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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +47 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 20 settembre 2024 sono risultati in crescita di 47 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore al consensus (+52 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 58 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.492 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 4,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.333) e in crescita del 7,1% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.259 BCF. LEGGI TUTTO

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    Lemon Sistemi, perdita semestrale da 1,7 milioni. Accelera su parchi fotovoltaici

    (Teleborsa) – Lemon Sistemi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva in campo energetico, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un Valore della Produzione pari a 4,4 milioni di euro, rispetto a 6,4 milioni registrati al 30 giugno 2023 (-32%). L’EBITDA è negativo per 0,4 milioni di euro, rispetto a 0,8 milioni di euro al 30 giugno 2023 (contrazione di circa 1,2 milioni di euro). La riduzione è attribuibile anche all’impiego della maggior parte delle risorse aziendali di elevato valore professionale verso lo sviluppo del business dei Parchi Fotovoltaici, portando ad un contestuale rallentamento delle attività tradizionali.Gli oneri finanziari si attestano a 1,1 milioni di euro, rispetto a 0,01 milioni di euro di proventi finanziari al primo semestre 2023. Il risultato netto di esercizio è negativo per 1,7 milioni di euro, rispetto ai positivi 0,5 milioni di euro al 30 giugno 2023.”Il primo semestre 2024 ci ha visti impegnati ad accelerare alcune decisioni strategiche di business volte a compensare il rallentamento delle vendite B2B, dovuto principalmente alle incertezze generate dai ritardi nell’attivazione di strumenti di incentivazione e sostegno, come il bando “Transizione 5.0″ e alla assenza sul mercato di prodotti in linea con le prescrizioni del bando”, hanno commentato Maria Laura Spagnolo, Presidente e Co-CEO e Danilo Palazzolo Co-CEO. “Questi incentivi hanno l’obiettivo di sostenere la trasformazione energetica e digitale delle imprese attraverso crediti d’imposta che arrivano fino al 65% per le PMI e di conseguenza i nostri clienti hanno rallentato le decisioni in attesa dell’avverarsi di condizioni favorevoli per la presentazione di progetti compliant con le prescrizioni del bando – hanno aggiunto – Per affrontare queste sfide e rafforzare la nostra linea di business B2B, abbiamo avviato una ricerca attiva di personale specializzato in progettazione e urbanistica. Inoltre, abbiamo deciso già quest’anno di potenziare lo sviluppo della linea dedicata ai parchi fotovoltaici accelerando uno sviluppo importante inizialmente previsto tra il 2026 e il 2027”.L’Indebitamento Finanziario Netto (IFN) è pari a 2,2 milioni di euro di debito, rispetto a 1,6 milioni di euro di debito al 31 dicembre 2023. Al 30 giugno 2024 è stata completata la costruzione del Parco Lemon 1 e il 92% dei costi di costruzione del parco sono stati sostenuti entro il semestre, ma l’incasso è subordinato all’atto notarile che sarà sottoscritto entro il mese di ottobre 2024. LEGGI TUTTO

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    Altea, semestrale in netta crescita. Rivede piano per nuovi principi contabili

    (Teleborsa) – Altea Green Power, azienda quotata su Euronext Growth Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, ha chiuso i primi sei mesi del 2024 con ricavi totali pari a 14,5 milioni di euro, rispetto a 10 milioni di euro al 30 giugno 2023, registrando un significativo incremento del 45%. Tale incremento è legato principalmente alla chiusura del contratto di co-sviluppo dei 9 impianti BESS Storage in Italia per la cessione delle controllate Green BESS e Blue BESS.L’EBITDA è pari a 8,1 milioni di euro, in aumento del 57%, mentre l’EBITDA margin è in crescita e si attesta al 56% rispetto al 52% del primo semestre 2023, nonostante maggiori costi del personale per effetto delle premialità pluriennali riconosciute e contabilizzate secondo i principi contabili internazionali a partire dal primo semestre 2024. Il risultato netto di periodo si attesta a 5,3 milioni di euro, con una crescita del 53%.”Siamo molto soddisfatti di questo primo semestre 2024 e dei risultati conseguiti che attestano una continua crescita double digit degli indicatori economici e una marginalità che arriva a sfiorare il 60% – ha commentato l’AD Giovanni Di Pascale – Le azioni e l’impegno costante del nostro team hanno contribuito a mantenere elevata la competitività e a confermare, una volta di più, la solidità del nostro modello di business. Per quanto riguarda il futuro, siamo fiduciosi di concludere presto nuove collaborazioni, già oggetto di discussione, specialmente negli Stati Uniti, dove potremo cogliere significative opportunità. Il trend positivo, che da diverso tempo accompagna il nostro business, ha rappresentato una leva importante per farci intraprendere il passaggio al mercato regolamentato, segmento STAR, nel breve termine”.L’Indebitamento Finanziario Netto complessivo è pari a 1,3 milioni di euro (cash negative) rispetto a 4,4 milioni (cash negative) al 31 dicembre 2023. L’applicazione del principio contabile IFRS 16 ha determinato una riclassificazione al rialzo dell’indebitamento finanziario. Sulla base dei principi contabili OIC, lo stesso sarebbe stato al 30 giugno 2024 pari a 0,6 milioni e pari a 3,6 milioni al 31 dicembre 2023.Il CdA ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028, Piano già approvato in data 15 gennaio 2024. L’aggiornamento si è reso necessario alla luce dell’intervenuta recente adozione, da parte della società, dei principi contabili internazionali IFRS.La nuova guidance 2024 prevede Valore della produzione a 31-34 milioni (vs precedente di 28-31 milioni), EBITDA a 17-19 milioni (vs 17-19 milioni), EBITDA Margin superiore al 50% (vs circa il 60%), Posizione Finanziaria Netta negativa per circa 1 milione (vs cash positive per 5 milioni).I target 2028 sono: Valore della produzione a 60-73 milioni (vs precedente 60-67 milioni), EBITDA a 35-42 milioni (vs 37-43 milioni), EBITDA Margin superiore al 50% (vs superiore al 60%), Posizione Finanziaria Netta cash positive per circa 57 milioni (vs cash positive per circa 48 milioni). LEGGI TUTTO

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    ESI, semestrale torna in utile. Valore produzione a 12,1 milioni di euro

    (Teleborsa) – ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un Valore della Produzione pari a 12,14 milioni di euro, in crescita rispetto al semestre precedente (9,94 milioni). Nel primo semestre sono state completate tre commesse EPC per un importo pari a 8,57 milioni di euro e una commessa Revamping per 1,48 milioni di euro.L’EBITDA, pari a 1,38 milioni di euro, registra un’importante crescita rispetto al semestre precedente, in cui era negativo per 1,08 milioni di euro. L’EBITDA Margin risulta essere pari a +11,35% rispetto al -10,87% del semestre precedente. Il Risultato netto è positivo per 0,79 milioni di euro, rispetto al risultato conseguito al 30.06.2023 negativo per 1,08 milioni di euro.”I risultati del primo semestre 2024 riflettono chiaramente le scelte strategiche fatte da ESI nel 2023 – ha commentato l’AD Stefano Plocco – L’anno scorso, l’azienda ha riportato una perdita, dovuta soprattutto al rallentamento nell’acquisizione di nuovi progetti. Questo rallentamento, però, è stato una decisione consapevole: ESI ha preferito focalizzarsi su progetti con margini di guadagno più alti, puntando a una crescita più solida e duratura nel tempo. Al 30 giugno 2024, il portafoglio ordini residuo ammonta a 44,14 milioni di euro, una base che permette all’azienda di guardare con fiducia alla fine dell’anno. Inoltre, sono in corso trattative per nuovi contratti con grandi player internazionali del settore energetico, il che potrebbe consolidare ulteriormente la posizione di ESI sul mercato”La Posizione finanziaria netta al 30.06.2024 risulta essere cash negative per 0,71 milioni di euro. La variazione rispetto all’esercizio precedente (cash negative per 0,81 milioni) è legata principalmente all’incremento dell’utilizzo della cessione dei crediti ad istituti di factoring, 1,3 milioni, e all’aumento delle disponibilità liquide per 1,35 milioni.Con un portafoglio ordini al 30 giugno di circa 44,41 milioni di euro, previsto in gran parte per il secondo semestre del 2024 ed il primo semestre del 2025, e una domanda di energia rinnovabile in costante aumento, ESI prevede una crescita significativa per il prossimo esercizio, nonostante le sfide attuali, come l’approvazione di progetti su larga scala e la gestione della congestione delle reti.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    2i Rete Gas, l’utile semestrale balza a 113 milioni di euro. Ricavi +18%

    (Teleborsa) – 2i Rete Gas, secondo operatore italiano nel settore della distribuzione del gas, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi adjusted pari a 455,3 milioni di euro (386,1 milioni di euro nel 2023). L’incremento del 17,9% è dovuto sia all’aggiornamento del tasso di remunerazione tariffaria riconosciuto ai fini regolatori (aumentato al 6,5% per l’anno 2024) sia ai ricavi per minusvalenze su contatori elettronici di prima generazione riconosciuti grazie alla Determina 1/2023.Il Margine operativo lordo adjusted (EBITDA adjusted) ammonta a 305,0 milioni di euro, in aumento di 58,3 milioni di euro (+23,6%) rispetto al 30 giugno 2023Il Risultato netto adjusted ammonta a 112,5 milioni di euro, in aumento di 39,1 milioni di euro (+53,3%) rispetto al 30 giugno 2023 principalmente a causa dell’incremento del Risultato operativo adjusted e delle imposte di periodo. Il Risultato netto, che include le poste straordinarie, è pari a 112,7 milioni di euro.La Posizione finanziaria netta passa da 3.363,7 milioni di euro del primo semestre 2023 a 3.267 milioni di euro del 30 giugno 2024 (-2,9%) grazie principalmente alla riduzione del capitale circolante netto (derivante principalmente dai crediti per IVA verso Erario).Tra gli highlights operativi, vengono segnalati: 2.225 comuni serviti; 4.859.130 (-0,02% rispetto al 30 giugno 2023) punti di riconsegna attivi; 3.023 (-3,5%) milioni di mc di gas distribuito; 1.992 Km (+0,3% rispetto al 30 giugno 2023) di reti gestite. LEGGI TUTTO

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    Nucleare, realizzato il primo settore europeo del Vacuum Vessel di ITER

    (Teleborsa) – Fusion for Energy (F4E), in collaborazione con Ansaldo Nucleare, Westinghouse e Walter Tosto, ha completato la produzione del primo settore europeo del Vacuum Vessel per ITER, il più grande esperimento internazionale sulla fusione. In una cerimonia tenutasi a Monfalcone, presso lo stabilimento industriale di Westinghouse, alti rappresentanti dell’industria e della politica si sono riuniti per celebrare lo straordinario traguardo tecnico per il progetto ITER. La fabbricazione si basa su dieci anni di lavoro che hanno coinvolto direttamente più di 150 professionisti e almeno 15 aziende di tutta Europa con le loro rispettive forze lavoro. F4E, che gestisce il contributo europeo a ITER, pari a quasi la metà del progetto, ha creato con successo, insieme ai suoi partner industriali, una catena di approvvigionamento unica nel suo genere, sostenuta da competenze e capacità di produrre componenti complessi per i futuri reattori a fusione. “Il primo settore europeo – ha commentato Marc Lachaise, direttore di Fusion for Energy – è il risultato della partnership tra F4E, il consorzio di Ansaldo Nucleare, Westinghouse (Mangiarotti), Walter Tosto e l’Organizzazione ITER. Il nostro impegno a fornire risultati, il lavoro di squadra e il pensiero innovativo sono stati le forze trainanti di questo straordinario risultato. Una testimonianza del know-how europeo nel campo dell’ingegneria di cui possiamo essere orgogliosi e una prova della nostra determinazione a sfruttare il potenziale dell’energia da fusione. ITER ha anche contribuito a rafforzare la competitività dell’Europa e a innalzare il livello di riferimento nel settore manifatturiero”.”La produzione del primo settore europeo del Vacuum Vessel per ITER, realizzato dal Consorzio AMW, dimostra l’eccellente collaborazione tra il Consorzio, il cliente F4E e l’Organizzazione ITER – ha affermato Daniela Gentile, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare –. Siamo orgogliosi della dedizione e del duro lavoro del team di Ansaldo Nucleare nel corso degli anni, poiché il completamento di questo settore segna una pietra miliare significativa non solo per il progetto ITER ma anche per il futuro dell’energia da fusione, dimostrando le capacità della filiera nucleare italiana”.”Westinghouse e i numerosi professionisti del nostro stabilimento di Monfalcone hanno lavorato per anni a questa pietra miliare della produzione per il progetto ITER – ha dichiarato Dan Sumner, presidente di Westinghouse Operating Plant Services –. Siamo orgogliosi che la collaborazione con i nostri preziosi partner Ansaldo Nucleare e Walter Tosto, sotto la guida di F4E, abbia permesso a tutti noi di realizzare questa spedizione di componenti chiave per il continuo sviluppo di energia pulita e affidabile per quella che è davvero una cooperazione globale senza precedenti”.”Oggi è un giorno straordinario. Questo traguardo è il risultato del contributo fondamentale di molte persone che, con dedizione e passione, hanno reso possibile ciò che celebriamo oggi – ha affermato Luca Tosto, CEO di Walter Tosto –. È stato un viaggio pieno di sfide tecnologiche, che abbiamo affrontato e superato con successo, uscendone più forti e più valorizzati. Ora siamo pronti e guardiamo con fiducia alle sfide future”.Il Vacuum Vessel può essere descritto come un massiccio contenitore a doppia parete che ospiterà la reazione di fusione. Fornirà un ambiente pulito che impedirà a polvere, aria, liquidi e impurità di entrare nella sua camera. Grazie a una serie di potenti magneti superconduttori che abbracceranno il contenitore, il plasma galleggerà senza toccare le sue pareti. Il Vacuum Vessel di ITER è composto da nove settori. L’Europa ne fornirà cinque e la Repubblica di Corea i restanti quattro. Il componente ha un diametro di 19,4 m, un’altezza di 11,4 m e un peso di circa 5200 tonnellate. È conforme ai rigidi standard stabiliti dall’Autorità francese per la sicurezza nucleare per operare in sicurezza.È bene ricordare che la sua forma e le sue dimensioni presentano una serie di sfide. Ogni settore conta circa 150 km di cordoni di saldatura. In tutti i siti di produzione, grandi squadre di tecnici, esperti di metrologia, ingegneri e responsabili dell’assicurazione qualità hanno ispezionato continuamente la produzione per ridurre i rischi. Per produrre il primo settore europeo sono state necessarie oltre 20mila ore di lavorazione e almeno 100mila ore di saldatura. Due dei segmenti (1 e 4) sono stati prodotti presso la sede Westinghouse di Monfalcone, mentre gli altri due (2 e 3) sono stati prodotti presso la sede Walter Tosto di Chieti. I segmenti sono stati assemblati e poi saldati. Il settore è in partenza dall’Italia a settembre e per raggiungere via mare Fos-sur- Mer, il porto industriale di Marsiglia. Poi sarà caricato su un enorme rimorchio e trasportato al sito ITER. Gli altri quattro settori europei sono in produzione e saranno consegnati nei prossimi due anni. LEGGI TUTTO

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    ‘Energy Release”, Confindustria: taglio costi fino ad un terzo

    (Teleborsa) – Con l’Energy release “le imprese energivore possono ora abbattere i costi energetici fino a un terzo dei loro consumi annui per i prossimi tre anni e investire in progetti rinnovabili. Sarà fondamentale una grande partecipazione delle aziende per estendere al massimo i benefici della misura”. La platea delle imprese energivore in Italia è di circa 3.800, di cui 400 grandi imprese e 3.400 di dimensione medio-piccola. Si tratta di una platea proveniente da diversificati comparti dell’economia: dall’alimentare, chimico-farmaceutico, automotive, ICT, petrolchimica e raffinazione fino al tessile, vetro, ceramica, cemento e alla lavorazione del legno, dei metalli, della gomma e della plastica. Confindustria ha presentato oggi alle associazioni e alle aziende del sistema confederale la attesa misura Energy release sulla cui definizione ha lavorato con il Mase e il Gse per dare alle imprese un meccanismo pluriennale di fornitura di energia pulita a prezzi competitiviNello specifico “la misura supporta la transizione energetica dei settori industriali esposti alla concorrenza internazionale e, quindi, a maggiore rischio di delocalizzazione, fornendo ai clienti finali energivori una priorità nella concessione di superfici pubbliche per la realizzazione degli impianti in caso gli Enti concedenti ricevessero più richieste per le medesime aree; la facoltà di richiedere per 36 mesi (3 anni) una anticipazione del 50% dell’energia che verrà generata a seguito dei loro investimenti e delle relative Garanzie d’Origine”. “Oggi si sta verificando un preoccupante trend, secondo il quale i differenziali fra l’Italia e le altre borse elettriche europee si stanno allargando: lo scorso mese il prezzo elettrico italiano è stato pari a 128,44 euro/MWh, il 57% in più della Germania, 41% in più della Spagna e 135% in più della Francia”, ha affermato il delegato del Presidente di Confindustria per l’Energia, Aurelio Regina, che ha poi ribadito come questo provvedimento possa alleggerire la pressione competitiva sulle aziende se risulterà sufficientemente partecipato. LEGGI TUTTO

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    Italgas, riapertura bond febbraio 2029 per 350 milioni attira elevata domanda

    (Teleborsa) – Italgas ha concluso con successo la riapertura dell’emissione obbligazionaria (scadenza 8 febbraio 2029) effettuata in data 8 febbraio 2024. L’operazione ha registrato una domanda superiore di oltre tre volte rispetto all’offerta iniziale, consentendo di incrementare l’importo offerto fino a 350 milioni di euro. I proventi dell’emissione verranno utilizzati per il rifinanziamento di indebitamento bancario di prossima scadenza.Il collocamento, rivolto a investitori istituzionali, è stato organizzato e diretto, in qualità di Joint Bookrunners da Banca Akros, BNP Paribas, BofA, Citi, J.P. Morgan, Morgan Stanley e Société Générale. Le obbligazioni saranno quotate presso la Borsa del Lussemburgo.La cedola annua è al 3,125%, con un prezzo di re-offer di 99,683 (corrispondente a uno spread di 95 punti base sul tasso mid-swap di riferimento). LEGGI TUTTO