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    Sempra Energy, ricavi e utile rettificato in crescita nel 3Q25, aggiornato outlook EPS ordinario FY25

    (Teleborsa) – Sempra Energy ha chiuso il terzo trimestre 2025 con utile GAAP di 77 milioni di dollari, corrispondente a 0,12 dollari per azione diluita, in netto calo rispetto ai 638 milioni di dollari, pari a 1,00 dollari per azione diluita, del pari periodo del 2204. Su base rettificata, l’utile del terzo trimestre 2025 è stato di 728 milioni di dollari, pari a 1,11 dollari per azione diluita, in aumento rispetto ai 566 milioni, pari a 0,89 dollari per azione diluita, registrati nel 2024. L’utile per azione rettificato ha superato il consensus degli analisti che si era fermato a 0,89 dollari per azione.Nel trimestre l’azienda di infrastrutture energetiche ha totalizzato ricavi per 3,15 miliardi di dollari, in crescita rispetto a 2,78 miliardi del corrispondente periodo 2024. Il dato ha battuto anche le stime degli analisti ferme a 2,99 miliardi.Nei primi nove mesi del 2025 l’utile si è attestato a 1,444 miliardi di dollari, ovvero 2,21 dollari per azione diluita, in netto calo rispetto a 2,152 miliardi, ovvero 3,38 dollari per azione diluita, nei primi nove mesi del 2024. Gli utili rettificati per i primi nove mesi del 2025 sono stati pari a 2,253 miliardi, ovvero 3,45 dollari per azione diluita, in crescita rispetto agli 1,987 miliardi, ovvero 3,12 dollari per azione diluita, del pari periodo dell’anno precedente.Durante il trimestre, Sempra ha annunciato un’operazione strategica per la vendita del 45% in Sempra Infrastructure Partners (SI Partners) alle affiliate di KKR. La vendita supporta direttamente le cinque iniziative di creazione di valore di Sempra, progettate per semplificare il modello di business di Sempra, finanziare in modo efficiente una campagna di raccolta capitali record e migliorare la solidità finanziaria. La transazione dovrebbe concludersi tra il secondo e terzo trimestre del 2026, subordinatamente alle necessarie approvazioni normative e di altro tipo e alle altre condizioni di chiusura. Per quanto riguarda la prevista vendita di Ecogas México, S. de R.L. de C.V., la società ha segnalato che il processo di vendita continua a progredire con un forte interesse da parte di acquirenti strategici e finanziari.Sempra, infine, ha aggiornato la previsione di utile per azione ordinaria (EPS) GAAP per l’intero 2025, compresa tra 3,05 e 3,45 dollari, che riflette i risultati effettivi fino al terzo trimestre, mentre ha confermato la previsione di utile per azione rettificato per l’intero 2025, compresa tra 4,30 e 4,70, e ha confermato la previsione di utile per azione per il 2026, compresa tra 4,80 e 5,30 dollari. La società ha confermato inoltre la previsione di un tasso di crescita annuo composto (Cagr) dell’EPS a lungo termine, pari o superiore al 7%-9%, per il periodo 2025-2029. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Mossa: insurbanking con Alleanza prenderà slancio dopo phasing-in di sei mesi

    (Teleborsa) – “La qualità del network di distribuzione di Alleanza è alta e ciò è dimostrato dal miglioramento dei risultati della società negli anni”. Lo ha detto l’Amministratore Delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2025.Parlando del progetto sull’Insurbanking con Alleanza, ha fatto notare che quest’ultima ha un’ampia base di clienti affluent: il 55% dei clienti Alleanza è affluent (patrimonio tra 50.000 e 500.000 euro), con una “piccola” quota nel segmento private (circa 19.000 clienti). Inoltre, c’è un ampio patrimonio targetizzabile: secondo stime interne, il patrimonio totale dei clienti di Alleanza ammonta a circa 170 miliardi di euro, di cui il 75% detenuto da istituti terzi. Infine, il patrimonio dei clienti non è allocato in modo efficiente: l’80% del patrimonio è costituito da conti correnti e titoli.Banca Generali prevede che l’insurbanking raggiungerà volumi pari a 7-8,5 miliardi di euro entro il 2030, pari al 5%-7% del patrimonio targetizzabile totale di Alleanza gestito da istituti terzi. I ricavi netti sono previsti sulla base di: margine netto di 60-65 punti base sulla componente di investimento dei prodotti ibridi (75-80 punti base lordi), margine netto di 80-90 punti base su prodotti bancari e AUC. I costi di set-up totali sono pari a 5-6 milioni di euro, interamente contabilizzati nel 2025La collaborazione serve a “creare un nuovo motore di crescita per entrambe le società”, ha sottolineato Mossa. In particolare, offre ai clienti di Alleanza una nuova gamma integrata di prodotti bancari e assicurativi con l’obiettivo di liberare un’ampia liquidità inutilizzata nei conti correnti detenuti presso istituti terzi; offre alla rete di Alleanza nuovi strumenti per ampliare la comprensione delle esigenze dei clienti, aumentare l’efficienza nella gestione dei flussi finanziari e l’allocazione personalizzata degli investimenti delle famiglie; consente a Banca Generali di espandere ulteriormente il proprio business rivolgendosi al segmento affluent, capitalizzando sulle proprie fabbriche di prodotti proprietarie per migliorare la leva operativa e guidare la crescita dei ricavi.Sull’insurbanking, “ci aspettiamo di generare una crescita sostenibile dalla seconda parte del prossimo anno, in quanto il prossimo anno è di phasing in, ma siamo partiti e iniziamo a vedere già numeri postivi. Non ci vorranno più di 6 mesi per raggiungere la velocità buona, quindi possiamo spalmare le previsioni al 2030 negli anni, considerando un po’ di phasing in il prossimo anno”. LEGGI TUTTO

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    Private Banking, Gota: “Previdenza complementare cruciale per Unione risparmio”

    (Teleborsa) – “Il successo della Savings and Investments Union è legato a doppio filo allo sviluppo della previdenza complementare e a come verrà concretizzata la Raccomandazione della Commissione Europea sui Saving Investment Account, che riteniamo debbano essere pensati per essere proposti nell’alveo della consulenza”. E’ quanto affermato da Maria Luisa Gota, Amministratore Delegato di Eurizon e Presidente Assogestioni, nel corso del XXI Forum del Private Banking su “Saving & Investments Union – Il ruolo del risparmio privato”.”La previdenza complementare – aggiunge Gota – rappresenta uno snodo necessario e indispensabile per dare un boost all’investimento di lungo termine. Assogestioni da tempo porta avanti il dialogo con gli stakeholder istituzionali su proposte concrete per una riforma del secondo pilastro ormai non più rinviabile”. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Mossa: fiduciosi di più che raddoppiare contributo di Intermonte entro 2030

    (Teleborsa) – L’integrazione di Intermonte nel gruppo rafforza il posizionamento strategico di Banca Generali, sia ampliando le competenze di Banca Generali nell’area Global Markets che rafforzando l’offerta di Banca Generali per imprenditori e PMI. Lo ha detto l’Amministratore Delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2025.Per fare un esempio di come le cose stiano andando bene, Mossa ha citato il fatto che “ottobre è stato il mese migliore per i certificati, sia sui volumi che sui margini, e grazie all’expertise dei professioni di Intermonte in questo asset sono sicuro che i numeri miglioreranno nei prossimi mesi”.Il gruppo si sta focalizzando sullo sviluppare una proposta di valore distintiva per imprenditori e PMI, un segmento chiave del Private Banking, sia per la creazione di nuova ricchezza che per l’esposizione al trasferimento di ricchezza generazionale. “Abbiamo già avuto oltre 130 meeting con imprenditori top e siamo vicini ad alcuni mandati”, ha sottolineato.”Una delle opportunità migliori è legata al trasferimento generazionale della ricchezza – ha sottolineato – E ora abbiamo i clienti nel nostro portfolio e abbiamo le competenze per sfruttare queste occasioni”.”Siamo fiduciosi di più che raddoppiare la contribuzione del net banking income di Intermonte entro il 2030, passando dai 42 milioni di euro del 2024 a 80-90 milioni di euro nel 2030″, ha spiegato. Sono previste sinergie pari al 25%-30% del totale entro il 2026.L’AD ha spiegato che AUC e Trading saranno trainati dall’internalizzazione dei margini su prodotti strutturati e altri titoli (ETF, azioni) e altre negoziazioni; i prodotti gestiti trainati principalmente dalle commissioni sui prodotti AUM (fondi/wrapper finanziari) con protezione del capitale; investment banking trainato dalle commissioni di M&A e dagli afflussi derivanti dall’acquisizione di eventi di liquidità.”I costi di set-up totali sono pari a 6 milioni di euro, interamente contabilizzati nel 2025, e il cost income è quasi in linea con quello della banca, quindi c’è una leva operativa molto positiva”, ha sottolineato Mossa. LEGGI TUTTO

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    Servizi Italia, Cometa raggiunge il 95,08% del capitale. Dopo acquisto azioni residue ci sarà il delisting

    (Teleborsa) – Cometa rende noto i risultati definitivi dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni di Servizi Italia. Sulla base dei risultati definitivi comunicati dall’intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni, Banca Akros – gruppo Banco BPM, alla chiusura del periodo di adesione, risultano portate in adesione all’offerta complessive 3.706.048 azioni, rappresentative dell’11,65% del capitale sociale e pari al 61,42% delle azioni oggetto dell’offerta. L’offerente, si legge nella nota, ha effettuato acquisti di Azioni sul mercato per un numero complessivo di 3.997.539 azioni, rappresentative del 12,57% del capitale sociale di Servizi Italia. Cometa quindi, a esito dell’offerta, computando altresì le azioni detenute dalle persone che agiscono di concerto e le 2.686.226 azioni proprie detenute, una partecipazione in Servizi Italia pari a complessive 30.244.082 azioni, rappresentativa del 95,08% del relativo capitale sociale. A seguito dei risultati ricorrono i presupposti per l’esercizio del diritto di acquisto e per l’adempimento dell’obbligo di acquisto delle azioni rappresentative del 4,92% del capitale sociale), attraverso un’unica procedura concordata con Consob e Borsa Italiana. Successivamente alla procedura congiunta, Borsa Italiana disporrà, la sospensione delle azioni di Servizi Italia dalle negoziazioni su Euronext Milan, Segmento Star, e il delisting. LEGGI TUTTO

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    Fidia rivede piano, prevede perdita nel 2023

    (Teleborsa) – Il CdA di Fidia, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fresatura, ha esaminato e aggiornato il piano industriale approvato in data 17 marzo/12 maggio 2023, limitatamente ai dati economici e patrimoniali attesi per l’esercizio 2023 e, limitatamente a quelli patrimoniali, anche per l’esercizio 2024.Per quanto riguarda i ricavi, il Piano Industriale Aggiornato prevede per l’esercizio 2023, rispetto al Piano Industriale, una limitata riduzione degli stessi da 30,1 milioni di euro a 29 milioni di euro, che tuttavia a livello di valore aggiunto comporta una riduzione di 148 mila euro rispetto al dato originariamente previsto.L’aggiornamento più significativo riguarda la stima dell’EBITDA atteso per l’esercizio 2023, che era stato previsto pari a 2,1 milioni di euro nel Piano Industriale (+4,7 milioni rispetto al 2022) e che il Piano Industriale Aggiornato prevede, invece, pari a 1 milioni di euro (+3,6 milioni rispetto al 2022). L’aggiornamento del dato dell’EBITDA atteso per il 2023 ha comportato una revisione anche del dato atteso relativo al risultato netto 2023, che da positivo (83 mila euro) è atteso invece negativo per 574 mila euro.”La riduzione dell’EBITDA atteso – si legge in una nota – è principalmente ascrivibile ai maggiori costi fissi registrati rispetto a quanto preventivato nel Piano Industriale, quale conseguenza di una serie di fattori, tra i quali, il saldo dei costi derivanti dalla contestuale riduzione del personale e dall’assunzione di nuove figure professionali, l’incremento dei costi per viaggi e trasferte, alcuni costi necessari per la partecipazione a fiere internazionali, nonché alcune riclassifiche di ammortamenti”.Il CdA ha anche predisposto un Secondo Supplemento al Prospetto Informativo, che sarà depositato senza indugio presso la CONSOBcongiuntamente all’istanza di approvazione.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ecosuntek conclude acquisto del 46,775% di +Energia

    (Teleborsa) – Ecosuntek, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’intera filiera dell’energia elettrica, ha comunicato che la controllata Eco Trade ha perfezionato l’acquisto della partecipazione del 46,775% +Energia. Si tratta di una partecipazione maggiore rispetto al 44,775% stabilita negli accordi preliminari siglati in estate. Il prezzo complessivo è stato pari a 23 milioni di euro. +Energia opera ormai da circa 15 anni nel libero mercato della vendita di energia elettrica ed è società accreditata presso l’ARERA.”Questa importante acquisizione rappresenta per Ecosuntek la posa definitiva del tassello mancante per rendere completa l’offerta del gruppo – ha commentato l’AD Matteo Minelli – Il gruppo Ecosuntek si occupa dell’intera gestione della filiera energetica, dalla produzione alla distribuzione e vendita al settore privato e business su territorio nazionale. Grazie a questa operazione, potremmo espandere ulteriormente la nostra penetrazione nel mercato, in particolare nel settore retail che riteniamo possa avere importanti margini di crescita nei prossimi anni”.”Non potevamo scegliere partner migliore di +Energia per accompagnarci in questo percorso – ha aggiunto – Un passato di 15 anni nel mercato di vendita dell’energia e l’apertura all’innovazione hanno reso +Energia l’interlocutore ideale per il nostro progetto. Adesso possiamo dire di rappresentare un’offerta a 360 gradi, con basi solide, nella filiera energetica nazionale pronta a sfruttare le occasioni del mercato. E soprattutto si tratta di un’offerta basata sull’energia rinnovabile che sta vivendo un periodo di crescita senza precedenti, oltre ad avere un basso impatto ambientale”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Nagel: politica monetaria sta funzionando, non mollare troppo presto

    (Teleborsa) – “La settimana scorsa abbiamo lasciato i tassi di interesse invariati per la prima volta da luglio 2022. Considerate le attuali prospettive di inflazione e l’inasprimento della politica monetaria già attuato, ritengo che ciò sia corretto”. Lo ha affermato Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), ad un evento a Berlino.”La nostra politica monetaria restrittiva sta funzionando, ma non dobbiamo mollare troppo presto – ha spiegato – Piuttosto, i tassi di interesse di riferimento dovranno rimanere a un livello sufficientemente elevato per un periodo sufficientemente lungo. Non è ancora possibile dire se i tassi di interesse abbiano già raggiunto il picco: rimaniamo strettamente dipendenti dai dati”.Secondo Nagel, “esistono diversi rischi al rialzo per l’inflazione. Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente potrebbero far salire i prezzi dell’energia e rendere più incerte le prospettive a medio termine”. “La nostra posizione di politica monetaria deve garantire che l’inflazione ritorni al 2% – ha aggiunto – L’inflazione si è dimostrata tenace e non è stata ancora sconfitta”. LEGGI TUTTO