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    La Cina pone vincoli alle IPO delle big tech a Wall Street

    (Teleborsa) – Giro di vite sulle IPO delle società tecnologiche cinesi a Wall Street. Secondo il Wall Street Journal, i regolatori cinesi starebbero valutando di proporre nuove regole, che impedirebbero alle big tecnologiche che gestiscono grandi quantità di dati “sensibili” degli utenti, di quotarsi sul mercato americano.Una mossa in contrasto con le ambizioni delle aziende tecnologiche cinesi di quotarsi all’estero, ma che consente a Pechino di esercitare un maggior controllo sulle società appartenenti a settori chiave per la sicurezza nazionale, come internet, telecomunicazioni e istruzione. Il divieto proposto dall’autorità cinese di vigilanza della borsa non dovrebbe invece coinvolgere altri settori, ad esempio quello farmaceutico, che potrebbe vedersi ancora concedere l’approvazione alla quotazione all’estero. Il divieto si rivolge quindi esclusivamente al settore tecnologico e alle nuove quotazioni (IPO), anche quelle effettuate da entità create ad hoc all’estero tramite il meccanismo della Variable Interest Entity, come avvenuto per colossi come Alibaba, Didi Global e Tencent. LEGGI TUTTO

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    Allbirds si espande nell'abbigliamento sportivo prima dell'IPO a Wall Street

    (Teleborsa) – Allbirds – azienda neozelandese-americana che progetta e vende calzature e capi d’abbigliamento – ha lanciato una nuova collezione con l’obiettivo di aggredire il mercato dell’abbigliamento sportivo con i suoi prodotti, che puntano sulla sostenibilità e uno stile minimale. Allbirds non usa il poliestere nei suoi prodotti e ha creato i propri capi da corsa con fibra di eucalipto e lana merino, due materiali che già usava per la produzione delle sneaker.”Per noi di Allbirds, la disconnessione tra ciò che indossiamo per migliorare la nostra salute personale e il suo impatto negativo sulla salute del nostro pianeta è un argomento importante da affrontare – ha detto il co-fondatore Tim Brown alla CNBC – L’abbigliamento da corsa è tipicamente realizzato con materiali sintetici, derivati da barili di petrolio”.A fine giugno Bloomberg ha scritto che la società stava lavorando ad un’IPO a Wall Street, che potrebbe realizzarsi già a settembre. Allbirds starebbe lavorando con Morgan Stanley, JPMorgan Chase e Bank of America per raccogliere capitali che le diano una valutazione di circa 2 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Robinhood punta a valutazione di 35 miliardi in IPO a Wall Street

    (Teleborsa) – Robinhood, popolare app per piccoli investitori che ha scosso il mercato azionario durante la retail mania di inizio anno, ha reso noto di puntare a una valutazione fino a 35 miliardi di dollari nella sua offerta pubblica iniziale (IPO) a Wall Street, secondo quanto ha dichiarato la stessa società in una comunicazione alla SEC (Securities and Exchange Commission). Nell’ambito dell’IPO verranno offerte circa 55 milioni di azioni, con l’obiettivo di raccogliere oltre 2,3 miliardi di dollari. Quasi 2,63 milioni di queste azioni veranno offerte dai fondatori della società e dal direttore finanziario, secondo il documento depositato alla SEC. Le azioni dovrebbero avere un prezzo compreso tra 38 e 42 dollari. Secondo dati resi noti poche settimane fa, Robinhood ha generato un utile netto di 7,45 milioni di dollari su un fatturato di 959 milioni di dollari nel 2020, rispetto a una perdita di 107 milioni di dollari su 278 milioni di dollari nell’anno precedente. Nella comunicazione odierna ha diffuso nuovi dati: ora stima di avere 22,5 milioni di profili collegati a un conto bancario, in aumento rispetto ai 18 milioni del primo trimestre del 2021. Inoltre, prevede le entrate del secondo trimestre 2021 tra 546 milioni e 574 milioni di dollari, in aumento del 129% rispetto ai 244 milioni di dollari realizzati nel secondo trimestre 2020 e in crescita rispetto ai 522 milioni di dollari del primo trimestre 2021.Se l’IPO dovesse effettivamente raccogliere più di 2,3 miliardi di dollari, sarebbe la quinta più grande sulla Borsa statunitense dall’inizio dell’anno. Il 2021 ha già stabilito un record di tutti i tempi con 648 aziende che hanno raccolto un totale di circa 218 miliardi di dollari, secondo i calcoli di Bloomberg. LEGGI TUTTO

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    Borsa, Spindox presenta comunicazione pre-ammissione su AIM Italia

    (Teleborsa) – Spindox, società attiva nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology) destinati all’innovazione digitale nel business delle imprese, ha presentato a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione ai fini dell’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie su AIM Italia. È attualmente previsto che lo sbarco in Borsa avvenga entro l’inizio del secondo semestre 2021, si legge in una nota della società.L’offerta prevede la vendita di azioni proprie di Spindox detenute dalla società, con un obiettivo di raccolta di massimi 8 milioni di euro. L’intervallo di prezzo delle azioni è stato fissato dal consiglio di amministrazione della società tra un minimo di 7,17 euro e un massimo di 8,33 euro per azione, con una conseguente capitalizzazione compresa tra 43 e 50 milioni di euro. È previsto che il collocamento inizi il 21 giugno 2021.Spindox conta circa 800 dipendenti distribuiti in otto sedi italiane: Milano, Roma, Maranello, Torino, Cagliari, Trento, Bari e Ivrea e quattro filiali estere in Spagna, Svizzera, Regno Unito e USA. Secondo quanto dichiarato dalla stessa società, si colloca fra le prime 50 imprese del settore nel nostro Paese per volume d’affari e ha registrato un CAGR 2018-2020 pari al 20%. LEGGI TUTTO

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    MeglioQuesto sbarca in Borsa. Dal 24 giugno su AIM Italia

    (Teleborsa) – MeglioQuesto, operatore italiano del settore della customer experience multicanale, ha presentato a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione funzionale all’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e dei relativi strumenti finanziari su AIM Italia. L’operazione di quotazione, interamente in aumento di capitale, sarà rivolta esclusivamente a investitori qualificati/istituzionali italiani ed esteri. Il range di prezzo è stato fissato tra un minimo di 1,25 euro e un massimo di 1,40 euro. L’ammissione alle negoziazioni è prevista per il 24 giugno, salvo proroghe.Il gruppo ha registrato nel 2020 un valore della produzione pro-forma pari a 55,8 milioni di euro, in crescita del 67,8% rispetto al 2019, con un EBITDA adjusted pro-forma pari a 8,5 milioni di euro (EBITDA margin pari al 15,3%). Ora si aspetta un CAGR 2016-2020 dei ricavi pari a +36%, un CAGR 2016-2020 dell’EBITDA pari a +106% e una customer base quadruplicata nel quinquennio.Il gruppo opera con le linee di business “Customer acquisition”, relativa ai servizi finalizzati all’incremento e allo sviluppo della customer base delle aziende attraverso attività mirate all’acquisizione di nuovi clienti, e “Customer management”, relativa ai servizi di customer care e in particolare a tutti quei servizi che afferiscono alla gestione dei rapporti tra azienda e clienti finali, tra cui servizi di assistenza telefonica, commerciale e tecnica, le attività di gestione pratiche e di back office.”L’accesso al mercato azionario ci consentirà di accelerare il trend di crescita in uno scenario competitivo caratterizzato dal forte interesse delle aziende per i temi della customer experience e della trasformazione digitale”, ha commentato Felice Saladini, amministratore delegato di MeglioQuesto. “L’operazione di quotazione su AIM Italia permetterà a un’ampia platea di investitori italiani ed esteri di sostenere e condividere l’ambizioso progetto di crescita organica e per M&A a livello nazionale e internazionale”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Marqeta, debutto positivo a Wall Street

    (Teleborsa) – Marqeta, società attiva nel campo delle emissioni di carte di pagamento e che aiuta le aziende a costruire e gestire programmi di pagamento, sta registrando un debutto positivo a Wall Street.La startup statunitense ha raccolto circa 1,2 miliardi di dollari nella sua offerta pubblica iniziale (IPO). Marqeta ha venduto 45,45 milioni di azioni a 27 dollari per azione, mentre in precedenza aveva indicato una forchetta di prezzo di 20-24 dollari per azione. Su base completamente diluita e al prezzo di IPO, la società varrebbe oltre 15 miliardi di dollari.Due ore dopo l’inizio della seduta odierna, Marqeta scambia intorno a quota 32 dollari per azione, mettendo a segno quindi un debutto positivo sul Nasdaq. LEGGI TUTTO

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    The Italian Sea Group pronta alla quotazione. Anche Armani tra gli investitori

    (Teleborsa) – The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso, ha comunicato la propria intenzione di procedere ad una offerta e quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana. L’offerta consisterà nel collocamento, in parte, di azioni di nuova emissione e, in parte, di azioni poste in vendita da GC Holding, società controllata da Giovanni Costantino, fondatore e AD della società.Nel corso dell’offerta, spiega una nota, la società offrirà azioni di nuova emissione rinvenienti da un aumento di capitale con un obiettivo di raccolta lordo di circa 50 milioni di euro. In relazione all’offerta, GC Holding (che rimarrà l’azionista di maggioranza) fornirà un’opzione di over-allotment a copertura di potenziali sovrallocazioni che sarà ulteriormente supportata da un’opzione greenshoe fornita da GC Holding. The Italian Sea Group e GC Holding assumeranno impegni di lock-up per specifici periodi di tempo successivi all’offerta.Nell’ambito dell’offerta, due investitori istituzionali e qualificati, Alychlo NV, società di investimento della famiglia dell’imprenditore Marc Coucke e Giorgio Armani, azienda della moda e del lusso fondata da Giorgio Armani, si sono impegnati, disgiuntamente, a sottoscrivere e/o acquistare, al prezzo di offerta, azioni per un numero complessivo pari a circa il 15% delle azioni in circolazione post offerta.The Italian Sea Group prevede di utilizzare i proventi per l’attuazione dei propri obiettivi strategici e, in particolare, il consolidamento della propria posizione di mercato nel settore della nautica di lusso di grandi dimensioni (concentrandosi sulla costruzione di yacht fino a 100 metri di lunghezza), il miglioramento della percezione dei propri marchi (stipulando accordi di collaborazione con i più famosi marchi del settore del lusso e “archistar”), e l’aumento della propria capacità produttiva anche attraverso l’acquisto di cantieri navali europei (in Italia, Turchia e Grecia). LEGGI TUTTO

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    SECO punta a raccogliere 100 milioni in IPO a Piazza Affari

    (Teleborsa) – SECO, azienda toscana attiva nel settore dell’innovazione tecnologica per le soluzioni hardware-software IoT, punta a raccogliere 100 milioni di euro nell’IPO che la porterà a Piazza Affari, dove sarà quotata sul segmento STAR. La società, che sarebbe la prima tech company a quotarsi allo STAR dopo circa dieci anni, ha avviato l’istruttoria con Borsa Italiana e Consob negli scorsi giorni, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore.Il progetto di IPO, che è stato approvato dall’assemblea di SECO il primo marzo, ha come obiettivi primari la crescita nel medio-lungo periodo e l’internazionalizzazione del business.La quotazione, prevista entro il mese di maggio, arriva dopo solidi risultati 2020 del gruppo. La crescita annua dei ricavi è stata del 16,4% a 76,1 milioni di euro, mentre l’EBITDA adjusted è stato in aumento del 35,3% a 15,9 milioni (incidenza sui ricavi del 20,9%).La società, fondata nel 1979 da Daniele Conti e Luciano Secciani, è tutt’ora controllata dai soci fondatori e partecipata al 20% dal Fondo Italiano Tecnologia e Crescita gestito dal Fondo Italiano d’investimento SGR, che ha fatto il suo ingresso nel 2018.(Foto: © Moreno Soppelsa | 123RF) LEGGI TUTTO