More stories

  • in

    Euro Zona, fiducia consumatori gennaio a -20,9 punti

    (Teleborsa) – Segnali di leggero miglioramento per la fiducia dei consumatori dell’eurozona. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo ma mostra un indicatore che risale a -20,9 punti a gennaio 2023 rispetto ai -22 di dicembre 2022. Le attese del mercato erano per un miglioramento più accentuato, ovvero fino a -20 punti. Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -22,4 punti, in miglioramento di 1,4 punti rispetto al mese precedente.La fiducia dei consumatori rimane, tuttavia, ben al di sotto della sua media di lungo periodo. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, leading indicator dicembre -1%

    (Teleborsa) – Scende oltre le attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane a dicembre 2022. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 110,5 punti in calo dell’1% rispetto al mese precedente (quando il calo era stato dell’1,1%, rivisto da -1%) e rispetto al -0,7% atteso dagli analisti.Il LEI è ora in calo del 4,2% nel semestre tra giugno e dicembre 2022, un tasso di calo molto più elevato rispetto alla contrazione dell’1,9% nel semestre precedente (dicembre 2021-giugno 2022).La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,1% a 109,6 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,3% a 117,6 punti. “Il LEI statunitense è nuovamente diminuito drasticamente a dicembre, continuando a segnalare la recessione per l’economia statunitense nel breve termine – ha affermato Ataman Ozyildirim, Senior Director, Economics, presso The Conference Board – C’è stata una diffusa debolezza tra gli indicatori anticipatori a dicembre, indicando il deterioramento delle condizioni per i mercati del lavoro, la produzione, l’edilizia abitativa e i mercati finanziari nei prossimi mesi”.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Eurozona, debito pubblico/PIL in calo al 93% grazie a crescita sostenuta

    (Teleborsa) – Il debito pubblico dell’Area Euro si è attestato al 93% del PIL alla fine del terzo trimestre 2022, in calo rispetto al 94,2% del secondo trimestre dell’anno, mentre il debito dell’Unione allargata è sceso all’85,1% dall’86,4%. E’ quanto emerge dalle ultime statistiche Eurostat, segnalando che la roioduzione del debito è da imputare ad una crescita del PIL superiore a quella del debito in termini assoluti.I rapporti più elevati tra debito pubblico e PIL alla fine del terzo trimestre del 2022 si confermano quelli della Grecia (178,2%), Italia (147,3%), Portogallo (120,1%), Spagna (115,6%), Francia (113,4%) e Belgio (106,3%), i più bassi in Estonia (15,8%), Bulgaria (23,1%) e Lussemburgo (24,6%).Sempre nel terzo trimestre, il deficit nell’Area Euro è salito al 3,3% del PIL dal 2% del trimestre precedente, mentre nell’UE allargata lievita al 3,2% dall’1,8% precedente. Il rapporto tra disavanzo e PIL è aumentato principalmente a causa dei notevoli aumenti della spesa pubblica. Le entrate totali e la spesa totale hanno continuato ad essere influenzate dalle politiche per il contrasto della pandemia di COVID-19, anche se in misura minore rispetto ai trimestri precedenti. A queste si sono aggiunte le misure per alleviare l’impatto del caro energia. LEGGI TUTTO

  • in

    Immobiliare USA, ancora in calo la vendita di case esistenti

    (Teleborsa) – Continuano a giungere segnali di debolezza dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a dicembre un calo dell’1,5%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -7,9% riportato a novembre. Le aspettative del mercato erano per una discesa più marcata, ovvero del 5,4%.Sono state vendute 4,02 milioni di unità rispetto ai 4,08 milioni di novembre ed ai 3,96 milioni di unità previste dagli analisti. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, inflazione core dicembre +4% su anno

    (Teleborsa) – Continua ad aumentare l’inflazione in Giappone. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato a dicembre 2022 una variazione pari a +4% su anno rispetto al +3,8% di settembre. Si tratta dell’accelerazione più ampia dal 1981.Il dato su base mensile evidenzia un aumento dello 0,2% (come il mese precedente).Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un +4% a livello tendenziale, uguale al +4% del consensus e dopo il 3,7% indicato a novembre. LEGGI TUTTO

  • in

    Edilizia USA, in calo permessi edilizi e avvio nuovi cantieri

    (Teleborsa) – Segnali ancora deboli giungono dal mercato edilizio USA a dicembre. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato un calo dell’1,4%, attestandosi a 1,382 milioni di unità, dopo la diminuzione dell’1,8% registrata a novembre (dato rivisto da -0,5%). Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri in calo a 1,359 milioni. I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un decremento dell’1,6% a 1,330 milioni di unità, dopo il -10,6% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per una salita dei permessi a 1,370 milioni. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, calano richieste sussidi disoccupazione

    (Teleborsa) – Scendono a sorpresa le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 13 gennaio 2023, i “claims” sono risultati pari a 190 mila unità, in diminuzione di 15.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 205.000. Il dato si confronta con i 214 muila del consensus. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 206.000 unità, in calo di 6.500 unità rispetto al dato della settimana precedente di 212.500. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 7 gennaio, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.647.000, in aumento di 17.000 mila unità rispetto alle 1.630.000 unità della settimana precedente e al di sotto del 1.660.000 attesi. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Fed: migliora settore manifatturiero area Philadelphia

    (Teleborsa) – Migliora l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia (Stati Uniti). A gennaio, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly Fed) si è portato a -8,9 punti dai -13,7 di dicembre. Il dato è migliore anche delle attese degli analisti, che indicavano un calo fino a -11 punti. Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini si è attestato a -10,9 punti da -22,3 punti, quello sulle condizioni di business è salito a +4,9 da -0,9 e quello sulla spesa per investimenti (capex) è sceso a 10,5 da 16,2, mentre l’indice sull’occupazione si attesta a 10,9 da -0,9 punti e quello sui prezzi a 24,5 da 36,3 punti. LEGGI TUTTO