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    Whirlpool, la protesta dei lavoratori si sposta in città. Conte: stipendi garantiti fino al 31 dicembre

    (Teleborsa) – Prosegue la protesta dei lavoratori della Whirlpool contro la chiusura dell’impianto previsto per sabato 31 ottobre che hanno accettato però di spostare la protesta dallo svincolo autostradale nei pressi dello stabilimento e si stanno ora dirigendo in città.”Abbiamo ringraziato il prefetto per la sensibilità che ha avuto nei nostri confronti – ha affermato un delegato della Rsu dopo l’incontro con Marco Valentini parlando ai manifestanti – ci ha letto le lettere che ha inviato a Conte, Lamorgese e Patuanelli. Ci ha comunicato che oggi ci sarà un comunicato stampa del presidente del Consiglio in cui si annuncia un incontro con l’amministratore delegato della Whirlpool. Noi abbiamo risposto che va bene questo primo passaggio, sgomberiamo l’autostrada ma saremo in città a manifestare fin quando non arriva un messaggio certo”.”Vorrei ribadire l’impegno massimo del Governo per preservare l’occupazione a Napoli e rilanciare il sito produttivo”, ha nel frattempo dichiarato il Presidente del Consiglio Conte durante il question time alla Camera. E ha aggiunto che sebbene la data di cessazione delle attività è stata confermata per sabato, “la multinazionale ha affermato che avrebbe comunque garantito la retribuzione dei lavoratori fino al 31 dicembre 2020 e che solo dopo tale data avrebbe avviato le procedure di licenziamento”.La protesta in corso rientra nelle otto ore di sciopero proclamate dalle organizzazioni sindacali di categoria per sollecitare il governo ad un intervento deciso sulla multinazionale per scongiurare la cessazione delle attività produttive. LEGGI TUTTO

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    USA, forte aumento degli ordinativi industriali

    (Teleborsa) – Si rafforza la crescita degli ordinativi di beni durevoli americani a settembre. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un incremento dell’1,9% dopo il +0,4% del mese precedente (dato rivisto da +0,5%) e delle stime degli analisti.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta in aumento dello 0,8% rispetto al +1% del mese precedente (rivisto da +0,6%) ed al +0,4% del consensus.Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi hanno visto un incremento del 3,4% dopo il +0,9% precedente. LEGGI TUTTO

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    Whirpool: il tavolo resta aperto al Mise, la vertenza arriva in CdM

    (Teleborsa) – Il tavolo Whirpool resterà aperto al Ministero dello Sviluppo economico e verrà aggiornato al termine del Consiglio dei Ministri previsto in serata.È quanto dichiarato dalla sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde, spiegando che si tratterà di un tavolo permanente “in cui parteciperanno tutti le parti”. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di “discutere con tutti gli attori, visto che le relazioni industriali con l’azienda si sono deteriorate nel tempo. Dal Governo, e lo ha confermato anche l’azienda, sono stati portati avanti sforzi unici, ma non possiamo più sottostare ai desiderata e alle pretese della multinazionale”.E ha aggiunto: “Abbiamo lavorato incessantemente, e lo stiamo continuando a fare, per la piena occupazione per i lavoratori di Napoli con delle prospettive importanti e non per un futuro di sussistenza”.Continuano arrivare nel frattempo le dure reazioni dei sindacati di fronte alla conferma di questa mattina di stop alla produzione nel sito campano dell’amministratore delegato di Whirpool per l’Italia, Luigi La Morgia.”Auspichiamo che il consiglio dei ministri di questa sera assuma decisioni che costringano Whirlpool ad applicare quanto previsto dal piano industriale rispettando gli impegni presi. È necessario che nell’incontro con il premier Giuseppe Conte si produca un cambiamento di posizione dell’azienda – ha dichiarato Rosario Rappa, segretario generale della Fiom-Cgil Napoli – Qualora questo non dovesse succedere si aprirà uno scontro con Whirlpool a tutto campo sia a livello nazionale che a Napoli, già a partire dal presidio di domani in piazza del Plebiscito e dallo sciopero del 5 novembre. Metteremo in campo azioni eclatanti. Se qualcuno pensa che dobbiamo maturare il lutto, si sbaglia. Sarà il Vietnam per la Whirlpool. I lavoratori riapriranno la produzioni di lavatrici a Napoli”.”L’atteggiamento del Governo nei confronti dei lavoratori è offensivo – esortano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale e responsabile settore elettrodomestico – il ministro Patuanelli e tutto il Governo devono assumersi le proprie responsabilità, non si possono abbandonare i lavoratori di Napoli, per di più in un territorio già in difficoltà e in piena pandemia”. LEGGI TUTTO

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    PIL Italia, Confindustria: rimbalzo parziale nel terzo trimestre (+9%)

    (Teleborsa) – Un “recupero tormentato”. Così definisce il terzo trimestre del Pil italiano il Centro Studi di Confindustria nella sua Congiuntura Flash che stima tra luglio e settembre una ripresa di circa il 9%, contenuta rispetto al crollo dei primi sei mesi dell’anno (-17,6%).Guardando alla fine dell’anno il CSC prevede un calo del Pil Italia tra il 10% e l’11% per il 2020.La produzione industriale, nonostante un luglio in recupero come da attese (+7,4%), ha visto in agosto-settembre una stabilizzazione che la porterà a concludere il terzo trimestre poco sopra il +20% ma a -10% se si prendono a riferimento i livelli pre-Covid.Il PMI in agosto (53,1) fornisce segnali positivi sulla domanda. Apprezzabile ma parziale fino ad agosto la ripresa della fiducia delle imprese. Gli ordini interni dei produttori di beni di consumo e di investimento confermano un moderato recupero nel terzo trimestre.L’export di beni ha recuperato a giugno (+14,2%), pur molto sotto i livelli pre-Covid (-15%). Risalita eterogenea tra settori e mercati: risultati positivi per gli alimentari, fortemente negativi per i mezzi di trasporto; in miglioramento le vendite in Germania, Cina e Giappone, mentre aumenta la contrazione negli Usa.Nota dolente restano i consumi. Ad agosto la fiducia dei consumatori è risalita appena e resta bassa segnala il Centro Studi di Confindustria secondo la quale i consumi privati (-11,3% nel secondo trimestre) saranno frenati da incertezza e perdite di reddito.Capitolo lavoro. A luglio gli occupati sono aumentati (+85mila), ma restano in calo da febbraio (-471mila). Prosegue la risalita del numero di persone alla ricerca attiva di lavoro, crollato durante il lockdown. Secondo il report di CSC, l’occupazione continuerà a tenere fino a fine anno, salvaguardata dall’ampio ricorso alla Cig.Per quanto riguarda la situazione finanziaria delle imprese, a luglio si registra un forte aumento del credito alle imprese (+4,4% annuo), spinto dalle garanzie pubbliche in risposta alle necessità di liquidità. I prestiti emergenziali hanno poi raggiunto 90 miliardi al 9 settembre secondo i dati della Task Force guidata da MEF e Banca d’Italia).Questo, segnala infine il Centro Studi di Confindustria, aiuta nel breve, ma pesa sul debito bancario: da 16,5% a 18,4% del passivo, annullando parte del calo dell’ultimo decennio. LEGGI TUTTO

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    Whirpool, sindacati chiedono nuovo tavolo al Mise

    (Teleborsa) – Un tavolo per discutere della prossima scadenza degli ammortizzatori sociali e dei carichi produttivi, anche a fronte dell’aumento dei volumi. È quanto chiedono al Ministero dello Sviluppo economico le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm in merito alla vertenza Whirpool.”Non è più procrastinabile il confronto con l’azienda e con la proprietà americana – hanno affermato i sindacati – il 31 ottobre, data di annuncio di chiusura dello stabilimento di Napoli, è ormai drammaticamente prossimo. Ancora una volta si evita il confronto sulle prospettive industriali degli stabilimenti italiani a partire proprio da quello partenopeo”.A destare perplessità l’aumento del comparto lavatrici che “rende ancora più incomprensibile la chiusura di Napoli contraddicendo quanto firmato nel 2018 e disattendendo l’applicazione del piano industriale – hanno aggiunto le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm – da questi temi è necessario partire per affrontare un confronto serio e fuori dai confini dei ricatti aziendali”.I sindacati hanno confermato lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari e delle flessibilità su tutto il territorio nazionale. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, si riaccende la contesa: domani a Roma incontro sindacati-Ancelor Mittal

    (Teleborsa) – L’ex Ilva di Taranto torna in cima ai pensieri dell’esecutivo. Come annunciato da fonti sindacali, infatti, sono attesi per domani alle 14 a Roma sia i sindacati dei metalmeccanici che i vertici di Ancelor Mittal.La convocazione nella Capitale arriva dopo la proclamazione di due scioperi di 24 ore a stretto giro – venerdì 4 settembre per gli operai della produzione lamiere e lunedì 7 settembre per quelli del laminatoio a freddo – nello stabilimento di Taranto da parte di Fim, Fiom e Uilm.Oggetto della protesta questa volta la decisione del gruppo industriale di ridurre il personale tecnologico degli impianti attualmente operativi, con le sigle sindacali che lamentano un ricorso a ore di straordinario pur in presenza di lavoratori in cassa integrazione.Fim, Fiom e Uilm hanno reso noto di aver già inoltrato all’Inps e all’Ispettorato del Lavoro un esposto a riguardo nelle scorse settimane segnalando l’anomalia e hanno definito “inaccettabile l’atteggiamento della multinazionale che ormai da tempo ha come unico obiettivo il pareggio di bilancio che oltretutto è facilmente raggiungibile se si continua a tagliare sul personale, sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie”.Nella stessa nota i sindacati hanno sottolineato come l’impianto sia “al collasso” e hanno sottolineato “continue fermate di alcuni impianti per mancanza di interventi programmati”. “Si va avanti con pronti interventi, a volte nemmeno risolutivi e immediati come accaduto in questo giorni in acciaieria – hanno concluso – il Governo è avvisato”.Il dossier dell’ex Ilva è ormai da tempi uno dei nodi più difficili da sciogliere per l’esecutivo, impegnato da tempo a cercare una soluzione per rilanciare l’acciaieria di Taranto. L’ultima opzione in ordine di tempo è quella che prevede un coinvolgimento di Invitalia nella compagine sociale – secondo quanto riportato da Repubblica grazie ai 470 milioni risparmiati sulla Popolare di Bari – e una coabitazione con Mittal nella gestione.Questa soluzione, pur non ancora definita nella sua componente tecnica, sembra trovare i favori dei Ministri Gualtieri e Di Maio.Nel frattempo, il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli è atteso nella città pugliese giovedì all’incontro “Riconvertiamo Taranto” promosso dalla candidata grillina alla Regione Puglia, Antonella Laricchia. LEGGI TUTTO