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    Giappone, PMI: l’attività della manifattura si porta in zona espansione a giugno

    (Teleborsa) – Migliora l’attività della manifattura in Giappone, a giugno. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 50,4 punti, rispetto ai 49,4 di maggio e ai 49,5 attesi dal mercato. L’indicatore si porta dunque sopra la soglia critica dei 50 punti, denotando espansione dell’attività. La stima flash del PMI dei servizi indica un rafforzamento del settore terziario, con il relativo indice che passa a 51,5 punti dai 51 di maggio.Il PMI Composite si è attestato a 51,4 punti, dai 50,2 del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori giugno peggiora leggermente a -15,3 punti

    (Teleborsa) – Segnali di lieve peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a giugno 2025. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e scende a -15,3 punti rispetto ai -15,1 di maggio.Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -14,8 punti (-0,3 punti percentuali).(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori giugno peggiora leggermente a -15,3 punti

    (Teleborsa) – Segnali di lieve peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a giugno 2025. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e scende a -15,3 punti rispetto ai -15,1 di maggio.Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -14,8 punti (-0,3 punti percentuali).(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori giugno peggiora leggermente a -15,3 punti

    (Teleborsa) – Segnali di lieve peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a giugno 2025. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e scende a -15,3 punti rispetto ai -15,1 di maggio.Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -14,8 punti (-0,3 punti percentuali).(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator maggio -0,1%

    (Teleborsa) – Scende anche a maggio il superindice USA che sintetizza le condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 99 punti in calo dello 0,1% rispetto al mese precedente (-1,4%) e in linea con quanto atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,1% a 115,1 punti, mentre la componente sulle aspettative future è scesa dello 0,4% a 119,6 punti. “L’indice LEI per gli Stati Uniti è sceso di nuovo a maggio, ma solo marginalmente”, ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board. “La ripresa dei prezzi delle azioni dopo il calo di aprile è stata il principale contributo positivo all’indice. Tuttavia, il pessimismo dei consumatori, la persistente debolezza dei nuovi ordini nel settore manifatturiero, un secondo mese consecutivo di aumento delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione e un calo dei permessi di soggiorno hanno pesato sull’indice, portando al calo complessivo di maggio. Con il calo sostanzialmente rivisto al ribasso di aprile e l’ulteriore calo di maggio, il tasso di crescita semestrale dell’indice è diventato più negativo, innescando il segnale di recessione. Il Conference Board non prevede una recessione, ma prevediamo un significativo rallentamento della crescita economica nel 2025 rispetto al 2024, con un PIL reale in crescita dell’1,6% quest’anno e persistenti effetti tariffari che potrebbero portare a un’ulteriore decelerazione nel 2026.”(Foto: by Lucas Sankey on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator maggio -0,1%

    (Teleborsa) – Scende anche a maggio il superindice USA che sintetizza le condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 99 punti in calo dello 0,1% rispetto al mese precedente (-1,4%) e in linea con quanto atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,1% a 115,1 punti, mentre la componente sulle aspettative future è scesa dello 0,4% a 119,6 punti. “L’indice LEI per gli Stati Uniti è sceso di nuovo a maggio, ma solo marginalmente”, ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board. “La ripresa dei prezzi delle azioni dopo il calo di aprile è stata il principale contributo positivo all’indice. Tuttavia, il pessimismo dei consumatori, la persistente debolezza dei nuovi ordini nel settore manifatturiero, un secondo mese consecutivo di aumento delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione e un calo dei permessi di soggiorno hanno pesato sull’indice, portando al calo complessivo di maggio. Con il calo sostanzialmente rivisto al ribasso di aprile e l’ulteriore calo di maggio, il tasso di crescita semestrale dell’indice è diventato più negativo, innescando il segnale di recessione. Il Conference Board non prevede una recessione, ma prevediamo un significativo rallentamento della crescita economica nel 2025 rispetto al 2024, con un PIL reale in crescita dell’1,6% quest’anno e persistenti effetti tariffari che potrebbero portare a un’ulteriore decelerazione nel 2026.”(Foto: by Lucas Sankey on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator maggio -0,1%

    (Teleborsa) – Scende anche a maggio il superindice USA che sintetizza le condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 99 punti in calo dello 0,1% rispetto al mese precedente (-1,4%) e in linea con quanto atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,1% a 115,1 punti, mentre la componente sulle aspettative future è scesa dello 0,4% a 119,6 punti. “L’indice LEI per gli Stati Uniti è sceso di nuovo a maggio, ma solo marginalmente”, ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board. “La ripresa dei prezzi delle azioni dopo il calo di aprile è stata il principale contributo positivo all’indice. Tuttavia, il pessimismo dei consumatori, la persistente debolezza dei nuovi ordini nel settore manifatturiero, un secondo mese consecutivo di aumento delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione e un calo dei permessi di soggiorno hanno pesato sull’indice, portando al calo complessivo di maggio. Con il calo sostanzialmente rivisto al ribasso di aprile e l’ulteriore calo di maggio, il tasso di crescita semestrale dell’indice è diventato più negativo, innescando il segnale di recessione. Il Conference Board non prevede una recessione, ma prevediamo un significativo rallentamento della crescita economica nel 2025 rispetto al 2024, con un PIL reale in crescita dell’1,6% quest’anno e persistenti effetti tariffari che potrebbero portare a un’ulteriore decelerazione nel 2026.”(Foto: by Lucas Sankey on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, Philly Fed giugno fermo a -4 punti

    (Teleborsa) – Non migliora l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia (Stati Uniti). A giugno, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly Fed) è rimasto a -4 punti, stesso punteggio registrato a maggio. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un livello di -1,7 punti. Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste, viceversa un indice sotto lo zero indica il prevalere del numero di imprese pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini si è attestato a 2,3 punti da +7,5 punti, quello sulle condizioni di business è sceso a 18,3 punti da 47,2 e quello sulla spesa per investimenti (capex) è calato a 14,5 punti da 27, mentre l’indice sull’occupazione si attesta a -9,8 da +16,5 punti e quello sui prezzi a 41,4 da 59,8 punti.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO