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    Gazprom, utile 1° semestre crolla con calo esportazioni verso Europa

    (Teleborsa) – Gazprom, colosso energetico a controllo statale, ha chiuso il primo semestre del 2023 con un utile netto pari a 296,2 miliardi di rubli (circa 2,86 miliardi di euro), in netto calo rispetto ai 2,5 trilioni di rubli dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono scesi a 4,11 trilioni di rubli (circa 39,7 miliardi di euro), in calo di oltre il 41% rispetto a un anno fa. Per entrambi i dati si tratta dei valori più bassi dalla prima metà del 2020.”Il calo delle esportazioni verso l’Europa è stato parzialmente compensato dall’aumento delle forniture alla Cina, che continuerà a crescere nel rispetto degli obblighi contrattuali, nonché dall’efficiente gestione del business petrolifero”, ha commentato Famil Sadygov, vicepresidente del comitato direttivo di Gazprom.Il debito netto rettificato alla fine del secondo trimestre del 2023 ammontava a circa 4,9 trilioni di rubli, con la sua crescita rispetto alla fine del 2022 che è “in gran parte dovuta all’impatto delle differenze di cambio”, sottolinea Sadygov. Il rapporto debito netto/EBITDA rettificato in dollari è pari a 1,9, “un range di comfort” secondo il manager.Scendendo più nei dettagli del resoconto, pubblicato dalla società nel suo canale Telegram, Gazprom ha generato una perdita netta di 18,6 miliardi di rubli (circa 180 milioni di dollari) nel secondo trimestre del 2023, dopo un utile netto di 1,03 trilioni di rubli un anno prima (circa 9,9 miliardi di euro). LEGGI TUTTO

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    Gas, prezzo sale in Europa su timori per scioperi GNL in Australia

    (Teleborsa) – Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, ha terminato la seduta odierna con un rialzo dell’8,03% a quota 37,57 euro/MWh. L’andamento della commodity scambiata sulla piazza di Amsterdam rimane – come nelle scorse settimane – in balia delle notizie in arrivo dall’Australia, in quanto gli operatori attendono maggiore chiarezza su potenziali interruzioni della fornitura presso importanti impianti di gas naturale liquefatto (GNL) del paese.Da un lato, Woodside Energy ha raggiunto un accordo con i sindacati dei lavoratori dei suoi impianti di GNL della North West Shelf in Australia occidentale, scongiurando un’azione sindacale che sarebbe dovuta iniziare all’inizio del mese prossimo.I lavoratori appartenenti agli stessi sindacati hanno però votato per l’autorizzazione allo sciopero presso due impianti di GNL in Australia occidentale gestiti da Chevron, anche se probabilmente ci vorranno diverse settimane prima di un’azione sindacale. In teoria, lo sciopero potrebbe formalmente partire già il 7 settembre.Chevron ha affermato che “continuerà a lavorare attraverso il processo di contrattazione mentre cerchiamo risultati che siano nell’interesse sia dei dipendenti che dell’azienda”. I due impianti GNL australiani gestiti da Chevron rappresentano circa il 5% della fornitura globale di GNL.”L’Australia non è tipicamente un fornitore di GNL per l’UE, tuttavia l’eliminazione di questa fornitura costringerebbe gli acquirenti asiatici a cercare altrove – hanno scritto gli analisti di ING – Di conseguenza, probabilmente vedremmo una concorrenza più aggressiva per l’offerta in un mercato del GNL più ristretto”.Secondo gli esperti, “uno sciopero breve sarà gestibile. Tuttavia, uno sciopero che attraversa gran parte dell’inverno dell’emisfero settentrionale sarebbe più preoccupante. La domanda europea di gas praticamente raddoppia durante i mesi invernali, e quindi lo stoccaggio diminuirà naturalmente. In un mercato in cui un’ampia quota dell’offerta globale di GNL è assente, lo stoccaggio diminuirebbe a un ritmo più rapido, in particolare data la maggiore dipendenza dell’Europa dal GNL. Ciò probabilmente spingerebbe i prezzi più in alto di quanto inizialmente pensato”. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 1,329 milioni di quote di emissione a 84,70 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 1,329 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 84,70 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente.(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Var Energi, Nick Walker nominato CEO. Torger Rod diventa COO

    (Teleborsa) – Var Energi, società energetica quotata a Oslo e controllata da Eni, ha comunicato che Nick Walker si unirà alla società con il ruolo di CEO, mentre l’attuale CEO Torger Rod passerà al nuovo ruolo di COO. Il cambio al vertice arriva a poca distanza dall’acquisizione di Neptune Energy Norge da parte della società, che accelererà la sua posizione come leader indipendente nel settore E&P in Norvegia. Var Energi è attualmente il terzo operatore più grande sulla piattaforma continentale norvegese e l’acquisizione ne amplierà, diversificherà e rafforzerà ulteriormente la crescita e la creazione di valore.Walker ha recentemente ricoperto la carica di CEO di Lundin Energy fino alla metà del 2022, quando è stata acquisita da Aker, e ha precedentemente lavorato con BP, Talisman Energy, Africa Oil e Vedanta – Cairn Oil & Gas. Ha 30 anni di esperienza internazionale in ruoli di leadership tecnica, commerciale e esecutiva. Assumerà la carica di CEO a partire dal 5 settembre 2023.”Torger Rod ha guidato l’azienda attraverso una fase di trasformazione e ha ottenuto ottimi risultati operativi e finanziari, tra cui un’IPO di grande successo, la citata acquisizione di Neptune, il rafforzamento dell’organizzazione, oltre a realizzare ambizioni strategiche – ha commentato il presidente Thorhild Widvey – Ora metterà in campo le sue profonde competenze operative e la sua comprensione dell’organizzazione nel ruolo di COO per continuare a guidare il miglioramento, l’integrazione e la trasformazione dell’azienda”. LEGGI TUTTO

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    Hawaiian Electric citata in giudizio da autorità dopo incendi. S&P taglia rating

    (Teleborsa) – La contea di Maui, nelle Hawaii (USA), ha citato in giudizio Hawaiian Electric accusando la compagnia elettrica di aver agito con negligenza, non avendo spento le sue apparecchiature nonostante gli avvertimenti che i venti degli uragani avrebbe potuto abbattere le linee elettriche, innescando incendi. Secondo le autorità, l’abbattimento delle linee elettriche ha provocato gli incendi che hanno ucciso almeno 115 persone, sfollandone altre centinaia.Le perdite “gravi e catastrofiche” dovute agli incendi “avrebbero potuto essere facilmente prevenute” se l’azienda elettrica avesse implementato un piano per interrompere l’energia elettrica, ha affermato la contea.Intanto, Hawaiian Electric ha dichiarato che sospenderà il dividendo a partire dal terzo trimestre e ha annunciato altre misure per rafforzare il proprio bilancio.Inoltre, S&P Global ha declassato Hawaiian Electric e tutte le sue controllate al rating “B-” da “BB-“, citando il probabile accesso difficile della società ai mercati dei capitali. LEGGI TUTTO

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    Combustibili fossili, FMI: “Balzo record a 7mila miliardi”

    (Teleborsa) – Con i governi che hanno aiutato i consumatori e le imprese durante il balzo dei prezzi dell’energia causati dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dalla ripresa economica della pandemia, lo scorso anno i sussidi per i combustibili fossili sono saliti alla cifra record di 7mila miliardi di dollari. È quanto emerge da un working paper del Fondo Monetario Internazionale. I sussidi elargiti – rileva il report del Fmi – rappresentano il 7,1% del pil globale, ovvero più di quanto i governi spendono ogni anno sull’istruzione (4,3% del totale) e due terzi di quanto spendono per la sanità (10,9%). LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 1,329 milioni di quote di emissione a 85,51 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 1,329 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 85,51 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente.(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Petrolio, EIA: scorte greggio in calo di 6,1 milioni, oltre attese

    (Teleborsa) – Sono diminuite molto più del previsto le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 18 agosto 2023, sono scesi di 6,1 milioni di barili a 433,5 MBG, contro attese per un decremento di 2,85 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di +0,9 milioni, arrivando a 116,7 MBG, contro attese per un variazione di +0,2 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento pari a +1,5 milioni a quota 217,6 MBG (era atteso un decremento di 0,8 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentati di 0,5 milioni a 348,9 MBG. LEGGI TUTTO