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    Paesi “rinnovabili”, Italia fuori da top ten

    (Teleborsa) – Italia 15esima e, dunque, fuori dalla top 10 dei paesi europei che producono e utilizzano energia rinnovabile. sul nostro Paese pesa la mancanza di semplificazioni a livello burocratico. In testa la Norvegia che punta forte sull’idroelettrico: il 98% dell’energia che necessita il paese per il suo corretto funzionamento è oggi ricavata da fonti rinnovabili. Sono i dati – non incoraggianti – che emergono da una ricerca effettuata da Aceper (Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili), l’associazione che riunisce 10.000 impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, pari a oltre 7.000 associati per una potenza installata complessiva che supera i 2 GWp. Aceper ha considerato quali sono i 10 paesi europei che permettono, in base alle rispettive normative vigenti, di investire in maniera semplice nel mondo dell’energia rinnovabile. In testa alla classifica troviamo i paesi del nord: primato green per la Norvegia. Il 98% dell’energia prodotta è ricavata da fonti rinnovabili e in particolare si tratta di energia idroelettrica. Seconda posizione per la Svizzera, che si conferma all’avanguardia (62%), seguit dalla Svezia (53,9%) che negli ultimi anni ha introdotto numerosi incentivi fiscali per l’energia solare e procedure accelerate per piccoli impianti. Pochi punti sopra la Danimarca (47%), una dei leader nell’eolico. Bene anche il Regno Unito (43%). Nella seconda metà della graduatoria si conferma il dominio dei paesi nordici: quinta la Finlandia (38,7%), sesta la Lettonia (37,2%), settima l’Austria (33%) con i suoi numerosi impianti solari. Chiudono la top 10 dei ‘paesi rinnovabili’ la Francia, che si salva con un comunque positivo 24% grazie alla grande produzione energia nucleare e idroelettrica, e il Lussemburgo (13%) in decima posizioneL’Italia è fuori dalla top 10 stilata da Aceper non perché non è un paese ‘interessante’ dal punto di vista delle possibilità di produrre energia rinnovabile, anzi”, ha sottolineato Veronica Pitea, Presidente dell’Associazione. “Avremmo tutti gli elementi necessari: acqua, vento, sole in abbondanza e potremmo essere tranquillamente tra i leader del settore. Purtroppo però – ha spiegato – abbiamo un sistema che non ce lo permette: la Francia ha 7-8 mila leggi che regolano l’energia rinnovabile, l’Italia ne ha 100.000 e di conseguenza si complicano tutti i processi perché ogni volta che si vuole fare una semplificazione per puntare sulle rinnovabili bisogna prima capire se essa potrebbe rivelarsi in contrasto con tutte queste regole”. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, EIA: scorte USA calano di 0,8 milioni meno delle attese

    (Teleborsa) – Sono scese meno delle attese le scorte settimanalidi greggio in USA. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 23 agosto 2024, sono diminuiti di circa 0,8 milioni di barili a 425,2 MBG, contro attese per un decremento di 2.7 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 0,3 milioni, arrivando a 123,1 MBG, contro attese per un calo di 1,1 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 2,2 milioni a quota 218,4 MBG (era atteso un decremento di 1,6 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,7 milioni a 377,9 MBG. LEGGI TUTTO

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    Terna, a luglio consumi elettrici in aumento del 4,5%

    (Teleborsa) – Nel mese di luglio il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 31,3 miliardi di kWh, in crescita del 4,5% rispetto a luglio 2023. Si tratta del dato mensile di luglio più alto in termini di consumi dal 2015. La variazione positiva, che recupera pienamente il dato negativo di luglio dello scorso anno (-3,4%), è stata raggiunta con due giorni lavorativi in più (23 vs 21) e una temperatura media mensile sostanzialmente in linea rispetto a luglio 2023, ad eccezione dell’ultima settimana del mese, durante la quale la temperatura media ha superato di 3 C° quella dello stesso periodo dello scorso anno. Le elevate temperature raggiunte non hanno comunque intaccato i margini di adeguatezza, che rimangono positivi. Il picco massimo di domanda, pari a circa 57,9 GW, è stato registrato nella giornata del 19 luglio tra le 14 e le 15. Questi i dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia.Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, – fa sapere Terna – porta la variazione a +2,6% rispetto a luglio 2023.A livello territoriale, la variazione tendenziale di luglio è risultata differenziata: positiva al Nord (+7,4%) e al Centro (+3,3%), pressoché stazionaria al Sud e nelle Isole (-0,3%).Nei primi sette mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita dell’1,7% rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+0,9% il valore rettificato).L’indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali) elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette “energivore”, ha fatto registrare una crescita del 3,5% rispetto a luglio 2023. Con dati destagionalizzati e corretti per l’effetto calendario, la variazione si porta a +3,1%. In particolare, positivi i comparti della cartaria, chimica, alimentare, meccanica, siderurgia e metalli non ferrosi. In flessione, ceramiche e vetrarie, mezzi di trasporto e cemento calce e gesso.In termini congiunturali, la variazione della richiesta elettrica destagionalizzata e corretta dagli effetti di calendario e temperatura è positiva (+3%). In diminuzione invece la variazione congiunturale dell’indice IMCEI (-1,3%).L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), ha fatto registrare, nel mese di maggio 2024, una variazione positiva del 4,2% rispetto a maggio 2023. In particolare, tra i comparti che hanno registrato variazioni positive si trovano attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione pubblica e difesa, informazione e comunicazione. Tra quelli con variazione negativa trasporto e magazzinaggio e servizi veterinari.Tornando al bilancio mensile di Terna, lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,4% dalla produzione nazionale e per la quota restante (13,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 4,3 TWh, l’1,5% in meno rispetto a luglio 2023. A livello progressivo, da gennaio a luglio 2024, l’import netto è in aumento del 3,1% rispetto ai primi sette mesi del 2023.In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 27 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 44,2% della domanda elettrica (era 38,1% a luglio 2023). In aumento la fonte idrica (+38,7%), con valori record di idraulicità al Nord che si riducono spostandosi verso il Sud, facendo registrare minimi storici in Sicilia, fotovoltaica (+22,4%) e geotermica (+0,7%); l’incremento della produzione del fotovoltaico (+867 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+877 GWh) che ha compensato il minor irraggiamento (-10 GWh). In diminuzione la fonte eolica (-11,6%) e termica (-6,5%). In particolare, la quota di produzione a carbone è in riduzione del 74,8% rispetto allo stesso mese del 2023.Nei primi sette mesi del 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.282 MW (di cui 3.853 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.208 MW (+39%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Vitol sotto indagine in Olanda per attività in Kazakistan

    (Teleborsa) – Vitol, colosso globale del commercio di commodity che sta acquisendo l’italiana Saras, è indagato dalla Procura pubblica olandese per le sue attività in Kazakistan. Lo scrive Bloomberg, sottolineando che la Procura ha confermato l’indagine ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli.”Vitol è stata contattata da un’autorità olandese in merito ad alcune attività storiche in Kazakistan. Naturalmente collaboreremo a qualsiasi inchiesta”, ha detto un portavoce dell’azienda a Bloomberg.Si tratta solo dell’ultima indagine che interessa Vitol. Questa settimana, l’ex trader di Vitol Javier Aguilar si è dichiarato colpevole di accuse di corruzione di funzionari messicani ed ecuadoriani. Settimana scorsa, Vitol ha accettato di pagare 500.000 dollari per risolvere le accuse della Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti sul superamento dei limiti di posizione aggregate su più Borse per contratti su petrolio e bestiame. Nel 2020 ha accettato un accordo da 160 milioni di dollari con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per le accuse di aver pagato tangenti in tre paesi.(Foto: Nick Chong su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    OPA Saras, Vitol continua ad acquistare azioni sul mercato

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, l’offerente Varas (controllata di Vitol) ha comunicato di aver acquistato 864.676 azioni nella seduta odierna a un prezzo di 1,6 euro. Le operazioni sono state effettuate tramite JPMorgan.A seguito degli acquisti eseguiti alla data odierna, Varas detiene, direttamente, complessivamente 503.619.522 azioni ordinarie, pari a circa il 52,957% del capitale sociale.Sulla base dei risultati definitivi dell’OPA, comunicati due giorni fa, Vitol era arrivato a detenere complessive 840.951.517 azioni, pari a circa il 88,428% del capitale sociale. Ieri ha acquistato 10.453.758 azioni.Il periodo di adesione all’OPA sarà riaperto per 5 giorni di Borsa aperta (precisamente per le sedute del 26 agosto 2024, 27 agosto 2024, 28 agosto 2024, 29 agosto 2024 e 30 agosto 2024). L’obiettivo è il delisting da Piazza Affari. LEGGI TUTTO

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    DEA si espande in Lombardia: rileva l’80% di ASPM per 3,8 milioni di euro

    (Teleborsa) – Distribuzione Elettrica Adriatica (DEA), operatore quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella distribuzione di energia elettrica e gestione della pubblica illuminazione nel Centro e Nord Italia, si è aggiudicata la gara per l’individuazione del socio operatore ed appaltatore dei servizi di distribuzione elettrica, distribuzione del gas e pubblica illuminazione in cinque comuni lombardi, indetta da Brescia Infrastrutture, società appartenente al Comune di Brescia.L’operazione si inserisce nel più ampio progetto strategico di DEA di crescita per linee esterne al fine di aumentare il numero di POD gestiti ed espandere la propria presenza geografica. Essa si configura come acquisto di una partecipazione di controllo in ASPM Soresina (ASPM), attiva nella distribuzione elettrica nel Comune di Soresina (CR) con circa 5.020 POD e nella distribuzione gas metano con circa 4.100 PDR. La società gestisce inoltre la pubblica illuminazione per 8.471 punti luce nei Comuni di Manerbio (BS), Soresina (CR), Orzinuovi (BS), Robecco D’Oglio (CR), Rivarolo Mantovano (MN).Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, ASPM ha realizzato un valore della produzione pari a 5.171 migliaia di euro, con un EBITDA di 1.337 migliaia di euro e una PFN di 2.029 migliaia di euro.”Con l’operazione ASPM diamo attuazione alla strategia annunciata in sede di IPO, che prevede un percorso di crescita per linee esterne al fine di raggiungere e superare la soglia di 100.000 POD gestiti – ha commentato il Direttore Generale Massimiliano Riderelli Belli – Riteniamo che il controllo di ASPM sia un passo molto importante nella strategia multiregionale della società, in quanto ci consente di estendere la nostra sfera di operatività, oltre alle tre attuali regioni (Marche, Abruzzo, Liguria), alla Lombardia. Il nostro focus strategico permane centrato sulla distribuzione di energia elettrica. Con ASPM potremo disporre di una piattaforma potenzialmente vantaggiosa nell’ottica di realizzare ulteriori aggregazioni tra operatori di minori dimensioni, dal momento che la regolamentazione prevede particolari benefici per gli aggregatori di società detentrici di un numero di POD inferiore ai 25.000″.L’importo della transazione ammonta a circa 3.738 migliaia di euro, a fronte dell’acquisizione da parte di DEA di una quota del capitale sociale di ASPM pari all’80%, attraverso: (i) il pagamento di un importo pari a circa 2.288 migliaia di euro a fronte dell’acquisizione di una partecipazione di controllo in ASPM; (ii) la sottoscrizione di un aumento di capitale per l’importo di 1.450 migliaia di euro. Infine, a DEA spetterà il diritto all’opzione di acquisto del residuo 20% del capitale sociale ad un prezzo di 935 migliaia di euro entro il 2032. LEGGI TUTTO

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    Mazzitelli (Snam): dal prossimo anno raddoppierà capacità di rigassificazione italiana

    (Teleborsa) – “La sicurezza energetica non può essere improvvisata, ma va programmata e costruita per tempo. La sicurezza energetica non può essere delegata al mercato, ma va coordinata centralmente dall’intervento pubblico coadiuvato dall’operatore di sistema. La sicurezza energetica non può essere risolta nella transizione energetica, un processo quest’ultimo che si sta rivelando molto più complesso di quanto si credeva”. Lo ha affermato Gaetano Mazzitelli, Chief Commercial & Regulatory Officer di Snam, in occasione della tavola rotonda “La sicurezza energetica del Mediterraneo” nell’ambito del Meeting di Rimini.”In altri termini, la sicurezza energetica intesa come disponibilità di energia a prezzi sostenibili è un bene essenziale per la collettività che va costruito con scelte coraggiose e lungimiranti, anche se a volte impopolari”, ha puntualizzato.Sul fronte dello stoccaggio di gas, Mazzitelli ha detto che il “nuovo assetto nella gestione degli stoccaggi, sempre meno stagionale e sempre più assimilabile a funzioni di riserva strategiche, si è rilevato essenziale per la sicurezza non solo in termini di maggiore disponibilità fisica di scorte ma anche per gli effetti di stabilizzazione sui livelli di prezzi”.”Anche per quest’anno, le attività di riempimento stanno procedendo molto bene – ha spiegato – In questi giorni abbiamo raggiunto un livello di scorte pari a circa 92%, superiore rispetto alla media europea e con più di due mesi di anticipo rispetto al previsto. Puntiamo a raggiungere a fine ottobre una giacenza nel sistema di stoccaggio italiano prossima a 14 miliardi in metri cubi, livello nuovamente superiore rispetto al record di riempimento dello scorso anno. Questo ci consente di affrontare il prossimo inverno sicuramente con fiducia”.Il manager di Snam ha affermato che anche per i rigassificatori “si stanno trovando nuovi assetti nelle modalità di utilizzo: infrastrutture che in passato venivano usate come risorse di flessibilità, ovvero asset per cogliere di volta in volta opportunità commerciali su vari mercati regionali, stanno invece assumendo sempre più caratteristiche di approvvigionamento stabili di più lunga durata per la copertura della domanda e dei consumi finali, funzione questa tradizionalmente assolta dai gasdotti”. “Le vendite di capacità, in passato molto basse, negli ultimi due anni si sono attestate ben oltre l’80%. Le capacità di rigassificazione di Piombino è stata venduta al 100% nell’anno in corso, al 95% nei prossimi due anni termici e all’86% per i prossimi 20 anni. In autunno faremo la stessa cosa anche per Ravenna. Quindi, a partire dal prossimo anno, la capacità delle rigassificazione italiana quasi raddoppierà, raggiungendo in 28 miliardi di metri cubi, pari a circa 45% dei consumi italiani”. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +35 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 16 agosto 2024 sono risultati in crescita di 35 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (+26 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 6 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.299 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 7,2% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.078) e in crescita del 12,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.930 BCF. LEGGI TUTTO