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    Eurozona, S&P riduce stime crescita per incertezza dazi

    (Teleborsa) – S&P Global rivede al ribasso le stime di crescita dell’Eurozona, tenendo in considerazione l’impatto dell’incertezza legata ai dazi USA. “Abbiamo rivisto al ribasso le nostre previsioni di crescita del Pil dell’eurozona per il 2025 allo 0,9% dall’1,2% precedente”, scrivono gli analisti di S&P, che ha pubblicato oggi l’Economic Outlook Eurozone del secondo trimestre 2025 intitolato “A World in Limbo”.Le prospettive economiche sono incerte, ricorda l’agenzia, prendendo in considerazione diversi scenari a seconda di come sarà gestita la partita dei dazi. In uno scenario tariffario “severo”, la crescita del PIL dell’Eurozona potrebbe arrestarsi allo 0,5% nel 2025 e all’1,2% nel 2026, mentre la BCE procederebbe con più di un taglio dei tassi quest’anno per poi alzarli più tardi del previsto.”La Banca centrale europea potrebbe effettuare il suo ultimo taglio dei tassi dell’anno entro giugno, quando i tassi di interesse potrebbero scendere al 2,25%, ha spiegato Sylvain Broyer, capo economista Emea di S&P Global Ratings, aggiungendo “ci aspettiamo aumenti dei tassi nella seconda metà del 2026 perché i programmi di stimolo fiscale spingeranno la crescita oltre il suo potenziale”.L’analista riconosce che la fiducia in Europa ha registrato un recupero, a dispetto dell’incertezza, beneficiando della riduzione dei tassi d’interesse e dell’inflazione e della forza del mercato del lavoro. A ciò si aggiunge la “rapida formazione di un nuovo governo” in Germania ed il nuovo piano di stimolo fiscale annunciato da Berlino e dalla UE. LEGGI TUTTO

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    USA, indice manifatturiero Fed Richmond -4 punti a marzo

    (Teleborsa) – Peggiora l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta a marzo 2025 a -4 punti dai 6 di febbraio e contro i 8 punti delle aspettative. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un peggioramento anche della componente delle consegne che si porta a -7 punti dai 12 del mese precedente, mentre quella dei servizi diminuisce a -4 da +11 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case nuove febbraio rimbalzano dell’1,8%

    (Teleborsa) – Torna a crescere la vendita di case nuove negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2025. Il dato ha evidenziato un incremento dell’1,8% a 676 mila unità rispetto alle 664 mila unità di gennaio, quando si era registrato un calo del 6,9%. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Le attese degli analisti erano per un aumento più accentuato fino a 682 mila unità.Rispetto alle 643 mila unità di febbraio 2024 si registra una crescita del 5,1%.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori marzo scende più delle attese a 92,9 punti

    (Teleborsa) – Diminuisce più delle attese la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un decremento dell’indice a 92,9 punti nel mese di marzo 2025, rispetto ai 100,1 punti del mese di febbraio (rivisto da un preliminare di 98,3 punti) e contro una discesa più contenuta a 94,2 punti attesa dal consensus. Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente cala di 3,6 punti e si porta a 134,5 punti, mentre l’indice sulle attese scende di 9,6 punti a 65,2 punti (il livello più basso in 12 anni).”La fiducia dei consumatori è diminuita per il quarto mese consecutivo a marzo, scendendo al di sotto dell’intervallo relativamente ristretto che aveva prevalso dal 2022 – ha affermato Stephanie Guichard, Senior Economist, Global Indicators presso The Conference Board – Delle cinque componenti dell’indice, solo la valutazione dei consumatori sulle attuali condizioni del mercato del lavoro è migliorata, anche se leggermente. Le opinioni sulle attuali condizioni aziendali si sono indebolite, quasi neutrali. Le aspettative dei consumatori erano particolarmente cupe, con un pessimismo sulle future condizioni aziendali in aumento e una fiducia sulle future prospettive occupazionali in calo al minimo degli ultimi 12 anni. Nel frattempo, l’ottimismo dei consumatori sul reddito futuro, che aveva retto abbastanza bene negli ultimi mesi, è in gran parte svanito, il che suggerisce che le preoccupazioni per l’economia e il mercato del lavoro hanno iniziato a diffondersi nelle valutazioni dei consumatori sulla loro situazione personale”.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, frena il settore manifatturiero a marzo. Crescono i servizi

    (Teleborsa) – Cala l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, mentre sale quella dei servizi, nel mese di marzo. La stima flash sull’indice PMI Manifatturiero elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 49,8 punti, in calo dai 52,7 punti di febbraio e dai 51,9 punti delle stime degli analisti. L’indicatore scivola così sotto la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In salita, invece, l’indice del settore terziario, sempre nel mese di marzo. La stima flash sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 54,3 punti, che si confronta con i 51 di febbraio e con i 51,2 del consensus. Il PMI composito si attesta dunque a 53,5 punti dai 51,6 precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI febbraio migliora a +0,18 punti

    (Teleborsa) – Segnali positivi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a +0,18 punti a febbraio 2025 rispetto ai -0,08 punti di gennaio (rivisto da un preliminare di -0,03). La media mobile a tre mesi, sempre a febbraio, si è portata a +0,15 punti rispetto ai +0,07 precedenti.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice PMI manifattura marzo scende a 48,3 punti

    (Teleborsa) – Peggiore l’attività della manifattura in Giappone, contro attese per un miglioramento. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di marzo 2025, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,3 punti, rispetto ai 49 di febbraio.L’indicatore si mantiene così al di sotto della soglia critica dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e di espansione – valori al di sopra.Le stime degli analisti erano per un livello a 49,2 punti. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, cala la fiducia dei consumatori a marzo

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a marzo. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e si porta a -14,5 punti rispetto ai -13,6 di febbraio. Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti (-13 punti). LEGGI TUTTO