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    Eni, Zafarana: collocamento di azioni è stato coronato da un grande successo

    (Teleborsa) – “Il collocamento di azioni è stato coronato da un grande successo, come già si era verificato in altre operazioni, penso alle recenti obbligazioni trentennali. Si tratta di un’ulteriore conferma del mercato che siamo sulla strada giusta”. Lo ha affermato il presidente di Eni, Giuseppe Zafarana, in un’intervista a Il Sole 24 Ore. A metà maggio il Tesoro ha collocato tramite accelerated bookbuilding (ABB) il 2,8% di Eni raccogliendo circa 1,4 miliardi di euro.A una domanda sulla strategia di Eni e al modello dei satelliti, ha risposto: “Si sta dimostrando assolutamente vincente, è stata una felice intuizione che ha consentito a business come Plenitude ed Enilive già oggi di creare un valore significativo e di avere importanti target di crescita”.Sulla cessione dell’AGI, Zafarana ha spiegato che “siamo ancora in una fase interlocutoria. Eni da oltre 10 anni è interessata a uscire totalmente dall’editoria e nel corso del tempo ha raccolto alcune manifestazioni di interesse per l’agenzia che però non si sono mai trasformate in accordi tra le parti. Ora è stata fatta questa manifestazione da parte di un soggetto privato, oggetto di valutazione, ma abbiamo anche dichiarato pubblicamente la nostra disponibilità a ricevere e considerare altre proposte se ci saranno”. Il soggetto privato citato da Zafarana è Antonio Angelucci, deputato della Lega ed editore de Il Giornale, Libero e Il Tempo. LEGGI TUTTO

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    Snam, rumors: offerta da 500-600 milioni di euro per stoccaggi Edison

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha inviato una proposta vincolante per rilevare i tre siti di stoccaggio di Edison a un prezzo di 500-600 milioni di euro in contanti. Lo scrive il Corriere della Sera parlando di indiscrezioni.Se la somma sarà ritenuta congrua dalla società guidata da Nicola Monti – il quale in passato aveva dichiarato che l’attività valeva più di 500 milioni e che Edison intendeva valorizzare l’asset al meglio perché non aveva bisogno di vendere – il negoziato dovrebbe procedere spedito e potrebbe chiudersi in un mese, scrive il quotidiano. Il dossier è stato aperto a ottobre del 2023 e Snam è entrata in fase di esclusiva a fine febbraio, con l’avvio della due diligence a inizio marzo.Il 16 maggio, in call con gli analisti, l’AD di Snam Stefano Venier aveva detto che la società era in fase finale due diligence per gli asset di stoccaggio gas di Edison e prevedeva di fare un’offerta vincolante entro giugno. LEGGI TUTTO

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    BP, S&P taglia outlook per riduzione lenta del debito

    (Teleborsa) – S&P Global ha rivisto al ribasso l’outlook su BP, colosso energetico britannico, citando una riduzione del debito più lenta del previsto. In particolare, l’outlook è passato da “positivo” a “stabile”, con il rating confermato ad “A-“.”È meno probabile che la strategia aggiornata di allocazione della liquidità di BP dia luogo a un’ulteriore riduzione significativa del debito”, si legge in una nota. Il debito netto di BP è salito a 24 miliardi di dollari nel primo trimestre dell’anno, rispetto ai 21,2 miliardi di dollari dell’anno precedente.Inoltre, lo shareholder return ratio “non faciliterebbe una riduzione significativa del debito, come ci aspettavamo in precedenza, anche nelle attuali condizioni di mercato favorevoli”.(Foto: Alexandr Blinov / Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    Moody’s conferma rating Baa1 di Enel ed Endesa, outlook migliora a stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il long-term issuer rating “Baa1” di Enel, colosso energetico italiano. Contestualmente, ha confermato il “Baa1” anche per la controllata spagnola Endesa. L’outlook è stato modificato da “negativo” a “stabile” per entrambe le società.L’azione di rating odierna riflette l’aspettativa di Moody’s secondo cui il profilo finanziario di Enel continuerà a migliorare rispetto a quello osservato nel 2023, come evidenziato dal Funds From Operations (FFO)/indebitamento netto pari al 20,1% alla fine dell’anno, e che Enel manterrà un profilo finanziario nel medio termine ad un livello commisurato all’attuale rating Baa1.Questo miglioramento del profilo finanziario riflette la prevista finalizzazione del programma di dismissione annunciato entro la fine del 2024, sostenuto dal modello di business diversificato di Enel, dalla crescente attenzione agli investimenti sulle attività regolate e dalla riduzione delle spese in conto capitale attraverso la vendita di partecipazioni in progetti nuovi e/o esistenti.Enel ha registrato una solida performance finanziaria nel primo trimestre del 2024, evidenziata da un aumento del 12% dell’EBITDA, rispecchiando la tendenza osservata nel 2023. Negli ultimi 18 mesi, la solida performance è stata trainata da un aumento della regulated asset base (RAB) e capacità rinnovabile aggiuntiva. A ciò si è aggiunta una graduale normalizzazione favorevole delle condizioni operative per quanto riguarda l’hydrology e i prezzi dell’energia, completata da un’indicizzazione positiva all’inflazione dei ricavi della rete italiana e da una maggiore redditività nel settore retail.Contestualmente, Enel ha annunciato il perfezionamento della vendita dei propri asset di generazione in Perù, per un corrispettivo complessivo di 1,2 miliardi di euro. Ancora più importante, Enel ha confermato le aspettative del gruppo secondo cui la cessione delle proprie attività di distribuzione e fornitura in Perù, firmata nell’aprile 2022, si concluderà entro giugno 2024, riducendo il debito netto di ulteriori 3,1 miliardi di euro. Inoltre, nel marzo 2024, Enel ha annunciato la firma di accordi per la cessione del 90% delle proprie attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni della Lombardia e del 49% del capitale di Enel Libra Flexsys, impegnata principalmente nello stoccaggio di energia, per un corrispettivo complessivo di 2,3 miliardi di euro. Il gruppo prevede di chiudere entrambe le transazioni entro la fine del 2024. Di conseguenza, Moody’s prevede che Enel ridurrà sostanzialmente il proprio debito netto da 60,1 miliardi di euro e lo manterrà sostanzialmente a questi livelli più bassi negli anni successivi. LEGGI TUTTO

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    Iren, CdA conferma configurazione. Si dichiara persona offesa nel procedimento penale

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan, conferma l’attuale configurazione organizzativa approvata nella riunione straordinaria del 7 maggio, dopo l’arresto dell’ex AD AD Paolo Signorini: il gruppo è diretto e coordinato dal Presidente Esecutivo e Vice Presidente Esecutivo a cui sono state attribuite le deleghe e i poteri prima assegnati all’amministratore delegato. L’attuale assetto prevede il maggiore coinvolgimento e valorizzazione dei 4 direttori di Business Unit (Ambiente, Energia, Mercato, Reti) e del CFO. Tutto il gruppo di lavoro è attualmente impegnato nell’aggiornamento del Piano Industriale, che sarà presentato il prossimo 25 giugno.Il CdA ha anche ricevuto un aggiornamento circa l’avanzamento dei due audit straordinari attivati dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto Signorini, uno svolto dalla relativa funzione interna e uno affidato ad un advisor qualificato, individuato nella società di consulenza Deloitte. Gli approfondimenti proseguono celermente, concentrandosi sulle attività svolte da Signorini negli 8 mesi di mandato, ovvero dalla nomina avvenuta il 30 agosto 2023 fino alla revoca. Nelle more, il CdA ha deliberato di dichiararsi persona offesa nell’ambito del procedimento penale in corso.Infine, il board ha formalizzato la nomina di un Lead Independent Director (LID), individuato nella consigliera Enrica Maria Ghia (in possesso dei requisiti di indipendenza e professionalità previsti per il ruolo). Il LID rappresenterà un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori Indipendenti nell’ambito del CdA. LEGGI TUTTO

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    Italgas si attende ricavi 2024 in linea con 2023, EBITDA a 1,32-1,35 miliardi

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Italgas ha approvato la guidance 2024. Sono previsti: ricavi adjusted a circa 1,8 miliardi di euro, EBITDA adjusted a 1,32-1,35 miliardi di euro, EBIT adjusted a circa 0,8 miliardi di euro, investimenti tecnici di circa 0,9 miliardi di euro, indebitamento finanziario netto a circa 6,6 miliardi di euro e leverage inferiore al 64%.Italgas si attende un recupero dei ricavi adjusted nel corso della rimanente parte dell’anno con un valore finale in linea con il 2023, viene sottolineato.Italgas ha chiuso il 2023 con ricavi totali adjusted a 1.774,8 milioni di euro, EBITDA adjusted a 1.183,7 milioni di euro (+9,3%), investimenti tecnici di 906,5 milioni di euro e indebitamento finanziario netto di 6.555,2 milioni di euro.Nell’arco del 2024 i ricavi complessivi delle attività regolate della distribuzione gas sono attesi crescere a doppia cifra trainati principalmente dalla crescita delle RAB in Italia e in Grecia e dall’aumento del ritorno regolato in Italia. Tali risultati, sommati al contributo di Acqua Campania, compensano il minore apporto delle attività dell’efficienza energetica.ll controllo dei costi continuerà a essere centrale per ottenere ulteriori efficienze operative in tutte le linee di business e proseguirà il processo di integrazione delle società del settore idrico recentemente acquisite.Italgas si aspetta di investire la maggior parte dalla capex in Italia, confermando l’impegno per il repurposing e la trasformazione digitale del network. In Grecia prosegue lo sviluppo della rete di distribuzione in linea con il programma degli investimenti. LEGGI TUTTO

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    Utility europee, Fitch: rallentamento degli investimenti su rinnovabili non altera transizione

    (Teleborsa) – Il recente cambiamento delle strategie di investimento a medio termine da parte delle utilities europee non altera sostanzialmente il percorso della transizione energetica nella regione. Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema.Molte utility e società di generazione dell’area EMEA hanno ridimensionato i piani per aumentare la capacità rinnovabile quando hanno aggiornato la loro strategia di investimento, attribuendo le revisioni a un contesto operativo difficile. Stanno rallentando la diffusione delle energie rinnovabili, aumentando al contempo la quota di spesa destinata alle reti regolamentate, alle tecnologie di stoccaggio dell’energia e alle soluzioni per i clienti.Ad esempio, la spesa in conto capitale di Iberdrola fino al 2026 è ora concentrata per il 60% sulle reti, in aumento rispetto al 44% del suo precedente piano di investimenti (esclusa l’acquisizione di PNM Resources). Ciò va a discapito delle energie rinnovabili (compreso lo stoccaggio), che sono scese dal 50% al 33%. Le soluzioni per i clienti rimangono invariate al 7%.Secondo Fitch, le utility si trovano ora ad affrontare prezzi dell’elettricità che stanno scendendo a livelli normali più velocemente di quanto previsto in precedenza, mentre lo shock dei prezzi dell’energia causato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia si attenua. Allo stesso tempo, le aziende operano in un contesto di tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo, di costi elevati per lo sviluppo delle energie rinnovabili (soprattutto per le turbine eoliche) e di ostacoli burocratici.Tuttavia, Fitch non si aspetta che una ricalibrazione dei piani di investimento a medio termine segnali un allontanamento strategico dalle energie rinnovabili. Nella maggior parte dei casi, infatti, gli analisti prevedono ancora un aumento graduale degli investimenti annuali sulle energie rinnovabili. L’accelerazione a lungo termine della diffusione globale delle energie rinnovabili è ancora riconosciuta come essenziale per sostituire la produzione fossile e soddisfare la nuova domanda di elettricità. Lo spostamento dell’enfasi sulle spese in conto capitale riflette molto probabilmente la prudenza finanziaria delle utility a fronte di un panorama complesso di investimenti nelle energie rinnovabili e della progettazione ancora in evoluzione del sostegno governativo in alcune giurisdizioni.Secondo il report, le politiche finanziarie delle utility stanno cercando un equilibrio tra prezzi dell’energia più bassi nel medio termine e politiche di dividendi ferme con la necessità di sostenere i loro bilanci in linea con i loro rating attuali. Di conseguenza, Fitch prevede che gli investimenti (al netto delle cessioni di asset) saranno dimensionati per mantenere la leva finanziaria entro livelli coerenti con gli attuali rating.I piani di cessione delle attività, in particolare quelli relativi ai portafogli rinnovabili, sono cruciali per finanziare la crescita senza esercitare pressioni sui parametri di leva finanziaria. In alcuni casi, tali piani possono contribuire a ridurre l’indebitamento. Viene ricordato che Enel, Acciona Energia e Orsted hanno importanti strategie di cessione di asset che contribuiscono al loro deleveraging. LEGGI TUTTO

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    ESPE, commessa da 5 milioni di euro per impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – ESPE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha concluso un accordo con un importante cliente italiano parte di un gruppo tra i principali produttori di energia a livello internazionale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra in provincia di Matera per complessivi 9,2 MWp pari a circa 5 milioni di euro. Si prevede l’ultimazione della installazione entro il primo semestre 2025.”Siamo entusiasti di aver concluso questo importante accordo con uno dei principali attori del settore energetico italiano ed internazionale – ha commentato l’AD Enrico Meneghetti – L’implementazione e la realizzazione di questo nuovo impianto fotovoltaico non solo ci consente di rafforzare la nostra posizione e di ampliare il nostro portafoglio ordini ma anche di essere parte attiva nel processo di riqualificazione dell’area in cui verrà installato, sottoposta a bonifica da parte del nostro cliente”.A seguito della firma di questo nuovo contrato, alla data odierna il portafoglio ordini ammonta a circa 102 milioni di Euro ed è costituito per il 98% da fotovoltaico. L’attuale portafoglio ordini si esplica entro la fine del primo semestre 2025.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO