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    USA, richieste di mutui settimanali in aumento del 5,3%

    (Teleborsa) – Sono tornate ad aumentare le domande di mutuo negli Stati Uniti, grazie anche a una moderazione dei tassi di interesse ai minimi in due mesi. Nella settimana al 7 aprile 2023, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una crescita del 5,3%, dopo la diminuzione del 4,1% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sostanzialmente piatto, mentre quello relativo alle nuove domande registra un +7,8%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi, attestandosi al 6,30% dal 6,40% della settimana precedente.”I dati in arrivo la scorsa settimana hanno mostrato che il mercato del lavoro sta iniziando a rallentare, il che ha portato il tasso fisso a 30 anni a scendere al 6,30%, il livello più basso in due mesi”, ha affermato Mike Fratantoni, SVP e Chief Economist di MBA. “I potenziali acquirenti di case quest’anno sono stati piuttosto sensibili a qualsiasi calo dei tassi dei mutui, e ciò si è verificato la scorsa settimana con un aumento dell’8% delle domande di acquisto”, ha aggiunto.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi produzione sopra le attese a marzo

    (Teleborsa) – Risultano superiori alle attese i prezzi alla produzione in Giappone a marzo 2023. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 7,2% su base annua, contro il +8,3% del mese precedente. Gli analisti si attendevano un aumento del 7,1%.Su base mensile, i prezzi all’industria sono rimasti invariati, dopo il -0,3% di febbraio e contro il -0,3% del consensus.I prezzi import hanno segnato una diminuzione dell’1,2% su base mensile e un aumento del 9,9% su base tendenziale. I prezzi export sono aumentati dello 0,6% su base mensile e cresciuti del 6,9% annuale. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 12 aprile 2023

    (Teleborsa) – Mercoledì 12/04/202301:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,3%; preced. -0,3%)01:50 Giappone: Ordini macchinari core, mensile (atteso -7,8%; preced. 9,5%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -4,1%)14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 5,2%; preced. 6%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,4%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -583K barili; preced. -3,74 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    Giappone, ordini di macchinari settore privato febbraio +3,1%, core -4,5%

    (Teleborsa) – Incerto l’andamento degli ordini di macchinari in Giappone. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI).Il totale degli ordinativi al settore privato segna, a febbraio 2023, un incremento su base mensile del 3,1% dopo il +12% riportato a gennaio.Diminuiscono invece del 4,5% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il +9,5% precedente, comunque superiori al -7,8% stimato dagli analisti.Al calo del dato complessivo degli ordini – che registra una discesa dello 0,8% dopo il -10,2% di gennaio – ha contribuito l’aumento del 2,3% di quelli dall’estero e del 45,8% di quelli governativi. LEGGI TUTTO

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    Cina, frena l'inflazione a marzo. Prezzi di fabbrica in calo e domanda debole

    (Teleborsa) – L’inflazione in Cina ha toccato il minimo di 18 mesi, così come sono scesi i prezzi di fabbrica, a marzo, poiché la domanda è rimasta debole, rafforzando la tesi affinché i responsabili politici intraprendano ulteriori misure per sostenere la ripresa economica irregolare.Contrariamente all’impennata dei prezzi a livello globale, l’inflazione al dettaglio e alla produzione in Cina è rimasta “anemica” mentre i settori industriale e di consumo faticano a riprendersi dal colpo della pandemia. Gli analisti stimano ora che quest’anno l’inflazione potrebbe essere inferiore agli obiettivi ufficiali di Pechino.L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,7% su base annua, registrando il ritmo più lento da settembre 2021 e più debole dell’aumento dell’1% riportato a febbraio. Il dato, rilevato dal National Bureau of Statistics (NBS), risulta inferiore all’aumento dell’1% indicato dal consensus. “Il rapporto cinese sull’inflazione di marzo suggerisce che l’economia cinese sta conducendo un processo di disinflazione, il che indica uno spazio maggiore per l’allentamento della politica monetaria per stimolare la domanda”, ha affermato Zhou Hao, economista di Guotai Junan International.L’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è sceso del 2,5% su base annua, il ritmo più veloce da giugno 2020 e rispetto a un calo dell’1,4% a febbraio. Il PPI è sceso per sei mesi consecutivi. I prezzi alla produzione sono rimasti invariati rispetto al mese precedente.L’inflazione dei prezzi alimentari, un fattore chiave dell’IPC, è rallentata al 2,4% su base annua dal 2,6% del mese precedente. Su base mensile, i prezzi dei prodotti alimentari sono diminuiti dell’1,4%.Il governo ha fissato un obiettivo per i prezzi medi al consumo nel 2023 di circa il 3%. I prezzi sono aumentati del 2% rispetto all’anno nel 2022.I recenti dati hanno mostrato che la ripresa economica della Cina è rimasta disomogenea, a marzo, con il settore dei servizi che ha registrato una forte ripresa, mentre il settore manifatturiero in espansione ha perso slancio a causa degli ordini di esportazione ancora deboli. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'11 aprile 2023

    (Teleborsa) – Martedì 11/04/202303:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 1%; preced. 1%)03:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso -2,5%; preced. -1,4%)10:30 Unione Europea: Indice Sentix (atteso -9,9 punti; preced. -11,1 punti)11:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, mensile (atteso -0,8%; preced. 0,3%)11:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, annuale (atteso -3,5%; preced. -2,3%) LEGGI TUTTO

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    USA, +236 mila occupati a marzo. Appena sotto le attese

    (Teleborsa) – Cresce leggermente meno delle attese, per quanto riguarda il molto osservato dato dei non-farm payrolls, il mercato del lavoro in USA a marzo 2023. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è diminuito al 3,5% rispetto al 3,6% del mese precedente e del consensus.Sono stati aggiunti 236 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a febbraio erano state create 326 mila buste paga (dato rivisto da 311 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore delle attese del mercato che indicava un aumento di 239 mila di posti di lavoro.Il dato è peggiore alle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti 189 mila posti di lavoro, contro previsioni di aumento di 215 mila posti e rispetto ai 266 mila rivisti di febbraio.Gli occupati del settore manifatturiero sono scesi di 1.000 unità, al di sotto del consensus di +5 mila, e si confrontano con -1.000 del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 33,18 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 4,2% su anno dopo il +0,2% mensile e +4,6% tendenziale registrato a gennaio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Francia, deficit partite correnti in calo a febbraio

    (Teleborsa) – A febbraio 2023 il saldo delle partite correnti francese mostrava un deficit di 3,0 miliardi di euro, in diminuzione rispetto al disavanzo di 3,3 miliardi di euro di gennaio (dato rivisto da un preliminare di -3,6). Lo rivela la Banque de France. Gli analisti si aspettavano un deficit di 3,2 miliardi di euro.L’Ufficio doganale francese parallelamente ha fornito i dati della bilancia commerciale, che chiude a febbraio con un saldo negativo di 9,9 miliardi contro i -12,5 miliardi del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di -12,9). Le stime degli analisti erano per un rosso in calo a 11,8 miliardi.Migliora l’export che si attesta a 51 miliardi (da 49,6 miliardi), mentre le importazioni calano a 60,9 miliardi (da 62,1 miliardi). LEGGI TUTTO