More stories

  • in

    USA, vendite case nuove in aumento a dicembre

    (Teleborsa) – Giungono dati positivi dalla vendita di case nuove negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2022. Il dato ha evidenziato un incremento del 2,3% a 616 mila unità rispetto alle 602 mila unità di novembre (dato rivisto da 640 mila) e contro le 617 mila unità stimate dal consensus.Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Rispetto alle 839 mila unità di dicembre 2021 si registra un calo del 26,6%.Il prezzo mediano di vendita delle nuove case vendute nel dicembre 2022 era di 442.100 dollari. Il prezzo medio di vendita è stato di 528.400 dollari.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte ingrosso in leggero aumento a dicembre

    (Teleborsa) – Aumentano marginalmente le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre 2022, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una crescita dello 0,1%. Il dato si confronta con il +1% precedente e il +0,5% atteso dal mercato.Il deficit del commercio internazionale si è attestato a 90,3 miliardi di dollari a dicembre, in aumento rispetto ai 82,9 miliardi di novembre. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ordini beni durevoli in crescita oltre le attese a dicembre

    (Teleborsa) – Sono aumentati più delle attese gli ordinativi di beni durevoli americani a dicembre 2022. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato una crescita mensile del 5,6% dopo il -1,7% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di -2,1%). Le stime di consensus indicavano un +2,5%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta in diminuzione dello 0,1% e si confronta con il +0,1% del mese precedente e il -0,2% atteso dal mercato.Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono aumentati del 6,3%, dopo il -2,3% precedente (dato rivisto da -2,7%). LEGGI TUTTO

  • in

    L'economia USA continua a crescere: PIL +2,9% nel 4° trimestre

    (Teleborsa) – Continua a crescere l’economia statunitense nel 4° trimestre del 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi i dati preliminari, il PIL americano è salito del 2,9% su base trimestrale, facendo meglio delle attese degli analisti che indicavano un aumento del 2,6% e seguendo il +3,2% registrato nel trimestre precedente. Si è registrata un’altra crescita dei consumi, che segnano un +2,1% dal +2,3% registrato nel trimestre precedente.Il PCE price index, una misura dell’inflazione, si attesta al 3,2% (dal 4,3%), mentre l’indice PCE core registra un +3,9%, risultando inferiore alle attese (+4%) e al +4,7% precedente.Il reddito personale in dollari correnti è aumentato di 311 miliardi di dollari nel quarto trimestre, rispetto a un aumento di 283,1 miliardi nel terzo trimestre. L’aumento riflette principalmente gli aumenti delle retribuzioni (guidati da salari e stipendi privati), prestazioni sociali del governo e reddito da interessi.Il risparmio personale è stato di 552,9 miliardi di dollari nel quarto trimestre, rispetto a 507,7 miliardi nel terzo trimestre. Il tasso di risparmio personale (risparmio personale come percentuale del reddito personale disponibile) è stato del 2,9% nel quarto trimestre, rispetto al 2,7% nel terzo trimestre.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, richieste sussidi disoccupazione scendono più delle attese

    (Teleborsa) – Scendono più delle attese le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 21 gennaio 2023, i “claims” sono risultati pari a 186 mila unità, in diminuzione di 6.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 192.000 (rivisto da un preliminare di 190.000). Il dato si confronta con i 205 mila del consensus.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 197.500 unità, in calo di 9.250 unità rispetto al dato della settimana precedente di 206.750 (rivisto da un preliminare di 206.000). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 14 gennaio, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.675.000, in aumento di 20.000 mila unità rispetto alle 1.655.000 unità della settimana precedente e al di sopra del 1.659.000 attesi. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 0,5 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate meno delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 20 gennaio 2022, sono aumentati di 0,5 milioni di barili a 448,5 MBG, contro attese per un incremento di 1 milione.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 0,5 milioni a 115,3 MBG, contro attese per un decremento di oltre 1,1 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 1,8 milioni a quota 232 MBG (era atteso un aumento di 1,8 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste invariate a 371,6 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Fed Richmond: peggiora settore manifatturiero a gennaio

    (Teleborsa) – Peggiora a gennaio l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si mantiene in territorio negativo e si porta a -11 punti dai +1 punti di dicembre, risultando anche peggiore delle aspettative di consensus (-5).Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un netto peggioramento della componente delle consegne che si porta a -3 punti dai +5 del mese precedente, mentre quella dei servizi si porta a -6 da -12 punti precedenti. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, indici PMI: settore privato torna a crescere a inizio 2023

    (Teleborsa) – Stabile l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di gennaio 2023, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,9 punti, rispetto ai 48,9 di dicembre 2022 e i 49,4 attesi dal mercato. L’indicatore è dunque ancora sotto la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita, ed è la lettura più bassa dall’ottobre 2020.Le condizioni della domanda sono rimaste modeste e hanno portato a forti riduzioni della produzione e dei nuovi ordini, sebbene in entrambi i casi i tassi di calo siano scesi ai minimi di tre mesi.La stima flash del PMI dei servizi indica un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 52,4 punti dai 51,1 di dicembre. Il consensus era per 51,4 punti. Il PMI Composite si è attestato a 50,8 punti, dai 49,7 punti del mese precedente.”Il settore privato giapponese ha iniziato il 2023 con una nota più positiva, come segnalato dal ritorno dell’attività in territorio di crescita a gennaio – ha commentato Laura Denman, economista di S&P Global Market Intelligence – Tuttavia, analogamente alle tendenze registrate in gran parte degli ultimi sei mesi, è rimasta una divergenza tra il settore manifatturiero e quello dei servizi”. “Mentre le aziende manifatturiere hanno continuato a far fronte alla debole domanda dei clienti, i fornitori di servizi hanno ottenuto guadagni sostenuti dal programma di sussidi di viaggio e dal recente allentamento delle misure Covid”, ha spiegato.(Foto: Photo by Alex Knight on Unsplash) LEGGI TUTTO