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    FAE Technology lavora alla quotazione a Piazza Affari

    (Teleborsa) – FAE Technology è al lavoro per la quotazione a Piazza Affari. La società bergamasca starebbe completando in questi giorni il sindacato di banche per lanciare l’offerta pubblica iniziale (IPO), secondo quanto anticipato dal quotidiano “Verità e Affari”. Contattata da Teleborsa, la società non ha rilasciato commenti all’indiscrezione.Con sede a Gazzaniga, in Valle Seriana, la società opera nel design, nello sviluppo di PoC, nella progettazione industriale, nella prototipazione, nella produzione e nella fornitura di soluzioni nel settore dell’elettronica embedded e prodotti elettronici custom. Nel 2021 ha registrato un fatturato pari a 24 milioni di euro, in crescita del 60% rispetto ai 15 milioni di euro dell’anno prima.FAE Technology è stata fondata nel 1990 da Francesco Lanza come realtà attiva nella produzione di piccole serie di schede elettroniche. Negli anni è cresciuta e nel 2008 ha attuato il passaggio generazionale: da allora alla guida dell’azienda c’è il figlio Gianmarco Lanza. Di recente è arrivata anche l’espansione internazionale: nel 2021 ha siglato una partnership strategica con azienda con sede a Berlino per il sales business development del mercato tedesco.(Foto: © Luca Ponti | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Marafiq raccoglie 900 milioni di dollari nell'IPO in Arabia Saudita

    (Teleborsa) – Si avvicina lo sbarco in Borsa di Marafiq, la prima azienda privata (a controllo pubblico) integrata di servizi energetici e idrici dell’Arabia Saudita, in un anno positivo per le quotazioni in Medio Oriente. Ci sono già state 22 IPO in Arabia Saudita quest’anno, più di qualsiasi altro totale dell’intero anno, secondo i dati compilati da Bloomberg. Grandi operazioni sono avvenute anche nei vicini Emirati Arabi Uniti, che nella scorsa primavera hanno visto l’ammissione alle negoziazioni della Dubai Electricity and Water Authority (DEWA).Marafiq ha fissato a 46 riyal (SAR) il prezzo di offerta finale, il che implica una capitalizzazione di mercato a quotazione di 11,5 miliardi di SAR (circa 3,1 miliardi di dollari). La dimensione totale dell’offerta è di 3,36 miliardi di SAR (897 milioni di dollari). La società dovrebbe avere un flottante del 30% al momento della quotazione.Il processo di book building ha generato un portafoglio ordini di 197 miliardi di SAR (52,5 miliardi di dollari) e ha portato alla sottoscrizione di una copertura pari a 59 volte il totale delle azioni offerte. Gli investitori al dettaglio potranno sottoscrivere l’offerta dal 26 al 30 ottobre.”Il forte interesse istituzionale per la nostra offerta sottolinea la domanda e la fiducia nella nostra proposta di investimento: siamo un’azienda stabile e generatrice di entrate, con forti prospettive di crescita e una politica dei dividendi chiara e promettente”, ha commentato Mohammed Al-Zuabi, Presidente e CEO di Marafiq.(Foto: Photo by ekrem osmanoglu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    TatTaTu debutta su Euronext Growth con una performance brillante

    (Teleborsa) – Ottimo debutto per TaTaTu, la prima app di social media e intrattenimento che premia i clienti per i contenuti fruiti, lanciata dall’imprenditore Andrea Iervolino.Il titolo, da oggi quotato sul mercato Euronext Growth ed inserito anche nel segmento Euronext Tech Leaders, registra un rialzo del 19,5% a 2,39 euro. Il prezzo di collocamento delle 814.265.232 azioni ordinarie era stato fissato a 2 euro, in base alle stime formulate in occasione del private placement, per una capitalizzazione complessiva di circa 1,6 miliardi.Il fondatore e CEO ha sviluppato la piattaforma nel 2018, con l’obiettivo di restituire il potere agli utenti e promuovere un cambiamento positivo nel panorama dei media. “La quotazione diretta su Euronext Growth Paris rappresenta una pietra miliare per implementare la nostra vision di cambiare per sempre il rapporto tra gli utenti dei social media, i loro dati e il mondo online”, ha affermato Andrea Iervolino, aggiungendo “siamo anche onorati di entrare a far parte del segmento Euronext Tech Leaders e di essere classificati tra le più grandi aziende tecnologiche in Europa”.Il segmento Euronext Tech Leaders in cui è stata inserita TaTaTu, la quarta azienda inserita nel 2022, raccoglie più di cento società tecnologiche europee quotate sui mercati Euronext ed offre una serie di servizi per la visibilità e la promozione delle aziende nei confronti degli investitori internazionali, come migliori condizioni di trading e la creazione di una community di Tech Leaders. LEGGI TUTTO

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    Shelf Drilling North Sea si è quotata su Euronext Growth Oslo

    (Teleborsa) – Shelf Drilling North Sea (ticker: SDNS) è sbarcata oggi su Euronext Growth Oslo. Si tratta della decima ammissione su Euronext Growth Oslo nel 2022 e la dodicesima quotazione quest’anno su tutti i mercati di Oslo Bors (che fa parte del gruppo Euronext). L’ammissione porta a 114 il numero totale di società su Euronext Growth Oslo.Shelf Drilling North Sea è un contractor attivo nelle perforazioni offshore in acque poco profonde, e opera principalmente nel Mare del Nord. Può contare su una flotta di moderni impianti di sollevamento per ambienti difficili, che le consentono di offrire un’ampia gamma di servizi nei mercati di perforazione in acque poco profonde. Quest’estate la società ha acquisito cinque jack-up rig (navi autosollevanti) da Noble.Il prezzo delle azioni è stato fissato a 21,32 NOK per azione, corrispondente a un valore di mercato totale di 200 milioni di dollari, equivalente a 2,1 miliardi di NOK. LEGGI TUTTO

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    IPO Porsche prezzata al massimo della forchetta. Valutata 75 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Volkswagen, in consultazione con le banche consulenti, ha fissato il prezzo di collocamento delle azioni privilegiate di Porsche, marchio di auto sportive, a 82,50 euro per azione privilegiata, al limite massimo della forchetta individuata in precedenza. Ciò dà alla società quotanda una valutazione di 75 miliardi di euro, rendendola una delle IPO di maggior successo dell’ultimo decennio, pur essendo completata in un momento di grande incertezza per i mercati.Se l’Opzione Greenshoe viene esercitata integralmente, Volkswagen genererà proventi lordi per un importo di circa 9,4 miliardi di euro. Le azioni saranno negoziate sul mercato regolamentato della Borsa di Francoforte (Prime Standard) a partire da oggi, 29 settembre 2022.Volkswagen ha comunicato che convocherà un’assemblea generale straordinaria nel dicembre 2022, nella quale proporrà ai suoi azionisti di distribuire all’inizio del 2023 un dividendo speciale pari al 49% del ricavato totale lordo dal collocamento delle azioni privilegiate e dalla vendita delle azioni ordinarie alla holding Porsche (che non coincide il marchio ora quotato ma è posseduta dalla omonima famiglia). LEGGI TUTTO

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    Porsche verso IPO al massimo della forchetta

    (Teleborsa) – È probabile che l’offerta pubblica iniziale (IPO) di Porsche sia prezzata al limite superiore della forchetta comunicata in precedenza, compresa tra 76,50 euro a 82,50 euro, con i book che sono stati coperti a questo livello più volte. Lo riferiscono a Reuters diversi bookrunner coinvolti nell’operazione, aggiungendo che la domanda è “incredibilmente robusta”. Nel caso l’IPO venisse prezzata a 82,50 euro, Volkswagen incasserebbe 9,4 milioni di euro e il marchio di auto sportive sarebbe valutato 75 miliardi di euro.Come già comunicato, è previsto che l’offerta si concluda il 28 settembre 2022, giorno in cui la società automobilistica chiederà l’ammissione delle azioni privilegiate (quelle in vendita nell’IPO) alla negoziazione sulla Borsa di Francoforte. Le azioni privilegiate dovrebbe iniziare a negoziare il 29 settembre.Quattro cornerstone investor – Qatar Investment Authority, il fondo sovrano norvegese, T. Rowe Price e ADQ – si sono impegnati insieme a raccogliere fino a 3,7 miliardi di euro dell’IPO. LEGGI TUTTO

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    Yolo, De Cobelli: a break-even nel 2024, potremo essere soggetto aggregatore

    (Teleborsa) – Investimenti in piattaforme tecnologiche, sviluppo dell’offerta e dei canali di distribuzione, crescita all’estero e consolidamento della struttura organizzativa. Se rimangono risorse e si presenta l’occasione giusta, non c’è preclusione a operazioni di M&A. È questo il modo in cui verranno impiegate le risorse raccolte durante il processo di quotazione in Borsa da Yolo Group, uno dei principali operatori nel mercato insurtech italiano di servizi assicurativi digitali. La società ha raccolto 10 milioni di euro in equity (oltre a 3 milioni di euro in obbligazioni convertibili), una somma superiore rispetto alla previsione iniziale di 8 milioni di euro, in un processo che non è stato semplice, racconta a Teleborsa Gianluca De Cobelli, co-fondatore e amministratore delegato di Yolo.”Siamo partiti col processo di quotazione prima dello scoppio della guerra in Ucraina, in un momento in cui il mercato pagava molto, cavalcando anche i trend di mercato di realtà come la nostra – spiega il manager – Poi è arrivata una doccia fredda con la guerra, il ritorno del Covid in Asia e la crisi politica italiana, ma l’abbiamo gestista grazie all’interesse che il nostro modello di business e quanto fatto in questi anni ha suscitato negli investitori, sia in quelli nuovi che in quelli precedenti”.Supporto degli azionisti e quotazioneYolo può infatti contare su partner e azionisti di primo piano del comparto finanziario e assicurativo italiano. Dopo l’aumento di capitale, Generali Italia rimane primo azionista con il 15,17% delle azioni, seguito da Neva SGR (gruppo Intesa Sanpaolo) con il 14,33% e Primo Ventures SGR con l’11,05%. Simone Ranucci Brandimarte ha l’8,64%, così come lo stesso Gianluca De Cobelli. Rilevanti anche le quote di Net Insurance (4,89%) e di CRIF (2,98%).”Forti anche del loro sostegno, abbiamo riaggiustato gli obiettivi e il processo, scegliendo il segmento Professionale di Euronext Growth Milan per avere una minore volatilità, stabilendo dei lock-up molto lunghi, decidendo di sottoscrivere noi stessi parte dell’aumento di capitale (sia soci fondatori che azionisti storici, ndr) – afferma De Cobelli – Ciò ci ha permesso di attrarre investitori istituzionali e industriali importanti, dando anche continuità alla nostra compagina azionaria”. L’AD sottolinea che alla fine la società ha già raggiunto le soglie minimi di flottante per andare al segmento ordinario, quindi il passaggio all’Euronext Growth Milan potrebbe avvenire in tempi rapidi.Il rapporto con gli azionisti rimane comunque un punto di forza della crescita. “I partner della prima ora, come Generali e Intesa, hanno sposato in pieno le strategie di sviluppo e il modello di business, e quindi non ci hanno influenzato ma solo supportato – racconta l’AD – L’ingresso di nuovi partner industriali non va che a rafforzare la nostra autonomia nello sviluppare strategie di sviluppo: si aspettano che venga implementato il modello di business su cui hanno investito, e quindi c’è totale coerenza”.Modello di business e bilancioIl modello di business del gruppo prevede: l’offerta di servizi insurtech alle compagnie di assicurazione e alle imprese clienti secondo un modello software as a service, nell’ottica di una digitalizzazione dell’intera value chain della prestazione di servizi assicurativi; la distribuzione di prodotti assicurativi digitali, a partire dalla quale vengono corrisposte al gruppo le relative commissioni. Il conto economico consolidato al 31 dicembre 2021 si è chiuso con una perdita pari a 1,2 milioni di euro, principalmente per effetto di un livello di ricavi che non consente ancora il raggiungimento del punto di equilibrio e degli investimenti nelle piattaforme tecnologiche. Il valore della produzione è stato di 1,8 milioni di euro, in crescita del 93% rispetto al precedente esercizio. “Chiuderemo anche il 2022 e il 2023 in perdita, per poi andare a break-even nel 2024”, dice De Cobelli.Crescita e utilizzo dei proventiIl 30 giugno 2022 il CdA ha approvato il Piano Industriale e, in particolare, un obiettivo al 31 dicembre 2022 in termini di premi lordi tra 4,2 e 5,3 milioni di euro e di ricavi consolidati tra 3,8 e 4,4 milioni di euro (di cui circa il 35% derivanti da commissioni legate alla distribuzione di prodotti assicurativi e circa il 65% derivanti dalla vendita di servizi insurtech, l’85% circa realizzati in Italia e il restante 15% circa all’estero).Per l’attuazione di questo piano e la crescita a lungo termine saranno fondamentali le risorse raccolte. “Una grossa fetta dei soldi che abbiamo raccolto vanno nello sviluppo e consolidamento dei nostri asset, ovvero le piattaforme tecnologiche, ma avendo anche un modello B2B2C un’altra parte verranno utilizzati per lo sviluppo dell’offerta (capire le necessità del mercato e costruire con le compagnie i prodotti migliori da portare ai nostri partner distributivi) – spiega il manager – Un’altra parte va nello sviluppo della componente di canale: oggi abbiamo canali totalmente digitali e phygital per far leva sulle masse ancora distribuite dagli agenti “a cui forniamo la nostra piattaforma evoluta ed efficientare i loro processi”. Inoltre, essendo presenti già in Spagna, vogliamo consolidare la presenza lì e anche in UK. Infine, dobbiamo consolidare la struttura organizzativa”.Operazioni straordinarieIl numero uno di Yolo non esclude operazioni straordinarie. “Non abbiamo previsto a piano operazioni di M&A, ma non le escludiamo – afferma – Abbiamo sempre detto ai nostri investitori: se raccogliamo più di quello che serve a sostenere il piano, valuteremo su base opportunistica se ci sono dei target che accelerano la nostra crescita, in termini di sviluppo tecnologico, di sviluppo internazionale o di consolidamento in Italia”.A una domanda sul fatto che Yolo possa diventare preda di soggetti più grandi, risponde: “In un mercato fortemente dinamico è difficile fare previsioni precise sulla nostra evoluzione. Non abbiamo in mente di trovare un partner grosso che possa decidere di acquisirci. Gli spazi sono tali per cui io vedo una forte crescita in maniera indipendente, dove anzi noi potremo essere un soggetto aggregatore di altri player”. LEGGI TUTTO

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    Yolo ammessa alle negoziazioni. Capitalizzazione da 33 milioni

    (Teleborsa) – YOLO Group, uno dei principali operatori nel mercato insurtech italiano di servizi assicurativi digitali, ha ricevuto da Borsa Italiana il provvedimento di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e delle obbligazioni convertibili su Euronext Growth Milan – segmento Professionale. La data di inizio delle negoziazioni delle azioni ordinarie e delle obbligazioni convertibili è fissata per il 5 agosto 2022.YOLO ha concluso con successo il collocamento, rivolto a investitori qualificati/istituzionali italiani ed esteri, delle proprie azioni con una raccolta complessiva pari a 10 milioni di euro, di cui 497.640 euro rivenienti dall’eventuale esercizio dell’opzione greenshoe, in aumento di capitale, concessa ai Joint Global Coordinators. YOLO ha anche concluso con successo il collocamento di obbligazioni convertibili per un ammontare complessivo pari a 2.996.300 euro con scadenza 5 agosto 2025.”L’esito positivo del collocamento è un traguardo importante: testimonia l’apprezzamento degli investitori e del mercato per il nostro modello d’impresa e le sue elevate potenzialità di crescita nell’ambito delle trasformazioni in atto nel settore assicurativo”, ha dichiarato Gianluca de Cobelli, co-fondatore e Amministratore Delegato di YOLO.Il prezzo di collocamento delle azioni ordinarie è stato fissato in 3,77 euro per azione (al limite inferiore della forchetta comunicata in precedenza tra un minimo di 3,77 euro e un massimo di 4,10 euro per azione). In seguito al collocamento delle azioni ordinarie, il capitale è composto da 8.617.300 azioni ordinarie prive di valore nominale. La capitalizzazione post collocamento è pari a 33 milioni di euro, assumendo l’integrale esercizio dell’opzione greenshoe, con un flottante pari a circa il 23,68% del capitale sociale in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe.Generali Italia è il primo azionista con il 15,17% delle azioni, seguito da Neva SGR (gruppo Intesa Sanpaolo) con il 14,33% e Primo Ventures SGR con l’11,05%. Simone Ranucci Brandimarte ha l’8,64%, così come Gianluca De Cobelli. Rilevanti anche le quote di Net Insurance (4,89%) e di CRIF (2,98%).La raccolta ha consentito il superamento del requisito minimo del flottante ai sensi del Regolamento Euronext Growth Milan consentendo dunque la possibilità di poter effettuare il passaggio al segmento ordinario di Euronext Growth Milan in tempi brevi, sottolinea una nota.Nel processo di quotazione YOLO è assistita da EnVent Capital Markets (Euronext Growth Advisor, Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner), BPER Banca Corporate & Investment Banking (Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner), ADVANT Nctm (Legal Advisor di YOLO), Deloitte & Touche (Società di Revisione), One factory (Financial Advisor), Studio Legale Associato Shearman & Sterling (Legal Advisor dei Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners), Studio Franzoia Piona (Consulente fiscale), Epyon Audit (Auditor per i dati non contabili) e Twister (Advisor per la Comunicazione).(Foto: © Alessandro Landi | 123RF) LEGGI TUTTO