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    ESPE, commessa da 5 milioni di euro per impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – ESPE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha concluso un accordo con un importante cliente italiano parte di un gruppo tra i principali produttori di energia a livello internazionale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra in provincia di Matera per complessivi 9,2 MWp pari a circa 5 milioni di euro. Si prevede l’ultimazione della installazione entro il primo semestre 2025.”Siamo entusiasti di aver concluso questo importante accordo con uno dei principali attori del settore energetico italiano ed internazionale – ha commentato l’AD Enrico Meneghetti – L’implementazione e la realizzazione di questo nuovo impianto fotovoltaico non solo ci consente di rafforzare la nostra posizione e di ampliare il nostro portafoglio ordini ma anche di essere parte attiva nel processo di riqualificazione dell’area in cui verrà installato, sottoposta a bonifica da parte del nostro cliente”.A seguito della firma di questo nuovo contrato, alla data odierna il portafoglio ordini ammonta a circa 102 milioni di Euro ed è costituito per il 98% da fotovoltaico. L’attuale portafoglio ordini si esplica entro la fine del primo semestre 2025.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Sonatrach, accordo per aumentare spedizioni di gas in Slovenia

    (Teleborsa) – Sonatrach, società energetica statale algerina, ha siglato un accordo con la società slovena Geoplin.Tale accordo, negoziato nell’ambito del contratto di compravendita di gas naturale che lega le due società, riguarda l’incremento dei quantitativi di gas naturale trasportati in Slovenia attraverso il gasdotto che collega l’Algeria all’Italia.”Con questo accordo, Sonatrach consolida la propria posizione sul mercato sloveno, soddisfacendo allo stesso tempo la crescente domanda di gas naturale sul mercato europeo – si legge in una nota – Questa collaborazione non solo rafforza la presenza dell’Algeria sulla scena energetica internazionale, ma dimostra anche il suo impegno nell’estendere i temi della cooperazione economica bilaterale a un livello più avanzato”.(Foto: Ansa) LEGGI TUTTO

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    Enel, assemblea approva bilancio 2023 e dividendo complessivo di 0,43 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Enel ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023 e un dividendo complessivo pari a 0,43 euro per azione, in aumento del 7,5% rispetto al dividendo complessivo pari a 0,40 euro per azione riconosciuto per l’esercizio 2022, e deliberata la distribuzione di 0,215 euro per azione quale saldo del dividendo – di cui 0,065 euro a titolo di distribuzione dell’utile di esercizio 2023 e 0,15 euro a titolo di parziale distribuzione della riserva disponibile denominata “utile accumulati” – tenuto conto dell’acconto di 0,215 euro per azione già pagato nel mese di gennaio 2024. Tale saldo del dividendo verrà messo in pagamento – al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla record date di seguito indicata e al lordo delle eventuali ritenute di legge – a decorrere dal 24 luglio 2024, previo stacco della cedola n. 40 in data 22 luglio 2024 e record date in data 23 luglio 2024.L’assemblea ha poi rinnovato l’autorizzazione al consiglio di amministrazione all’acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 500 milioni di azioni della Società, rappresentative del 4,92% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 2 miliardi di euro, previa revoca della precedente analoga autorizzazione conferita dall’assemblea ordinaria del 10 maggio 2023.Approvati il Piano di incentivazione di lungo termine per il 2024 destinato al management del Gruppo Enel, nonché la Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2024 e sui compensi corrisposti nel 2023. LEGGI TUTTO

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    EIA: scorte settimanali petrolio crescono a sorpresa

    (Teleborsa) – Sono salite inaspettatamente le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 17 maggio 2024, sono cresciuti di 1,8 milioni di barili a 458,8 MBG, contro attese per un decremento di 2,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una salita di 0,4 milioni arrivando a 116,7 MBG, contro attese per un variazione di -0,8 1milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 0,9 milioni a quota 226,8 MBG (era atteso un decremento di 1,6 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 1 milione a 368,8 MBG. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, prezzi in calo: pesano timori domanda debole su attese tassi Fed

    (Teleborsa) – Si muovono al ribasso i future sugli indici petroliferi penalizzati dalle aspettative degli analisti di tassi di interesse statunitensi più alti ancora a lungo, a fronte di una inflazione persistente, che deprimeranno la domanda dei consumatori e dell’industria.Frattanto il Brent scivola dell’1,42% a 82,51 dollari il barile mentre il West Texas intermediate (WTI) cala dell’1,59% a 78,03 dollari. Funzionari della Federal Reserve statunitense hanno detto che attenderanno ulteriori segnali di rallentamento dell’inflazione prima di prendere in considerazione tagli dei tassi di interesse.La Fed ritiene “incoraggianti” i dati che indicano un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche, ma “è ancora troppo presto per affermare che il processo disinflazionistico è duraturo”: E’ quanto ha affermato il vicepresidente della Fed Philip Jefferson, intervenendo ad un evento a New York, e confermato anche da altri esponenti della banca centrale USA. Questo implica che il primo taglio dei tassi potrebbe slittare a settembre e che quest’anno ve ne saranno al massimo due.I mercati, ora in attesa delle minutes del FOMC domani, accolgono con un certo malumore le conferme di un possibile slittamento del taglio dei tassi USA a settembre ed anche oltre.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Eni, via libera assemblea a bilancio e piano azionariato diffuso

    (Teleborsa) – Via libera dall’assemblea degli azionisti di Eni al bilancio 2023 che chiude con l’utile di 3,272 miliardi e all’attribuzione dello stesso utile di esercizio alla riserva disponibile. Inoltre alla distribuzione del dividendo annuale 2024 di 1 euro per azione. L’assemblea ha approvato il Piano di azionariato diffuso 2024-2026, a favore della generalità dei dipendenti Eni conferendo al consiglio di amministrazione ogni potere necessario per l’attuazione del Piano stesso, anche attraverso soggetti a ciò delegati e l’autorizzazione al consiglio di amministrazione a disporre fino a un massimo di 10,5 milioni di azioni proprie al servizio dell’attuazione del Piano.Inoltre l’assemblea ha approvato l’autorizzazione al consiglio di amministrazione a procedere all’acquisto di azioni della società, in più volte, per un periodo fino alla fine di aprile 2025. Il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 328.000.000 azioni ordinarie per un esborso complessivo fino a 3,5 miliardi di euro, di cui fino a massimo 321.600.000 azioni per finalità di remunerazione degli azionisti; fino a massimo 6.400.000 azioni per costituire la provvista azionaria a servizio del Piano di azionariato diffuso. LEGGI TUTTO

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    A2A, Mazzoncini: per la prima volta produzione rinnovabile supera fossile

    (Teleborsa) – “Per la prima volta nella storia di A2A la produzione di energia rinnovabile, che per noi vuol dire idroelettrico, eolico e fotovoltaico, ha superato la produzione da fonti fossili che per noi sono centrali a gas. Mentre è definitivamente chiusa la nostra centrale a carbone e quella in Sicilia a olio combustibile”. Lo ha detto l’AD di A2A, Renato Mazzoncini, in conference call con gli analisti sui risultati del primo trimestre. In particolare, la generazione di energia da fonti rinnovabili è stata pari a 1,3TWh, quasi raddoppiata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per i maggiori volumi idroelettrici (+104%) a seguito dell’aumento della piovosità registrata nel trimestre rispetto allo stesso periodo del 2023 – penalizzato dal perdurare della forte siccità che aveva interessato il 2022 – e per il contributo dell’impianto eolico di Matarocco in esercizio da settembre dello scorso anno.”Il 2024 sembra essere tornato su livelli normali, con oltre 4,4 TWh annui di idroelettrico – ha aggiunto – dopo un 2022 in cui ne abbiamo prodotti 2,7 TWh, saliti a 3,7 nel 2023″. “Questo livello di produzione alta – ha sottolineato – unito al fatto che siamo cresciuti molto nella produzione rinnovabile con un nuovo impianto eolico in Sicilia, ha fatto sì che per la prima volta nella storia di A2A in un trimestre la produzione da rinnovabile abbia superato quella da energia fossile da centrali a gas, riducendo del 43% le nostre emissioni di Co2”. LEGGI TUTTO

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    Enel, De Angelis: closing dismissioni entro primo semestre, in linea con piano risparmi

    (Teleborsa) – “Enel ha avuto un forte inizio del 2024, guidato da un solido delivery in tutti i business e in tutte le aree geografiche, con una migliore generazione di cassa e i passi avanti nel programma di efficienza: sono stati raggiunti già 300 milioni di euro del target presentato al Capital Markets Day di 1 miliardo di euro”. Lo ha affermato il CFO di Enel, Stefano De Angelis, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024.”I risultati raggiunti nel primo trimestre offrono quindi ampia visibilità sull’evoluzione dell’anno e supportano gli obiettivi per l’intero 2024″, ha aggiunto.Analizzando i driver per raggiungere la guidance 2023, il CFO ha detto che “nella divisione Grids l’evoluzione operativa globale è in linea con le aspettative di piano, così come gli investimenti per lo sviluppo e l’upgrade qualitativo in Italia”. Sul fronte delle rinnovabili, la crescita dell’asset base e la gestione ottimizzata dell’energia sono destinate a sostenere una migliore marginalità.Per quanto riguarda il risparmio dei costi, il CFO ha sottolineato che “quasi metà dei risparmi è stato raggiunto a livello corporate, mentre altri a livello di business, come ad esempio negli USA sono stati ottimizzati costi non riguardanti la generazione rinnovabile”.Analizzando le spese finanziarie, De Angelis ha detto che “il costo del debito è stato sostanzialmente stabile con riduzione del debito lordo prevista a partire dal secondo trimestre del 2024, mentre c’è stato un effetto positivo delle coperture, che dovrebbero normalizzarsi nel corso dell’anno”.”Gli ottimi risultati nel primo trimestre sono supportati da un modello di business resiliente e siamo sulla buona strada per raggiungere tutti gli obiettivi, rimanendo disciplinati sui costi e negli investimenti – ha detto il CFO – Le dismissioni annunciate saranno interamente incassate nel breve termine, entro la fine del primo semestre e sono confermati gli obiettivi 2024-2026 con potenziale upside per la remunerazione degli azionisti in linea con le linee guida del Capital Markets Day”.Con riguardo alla finalizzazione dei deal di M&A in sospeso, De Angelis ha detto che “la cessione della Distribuzione in Perù sarà chiusa prima della fine del trimestre. Tutte le autorizzazioni sono state ottenute in Perù, ma stiamo aspettando la fine del procedimento in Cina, essendo il compratore cinese. Ci aspettiamo di chiudere il deal in alcune settimane, in sostanza a giugno”. “Per quanto riguarda gli asset della Generazione, che rientrano nel deal siglato dopo, questo sarà addirittura concluso prima, penso sia una questione di giorni”, ha aggiunto.Riassumendo, ha detto che nella call dei risultati al 30 giugno “cambieremo parte della presentazione e dello speech, perché avremo finalizzato la maggior parte del programma di M&A”. LEGGI TUTTO