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    Terna, a gennaio consumi elettrici +1%

    (Teleborsa) – Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, a gennaio il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 26,9 miliardi di kWh, valore in aumento dell’1% rispetto allo stesso mese del 2024. Nel dettaglio, lo scorso mese ha avuto un giorno lavorativo in meno (21 invece di 22) e una temperatura media mensile pressoché invariata rispetto a gennaio 2024, ma superiore alla media degli ultimi dieci anni di circa 1,4°C. Il fabbisogno, destagionalizzato e corretto dall’effetto congiunto di calendario e temperatura, risulta in aumento dell’1,5%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di gennaio è stata ovunque positiva: +0,9% al Nord, +0,8% al Centro e +1,3% al Sud e Isole. L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette energivore, ha fatto registrare una diminuzione del 2,4% rispetto a gennaio 2024. In particolare, positivi i comparti meccanica e alimentari; in diminuzione, invece, metalli non ferrosi, mezzi di trasporto, chimica, cemento calce e gesso, ceramiche e vetrarie e cartaria. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura risulta stazionario rispetto a dicembre 2024 (+0,2%).L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval) e che viene presentato in differita di due mesi rispetto ai dati dei consumi elettrici e industriali, registra per il mese di novembre una variazione leggermente positiva: +0,9% rispetto a novembre 2023. Il periodo gennaio-novembre 2024 registra una variazione in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+3,4%). Tornando al bilancio mensile di Terna, nel mese di gennaio la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,3% dalla produzione nazionale e per la quota restante (17,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 4,8 TWh, -14,9% rispetto al valore di gennaio 2024 (5,6 TWh).In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 31,9% della domanda elettrica (era il 33,8% a gennaio 2024). In aumento la fonte termoelettrica (+11,5%), in flessione tutte le altre, come conseguenza di un minore apporto naturale: eolica -8,7%, idrica -5,1%, geotermica -1,1% e fotovoltaica -0,5%. Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -14,9% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+37,3%) e di una diminuzione dell’import (-12,4%). Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, a gennaio la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 421 MW. Al 31 gennaio 2025 si registrano in Italia 13.307 MWh di capacità di accumulo, che corrispondono a 5.727 MW di potenza nominale, per circa 748mila sistemi di accumulo. LEGGI TUTTO

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    Rete elettrica, A2A sale al 100% di Camuna Energia

    (Teleborsa) – A2A sale al 100% di Camuna Energia, in Provincia di Brescia, attraverso l’acquisto delle partecipazioni detenute dai soci locali. L’operazione consentirà al Gruppo di avviare un importante piano di investimenti volto a potenziare e modernizzare la rete elettrica nei territori della Valle Camonica.”Questa acquisizione si inserisce nella strategia di A2A di rafforzamento nel settore delle reti elettriche. Uno dei due pilastri del nostro Piano industriale è infatti la transizione energetica, per la quale abbiamo in programma 16 miliardi di investimenti al 2035 – ha commentato l’ad di A2A Renato Mazzoncini –. Dopo le reti elettriche della Valle Trompia e della gran parte della provincia di Milano, acquisite da Enel, questa operazione ci consente di fare un ulteriore passo per accompagnare i territori nell’elettrificazione dei consumi, oltre a rafforzare la nostra presenza in Valle Camonica”. LEGGI TUTTO

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    Energia, Cattaneo (FI): Governo al lavoro per bollette più leggere

    (Teleborsa) – Il governo continua a lavorare su più frnti per ridurre il peso delle bollette. Lo ha spiegato oggi Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia e Responsabile nazionale dei Dipartimenti del partito, ospite a L’Aria che Tira su La7.”Questo Governo, nel breve periodo, ha dato aiuti mirati agli energivori, attraverso anche l’utilizzo del credito di imposta e altre iniziative sempre mirate”, ha ricordato il deputato forzista, citando anche i due rigassificatori voluti dal Governo “grazie ai quali paghiamo il gas meno di quanto si pagava due anni fa, quando la politica dei NO ci impediva di fare tutto”. “Nel lungo periodo, invece, con il nucleare, con un mix energetico più equilibrato, potremmo dare bollette più leggere a tutti gli italiani”, ha affermato Cattaneo, ricordando che “la Francia è il paese con più nucleare del mondo e paga l’energia il 40 per cento in meno rispetto all’Italia”. “Tra i 20 paesi più industrializzati al mondo c’è solo l’Italia a non avere il nucleare e il rinnovabile italiano oggi dipende per buona parte dal quello francese. E’ per questo che bisogna andare avanti in questa direzione per restare competitivi e abbassare le bollette agli italiani”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    USA, scendono più delle attese gli stoccaggi di gas settimanali

    (Teleborsa) – Scendono più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 7 febbraio 2025 sono risultati in diminuzione di 100 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (-90 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 174 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.297 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 9,7% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.545) e del 2,8% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.364 BCF. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, OPEC prevede aumento domanda grazie ai trasporti

    (Teleborsa) – L’OPEC conferma la previsioni di crescita della domanda di petrolio, per quest’anno e, per il prossimo esercizio, grazie soprattutto ai trasporti e all’aumento del traffico aereo. Lo rivela l’ultimo rapporto mensile dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio che riporta una stima invariata rispetto al mese scorso. Il cartello, con sede a Vienna, prevede ancora una crescita della domanda di 1,45 milioni di barili al giorno, quest’anno e, di 1,43 milioni di barili al giorno, per il 2026, con un forte aumento dei viaggi aerei e della mobilità su strada che incrementeranno il consumo di carburante per i trasporti.Il mondo, secondo il rapporto, consumerà 105,1 milioni di barili al giorno (mb/d) nel 2025 dopo i 103,75 mb/d del 2024. Il consumo dovrebbe aumentare per tutto il 2025, nella misura di 104,2 mb/giorno nel primo trimestre di quest’anno. Per il 2026, la previsione è di un consumo globale di 106,6 mb/d. L’OPEC ha posto, poi, l’accento sulla politica commerciale della nuova amministrazione degli Stati Uniti, sottolineando che aggiunge “ulteriore incertezza nei mercati” e dunque maggiore volatilità. “Sia nelle economie sviluppate che nei mercati emergenti, si legge nel report, le incertezze commerciali hanno aumentato le aspettative di inflazione oltre gli obiettivi delle principali banche centrali e hanno reso più difficile tagliare i tassi di interesse nel 2025. L’impatto della politica commerciale degli Stati Uniti sulla crescita macroeconomica globale resta da vedere”.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, in crescita la generazione di elettricità da fonti rinnovabili. Stabile il nucleare

    (Teleborsa) – La crescente domanda di elettricità negli Stati Uniti sta stimolando una maggiore generazione. Lo afferma la U.S. Energy Information Administration (EIA) nel suo rapporto Short-Term Energy Outlook. Nel 2024, la generazione di elettricità dal settore elettrico statunitense è cresciuta del 3%. L’aspettativa è che le centrali elettriche statunitensi genereranno circa 4.240 miliardi di kilowattora (kWh) di elettricità nel 2025, in aumento del 2% rispetto all’anno scorso, con una crescita di un altro 1% nel 2026. Se la generazione di elettricità negli Stati Uniti crescerà in ciascuno dei prossimi due anni, segnerà i primi tre anni di crescita consecutiva dal 2005-2007.L’aumento della generazione da energia rinnovabile è il principale fattore che contribuisce alla crescita della generazione di elettricità negli Stati Uniti secondo le previsioni di Short-Term Energy Outlook. In particolare, la quota di generazione totale statunitense da energia solare su scala industriale cresce nelle previsioni dal 5% nel 2024 al 7% nel 2025 e all’8% nel 2026 come risultato di un aumento previsto del 45% della quantità di capacità di generazione solare tra il 2024 e il 2026. La quota prevista di generazione da eolico rimane relativamente stabile nel 2025 all’11%, ma cresce al 12% nel 2026. La generazione totale da rinnovabili salirà al 25% nel 2025 dal 23% nel 2024, prima di crescere al 27% nel 2026.L’aumento relativamente rapido della quota di generazione statunitense da solare probabilmente ridurrà la generazione da fonti fossili tradizionali. La maggior parte della riduzione nella generazione di combustibili fossili sarà da gas naturale, attualmente la principale fonte di elettricità statunitense, a causa degli aumenti previsti nei prezzi del gas naturale. L’EIA si aspetta che la quota di generazione statunitense da gas naturale scenda dal 43% nel 2024 al 40% nel 2025 e al 39% l’anno prossimo. Il carbone ha fornito il 16% dell’elettricità degli Stati Uniti lo scorso anno e ci si aspetta che continui a fornire tra il 15% e il 16% nelle previsioni. Stabile al 19% la generazione da energia nucleare.(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Gas a 58 euro, Assoutenti: nel 2025 tariffe in bolletta più alte del 21%

    (Teleborsa) – I consumatori italiani stanno subendo le tensioni delle quotazioni all’ingrosso del gas, al punto che le tariffe praticate in bolletta risultano oggi più elevate in media del 21,1% rispetto a quelle in vigore nello stesso periodo dello scorso anno. Lo denuncia Assoutenti, commentando i nuovi rialzi delle quotazioni del gas sui mercati internazionali.”A causa dell’escalation dei prezzi sui mercati, una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi di gas si ritrova a pagare circa 309 euro in più rispetto al 2024 – afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – Una situazione che rischia di peggiorare nelle prossime settimane se i rincari sui mercati proseguiranno a questi livelli. Il governo deve ora intervenire adottando misure tese a contrastare ulteriori rialzi in bolletta, e per aiutare i cittadini a risparmiare sulle forniture energetiche, ad esempio promuovendo nel settore dell’energia elettrica il passaggio dei vulnerabili al Servizio a Tutele Graduali, attraverso il contributo delle associazioni dei consumatori per una campagna informativa a tappeto”.(Foto: photoiron – stock.adobe.com) LEGGI TUTTO

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    Saipem, Norges Bank riduce partecipazione al 2,958%

    (Teleborsa) – Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha una partecipazione pari al 2,958% in Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 4 febbraio 2025. Il giorno prima la quota era del 3,190%. LEGGI TUTTO