTTO

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    Rosetti Marino, contratto da 50 milioni di euro per adeguamento centrale gas di San Potito

    (Teleborsa) – Rosetti Marino, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella cantieristica navale e negli impianti per l’energia, ha stipulato il contratto d’appalto con la committente Società Padana Energia, facente capo al suo socio unico Gas Plus, per l’adeguamento della centrale di trattamento gas di San Potito del campo “Longanesi”, ubicata tra i comuni di Bagnacavallo e Lugo. Il contratto ha un valore iniziale di oltre 50 milioni di euro (da ripartire principalmente tra le annualità 2025 e 2026).I lavori di adeguamento prevedono l’esecuzione e la fornitura di opere civili, meccaniche ed impiantistiche afferenti la centrale già esistente, richiesti per aumentare sia la qualità che la potenzialità del trattamento del gas naturale prodotto dal giacimento “Longanesi”, prima di essere immesso nella rete di trasporto di Snam.La durata prevista del contratto è di 670 giorni solari dalla consegna delle aree a Rosetti Marino, prevista entro le prossime settimane da parte di Società Padana Energia, nella sua qualità di operatore della Joint Venture Società Padana Energia/Aleanna Italia titolare della concessione di coltivazione.”Siamo molto soddisfatti e particolarmente orgogliosi per l’assegnazione di un progetto così importante per la Romagna alla nostra società – ha detto l’AD Oscar Guerra – al termine dei lavori, infatti, grazie a questo impianto la produzione giornaliera di gas naturale emiliano-romagnolo, a kilometro zero per le abitazioni e i luoghi di lavoro dei residenti, si sarà incrementata per una capacità produttiva dell’ordine di 1 milione di metri cubi”. LEGGI TUTTO

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    ACER crea gruppo di esperti per valutare esigenze di flessibilità in sistema elettrico

    (Teleborsa) – L’Agenzia dell’UE per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER) sta istituendo un gruppo di esperti per valutare le esigenze di flessibilità nel sistema elettrico dell’UE. In particolare, sta cercando professionisti con esperienza in modellizzazione del mercato energetico, mercati energetici, sistemi energetici, economia energetica, politica energetica e normative energetiche.A causa dell’enorme incremento delle energie rinnovabili, si prevede che le esigenze di flessibilità del sistema elettrico dell’UE raddoppieranno entro il 2030. Il regolamento Electricity Market Design (EMD) recentemente adottato (2024) impone ad ACER di condurre una valutazione delle esigenze di flessibilità paneuropea. La valutazione, la cui pubblicazione è prevista per luglio 2027, si baserà sulla metodologia attualmente in fase di sviluppo da parte della European Network of Transmission System Operators for Electricity (ENTSO-E) e dell’Entità DSO.Il gruppo di esperti supporterà ACER nello sviluppo di un solido strumento analitico per completare questa valutazione.Il gruppo opererà per due anni, ovvero fino ad aprile 2027, con possibilità di estensione se sarà necessario un ulteriore impegno. La scadenza per le candidature è il 10 febbraio 2025. LEGGI TUTTO

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    Altea Green Power, autorizzato da MASE impianto BESS in Basilicata da 200 MW

    (Teleborsa) – Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, ha comunicato che che il MASE (ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) ha autorizzato il progetto di un impianto elettrochimico di accumulo (BESS Storage) della potenza di 200 MW sito in Basilicata, nel Comune di Genzano di Lucania, già oggetto dell’accordo stipulato nel luglio 2022 con Aer Soléir, Gruppo irlandese tra i principali player nel settore dell’energia in Europa. Il progetto di Genzano di Lucania, incluso nel Piano Industriale di AGP e autorizzato in 21 mesi, si compone di due sezioni impiantistiche autonome ed equivalenti, ciascuna di potenza pari a 100 MW, si collegherà al futuro ampliamento della stazione RTN di Terna e avrà una potenza elettrica, in immissione ed in prelievo, pari a 200 MW.Il valore complessivo del progetto BESS Storage supera i 17,5 milioni di euro; ha già avuto un impatto economico nei conti di AGP per circa 8,6 milioni di euro nel 2024 e avrà un impatto di ulteriori 8,9 milioni di euro nel 2025, e produrrà flussi di cassa a favore di AGP fino a 13 milioni di euro nei prossimi 15/18 mesi.”Siamo davvero molto soddisfatti di aver ottenuto l’autorizzazione per il progetto BESS che sarà realizzato in Basilicata e che ha richiesto un iter autorizzativo da parte delle istituzioni di soli 21 mesi – ha detto l’AD Giovanni Di Pascale – Questa celerità, che abbiamo riscontrato anche nelle attività autorizzative del progetto BESS di Rondissone, attestano la validità dei progetti realizzati dal nostro esperto team di ingegneri e la validità delle relazioni messe in campo ogni giorno nel confronto costante con gli enti statali”.(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO