More stories

  • in

    Eni, completata vendita di Nigerian Agip Oil Company a Oando

    (Teleborsa) – Eni annuncia il closing della vendita di Nigerian Agip Oil Company (NAOC), società interamente controllata da Eni e attiva in Nigerianell’esplorazione e produzione di idrocarburi onshore e nella generazione di energia elettrica, a Oando PLC, la principale società energetica nigeriana quotata sia alla Borsa della Nigeria che a Johannesburg.La transazione, che ha ottenuto l’approvazione di tutte le autorità competenti, è in linea con la strategia di Eni di ottimizzazione delle attività upstream tramite un ribilanciamento del proprio portafoglio e la dismissione di asset non strategici.La quota del 5% detenuta in SPDC (Shell Production Development Company Joint Venture) – precisa una nota – non rientra nel perimetro della transazione in quanto rimarrà nel portafoglio di Eni. Eni continuerà ad essere presente nel Paese attraverso investimenti in propri progetti deepwater e in Nigeria LNG, esplorando allo stesso tempo nuove opportunità nel settore degli agri-feedstock. LEGGI TUTTO

  • in

    Enterprise Products acquisterà Pinon Midstream per 950 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Enterprise Products Partners, società americana di oleodotti, ha stipulato un accordo definitivo per acquisire Pinon Midstream, una società nel portafoglio di Black Bay Energy Capital, in una transazione senza debiti per 950 milioni di dollari in contanti. Pinon Midstream fornisce servizi di raccolta e trattamento del gas naturale nel cuore del prolifico fianco orientale del bacino del Delaware nel New Mexico e in Texas.”Riteniamo che questa acquisizione genererà un incremento di flussi di cassa distribuibili di 0,03 dollari per unità nel 2025, il nostro primo anno completo di proprietà, prima di considerare il vantaggio di eventuali sinergie commerciali e operative”, ha affermato il co-CEO A. J. “Jim” Teague. LEGGI TUTTO

  • in

    Var Energi rinvia nuovamente l’avvio del progetto norvegese Balder X

    (Teleborsa) – Var Energi, società energetica quotata a Oslo e controllata da Eni, ha nuovamente posticipato l’avvio del suo progetto petrolifero e di gas Balder X nel Mare del Nord, pianificando di avviare la produzione nel secondo trimestre del 2025 anziché entro la fine dell’anno.Il piano rivisto ha un impatto limitato sulla produzione nel 2024 e nessun impatto materiale sui costi di capitale previsti, si legge in una nota. Inoltre, l’obiettivo di produzione della società di fine 2025 di circa 400 mila barili di petrolio equivalente al giorno (kboepd) non è influenzato dall’aggiornamento dell’avvio del progetto.”Insieme ai nostri fornitori abbiamo fatto ogni sforzo per completare il lavoro finale sulla Jotun FPSO presso il cantiere di Rosenberg per consentire l’installazione sul campo prima del periodo invernale – ha detto il CEO Nick Walker – Tuttavia, nonostante i recenti buoni progressi, rimangono alcuni lavori di completamento e messa in servizio a terra richiesti prima della partenza. Sebbene non sia più possibile ottenere il primo petrolio entro la fine del quarto trimestre del 2024, ciò avrà un impatto limitato sulla produzione del 2024 e la nostra previsione di 280-300 kboepd per l’anno verrà mantenuta”.Il nuovo rinvio rappresenta un costo aggiuntivo del progetto di circa 400 milioni di dollari ante imposte (4,27 miliardi di NOK) di cui circa il 75% sarà sostenuto nel 2025. La guidance di spesa in conto capitale della società per il 2024 è stata rivista al ribasso da 2,7-2,9 miliardi di dollari a circa 2,6 miliardi di dollari, riflettendo altre riduzioni dei costi e un tasso di cambio favorevole della NOK.Balder X garantirà la produzione dall’area di Balder oltre il 2045, sbloccando riserve previste di circa 150 milioni di barili di petrolio equivalente (mmboe) e con una produzione di picco lorda di 80 kboepd. LEGGI TUTTO

  • in

    Agatos cede un impianto di biogas operativo nell’area di Bergamo

    (Teleborsa) – Agatos, holding quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di biometano, fotovoltaici e per l’efficientamento energetico, ha siglato un contratto preliminare relativo alla cessione a un operatore internazionale del settore del 100% di Caraterra Società Agricola, che detiene a propria volta il 100% della società di scopo Caraverde Energia, proprietaria di un impianto di biogas da 1MWe alimentato da reflui zootecnici, operativo nell’area di Bergamo. Agatos acquisì ad agosto 2021 le quote in Caraverde per 1 euro e incorporando la posizione finanziaria netta che era debitoria per 3,3 milioni di euro per finanziamenti “project” utilizzati al fine della realizzazione dell’impianto.Il perimetro partecipativo nell’intero 2023 ha prodotto ricavi per 0,23 milioni di euro e un EBITDA per -0,24 milioni di euro.La cessione delle quote in Caraterra avverrà per il valore simbolico di un euro quindi senza emersione di plus/minusvalenze direttamente riferibili alla stessa. Il perimetro partecipativo comprende debiti finanziari per 3,16 milioni di euro, oltre a 1,1 milioni di euro di valore nominale dei finanziamenti soci effettuati negli anni da Agatos, per i quali è stato convenuto un rimborso da parte del compratore per 0,51 milioni di euro, con la conseguente emersione di una minusvalenza a livello di bilancio Agatos. Inoltre, l’acquirente si è obbligato a rimborsare passività di funzionamento per fatture emesse e da emettere da parte di Agatos per servizi resi nella gestione dell’impianto per complessivi 0,58 milioni di euro.Al closing, il gruppo Agatos incasserà 1,09 milioni di euro sotto le seguenti forme: 0,51 milioni di euro in quanto a rimborso parziale dei finanziamenti soci non rinunciati e ceduti all’acquirente; 0,58 milioni di euro complessivi di imponibile per fatture emesse e da emettere da Agatos per servizi resi nella gestione dell’impianto che sarà pagato con fondi provenienti dall’acquirente. LEGGI TUTTO

  • in

    Northvolt sposta la ricerca e sviluppo dalla California alla Svezia

    (Teleborsa) – Northvolt, società svedese attiva nella produzione di batterie, ha deciso di spostare lo sviluppo della sua tecnologia di batterie al litio-metallo di prossima generazione dalla California al suo campus di ricerca e sviluppo, Northvolt Labs, a Vasteras, Svezia. Il trasferimento riflette una mossa strategica per consolidare la ricerca e sviluppo e l’industrializzazione del portafoglio di prodotti cellulari di Northvolt, con ioni di litio, ioni di sodio e litio-metallo, in un’unica sede, dove lo sviluppo futuro delle tecnologie trae vantaggio da una piattaforma di competenze e capacità senza pari nel mondo occidentale, si legge in una nota.Ad oggi, Northvolt ha sviluppato la tecnologia delle batterie al litio-metallo tramite Cuberg, una sussidiaria interamente di proprietà che opera nella Bay Area di San Francisco, California, acquisita da Northvolt nel 2021.”Riunire le tecnologie agli ioni di litio, agli ioni di sodio e al litio-metallo sotto lo stesso tetto presso Northvolt Labs crea un ambiente unico per l’innovazione incrociata e lo sviluppo accelerato – ha detto Sami Haikala, Chief Development Officer di Northvolt – Centralizzando i nostri sforzi, siamo meglio attrezzati per fornire la prossima generazione di soluzioni energetiche per soddisfare le crescenti richieste del mercato globale”.La decisione arriva in un periodo non facile per l’azienda, con ritardi nella produzione e l’annullamento di un ordine da 2 miliardi di euro da parte di BMW a giugno. LEGGI TUTTO

  • in

    Cuscinetti a sfera: il motore nascosto della rivoluzione green

    (Teleborsa) – I cuscinetti a sfera, sebbene sconosciuti ai più, sono componenti fondamentali per la trasmissione del moto e svolgono un ruolo cruciale nel campo delle energie rinnovabili. “Rappresentano un tassello cruciale nella rivoluzione delle energie rinnovabili”, afferma Federico Magotti, CEO di Special Bearings.La transizione verso un sistema energetico basato su fonti rinnovabili è una priorità globale, come evidenziato dall’Agenda 2030 dell’ONU. Tuttavia, nel processo di transizione energetica, ci sono componenti poco noti ma essenziali, come i cuscinetti a sfera, che guidano il progresso verso un futuro più sostenibile. Grazie anche all’integrazione con l’intelligenza artificiale, queste soluzioni stanno diventando sempre più efficienti e performanti.”Sono un elemento chiave nell’ottimizzazione delle infrastrutture energetiche e nella riduzione dell’impatto ambientale,” continua Magotti. “Le innovazioni nella progettazione e nell’efficienza dei cuscinetti a sfera hanno reso possibili applicazioni fondamentali per le energie verdi.” Ad esempio, nel settore fotovoltaico, i cuscinetti permettono il movimento delle strutture che seguono il sole, massimizzando l’efficienza energetica. Anche nelle turbine eoliche, migliorano le prestazioni e l’affidabilità, aumentando la produzione di energia e riducendo il consumo di lubrificanti. Inoltre, nel settore della mobilità elettrica, l’efficienza dei cuscinetti è cruciale per ridurre i consumi.Questi componenti sono utilizzati in ogni settore industriale, dall’automotive all’agricoltura, dal ferroviario all’aerospaziale. In particolare, nella green energy, i cuscinetti a sfera sono presenti in pale eoliche, motori elettrici, impianti fotovoltaici e centrali energetiche di vario tipo. “L’intelligenza artificiale – chiarisce Magotti – è preziosa in vari ambiti, come la manutenzione predittiva, l’ottimizzazione delle prestazioni e l’identificazione dei difetti. Utilizzando tecniche avanzate come l’analisi delle vibrazioni e il deep learning, l’AI può individuare problemi specifici, migliorando l’efficienza energetica e la durata dei cuscinetti”.Grazie alla riduzione dell’attrito fino al 30%, i cuscinetti a sfera contribuiscono significativamente alla diminuzione del consumo energetico e delle emissioni di CO2, con un impatto ambientale positivo. “I produttori – aggiunge Magotti – sono impegnati a migliorare costantemente il design dei cuscinetti per aumentarne le prestazioni e l’efficienza energetica. In Italia, il settore è al centro dell’attenzione delle multinazionali, che stanno acquisendo numerose realtà locali.”Il mercato globale dei cuscinetti, recentemente valutato a 111,59 miliardi di dollari, è in forte crescita e si prevede che raggiungerà i 226,6 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuo del 10,6%. “Grazie alle loro applicazioni nella produzione di energia pulita, i cuscinetti a sfera sono in prima linea nella costruzione di un futuro energetico sostenibile”. conclude Magotti.(Foto: stockwerkfotodesign | 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Eni avvia produzione di gas da giacimento Argo Cassiopea nel Canale di Sicilia

    (Teleborsa) – Eni, colosso energetico italiano, ha avviato oggi la produzione di gas dal giacimento Argo Cassiopea, il più importante progetto di sviluppo a gas sul territorio italiano.Il gas, proveniente da uno dei quattro pozzi sottomarini perforati nei mesi scorsi nel Canale di Sicilia, è stato trasportato tramite una linea sottomarina di 60 km di lunghezza fino all’impianto di trattamento di Gela. Qui il gas verrà trattato e poi immesso nella rete nazionale, contribuendo a soddisfare il fabbisogno energetico italiano.Il giacimento Argo Cassiopea, operato da Eni in joint venture con il partner Energean, entra in produzione a soli tre anni dall’avvio dei lavori. La produzione avviene tramite uno sviluppo interamente sottomarino, privo di impatti visivi e con emissioni prossime allo zero. L’installazione dedicata di 3,6 MWp di pannelli fotovoltaici consentirà di raggiungere la neutralità carbonica per le emissioni Scope 1 e 2. Le riserve di Argo Cassiopea sono stimate in circa 10 miliardi di metri cubi di gas e la produzione annuale di picco sarà di 1,5 miliardi di metri cubi di gas. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas, stoccaggi UE pieni all’89,4%

    (Teleborsa) – Le riserve di gas negli stoccaggi dei paesi dell’Unione europea hanno raggiunto l’89,40% il 17 agosto, in aumento dello 0,32% rispetto al giorno precedente, secondo gli ultimi dati di Gas Infrastructure Europe (GIE).Gli stoccaggi italiani sono pieni al 90,97%, in aumento dello 0,22%. LEGGI TUTTO