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    Gas, Pichetto tranquillizza: non abbiamo problemi

    (Teleborsa) – Nessun effetto sulla disponibilità di gas per l’Italia dopo lo stop al transito di gas russo in Europa via Ucraina, per il mancato rinnovo del contratto tra Gazprom e Naftogaz. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in una intervista a Radio Radicale. “Il peso della pipeline che attraversa l’Ucraina è notevole per l’Europa e per alcuni paesi dell’Europa in particoalre, Ungheria, Slovacchia. Per quanto riguarda l’italia la valutazione è diversa. Noi abbiamo preso gas dalla Gazprom nel 2024 anche più dell’anno precedente ma da gestione ordinaria e a seconda dei momenti il tiraggio è diverso. Per la quantità a livello nazionale tranquillizzo tutti, non abbiamo problemi. Abbiamo in questo momento uno stoccaggio che è all’80% di quello che è la quota di dosaggio, pertanto riusciamo a fare fronte al passaggio invernale dei prossimi due mesi, sotto l’aspetto quantitativo”. “Teniamo presente che Italia ha fornito l’Austria utilizzando proprio Tarvisio. Diversa la valutazione del massimo di attenzione che dobbiamo avere sui prezzi perché è chiaro che tutto questo determina una riduzione dei quantitativi in Europa e nel mercato spot a breve con alcuni rischi di speculazione, che secondo alcuni analisti abbiamo scontati negli ultimi mesi”, ha aggiunto Pichetto”Credo che a questo punto l’Unione europea dovrebbe rinnovare, e lo abbiamo chiesto, l’eventuale price cap, non a 180 euro come il precedente, ma a 50-60 euro e significa porre un freno a operazioni puramente finanziarie e che non c’entrano nulla con la materia prima”. LEGGI TUTTO

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    Gas, Goldman Sachs: freddo è fattore più forte dell’interruzione dei flussi in Ucraina

    (Teleborsa) – I prezzi del gas europeo sono aumentati del 14% nelle ultime due settimane, raggiungendo i 50 EUR/MWh questa settimana, il livello più alto in oltre un anno. Mentre il titolo principale di questa settimana nel gas naturale è stato l’interruzione dei flussi residui di gas russo attraverso l’Ucraina, il principale fattore di restringimento dei fondamentali del gas europeo nord-occidentale questo inverno è il clima più freddo della media attualmente previsto per le prossime due settimane, aiutato dalla bassa energia eolica e dalle interruzioni della produzione norvegese osservate a dicembre. Lo affermano gli analisti di Goldman Sachs in una ricerca sul tema.Se questa previsione fredda si realizzasse senza altre compensazioni, la banca d’affari vede rischi significativi che i prezzi TTF raggiungano un livello in cui diventa conveniente passare al petrolio in un intervallo di 63-84 EUR/MWh nei prossimi mesi, ben al di sopra del caso base TTF 2025 di 40 EUR/MWh in condizioni meteorologiche medie, per aiutare a gestire lo stoccaggio del gas europeo.Viene fatto notare che l’interruzione dei flussi di gas russo da 42 mcm/giorno a zero dal 1° gennaio rappresenta un netto restringimento dei bilanci del gas dell’Europa nord-occidentale nell’ordine di 16 mcm/giorno (il 2,7% della domanda prevista per il 2025 nella regione). “Per essere chiari, mentre l’Europa nord-occidentale non stava ricevendo nulla di quel gas, ci aspettiamo che l’Austria faccia affidamento sulle importazioni tramite gasdotto dalla Germania per coprire la sua domanda di gas e potenzialmente su ulteriori flussi marginali per integrare le esigenze della Slovacchia”, si legge nel documento.Secondo Goldman Sachs, un “fattore di restringimento più significativo e sorprendente dei bilanci del gas di gennaio sono le temperature molto più fredde della media attualmente previste per l’Europa nord-occidentale per le prossime due settimane, oltre 4 °C al di sotto della media decennale. Se si realizzassero, stimiamo che temperature così basse aumenterebbero la domanda di gas dell’Europa nord-occidentale di oltre 100 mcm/giorno a gennaio”.In ogni caso, gli analisti valutano i rischi di un esaurimento delle scorte come “molto bassi”, anche con una previsione meteorologica così fredda. La sfida principale per l’Europa è che più bassi sono i livelli di stoccaggio di fine marzo, più difficile sarà per la regione rifornirsi prima del prossimo inverno. In particolare, nello scenario più freddo della media attualmente previsto e ipotizzando che non ci siano compensazioni altrove nel bilancio, Goldman Sachs stima che i livelli di inventario di fine marzo 2025 scenderanno al 30% (rispetto al 35% in condizioni meteorologiche medie). Ciò porterebbe i livelli di stoccaggio di fine ottobre 2025 a un livello low 80s (rispetto a high 80s% in condizioni meteorologiche medie), ben al di sotto del requisito UE del 90%. Più specificamente, viene stimato che questo scenario creerebbe un deficit di 21 mcm/d nel mercato durante l’estate del 2025 (rispetto all’obiettivo UE del 90% di stoccaggio pieno). Considerando che i prezzi del gas europeo sono già ampiamente superiori ai costi di generazione del carbone, la prossima fonte di sostituzione della domanda è il passaggio da gas a petrolio (G2O), in un intervallo compreso tra 60 EUR/MWh (olio combustibile) e 78 EUR/MWh (combustibile distillato). Durante la crisi energetica europea del 2022, il passaggio da G2O nelle applicazioni industriali ha raggiunto il picco di 24 mcm/giorno. In questo scenario TTF più elevato, l’attesa è che venga consegnato GNL incrementale all’Europa (in competizione con l’Asia). Oltre a ulteriori cambiamenti nelle previsioni meteorologiche europee, i principali fattori trainanti da tenere d’occhio includono le previsioni meteorologiche per l’Asia nord-orientale e l’aumento delle imminenti aggiunte di capacità di liquefazione negli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Gas Plus sale in Borsa con volumi sopra la media

    (Teleborsa) – Inizio d’anno da protagonista a Piazza Affari per Gas Plus, società quotata su Euronext Milan e uno dei maggiori produttori italiani di gas naturale, contestualmente alla rinnovata attenzione all’andamento di questa commodity dopo che – dal 1° gennaio 2025 – il gas russo non passa più nei gasdotti che, attraversando l’Ucraina, lo facevano arrivare nell’Unione Europea. Il titolo Gas Plus segna un rialzo di quasi il 9% nelle prime due sedute del 2025, che hanno già registrato un controvalore superiore a quello di qualsiasi mese del 2024. La performance settimanale è del +36%. LEGGI TUTTO

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    Hera, patto scende al 45,82% dopo cessione azioni di due comuni

    (Teleborsa) – Il numero complessivo delle azioni che fanno parte del patto su Hera, multiservizi quotata su Euronext Milan, si è ridotto da 682.586.858 a 682.478.194, con relativo decremento della percentuale sul capitale sociale dal 45,82538% al 45,81809%; il numero complessivo dei diritti di voto conferiti si è ridotto da 1.354.792.909 a 1.354.652.511 e la relativa percentuale sul totale dei diritti di voto che compongono il capitale sociale si è ridotta dal 60,77585% al 60,76421%.Il patto ha ad oggetto le modalità di esercizio del diritto di voto e del trasferimento delle partecipazioni azionarie detenute in Hera dagli aderenti.La riduzione delle azioni aderenti al patto è il risultato delle cessioni effettuate da parte dei soci Comune di Montefiorino (-50.000 azioni) e Comune di Portico San Benedetto (-58.664 azioni), per effetto di operazioni di vendita sul mercato effettuate autonomamente. LEGGI TUTTO

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    Europa, prezzo del gas in leggero calo: torna sotto i 50 euro

    (Teleborsa) – Il prezzo del gas, nella seconda sessione del nuovo anno, tratta poco sotto i 50 euro al megawattora. La commodity è tornata al centro dell’attenzione dopo che dal 1° gennaio 2025 il gas russo non passa più nei gasdotti che, attraversando l’Ucraina, lo facevano arrivare nell’Unione Europea. Nonostante sia un evento notevole, non era certo inatteso: il governo ucraino aveva annunciato da tempo che non avrebbe rinnovato un contratto con Gazprom che era in vigore dal 2019 (da prima della guerra) e che scadeva il 31 dicembre 2024.Ad Amsterdam, mercato di riferimento, i futures febbraio 2025 segnano una diminuzione dell’1,2% a quota 49,65 euro al megawattora alle 9:10, dopo aver aperto a 50,25.Si tratta del livello più alto da novembre 2023, con un aumento del 30% nell’ultimo anno, mentre il Vecchio Continente affronta le rigide temperature invernali senza una fonte di approvvigionamento chiave.Sebbene il gas che arrivava attraverso l’Ucraina rappresentasse meno del 5% del fabbisogno europeo, la sua perdita aggiunge incertezza a un mercato già in tensione, dove le riserve si stanno esaurendo più velocemente del solito a causa del freddo e della mancanza di vento, ponendo sfide per garantire forniture adeguate il prossimo inverno. Inoltre, i prezzi del gas scontano la crescente concorrenza dall’Asia, dove il caldo estremo e l’espansione dello stoccaggio di GNL hanno intensificato la domanda. LEGGI TUTTO

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    DEA assegna bonus share a chi ha detenuto azioni dall’IPO

    (Teleborsa) – Distribuzione Elettrica Adriatica (DEA), operatore quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella distribuzione di energia elettrica e gestione della pubblica illuminazione nel Centro e Nord Italia, ricorda che a ciascun aderente all’IPO che abbia mantenuto senza soluzione di continuità la piena proprietà delle azioni cum bonus share per almeno sei mesi decorrenti dal 3 luglio 2024, ovvero fino al 3 gennaio 2025 incluso, spetterà il diritto all’assegnazione, senza ulteriori esborsi, di una azione aggiuntiva ogni dieci azioni assegnate nell’ambito del collocamento e non alienate.L’attribuzione delle Bonus Shares dovrà essere richiesta dall’avente diritto, a pena di decadenza, nel periodo compreso tra il 7 gennaio 2025 ed il 7 febbraio 2025. A ricezione avvenuta e dopo gli opportuni controlli, l’emittente provvederà ad assegnare gratuitamente agli aventi diritto, entro il 7 marzo 2025, le azioni ordinarie DEA, accreditandole presso Monte Titoli sul conto titoli dello stesso intermediario depositario che ha trasmesso le richieste. LEGGI TUTTO

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    Equinor ottiene finanziamento di 3 miliardi di dollari per eolico offshore in USA

    (Teleborsa) – Il progetto Empire Wind 1 di Equinor negli Stati Uniti ha ottenuto un pacchetto di project financing di oltre 3 miliardi di dollari. Empire Wind 1 fornirà energia a 500.000 case di New York e dovrebbe raggiungere la sua operatività commerciale nel 2027.Gli investimenti di capitale totali previsti, comprese le commissioni per l’utilizzo del South Brooklyn Marine Terminal (SBMT), ammontano a circa 5 miliardi di dollari, incluso l’effetto dei crediti d’imposta futuri previsti (ITC), si legge in una nota.Equinor ha acquisito l’area di locazione Empire Wind nel 2017. A giugno 2024, Equinor ha annunciato l’esecuzione di un Purchase and Sale Agreement (PSA) con la New York State Energy Research and Development Authority per l’energia Empire Wind 1 per 25 anni a un prezzo di esercizio di 155,00 USD/MWh.Equinor intende effettuare un cosiddetto farm-down per il progetto Empire Wind 1, ovvero l’ingresso di un nuovo partner, per aumentarne ulteriormente il valore e ridurre l’esposizione, viene sottolineato.La costruzione è già iniziata. Empire Wind 1 si trova a 15-30 miglia a sud-est di Long Island e si estende su 80.000 acri. Con una capacità contrattuale di 810 MW, Empire Wind 1 sarà il primo progetto eolico offshore a connettersi alla rete di New York City. LEGGI TUTTO

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    Austria compensa stop gas russo con maggiore import da Germania e Italia

    (Teleborsa) – I partecipanti al mercato e gli operatori delle infrastrutture dell’Austria erano “ben preparati” allo stop delle forniture russe, per il mancato rinnovo del precedente accordo tra Mosca e Kiev. Lo afferma l’Austria Gas Grid Management.Viene garantito l’approvvigionamento ininterrotto ai clienti austriaci del gas e anche l’approvvigionamento delle centrali elettriche a gas, che in questo periodo dell’anno svolgono una funzione particolarmente importante per la stabilità della rete elettrica e come fornitore di calore.”Con gli impianti di stoccaggio ben riempiti come cuscino di sicurezza e le capacità di importazione esistenti di Gas Connect Austria dalla Germania e TAG GmbH dall’Italia, la potente infrastruttura del gas è a disposizione per compensare la perdita di consegna a Baumgarten”, si legge in un post su LinkedIn. Con circa 79,5 TWh (circa il 78%), il livello di stoccaggio è leggermente inferiore rispetto allo scorso anno, ma rimane elevato rispetto alla media a lungo termine.I consumi attualmente moderati in Austria nonostante le condizioni invernali (circa 310 GWh al giorno) saranno coperti dai prelievi dagli stoccaggi, dalla produzione interna e dalle maggiori importazioni dalla Germania e – in misura minore – dall’Italia, ha spiegato l’Austria Gas Grid Management. Le importazioni di gas dalla Germania verso il Tirolo e il Vorarlberg continuano invariate. LEGGI TUTTO