More stories

  • in

    USA, migliora l’indice manifatturiero della Fed Richmond a febbraio

    (Teleborsa) – Migliora l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta a febbraio 2025 a 6 punti dai -4 di gennaio e contro i -3 punti delle aspettative. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un miglioramento anche della componente delle consegne che si porta a 12 punti dai -9 del mese precedente, mentre quella dei servizi aumenta a +11 da +4 punti. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Fed Dallas: peggiora il settore manifatturiero a febbraio

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di febbraio, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -8,3 punti rispetto ai +14,1 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è calato di 21 punti a -9, mentre i nuovi ordini sono scesi di 11 punti a -3,5. L’indice della capacità di utilizzo si è portato a -8,7 mentre l’indice delle consegne resta positivo ma cala a +5,6. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, CFNAI: frena ancora la crescita americana a gennaio

    (Teleborsa) – Segnali ancora negativi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a -0,03 punti a gennaio rispetto ai +0,18 punti di dicembre. La media mobile a tre mesi, sempre a gennaio, si è portata a +0,03 punti rispetto ai -0,13 precedenti.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale. LEGGI TUTTO

  • in

    Immobiliare USA, frena la vendita di case esistenti a gennaio

    (Teleborsa) – Segnali di frenata giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a gennaio un decremento del 4,9% su base mensile. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +2,9% riportato a dicembre.Sono state vendute 4,08 milioni di abitazioni rispetto ai 4,29 milioni di dicembre e contro i 4,13 milioni di unità previsti dagli analisti. Su base annua, le vendite sono salite del 2%. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Università del Michigan: fiducia consumatori cala a febbraio

    (Teleborsa) – Rivisto al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva.Nel mese di febbraio, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 64,7 punti dai 67,8 della lettura preliminare e dai 71,1 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 64 punti da 67,3 di gennaio e della lettura preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 65,7 punti dal preliminare di 68,7 punti e dai 74 del mese precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    USA: migliora l’attività manifatturiera, peggiora quella dei servizi

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti mentre peggiora quella dei servizi. La stima flash sull’indice PMI manifatturiero di febbraio elaborato da Markit indica, infatti, un livello di 51,6 punti che si confronta con i 51,2 punti del mese precedente ed i 51,3 punti del consensus. Il dato si conferma dunque sopra la soglia critica dei 50 punti sotto la quale l’economia è in contrazione.Nello stesso periodo il PMI dei servizi è atteso a 49,7 punti, in calo dai 52,9 punti del mese precedente ed al di sotto del consensus (53 punti).Il PMI composito si attesta così a 50,4 punti dai 52,7 di gennaio. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, accelera l’inflazione a gennaio. Dato core +3,2%

    (Teleborsa) – Accelera l’inflazione in Giappone nel mese di gennaio 2025. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 4% su anno, dopo il +3,6% di dicembre 2024.Il dato su base mensile (non destagionalizzato) mostra una salita dello 0,5% dopo il +0,6% del mese precedente.Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si è attestata a +3,2% a livello tendenziale, rispetto al +3% precedente e al +3,1% atteso.(Foto: Photo by Alexander Smagin on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, leading indicator scivola a gennaio

    (Teleborsa) – Frena a gennaio il superindice USA che sintetizza le condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 101,5 punti in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente (+0,1%) e contro il -0,1% atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,3% a 114,3 punti, mentre la componente sulle aspettative future è cresciuta dello 0,5% a 119,3 punti. “L’indice LEI statunitense è sceso a gennaio, interrompendo i guadagni dei due mesi precedenti”, ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board. “Le valutazioni dei consumatori sulle future condizioni aziendali sono diventate più pessimistiche a gennaio, il che, insieme alle minori ore settimanali lavorate nel settore manifatturiero, ha determinato il calo mensile. Tuttavia, gli ordini manifatturieri si sono quasi stabilizzati dopo aver pesato sull’indice dal 2022 e lo spread dei rendimenti ha contribuito positivamente per la prima volta da novembre 2022. Nel complesso, solo 4 delle 10 componenti del LEI sono state negative a gennaio. Inoltre, i tassi di crescita semestrali e annuali del LEI hanno continuato a crescere, segnalando ostacoli più lievi all’attività economica statunitense in futuro. Attualmente prevediamo che il PIL reale degli Stati Uniti aumenterà del 2,3% nel 2025, con una crescita più forte nella prima metà dell’anno”. LEGGI TUTTO